sabato 29 dicembre 2007

40 volte il titolo di viaggio


Quando si prende una multa, ci si chiede sempre in base a quale calcolo viene valutata la sanzione da applicare, quando mi sono preso 86 euro per essere passato in preferenziale alle 2 di notte del 15 di agosto, me lo sono chiesto, ma non mi sono dato risposta!
In molti chiedono al controllore come mai per un biglietto non fatto bisogna pagare 40 euro di multa, non lo so, ma il regolamento prevede 40 volte il titolo evaso, perché proprio 40 questo lo ignoro, e penso che non lo sappiano neanche i controllori, però forse una spiegazione me la sono data, e se ragioniamo un attimo, uscendo dalle stime ufficiali del 6%, potendo affermare che l'evasione sia leggermente più alta, si potrebbe fare un ragionamento matematico!
Venti percento? Trenta percento? Facciamo 40 e non se ne parla più? Facciamo conto pari, cosi i conti tornano, quindi immaginiamo, che ogni giorno il 40% delle persone che vediamo su un autobus sia senza biglietto e stia girando a scrocco, ma da qualche parte, su un altro autobus, c'è anche qualcuno che nello stesso momento sta prendendo una multa, qualcuno che sta pagando 40 biglietti per qualcuno che non conosce, qualcuno che come lui è appena salito, lo fa sempre, solo 2 fermate e per tutti quelli che hanno una scusa pronta!
Se facciamo questo ragionamento potremmo cosi dare un senso ai 40 euro di multa, quindi se incontri una persona che ha preso una multa e tu sei uno che proprio il biglietto non c'è verso di farlo, ringrazialo, perché non stai girando a scrocco, il tuo biglietto è stato pagato da lui, cosi gli autobus girano e tutti sono felici e contenti.
Quindi se prendi una multa sull'autobus, sii felice, perché in quel momento non stai pagando una multa, ma stai offrendo il giro a tanti amici abusivi come te, grazie a nome di tutti!

mercoledì 26 dicembre 2007

Un Natale da controllori

Il giorno di natale non è un buon giorno per fare delle multe, però potrebbe essere un buon giorno per fare il biglietto, dipende dai punti di vista, dipende se sei un controllore oppure sei un abusivo, ma ieri era natale, e si sa a natale si è tutti più buoni!
Ieri gli autobus giravano, e i controllori, sempre vigili, giravano per la città, un Babbo Natale improvvisato distribuiva euro di cioccolata per fare il biglietto, "C'è l'hai il biglietto?", "No!", "Eccoti l'euro per farlo!", qualche abusivo era terrorizzato, pensava ad un tranello ideato da controllori meschini, altri hanno apprezzato l'iniziativa e sorridevano, qualcuno lo rifiutava dicendo di essere un abbonato, si sa gli abbonati non apprezzano certe iniziative, natale è il momento migliore per scatenare tutta la loro indignazione nei confronti degli abusivi, ma in complesso è stata un bella giornata!
Detto fra noi fare una multa il giorno di natale è molto difficile, i controllori il giorno di natale festeggiano pensando ad autobus senza abusivi, "Signori l'avete tutti il biglietto?", un coro di si riempe l'autobus di pace e amore, tutti in regola, perfetto, "Buon Natale signori!", oggi non è un buon giorno per fare la multa, oggi è un buon giorno perché tutti hanno il biglietto!

Buon Natale

giovedì 20 dicembre 2007

Che te lo dico a fare!



Certo, sei appena salito, come no, anzi meglio ancora, lo fai sempre, certo, il fatto che hai infilato l'euro appena il controllore è salito, è solamente perché lo stavi cercando, come no, come possiamo mettere in dubbio la tua parola!
Il controllore lo sa, dove sei salito, lo sa se lo fai sempre e soprattutto lo sa quanto tempo ci vuole a fare il biglietto, che te lo dico a fare, tanto tu penserai lo stesso di aver ragione!
Mi fanno morire quelli che dicono "Io non sapevo che lei era il controllore!", cioè sei corso a timbrare al volo, cosi, per che tu hai questa abitudine, sali sull'autobus, ti siedi, e alla fermata successiva corri verso la macchinetta a timbrare, che te lo dico a fare, ma cosa ci raccontiamo? Hai la valigia in mano, a quattro fermate dopo la stazione, sei appena salito, certo, e soprattutto sei senza documenti, chiaro uno fa un viaggio in treno e il portafoglio lo lascia alla partenza, come no, che te lo dico a fare!
Lo faccio sempre, questa è una delle mie preferite, siamo in pieno luogo comune, lo faccio sempre, porca vacca, prendo la multa quando non lo faccio, hai visto mai che sfiga!
Poi a volte, se è in giornata, il controllore tenta anche di spiegartelo come mai ti sta facendo la multa, casomai tu non lo sapessi, ti prova a spiegare che tra una fermata e l'altra passano circa 4 o 5 minuti, e in 4 o 5 minuti se non sei riuscito a fare il biglietto, sei un po' rinco ...ahh... dimenticavo, l'autobus è troppo pieno e non sei riuscito ad andare a timbrare, che te lo dico a fare! Oppure che se hai il biglietto in tasca, lo timbri appena vedi il controllore, quella è una multa, che tu lo voglia o no, è inutile "Ma io il biglietto lo avevo!", timbrarlo in faccia al controllore ci può stare, ma se lo timbri in faccia all'abbonato, quella è una multa, non c'è pezza che tenga, perché un abbonato conta più del controllore, e l'abbonato vuol vedere il controllore che fa le multe, che te lo dico a fare!
Facciamo cosi, ve ne voglio dire una, ma non ditelo ai controllori che ve l'ho detto io, se siete appena saliti, se lo fate sempre e se lo state cercando, insomma se siete degli abusi non preoccupatevi se ci sono in giro i controllori, controllate se ci sono degli abbonati, perché il controllore potrebbe non vedervi infilare l'euro nella macchinetta, ma all'abbonato non scappa nulla, i controllori non vanno dove ci sono gli abusivi, i controllori vanno dove ci sono gli abbonati, che ve lo dico a fare!

domenica 16 dicembre 2007

Shopping Natalizio


Oggi è domenica, e la domenica non ci si arrabbia, siamo prossimi al natale, e a natale si è tutti più buoni, però non riesco a capire come mai per i controllori non ci sia mai pace!
Gli autobus girano, gli autisti lavorano, gli ispettori lavorano, i garagisti lavorano, i controllori lavorano, i passeggeri fanno shopping natalizio, quindi un po' di rispetto per le persone che lavorano durante le feste per fare in modo che la cittadinanza riesca ad andare in piazza a comprare i regali non farebbe male, naturalmente non pretendo riverenze e baciamano, ma almeno il biglietto non sarebbe una cattiva idea.
Però voglio andare oltre, non vuoi fare il biglietto, nessun problema, questioni di scelta, c'è chi ha rispetto e chi no, non sta a me giudicare le persone per la loro onestà, ma se becchi il controllore, di domenica, sotto natale, accusarlo che ti sta facendo la multa per tirare su i soldi dei regali mi sembra un po' eccessivo!
Di persone ignoranti in giro c'è ne sono tante, e la speranza che a natale si sia tutti più buoni, io l'ho persa già da un po', e chiaro qualcuno potrebbe pensare "Ma anche a natale fate le multe?!?", la risposta è si, oppure se vuoi esagerare il controllore potrebbe rispondere "E tu anche a natale te ne freghi della gente che lavora!", ma non lo può fare, altrimenti l'immagine dell'azienda dove la metti, e allora si fa la multa, perché se forse non te la meriti durante l'anno, oggi, di domenica, sotto natale ne meriteresti due, ma questo è un mio pensiero, per il controllore non cambia nulla, oggi è un giorno come tutti gli altri per lui, lui è pagato per controllare i biglietti, e i soldi delle multe servono per portare il tuo sedere da qui a li, per pagare i dipendenti che lavorano, perché anche loro vorrebbero stare con le loro famiglie, anche loro vorrebbero essere in giro a fare i regali, perché non so se l'avete capito, ma è natale anche per loro, ma non sono pagati per festeggiarlo, sono pagati per lavorare di domenica sotto natale!
Oggi ho scritto un post un po' polemico, ma ogni tanto ci sta, oggi è stata una brutta giornata, sentirsi dire che stai rubando dei soldi al povero abusivo per fare i regali di natale è un po' triste è patetico, e persone cosi, permettetemi di dirlo non meritano niente, non meritano il natale, non meritano quel poco di "buoni sentimenti" che c'è rimasto in giro, non meriterebbero neanche di salire su un autobus, e non vi dico in che modo meriterebbero di scendere, ma è natale, e a me piace essere più buono, mentre il controllore, purtroppo, non è pagato per essere buono e non è neanche pagato per essere cattivo, è pagato perché fa il suo lavoro e basta, i regali li fa con il suo stipendio, quello che si è guadagnato onestamente, il disonesto, il ladro, è quello che prende una cosa senza pagarla, e non basta il natale per evitarsi una multa, ci vuole rispetto!

giovedì 13 dicembre 2007

Shit happens when you party naked!



Non so come iniziare questo post, cioè, ho in mente un concetto e vorrei spiegarlo, ma non so come fare! Partiamo dal titolo "Shit happens when you party naked!", letteralmente "La merda succede quando vai alle feste nudo", in sintesi, se te le cerchi te le trovi, spiegato il concetto, se vai ad una festa nudo non ti meravigliare se fai una figura di merda!
Se sali su un autobus, non fai il biglietto e scendi dopo tre fermate tutto è normale, se i controllori salgono prima che tu scenda, ti prendi una multa, anche questo è normale, oppure normale potrebbe essere sali, fai il biglietto e scendi alla tua fermata!
C'è sempre però chi si lamenta, chi prova a scappare, chi da i dati falsi, chi fa lo sborone, chi offende, chi piange, chi mente sapendo di mentire, chi fa il duro di Milwaukee, chi mena, chi minaccia, chi denuncia, chi ride, chi odia, chi si dispera e soprattutto c'è chi rompe le palle per il semplice gusto di romperle...Shit happens when you party naked!
Cosa ti aspettavi, la bambolina alla fermata perché sei riuscito a girare a scrocco, il caffè pagato al bar, meno tasse per tutti, più semplicemente la cosa che dovresti aspettarti sono 40 euro di multa, 40 volte il biglietto che hai scelto di non fare, shit happens, per il semplice motivo che sei salito senza biglietto, when you party naked! Si certo ti può andare di lusso, puoi arrivare alla festa e sono tutti nudi, ma in trentanni di vita, di feste cosi non me ne sono mai capitate, mi è capitato di vedere autobus dove erano tutti senza biglietto, questo si, ma feste dove sono tutti nudi, questo ancora no!
Sto iniziando a capire, da tempo mi chiedevo come mai gli abusivi se la menano tanto quando il controllore gli fa una multa, adesso forse sono arrivato ad una conclusione, ho paura che i controllori e gli abusivi non frequentino le stesse feste, peccato, ad essere sincero mi piacerebbe andare ad una festa di abusivi, ma ho paura che sarei l'unico pirla vestito!

lunedì 10 dicembre 2007

Il transgender



Ognuno è libero di vivere come vuole, al riguardo non vorrei esprimermi, ma ormai la sessualità delle persone ha raggiunto una vasta gamma di opzioni, che sulla multa la semplice opzione M o F potrebbe risultare stretta. Il controllore è un uomo di mondo e di cose ne ha vite nella sua carriera, è un professionista, se una persona non ha un documento ha molti modi per risalire all'identità, il problema nasce quando hai dei dubbi, e quando devi accusare una persona di averti dato dei dati falsi devi anche essere in grado di sostenere questa teoria!
"Biglietto signo...ra?, "Non c'è l'ho!", "Serve un documento!", "Non c'è l'ho!", nulla di grave, declinerà le generalità a voce e poi verranno controllate, "Nome?", "Ivana!".
A questo punto che fai, gli dici che non è possibile che si chiami Ivana? In base a che cosa lo deduci? Dal vocione, o dalle mani da carpentiere? Te lo puoi permettere il lusso di affrontare una discussione sui filosofi greci e l'essere donna oggi, non penso, non su un autobus. Del resto in tanti danno i dati falsi, fa parte del sistema, non sei obbligato a portare con te i documenti, sei obbligato ad esibirli ad un pubblico ufficiale, il controllore lo sa è ha quel margine di sicurezza, quindi se davanti hai una persona che dice di chiamarsi Ivana, potrebbe chiamarsi Ivana!
I dati vengono declinati, al controllore non rimane che barrare la casella del sesso prima di consegnare il verbale, femmina, firma, grazie e arrivederci!
Non so se la signora Ivana pagherà il verbale, non è interesse del controllore saperlo, forse hanno fregato il controllore e non lo sapremo mai, ma oggi va bene cosi, meglio cosi, magari oggi la firma di un pubblico ufficiale su un'atto amministrativo ha fatto sentire Ivana più donna che mai!
Ciò non toglie, che la prossima volta è meglio che Ivana si faccia un abbonamento, i controllori della old school dicono sempre "Meglio passare per coglioni, che accusare una persona di una cosa che non puoi dimostrare", io però , da quelle mani da carpentiere , per i coglioni non mi ci farei mai prendere!

giovedì 6 dicembre 2007

Lui, lei e l'abbonamento della moglie!


Metà pomeriggio, autobus tranquillo, "Biglietti signori?", una signora si gira verso un uomo "Io scendo qui, non ne voglio sapere niente!", l'uomo tenta un timido "Aspetta!", ma il controllore e già sulla porta per "verificare" se la signora è in regola con il titolo di viaggio.
"Biglietto signora!", "Non ne so niente lo chieda a lui!", l'uomo si avvicina con un abbonamento annuale trasferibile, tipico da ufficio, lo prende chi deve andare a fare delle commissioni, "La signora è sua moglie?", il tempo che ci è voluto per la risposta aveva già fatto intuire al controllore che la situazione famigliare era un po' delicata, ma la signora non demordeva, "Io la multa non la voglio!", "Va bene signora, c'è un abbonato e un abusivo, l'abbonamento è impersonale, non interessa di chi è l'abbonamento ma serve un documento!", lui restio, lei non ne parliamo!
La situazione si fa tesa, nessuno dei due tira fuori un documento, il controllore si rende conto subito che la soluzione ideale sarebbe quella di pagarla subito, ricevuta anonima, e nessuno sa nulla! Accordo trovato, si scende dall'autobus, "Cerchiamo un bancomat!", ma non un bancomat qualsiasi, il bancomat della propria filiale, altrimenti qualcuno potrebbe chiedersi come mai non si è andati al proprio, bisognerebbe dare troppe spiegazioni, e questo non va bene per una persona che non doveva essere li con la propria "moglie". Il controllore inizia a spazientirsi, ma siamo nel bel mezzo di una tresca e la situazione potrebbe degenerare, nessuno dei due tira fuori un documento, nessuno dei due tira fuori il bancomat, lui cede e tira fuori un documento, ma chiede ancora un paio di minuti per convincere la donna a prelevare al primo sportello utile, lei non cede, il controllore ne ha le palle piene, compila il verbale, l'uomo suda, lei se la tira, situazione assurda, ma la multa è stata fatta!
Adesso mi chiedo, puoi uscire dall'ufficio, prendere tua "moglie", caricarla su un autobus alla ricerca di un nido d'amore e dimenticarti di fare il biglietto, per poi scaricare il problema della clandestinità al controllore?
Non so se i due poi abbiano concluso il pomeriggio nel migliore dei modi, pero mi sa che sto giro la sveltina sia costata un po' troppo, per il futuro, se girate in autobus con vostra "moglie" assicuratevi che abbia il biglietto, meglio per tutti!

martedì 4 dicembre 2007

Non ti conosco più!


Tempo fa un gruppo di ragazzi divennero famosi canticchiando una canzoncina che narrava di quanto era bello andare in giro per i colli della città utilizzando una 50 special.
Adesso non so se è la stessa cosa, ma su è giù per i colli ci passa anche la navetta, 15 posti, un autobus piccolo, un po' perché le strade sono strette e un po' perché il carico è molto basso, chi abita sui colli non usa l'autobus, ma se passa all'orario giusto e ti porta in 10 minuti nel centro della città a volte può diventare comodo.
Il controllore non conosce bene questa linea, ma per lui un autobus vale l'altro, e anche la navetta va controllata, per questo sale al capolinea del centro e si siede sul sedile posteriore, dove può controllare la situazione aspettando che la navetta si riempa per controllarlo. La navetta parte, ad ogni fermata quando il passeggero sale, saluta l'autista per nome, per il controllore è quasi un piacere, è difficile di questi tempi vedere tanta armonia a bordo di un mezzo pubblico, i passeggeri man mano salgono e si accomodano scambiandosi reciproca stima conversando del più e del meno, tutti si muove con tranquillità e piacere. Il controllore è ancora seduto ma ha già ben chiara la situazione, sa già chi ha il biglietto e chi no, si alza e inizia il controllo, purtroppo su quell'autobus si conoscono tutti, e scoprire dopo mesi che la persona con cui chiacchieravi tutti i giorni, la persona alla quale hai anche confessato i segreti più intimi risulta essere un abusivo dei colli. Sdegno! Orrore! L'abusivo dei colli tenta un classico "Lo faccio sempre!", ma la faccia degli abbonati è ben chiara, non l'hanno mai visto fare il biglietto, tutti pensavano fosse un abbonato come loro, e invece no, è un abusivo!
La discussione continua, e mentre si va su e giù per i famosi colli, l'abusivo tenta di tutto, e ripiega su un classico "Sono appena salito!" per poi finire con il dire che aveva anche l'abbonamento del mese scorso, che giustamente è stato buttato quindi non poteva neanche dimostrare di essere un ex-abbonato, aggiungendo poi che stava appunto scendendo in città a comprarne uno nuovo!
La scusa non regge, i passeggeri dei colli sono diversi dai passeggeri della città, ma gli abusivi sono tutti uguali, e su quella navetta qualcosa è cambiato, si è andato a rovinare una situazione da cartolina, il controllore se ne è dispiaciuto, ma se la gente non fa il biglietto non è mica colpa sua. Forse da oggi l'abusivo dei colli inizierà a fare il biglietto, almeno per dimostrare agli abbonati che i cattivi sono i controllori e che si è trattato di un malinteso, gli abbonati dimenticheranno e tutto tornerà alla normalità, fino alla prossima volta, fino al prossimo controllo, fino al prossimo giro sui colli!

venerdì 30 novembre 2007

Lo starter


Uomo, classe 1936, vestito bene, elegante, giornale sotto al braccio, appena salito il controllore con scatto fulmineo si avvicina alla porta di uscita.
"Devo scendere!", "Biglietto?", "L'ho perso!".
Aspetta un attimo, come fa una persona a sapere di aver perso una cosa se non l'ha ancora cercata? Quando te ne sei accorto, cioè, un attimo lo tenevi in mano, un attimo dopo no? Non bisogna essere maliziosi, il controllore lo sa, bisogna accertare il fatto prima di fare una multa, "Lo cerchi?", "Lo avevo!", "Non lo metto in dubbio, avrei solo bisogno di vederlo, lo cerchi!", "Ho una protesi all'anca!".
Perplessità da parte del controllore, se aveva la gamba buona gli sarebbe scappato come un ragazzino di 15 anni, la gamba malata però dava prova della costrizione ad usare l'autobus, quindi il controllore ne avrebbe dovuto dedurre che il biglietto lo faceva sempre, anche se a dire la verità esistono abbonamenti annuali scontati per persone invalide e gli over 60, perché spendere un euro tutte le volte che si prende l'autobus, quando puoi spendere meno di 55 euro per un abbonamento annuale, ma ognuno fa le sue scelte, se però il biglietto lo perdi diventa difficile per il controllore fare una scelta, il "giovane" va sanzionato!
Scendono dall'autobus, controllore e abusivo, anzi, controllore e persona da accertare, passano i minuti, e mentre cercava il biglietto da buon pensionato elencava tutta una serie di acciacchi, ma cede, rinuncia alla ricerca e tira fuori un documento! Il controllore gli da un ultima possibilità, "Era sicuro di averlo?", ed è stato in quel momento che ha detto quello che non doveva dire "Certo, tanto voi fate le multe solo alle persone oneste!", stop alla ricerca, il controllore tira fuori il blocchetto, calato il silenzio il verbale veniva compilato e consegnato!
L'abusivo starter in genere è molto più giovane, preparato fisicamente, agile, mentre i pensionati sono un pelo più furbi, una volta scesi dall'autobus chiedono scusa al controllore e prendono l'autobus successivo, ma forse in questo caso, la protesi all'anca aveva dato quel senso di gioventù ormai perduto. Non c'è niente di meglio per sentirsi giovani che scroccare un giro in autobus con fuga dal controllore compresa, oppure dare i dati falsi, due giorni fa una signora di 72 anni gli ha dati per 3 volte prima di tirare fuori un documento, mentre una nonnina di Gravina in Puglia, alla vista del controllore, con un euro in mano sosteneva che dalle sue parti non esistono gli autobus e non sapeva come funzionava "prendere un autobus", il controllore l'ha accompagnata a comprare un CityPass e gli ha spiegato come timbrare!
Le multe si fanno a chi non ha il biglietto, ai pensionati che non trovano il biglietto si fa la multa, a volte salta fuori, magari è dentro la carta d'identità, dove solo il controllore può vedere, a volte non salta fuori, per il semplice motivo che non c'è l'hai... e ci hai provato!

martedì 27 novembre 2007

Che fine hanno fatto i controllori?


E' un po' che non mi faccio vivo, magari qualcuno ha pensato che i controllori siano spariti, non vi preoccupate, ci sono, sono sempre vigili, ma una nuova parola d'ordine aleggia nell'aria, semplice, che dà libera interpretazione. La parola d'ordine è "soft"!
Non so cosa significa, qualcuno ha provato a spiegarmelo, ma ho ancora dei dubbi. Qualcuno dice che visto che ultimamente sono aumentate le aggressioni, è di poche settimane fa la notizia di un autista pestato al capolinea perché aveva rimproverato dei ragazzini che scampanellavano sull'autobus, forse è meglio andarci calmi, se si inizia a spargere la voce che gli autobus sono posti pericolosi succede che poi nessuno lo prende più, e allora è meglio andarci "soft" nei controlli!
Altri pensano invece che il problema più grande sia la visibilità, purtroppo viviamo in un mondo dove le persone fanno il biglietto perché hanno paura di prendere una multa, invece che fare il biglietto perché stai utilizzando un servizio ed è giusto pagarlo, quindi "soft", significa meno multe ma più autobus controllati, ti fai vedere di più cosi gli abbonati sono più contenti, anche se qualcuno poi ti fa notare che se li fai scappare sei un po' un pirla, ma il controllore non è uno sbirro, lui controlla i biglietti, se una persona non se lo fa controllare e preferisce scendere al volo, che colpa ne ha il controllore? Ma soprattutto dove finisce il suo potere e inizia il buon senso?
Ed è in questo buco legislativo che forse troviamo la spiegazione della parola "soft", si perché alla fine il controllore è un dipendente dell'azienda adibito alla verifica dei titoli di viaggio, un pubblico ufficiale, certo, ma non uno sbirro, e visto che ultimamente pestano anche i poliziotti, il rischio è quello che alla fine, il povero controllore si becca una denuncia per aver semplicemente fatto il suo lavoro, denunciato da una persona senza biglietto, senza documenti che per scappare non ha esitato a sbattere il controllore contro la porta di uscita, riducendo in pezzi la porta e procurando lesioni al controllore!
Insomma, i controllori ci sono, ma non si vedono, o meglio, si fanno vedere la dove ci sono persone in regola, cosi sono tutti felici, controllori, abusivi e abbonati, cosi la cittadinanza tutta non si indigna più, stop hai controllori violenti, stop agli abusivi violenti, stop agli abbonati "Perché non venite la mattina quando l'autobus è pieno di quella gente li...", insomma "soft", un po' per tutti!
Ho ancora dei dubbi, devo essere sincero, ma del resto "un mondo migliore" è un traguardo troppo complicato per un semplice controllore, meglio il "27 del mese", più tranquillo, più alla portata di tutti, più "soft"!

venerdì 16 novembre 2007

Al ladro!


E' vero, non posso negarlo, gli autobus sono pieni di borseggiatori, tutti i giorni sentiamo di persone che vengono private del proprio portafoglio a bordo di un mezzo pubblico, i controllori non ci possono fare niente, al massimo possono avvisare i passeggeri di stare attenti alle proprie tasche!
I borseggiatori di solito sono sempre abbonati, abbonamenti fregati ad onesti passeggeri, ma legalmente non si può vietare alle persone di salire sull'autobus se provvisti dei titoli di viaggio! Diciamo quindi che se sentiamo qualcuno sull'autobus che denuncia un furto, purtroppo siamo nella normalità, il problema è che questa furtiva abitudine ha generato la possibilità agli abusivi di recitare la scena madre "Oddio, mi hanno rubato il portafoglio con dentro il biglietto!".
Per carità, il controllore non parte prevenuto, ma per esperienza la reazione che ha una persona a cui gli hanno appena rubato il portafoglio è leggermente diversa dall'abusivo derubato!
Le donne ad esempio, se pensi che ti hanno rubato il portafoglio, frughi nella borsa per sicurezza, se non lo fai è forse perché se apri la borsa il controllore si accorge che in realtà è li dentro, oppure le persone che appena gli chiedi il biglietto ti dicono del furto, "Mi fa vedere la denuncia!", chi è stato veramente derubato te la mostra subito, chi no, dice che la sta andando a fare. Certo, mi rubano il portafoglio, prima mi faccio un giro in autobus, poi dopo con calma vado a fare la denuncia, mentre invece la cartina tornasole dei controlori, "Ha già chiamato per bloccare bancomat e carte di credito!", naturalmente no, ma è semplicemente perché nel portafoglio l'unica cosa di valore era il biglietto e il documento, hai visto mai il caso, ti hanno rubato giusto quello che serve per fare una multa! Un punto limite è quando il controllore per cortesia chiama una pattuglia della Polizia per fare subito la denuncia finché siamo sull'autobus, in molti cedono dicendo che forse lo hanno lasciato a casa e non c'è ne bisogno!
Devo essere sincero, la scusa del "Me l'hanno rubato!" è usata pochissimo, per il semplice fatto che per sostenerla devi avere molto fegato, denunciare un finto reato commesso da altri per pararti il sedere è molto squallido, ma c'è chi lo fa, le donne per la maggioranza delle volte, quelle brave riescono a fare anche qualche lacrima, niente in confronto alle lacrime che fa una persona quando scopre che gli hanno rubato il portafoglio, l'esperienza in fiera da quel margine di sicurezza che permette al controllore di capire subito chi ci è da chi ci fa!
Concludo con un consiglio, al di là dell'ironia che ho descritto in questo post, state sempre attenti ai borseggiatori, borse chiuse, portafogli nelle tasche anteriori e diffidate sempre da chi ti chiede se l'autobus va in stazione e poi suona il campanello per scendere alla fermata successiva!

mercoledì 14 novembre 2007

Il pizzaiolo


In città c'è una pizzeria dove ti puoi sedere, mangiare con calma e uscire senza pagare, il massimo che ti può succedere è che il pizzaiolo ti inviti cortesemente a non tornare, ma sempre con rispetto e in maniera civile!
Si lo so, non ci crede nessuno, ma oggi sull'autobus un abusivo pizzaiolo, mentre si lamentava per i modi scortesi del controllore affermava proprio questo. Ma andiamo per tempo.
Il controllore era sull'autobus, stava multando una ragazza, quando sul sedile dietro, un ragazzo appena salito fa alzare una signora per guadagnare il posto vicino al finestrino. Una persona normale pensa, se c'è il controllore e ti siedi davanti a lui, avrai sicuramente il biglietto? Una persona normale, non un abusivo!
"Biglietto signore?", "Non c'è l'ho", il controllore in un momento di bontà inaudita, "Vabbè, è appena salito li c'è la macchinetta può fare il biglietto"! Si, proprio quello che state pensando, non aveva neanche l'euro, inutile dire lo sguardo di sconforto nella faccia del controllore!
In effetti, questo sale, fa alzare una signora, si accomoda di fronte al controllore, candidamente ammette che non era sua intenzione fare il biglietto, permettete che al controllore scenda la catena. Le parole del controllore però non sono piaciute all'abusivo, "Mi dia nome e cognome, io ho una pizzeria, con chi si crede di avere a che fare!". Il controllore annuisce e finisce di compilare il verbale, "La mia matricola aziendale è scritta in fondo al verbale, grazie e arrivederci!", si allontana verso la porta di uscita, ma qualcosa non lo convince, non per la segnalazione, ne riceve tante, ogni tanto qualche abusivo si lamenta dei modi del controllore, ma non centra la lamentela, si toglie il tesserino e si avvicina all'abusivo pizzaiolo!
"Mi faccia capire, io entro nel suo locale, mi siedo, mangio, e non solo non pago, ma le dico che non mi ero portato neppure i soldi, come mi tratta!?", l'abusivo risponde che invita a non tornare, al controllore non basta, "Cioè, mi faccia capire, lei non si arrabbia, mi augura la buona sera e mi lascia uscire con lo scontrino in mano?", l'abusivo guarda il controllore un paio di secondi, silenzio, cambia espressione, "Ha ragione, mi scusi!".
Il controllore si allontana e scende dall'autobus, non so se sia vero che in quella pizzeria si mangia a gratis e nessuno ti dice niente, pero forse da domani ci sarà un abusivo in meno, non fare ad altri quello che non vuoi venga fatto a te, parole sante!

venerdì 9 novembre 2007

Il santo Graal

Oggi passeggiavo per le strade del centro quando il mio occhio curioso punta verso un edicola, uno di quei punti dove si possono comprare i titoli di viaggio, quei posti che a detta di molti abusivi, sono sempre chiusi e non si trovano mai, ma non capirò mai come mai il giornale si può trovare a qualsiasi ora del giorno e tutti i giorni, feste comprese, mentre i biglietti dell'autobus no, e dire che si comprano negli stessi posti, comunque, mi avvicino, leggo la scritta "IL MITICO" associata alla parola City Pass , stupore! Mi avvicino lentamente, inizialmente pensavo si trattasse di rivista o allegato, per confermo chiedo, la signora di mezz'età dietro la pila di giornale "E' il biglietto dell'autobus!", siccome sono uno che non si fa mai i fatti suoi e visto la mia paranoia personale per i mezzi pubblici rincaro la dose di curiosità chiedendo spiegazione per l'insolito aggettivo, la signora candidamente risponde che non sapeva cosa scrivere e gli è venuto in mente quello, nulla di più!
Sono dubbioso, in effetti la mitizzazione del biglietto per persone come me è abbastanza normale, ma per me è la metafora della vita applicata ad un viaggio in autobus, la vita è come l'autobus, quando trovi il posto a sedere vuol dire che sei al capolinea, ma io sono un caso a parte, ma il mio dubbio rimane, mitico perché? Ma soprattutto, mitico per chi? Potrebbe essere una cosa mitica per il controllore, ma non saprei in che modo, o forse potrebbe essere il santo Graal degli abusivi, quell'oggetto introvabile che posseduto dona vita eterna e guarisce malattie, non penso, per gli abusivi il mito è colui che gira, non paga e non prende multe, l'abusivo mitologico, quello che ogni controllore sogna di multare!
Oppure, forse, nella mitologia metropolitana esiste un posto dove i controllori non esistono, non perché gli autobus sono gratis, ma perché tutti fanno il biglietto, e forse in questo luogo il City Pass può vantarsi dell'aggettivo "Mitico" e renderti immortale, ma noi siamo poveri mortali, non viviamo nell'Olimpo degli Dei, e secondo me l'edicolante non riuscendo a venderli ha usato la tecnica usata nello spot Ikea, ma ho paura che per convincere gli abusivi a comprare il biglietto ci voglia ben altro, nel frattempo i controllori apprezzano l'idea, se non altro adesso sanno che in quell'edicola aperta tutto il giorno e tutti giorni, si trovano i "mitici" biglietti, quei biglietti che l'abusivo non riesce mai a trovare perché "Ho cercato ma era tutto chiuso!", la ricerca è finita, il santo Graal è stato trovato, niente più scuse!

mercoledì 7 novembre 2007

L'Americana


Nel 2003 sono stato in America, ho fatto il famoso coast to coast, da New York a Los Angeles, quasi 7000 chilometri in un mese, e se c'è una cosa che mi ha stupito è il rispetto per il limiti di velocità sulle strade! E' incredibile come si possano rispettare i 120 chilometri orari su strade a tre corsie larghissime, lunghissime e sempre dritte, forse la risposta sta nel fatto che se non rispetti i limiti, lo sceriffo ti mette una notte dentro insieme a Billy Bob, e Billy Bob dal Kentuky non è uno che scherza, oppure sarà un forte senso civico, non saprei, fatto sta che se ti trovi un cittadino americano sull'autobus, ti aspetti che almeno lui abbia il biglietto. E invece no, c'è una diceria che gira tra gli yankee che girano sui mezzi pubblici in città, sul tetto della City Hall sventola la bandiera rossa con la falce e il martello, quindi qualcuno pensa che in città gli autobus siano gratis!
Il discorso dell'americana non faceva una piega, "Non siete una città comunista, non è tutto gratis?", il controllore in un primo momento è rimasto perplesso, poi sdrammatizzava con una battuta "Si, pero i bambini è un po' che non c'è li mangiamo!", l'abusiva yankee aveva capito subito che la diceria messa in giro dai "compagni" non era del tutto vera, ma il controllore non si è accontentato e alla domanda "Ma lei viene a fare la comunista proprio qua?", tira fuori il blocchetto e richiede il documento!
Per diritto di cronaca bisogna dire che l'americana resasi conto della situazione si era offerta di pagare subito la multa, ma il controllore non disponeva di fessura per la carta di credito, si è limitato a lasciare la ricevuta della multa invitandola a pagare presso le biglietterie! Devo essere sincero, deve essere stato un brutto colpo per lei, anni passati a sentire storielle sui comunisti, per poi ritrovarsi senza biglietto pensando di essere finita nel paese delle meraviglie, c'è da dire anche che in molti fanno il contrario, vanno in America ha cercare la stessa cosa, ma li se non fai il biglietto c'è sempre il buon vecchio Billy Bob che aspetta, e allora è meglio rimanere in città, dove ci sono i controlli, e quelli non fanno paura a nessuno!

venerdì 2 novembre 2007

La vedetta


Devo essere sincero, io potrei anche accettare il fatto che uno non faccia il biglietto e preferisca rischiare, nel senso che si fa una botta di conti, un abbonamento annuale costa 270 euro, la multa è di 40 euro, in un anno posso prendere tot multe, se poi ne prendo meno ho un bonus per l'anno successivo, conosco abusivi che ormai hanno un conto aperto da 10 anni, ma se sei alla fermata e vedi i controllori, oggi potrebbe essere un buon giorno per fare il biglietto tiri fuori un euro e per una volta ti fai un viaggio tranquillo! Invece no, la cosa ti prende di soprassalto, non sei preparato, ti sposti con discrezione allontanandoti dalla fermata, estrai il portafogli e controlli se hai un euro, non c'è l'hai, inizi a frugare nelle tasche, nisba, a questo punto ti metti di vedetta, e aspetti con pazienza che i controllori si allontanino, ma tu non lo sai che a questo punto il controllore ti ha già battezzato, e starà li finché non ti vedrà fare un biglietto, in pratica fa finta di salire sull'autobus e se vede che tu non sali, riscende e aspetta il prossimo!
Di solito al terzo o quarto tentativo l'abusivo crolla e fa il biglietto, altri si allontano a piedi imprecando, altri invece si giocano la carta del "Scusi mi cambia 5 euro per fare il biglietto?", cioè l'abusivo sta chiaramente dicendo al controllore che non avrà la possibilità di fare il biglietto, nella speranza che il controllore gli dica di salire gratis, certo come no, il controllore non molla, non cede di un millimetro, sarà l'abusivo a cedere, il controllore ha tempo è pagato per questo!
Io non capirò mai l'abusivo vedetta, una volta che vede i controllori aspetta fino all'ultimo istante prima di fare il biglietto, ci crede fino all'ultimo, mi chiedo se si possa vivere cosi, a volte quando sono sull'autobus appollaiati vicino alla macchinetta, con il biglietto in mano, fissano con aria di sfida il controllore, come se avessero qualche possibilità, c'è poco da sfidare, il controllore dice all'autista di spegnere le macchinette sale, porte chiuse, 40 euro di multa!
Ci sono anche quelli che una volta avvistato il controllore spargono la voce su tutto l'autobus, come una vera e propria vedetta, e allora vedi orde di abusivi che si muovono in massa come un'evacuazione generale, chi corre giù dall'autobus chi si precipita a fare il biglietto, qualcuno entra nel panico e si fa prendere da una crisi di nervi, ma non capirò mail il motivo, tutto questo per risparmiarsi un euro, tutto questo per risparmiarsi due passi a piedi, tutto questo per provare il piacere di fregare il sistema, piccole soddisfazione di un abusivo ridicolo, contento lui, contenti tutti, e contento il controllore, di solito fare una multa non è mai bello, ma quando la fai alla vedetta, che rimanga tra noi, il controllore prova un certo piacere, se non era un buon giorno per fare il biglietto, è sicuramente un buon giorno per fare una multa!

mercoledì 31 ottobre 2007

Biglietto o verbale?



Dolcetto o scherzetto, la festa di Halloween, in America vanno pazzi per questa festa, noi come sempre l'abbiamo fatta diventare un altra occasione di baldoria, ma dubito fortemente che vedremo orde di bambini bussare alla porta e chiedere una caramella o fare lo "scherzetto", penso che da noi, se un bambino si presenta alla mia porta di mattina in un giorno di festa, quando posso dormire, mi incazzerei un po', in più se non mi sono preparato il dolcetto mi tocca subire anche lo scherzetto, nel dubbio meglio essere preparati, cioè scelgo il dolcetto, un po' come sull'autobus, meglio non avere sorprese, poi è vero la possibilità che qualche bambino passi alla mia porta domani mattina è bassissima, un po' come la possibilità di beccare il controllore, ma un biglietto in tasca fa sempre bene tenerlo, come le caramelle nell'ingresso di casa o gli spiccioli per la mancia al ragazzo della pizza, scelgo di essere preparato casomai ne avessi bisogno!
Una questione di scelta, qualcuno la chiama fortuna, le persone preferiscono credere nelle superstizioni pagane piuttosto che rendersi conto che stanno prendendo una multa perché hanno scelto di non fare il biglietto, ma infondo è una festa e allora godiamocela per quello che è, per questo il controllore domani non si limiterà a chiedere il biglietto, ma festeggerà anche lui il suo Halloween, "Biglietto o verbale?", fai la tua scelta!

lunedì 29 ottobre 2007

10.000


Il blog ha toccato i 10.000 contatti, in questi casi bisognerebbe sbrodolare ringraziamenti a destra e sinistra, e lo farò, grazie a tutti, ma ogni tanto mi vado a vedere le statistiche di accesso al blog, e mi accorgo che un buon 40% degli accessi è di persone che scelgono di vedere il blog per scelta, gli altri ci arrivano per caso cercando sui motori di ricerca, la cosa bella è che la maggior parte sono abusi che dopo aver preso una multa cercano su internet informazioni per non pagarla, oppure cosa succede se non la paghi, addirittura qualcuno come parola chiave aveva inserito "come falsificare biglietti autobus", ed effettivamente google mi mette al secondo posto, ma mi chiedo se effettivamente esistano siti che spiegano come falsificare un biglietto dell'autobus!
Comunque sia, se sei capitato per caso, se il blog è tra i tuoi preferiti o hai preso una multa e cerchi su internet "dati falsi multa autobus", grazie per la tua visita, se qualche storiella ti piace o se vuoi dire la tua lascia un commento, ma se sei arrivato sul questo blog perchè "se io compro qualcosa in nero e poi denuncio il fatto cosa mi succede", ho paura che non ti possa aiutare, sarebbe come scendere dall'autobus andare dal controllore fermo alla pensilina "Scusi, io ho preso l'autobus senza fare il biglietto cosa mi succede?", non è mai successo, ma non si puoi mai sapere, torna lo stesso, c'è sempre qualche storiella nuova da raccontare, grazie a tutti!

sabato 27 ottobre 2007

La commercialista


Il lavoro del controllore è un lavoro serio, un lavoro da pubblico ufficiale, però detto fra noi non è che lo si sbandiera in giro, tutti odiano il controllore, quindi prima di andarlo a raccontare in giro bisogna sempre sapere chi hai davanti, non si sa mai! Però ci sono altri lavori che sbandierati in giro potrebbero essere sinonimo di onesta, cioè sono senza biglietto, ma il fatto che faccio una certa professione dovrebbe essere un fattore importante a garanzia della propria buona fede! Purtroppo se ti fai un giro sugli autobus ti accorgi sempre che l'essere abusivo è uno stato che non dipende dalla persona, dipende dalla situazione, l'occasione fa l'uomo ladro, l'assenza di controlli fa il passeggero abusivo, e detto questo entro nel vivo del post, se ti trovo sprovvisto di biglietto, consapevole del fatto che per due fermate il biglietto non si fa, il fatto che sei una commercialista potrebbe essere a garanzia della tua buona fede? Ebbene si, l'abusiva commercialista, a suo dire appena salita si portava tranquillamente sulla porta centrale, pronta a scendere, del resto deve fare solo due fermate, dallo studio alla stazione, non si era accorta che insieme a lei erano saliti i controllori, perciò appena l'autobus ha mosso i primi metri, i controllori sono entrati in azione!
C'era da dire che sullo stesso autobus erano saliti una serie di abusivi classici che, a differenza della commercialista, appena riconosciuti i controllori si sono fiondati alla macchinetta a fare i biglietti, insomma appena iniziato il controllo, la commercialista si fionda alla macchinetta come un principiante dell'abusivismo, "Sono appena salita lo devo fare!", quante volte l'ho scritto su questo blog che non c'è cosa peggiore che dire "Sono appena salito!", se il controllore ti chiede il biglietto, è perché lo dovresti già avere, altrimenti non te lo chiederebbe, ti darebbe il tempo di farlo, quel tempo che ci vuole per salire e timbrare il biglietto, quel tempo che ci vuole per percorrere un metro tra la porta e l'obliteratrice, dopo quel tempo, se non hai il biglietto, sei in multa, semplice, adesso ci si chiederà, chi stabilisce quel tempo? Semplice, il controllore sale, timbra un facsimile, stop alle telefonate, chi c'è c'è, se lui è l'ultimo a salire, se lui timbra il biglietto, tutti quelli davanti a lui devono essere in regola, domanda, secondo voi una commercialista sulla porta centrale, a 4 metri dall'emettritrice, è un abusiva oppure lo deve ancora fare? Non risponderò, ho messo a lato un sondaggio, mi piacerebbe sapere il parere di altre persone, per questa volta aspetterò a dare un giudizio, io parto leggermente prevenuto, non vado molto d'accordo con i commercialisti, ma sull'autobus siamo tutti uguali e non bisogna fare distinzioni, dal momento che se sei senza biglietto per conto mio sei una persona che ha preso una cosa senza pagarla e la si può tranquillamente chiamare ladra, ma se è vestita bene la si può anche chiamare commercialista, penso non si offenda!

venerdì 26 ottobre 2007

Cancelli e buoi


Ci sono giornate in cui al controllore viene raccontata la storiella dei cancelli che vengono sempre chiusi quando le bestie ormai sono scappate, sembra sempre che il comitato animalista in giornate precise manda i sui agenti segreti sugli autobus a raccontare storielle tristi di animali persi nella prateria, purtroppo gli unici che gli ascoltano sono gli autisti dell'autobus, figuriamoci poi quando la sorte gli da in dono quell'uno per cento di possibilità di incontrare il controllore, non si fanno perdere l'occasione di fare un commento socio politico sulla protezione degli steccati e su chi si sia dimenticato il cancello aperto! Questa storiella viene ripetuta decine e decine di volte, alcuni non si accontentano di un "Cosa ci possiamo fare?", il controllore tenta anche con un classico di chiusura dei luoghi comuni "Del resto è cosi!", ma non basta, e allora ricominciano con un "Ahh! Ma non è colpa sua!", scusate, ma se non è colpa del controllore, perché tediarlo con inutili teorie per la macellazione dei bovini e la provenienza della carne, ma infondo scopri che è solo un motivo per continuare la discussione e cercare di renderti partecipe, più che partecipazione vorrebbero approvazione ma il controllore non si può sbilanciare, per fortuna che girano sempre in coppia, i controllori, c'è sempre un collega pronto a tirarti fuori dalla discussione, la chiamata di emergenza! Adesso poi mi chiedo che emergenze ci possano essere, forse l'emergenza sta nel fatto che potrebbero lobotomizzarti con un "Moglie e buoi dei paesi tuoi!", per questo il collega si presenta con un "Ci hanno chiamato per un problema dobbiamo andare!" e si dileguano tra lo sbuffare delle porte!
Non sapremo mai come andrà a finire, se i buoi torneranno, se chiuderanno i cancelli, tanto alla fine nessuno lo sa mai, per questo tutti i giorni raccontano la stessa storia al controllore, ma lui non lo sa e forse la sua paura più grande è che qualcuno pensi che sia compito suo recuperare le bestie, tengo a rassicurare tutti, non è compito suo, il controllore fa multe perché non sei in regola con i titoli di viaggio, purtroppo non lo vedremo mai in sella al suo cavallo correre al galoppo verso il tramonto nella promessa di un mondo migliore, mi dispiace, ma fuori dal cancello non ci sono regole, e dove non ci sono regole il controllore non può esistere!

mercoledì 24 ottobre 2007

L'nterrogatorio



Quando si fa una multa le fasi sono due, accertamento dell'irregolarità e identificazione dell'abusivo! L'accertamento può avvenire in diversi modi, a volte ti accorgi che uno è senza biglietto ancora prima di salire sull'autobus, poi c'è il dormiente, ovvero il controllore infiltrato che sale dietro prima degli altri che controlla i movimenti, e lui che con cenni degli occhi avvisa i colleghi sull'abusivo da stanare, ma questa è la classica imboscata, e in tempi bui come questi, non viene più fatta tanto spesso come prima.
L'identificazione è semplice quando si ha un documento, quando invece non c'è o non vuole uscire si deve procedere con una identificazione, i sistemi sono semplici, c'è l'elettronica, il buon vecchio cellulare, "Ha qualcuno da chiamare che potrebbe identificarla?", la risposta negativa è già una prima avvisaglia che l'abusivo tenterà di dare dati falsi, in Italia il 96,4% dei cittadini possiede un cellulare, la possibilità che tu non possa chiamare nessuno che ti possa identificare è praticamente impossibile, poi si passa al cervellone elettronico, quello del controllore, che memorizza ogni parola, per beccarti in contraddizione, un consiglio lo potrei dare, se dici che stai andando a casa, quando darai l'indirizzo falso, ricordatiti che dovrà essere sulla tratta dell'autobus, in molti cascano su questo, altri crollano sulla data di nascita, i minori in genere cascano sul nome del genitore, a volte basta un dubbio un incertezza, e sei fregato, il controllore se ne accorge! Qualche abusivo crolla subito, altri tengono botta, sono i professionisti, ci sono persone che riescono a mantenere una calma è un sangue freddo incredibile, non un emozione, non un movimento brusco, impassibili declinano le generalità senza cadere mai in contraddizione, e quelli sono bravi, ma ci sono anche bravi controllori, aspettano che ti rilassi, che pensi che sia tutto finito, ti fanno firmare e se alzi gli occhi per leggere il nome che hai dato prima di firmare, sei fregato, in genere chi ha dato i dati giusti legge l'importo della multa, sapendo che l'ha dovrà pagare si interessa di sapere quanto pagare prima di firmare, non di sapere chi è!

domenica 21 ottobre 2007

Le grandi inchieste


Stamattina mi chiama un controllore "Compra l'Espresso, c'è un articolo che potrebbe interessarti!", corro in edicola, compro l'ultimo numero del giornale e cosa mi vedo in copertina, "Notti da Far West" un'inchiesta di Fabrizio Gatti, quello che se intrufolato nel CPT di Lampedusa, quello dello sfruttamento del lavoro nero nei campi di pomodoro Pugliesi e quello dello scandalo al Policlinico Gemelli, cavolo, se una persona cosi decide di scrivere qualcosa a proposito di autobus, vuol dire che la situazione è veramente pesante, forse qualcuno si sta accorgendo che ormai non è più una questione di biglietto, forse il problema è molto più grande, niente a che fare con le storielle di controllori e abusivi che racconto su questo blog! In effetti certe cose è meglio che le scriva un giornalista di inchiesta su un settimanale, piuttosto che io, se io raccontassi certe cose, qualcuno potrebbe averla a male, e questo non fa bene, e a me le cose che non fanno bene non piacciono, qualcun'altro pensa invece che parlarne potrebbe peggiorare le cose, altri potrebbero pensare che parlo senza cognizione di causa e quelli che dovrebbero risolvere il problema potrebbero denunciarmi per sequestro di persona solo perché il controllore gli chiede di identificare un cittadino extracomunitario senza documenti, ma questa è la vita, quelli come me certe cose non le possono scrivere e detto fra noi non le voglio neanche scrivere, potrei risultare noioso come un sindacalista! L'articolo è interessante, ma al tempo stesso mi verrebbe da dire scontato, si da la colpa alla mancanza di controlli e qualcuno potrebbe pensare che la colpa sia dei controllori, nella seconda pagina c'è la foto di una ragazza che a Napoli si rulla un cannone in autobus, stamattina in città, hanno chiamato che c'era un tipo in corriera che addirittura se la fumava, alle nove e mezza, niente da dire contro le droghe leggere, anzi, ma mi sembra che si stia un po' esagerando, forse bisognerebbe iniziare a cambiare le cose, ma le cose non cambiano, come non sono cambiate nei posti di cui il giornalista si è occupato prima di salire su un autobus e allora versiamo inchiostro, la cittadinanza tutta si indigna, e il controllore domani torna a lavorare in posto descritto come il Far West, mi rimane solo la speranza come diceva Madonna, che se parli male o che se parli bene, l'importante è che se ne parli, almeno forse per una settimana saremo al centro dell'attenzione, e forse per questa settimana nessuno si farà male!

venerdì 19 ottobre 2007

L'abbonato

C'è qualcosa che non va, cosa centrano gli abbonati con gli abusivi, l'abbonato si sa è in regola, allora perché dedicargli un post, semplice, sei abbonato quando lo puoi dimostrare, quando prendi l'autobus e l'abbonamento rimane a casa sei un abusivo!
Non è difficile come concetto, ma qualcuno a volte fa fatica a capirlo, e dire che è molto semplice, se hai una abbonamento la legge prevede la dimenticanza, hai 5 giorni di tempo per portarlo a far vedere e paghi solo 4 euro, no multa, diciamo solo un piccolo obolo, non chiedetemi perché ma è cosi che funziona, le regole non le scrivo io, e ti accorgi se un abusivo è solo un abbonato distratto dal semplice fatto che non fa una piega, da un documento, si assicura che sia compilato correttamente, ritira la ricevuta e ringrazia, addirittura c'è anche qualcuno che si scusa, diverso invece è l'atteggiamento dell'abusivo abbonato, quello che "Non mi farà mica la multa?", "No! Non è una multa, se ha un abbonamento personale paga solo 4 euro!", qui scatta il panico, spieghiamo! Se hai un abbonamento personale va bene, ma se l'abbonamento è impersonale, quello che permette a più persone di usarlo, allora non va bene, quella è una multa, nessuno mi può garantire che in questo momento non lo stia usando un altro, quindi in questo caso non esiste la dimenticanza, in molti fanno fatica a capirlo, e allora scatta la contestazione, qualcuno inizia a metterla sull'onore "Non mi crede! Mette in dubbio la mia parola?", poi ci sono quelli che pretendano che il controllore li segua fino a casa per andare a prendere l'abbonamento, "Se non ci crede vanga a casa mia!" e infine ci sono quelli che siccome lo hanno pagato loro sia un abbonamento personale, "Ma è suo? E' personale?", "Si!Si! E' mio lo pagato io!", ma per dimostrare che un abbonamento è di qualcuno deve esserci il nome scritto sopra, ed è cosi che in molti si presentano alla biglietteria con gli impersonali con il nome scritto a penna e pretendendo di pagare solo 4 euro! Io adesso non voglio essere malizioso, e mi piace pensare che chi dice di avere un abbonamento e di averlo dimenticato stia dicendo la verità, ma purtroppo bisogna sanzionare, io nel mio piccolo l'abbonamento per lo stadio, nonostante si giochi ogni due settimane, lo porto sempre in tasca, ma li è diverso, allo stadio non entri se non hai il biglietto, forse per questo non lo dimentico mai a casa, peccato che non sia cosi anche sugli autobus, peccato!

mercoledì 17 ottobre 2007

La standista

Ero un po' in difficoltà nello scrivere questo post, a dire la verità lo stavo per intitolare "La stronza", oppure, "Orgoglio abusivo", ma è giusto chiamare le persone per quello che sono, standiste, ovvero ragazze più o meno carine, sottopagate, che per arrotondare, per pochi euro all'ora, passano la loro giornata negli stand fieristici a farsi fotografare da semi-imprenditori a caccia di storie da raccontare al bar, in molte se la tirano, capirai, il 90% delle persone che vanno alle fiere campionarie sono uomini, non si fa molta fatica a risultare "delle gran gnocche", ma non è di questo che voglio parlare, su questo blog si parla di abusivi e controllori , e la standista quando esce dalla fiera, finito il lavoro, per andare a casa prende l'autobus, fuori dalla fiera sono passeggeri come tutti gli altri, belle o brutte che siano!
Fuori dalla fiera c'è il controllore che in questa occasione fa "incarrozzamento" ovvero gestisce il passaggio degli autobus, si occupa di dare informazione e soprattutto incarrozza i passeggeri, perché da soli non sono capaci, o meglio sarebbero anche capaci, ma diventerebbero prede facili di borseggiatori, e soprattutto nonostante siano tutti personaggi in giacca e cravatta l'occasione fa l'imprenditore abusivo, quindi si piazza una biglietteria mobile nel piazzale e si "invitano" le persone a comprare il biglietto altrimenti non sali ed è li che spunta la standista con il suo sguardo dolce che vedendo la fila di giapponesi che prendono il biglietto dice "Lo faccio a bordo", certo come no, in quella bolgia di persone già la vedo chiedere permesso per avvicinarsi all'emettritrice, cercare l'euro nella borsetta per fare il biglietto, "Mi dispiace ma deve comprare il biglietto alla biglietteria!", la standista si arrabbia, dice che questo è un modo "scemo" di fare le cose, lei aveva fretta gli partiva il treno, e si allontana, in realtà prova dall'altra porta, dove c'è un altro controllore, ma anche li riceve risposta negativa, torna di nuovo e chiede "Ma se vado alla fermata successiva e salgo cosa succede?".
In quel momento al controllore gli è venuto in mente questo blog, l'ha guardata dal basso verso l'alto e con voce convinta, un pelo disprezzante, dice "Saresti un abusiva!", la ragazza non si scompone, a mio avviso deve averlo preso come un complimento, e si incammina verso la fermata successiva a circa trecento metri di distanza, non sapendo che essendo un bus navetta non faceva fermate intermedie e che l'autobus di linea con il casino che c'era sarebbe passato dopo un bel po', ma non importava, lei era un abusiva, e si sa l'abusiva che "se la tira" è disposta a tutto, anche a farsela a piedi e perdere il treno pur di fregare il controllore, bastava comprare il biglietto e il controllore avrebbe fermato l'autobus con la porta proprio davanti a lei per farla accomodare nei pochi posti a sedere, ma era troppo bella, e non ci si poteva aspettare che fosse anche troppo intelligente!

domenica 14 ottobre 2007

Art Attack


Ti è mai venuto un attacco d'arte? E' una domanda che mi sono fatto molto spesso, ho provato a fare arte nelle sue diverse sfumature e quando mi è capitato di vedere la trasmissione Art Attack ho anche provato a cimentarmi con cartoncino, colla e pennarelli vari ma ad essere sincero mi trovo meglio con altre cose, il problema invece è quando a qualche abusivo viene un attacco d'arte, li si inizia a vedere veramente dove la creatività raggiunge l'apice della mente umana!
Prima di raccontare questa storia facciamo un passo indietro, spieghiamo cos'è un multicorse, in città si chiamano Citypass, permette su un unico biglietto la possibilità di timbrare 10 volte, ovvero 10 corse, non entro nello specifico, ma penso che l'utilizzo non sia molto complicato, quindi accessibile a tutti, comodo, semplice, pratico, e chiaro che se non lo timbri, e fai più di 10 timbri sei in multa, ma la domanda è, cosa succede se con metà Citypass ci fai i filtri per le sigarette? Il giovane in questione asseriva che mancando metà biglietto non era riuscito a timbrare le rimanenti due corse, mostrando poi il porta tabacco era anche in grado di confermare la buona fede, purtroppo il regolamento parla chiaro "...conservare integro e riconoscibile...", e nonostante la simpatia dell'abusivo artista il controllore non poteva fare a meno di sanzionare, senza però elargire consigli convincendo l'abusivo nella scelta di un abbonamento e di un pacchetto di filtri reperibili entrambi in una vicina tabaccheria!
Detto questo il controllore attraversa la strada e l'abusivo si precipita a comprare un titolo valido, quando ad un certo punto, il giovane artista uscendo dal negozio rincorre nuovamente il controllore per mostrare qualcosa di veramente unico, un opera d'arte, invece di comprare un abbonamento si era fatto prestare una forbice e la graffettatrice, preso un biglietto invito di una discoteca ritagliato sulla misura del Citypass e attaccato in cima lo spezzone di biglietto con le ultime due corse da timbrare chiedeva "E se timbro questo mi fai lo stesso la multa?".
Il controllore non aveva parole, qualcosa non tornava, forse si era spiegato male, forse il concetto di "integro e riconoscibile" dava un margine di interpretazione oscuro al quale il controllore non poteva arrivare, "Purtroppo è in multa anche cosi!", l'abusivo sconsolato si allontanava con la sua opera d'arte tra le mani, ma si sa la gente non capisce, l'arte è una cosa seria, troppo grande per essere compresa da un semplice controllore e in fondo cosa c'era di cosi strano in questa "opera", non saprei, consiglio sempre però di mettere più tabacco nelle sigarette fatte a mano, si avrà meno creatività ma ci si risparmia 40 euro di multa!

giovedì 11 ottobre 2007

Pausa caffè



Anche i controllori si prendono la pausa caffè, e giustamente per raggiungere il bar aziendale dove un caffè costa 54 centesimi, usano l'autobus! In gergo tecnico si chiama "stand-by", si nascondono i tesserini, ci si camuffa tra la folla in modo da non generare il panico fra i passeggeri e si aspetta la fermata come un abbonato qualsiasi, ma non sempre va bene, spunta sempre l'abusivo che ti riconosce, il controllore fa finta di niente, sta solo pensando al caffè, e invece no, l'abusivo estrae una banconota da venti euro, attraversa tutto l'autobus con fare convinto, si avvicina, "Scusi ha da cambiare per fare il biglietto?", il controllore non si scompone, ma la folla guarda con sospetto, "Scendi alla prossima e vai a comprare un biglietto?", l'abusivo si allontana, suona il campanello e si avvicina alla porta, l'autobus si ferma, apre le porte ma l'abusivo non scende. Un altro controllore in stand-by osserva la scena, un altra fermata passa, ma l'abusivo non scende, si avvicina al collega, "Che facciamo?", "Aspettiamo una fermata?", passa una fermata e si pensa alla pausa caffè che rischia di saltare, l'abusivo osserva, ripetutamente prenota la fermata e non scende, il terzo controllore, che ancora crede nella pausa caffè non c'è la fa più e allarga le braccia, i tesserini escono, "Buonasera signori controlliamo i biglietti per cortesia", l'abusivo decide che è arrivata la sua fermata ma ormai è troppo tardi, "Non posso tutti i mesi pagare 100 euro di multe!", silenzio generale dell'autobus, qualcuno deve aver pensato che se poi te le cerchi, se su tutto l'autobus vai a chiedere di scambiare i soldi proprio al controllore avendo avuto anche la possibilità di scendere, le multe te le prendi e te le meriti anche!
Conoscendo l'abusivo i controllori sapevano che aveva un documento, valutando poi le persone a bordo sapevano anche che sarebbe stato l'unico verbale, gli altri abusivi sono scesi alla prima fermata, pausa caffè salvata, giusto il tempo di fare un verbale veloce veloce e gustarsi il meritato riposo, un consiglio, non stuzzicare il controllore in stand-by, al caffè non rinuncia, ma il tempo di un verbale lo trova sempre!

lunedì 8 ottobre 2007

Chi di multa ferisce...

Sono tornato in città, in controllore è rientrato dalle ferie e la cosa più bella da ritrovare in città è la cartolina verde, non mi hanno "chiamato a militare", in città quando ti trovi la cartolina verde nella buchetta vuol dire multa, quelle multe fredde fatte da macchine inesorabili, senza via di fuga, senza diritto di replica, quelle che ti fanno la foto e poi la puoi vedere su internet, "Si sono io!", nella speranza che magari ci sia stato un errore, e invece no, "Sono proprio io!", e allora la vai a pagare, in maniera anonima e senza tante storie!
Potrei usare qualche scusa da abusivo "Ma era l'una di notte!", "Era il 5 di agosto!", ma non funziona, non hai un essere umano d'avanti con cui interagire, non sei di fronte al controllore, sei davanti ad una macchinetta, passi, scatta la foto, multa spedita a casa, e poi lo sai, li c'è la preferenziale, lo sai che ti fanno la foto, non c'è l'uno percento di beccare il controllore, c'è la certezza assoluta che ti prendi una multa, e allora non sei un abusivo, sei un "coglione"!
Devo essere sincero, quella sera mi sono permesso il lusso di farmi una passeggiata con il 126 in centro, volevo godermi la città vuota, e mi sono infilato senza pensarci sotto la telecamera della preferenziale, me ne sono reso conto un nano secondo dopo, ma ormai era fatta, qualcuno ha chiesto cosa prova un controllore quando prende una multa, fondamentalmente si sente un deficiente, ma non abusivo, l'abusivo è diverso, l'abusivo lo sa, lo fa, ma soprattutto ci crede, l'abusivo ama la sfida, sarebbe un po' come passare ad una velocità indegna sotto la macchinetta nella speranza che la foto venga sfocata, per fregare la macchina, l'abusivo lo fa con gusto, lo racconta agli amici al bar, prova ad andare a raccontare che sapevi che c'era la macchinetta ma sei passato lo stesso, è un po' diverso, nessuno ti offre da bere, qualcuno forse ti "cogliona" pure, ma non sei l'idolo della folla, sei solo un pirla!

giovedì 27 settembre 2007

Abusivo Irlandese

Eccomi qua, sono tornato, sono ancora in ferie, ma sono rientrato in patria, in città in questi giorni si è parlato di me, normale amministrazione, in più mi ha contattato una redattrice della trasmissione radiofonica L'Altro Lato in onda su RadioDue per un eventuale intervista, vi farò sapere, ma torniamo a noi, o meglio, torniamo alle mie vacanze, quest'anno ho scelto la verde Irlanda, ci ero già stato 8 anni fa, ma avevo visto solo Dublino, questa volta noleggiata una macchina mi sono fatto una settimana in giro per poi finire gli ultimi tre giorni nella capitale!
Ed è cosi che dopo aver guidato per migliaia di kilometri, visitato posti stupendi, bevuto birra come se piovesse, mi ritrovo senza macchina e una città immensa da visitare, come fare? Autobus, neanche a dirlo, io poi vado giù di testa per gli autobus, quindi la prima cosa da fare è quella di recarsi all'ufficio informazioni della città di Dublino e richiedere tutto quello che serve per girare la città in autobus, gentilissimi e cordialissimi, mi consegnano mappa della città, mappa della rete di autobus e brochure con le tariffe e i titoli di viaggio disponibili, consigliandomi quale poteva essere il migliore per l'utilizzo che ci dovevo fare, mi fermo un attimo nel racconto per precisare che questo servizio esiste anche nella mia città, tra l'altro più piccola di Dublino e con molti più centri informazioni dislocati nei punti strategici della città, ma continuo ancora a chiedermi come mai gli abusivi usino sempre la scusa "Non sapevo!", "Sono solo pochi giorni che sono in città!", "Non parlo italiano!", neanche io parlo molto bene l'inglese, ma dopo meno di due ore a Dublino, lasciata le macchina e appoggiato le valige in albergo, sapevo già quello che c'era da sapere sul servizio di trasporto pubblico, o sono troppo intelligente, o prendere una multa mi sarebbe costato troppo, penso la seconda ipotesi, ma io faccio ancora parte della generazione che ha paura del controllore, figuriamoci se parla un altra lingua e con la parola "persecution" scritta un po' ovunque mi metto a fare l'abusivo, tra l'altro un altra cosa che mi ha attirato la mia attenzione è stato il manifesto della Dublinbus che cercava tranvieri, con lo slogan "Get on the road to a new career", fico, loro la considerano una carriera, si parte da 530 euro alla settimana, per arrivare poi a 730 euro la settimana, stiamo parlando di più di 3000 euro al mese, e credetemi che i tranvieri a Dublino dettano legge, li devi salutare quando sali e quando scendi, e se ti permetti il lusso di contraddirli sono cazzi, guidano come pazzi, e che non ti venga mai in mente di attraversargli la strada davanti, non frenano, sarei stato quasi tentato, ma l'assenza del sole e la totale mancanza di qualcosa di decente da mangiare, mi hanno fatto desistere, ma torniamo al mio racconto delle vacanze! Rientro in albergo a piedi, volevo godermi il tramonto lunghe le rive del fiume Liffey, del resto sono in ferie e mi godo la città, ma felice di avere il mio "malloppone" di carte, cartine e guide ripiegate nel borsello, si proprio lui, quello del controllore, immancabile compagno di viaggio! In stanza, in TV c'era una puntata dei Simpson, ma dopo la curiosità iniziale di sentirlo in lingua originale ho ripiegato per lo studio della rete di trasporto locale, un po' complicata devo essere sincero, ma dopo un attento studio, varie simulazioni, avevo più o meno compreso come funzionava e calcolato quale tariffa sarebbe stata valida e al tempo stesso economica, optando poi per un giornaliero per famiglie, due persone per loro sono un famiglia, da 8,50 euro, fantastico sono operativo!
Il giorno dopo, armati di piantina della città, telecamera e macchina fotografica, camuffati da studenti fuori sede, quel tanto che basta per non attirare l'attenzione di eventuali borseggiatori a caccia di turisti spaesati, scendiamo nella hall dell'albergo per chiedere alla reception se avevano eventualmente dei biglietti dell'autobus o dove poterli reperire, una ragazza asiatica ci guarda e ci chiede se siamo italiani, rispondo di si, ci dice di aspettare che si libera una sua collega che parla molto bene l'italiano, te lo credo era italiana, chiediamo comunque a lei se avevano biglietti giornalieri dell'autobus, lei ci guarda, con aria sicura e precisa dice "Non conviene!", come non conviene, tu sei a conoscenza di una tariffa migliore che io non sono riuscito a trovare, poi subito dopo scopro l'amara sorpresa "Gli autobus sono lenti, non passano mai e non si capisce niente di come funzionano!", ma non era finita, "Potete prendere il tram, fare un biglietto andata e ritorno, e fare avanti e indietro tutto il giorno, l'importante e che non ve lo timbrano più di due volte, ma i controllori non ci sono mai!", conclude dicendo, "Questo è un piccolo trucchetto che usiamo noi italiani!".
No, non ci potevo credere, anche qui, abusivi d'importazione, incredibile, stesse scuse, stessi trucchetti, a quel punto manifesto un certa preoccupazione motivata dal fatto che quando non sono in ferie faccio multe sugli autobus, e certi trucchi li conosco , come penso che li conoscano i controllori irlandesi, lei si scusa per la brutta figura, mi dice che se voglio posso comprare i biglietti alla macchinetta automatica sulla fermata del tram, un sorriso da "customer service", triste e demoralizzato esco dall'hotel, vado alla fermata del tram, compro due biglietti andata e ritorno, 5 euro e 40 centesimi, per tre fermate, ma faccio il biglietto, e poi abusivo per abusivo, almeno qui un biglietto lo fanno, che poi facciano indietro sulla stessa tratta più di 2 volte, poco male, almeno 2 euro e 70 centesimi li pagano, l'azienda di Dublino ha la vista lunga, ti fa pagare per tre fermate, sei tra andata e ritorno, quello che in città da me costa un giornaliero, e poi ti la la sensazione di fregare il sistema se riesci a fare qualche corsa in più, quante volte potrai fare avanti indietro, comunque per la cronaca io ho fatto 2 andate e un ritorno, ciò provato, non ho visto i controllori, ma detto bene, anche se la seconda volta ero guardingo! Il giorno dopo ho preferito girare senza autobus, io per tre fermate vado a piedi, non invento delle scuse, poi le cose da vedere erano tutte a tre fermate l'una dall'altra, per tre fermate il biglietto si fa, se non lo vuoi fare vai a piedi, dice sempre il controllore, e il controllore ha sempre ragione! Non ho potuto resistere alla tentazione di conoscerlo, il verificatore titoli di viaggio, il collega irlandese, lo sono andato a cercare, tra una viuzza e l'altra raggiungo la zona dei capolinea in centro, ed eccoli li, cambiano le città ma le abitudini sono sempre le stesse, se vuoi sai dove trovare i controllori, mi presento e chiedo se potevo fare una foto con lui, lui mi offre di più, visto che sono un collega posso sedermi nel posto guida, fantastico, sembravo un bambino in un negozio di caramelle, due battute, ringrazio e mi allontano! Qualcuno potrebbe pensare che la mia è una fissa, non vi preoccupate, mi sono goduto le ferie, molto probabilmente tra un paio di giorni riparto, questa volta verso sud, rimanendo in Italia, niente autobus, niente abusivi, niente controllori, solo mare, spiaggia e aquilone, ma non si può mai sapere, c'è sempre qualche bella storiella da raccontare!




mercoledì 19 settembre 2007

Controllore in ferie

Anche i controllori vanno in ferie, ma non perdono il vizio e un giro in autobus non si nega a nessuno, il piacere di fare il biglietto non ha prezzo!
Oggi sono a Belfast, un saluto a tutti dall'Irlanda.

sabato 15 settembre 2007

Carta stampata 5


Quando 2 giorni fa ho scritto il post "Generazione Playstation" stavo pensando che forse ci sono persone cresciute con triangolo, cerchio, quadrato e ics, che non si rendono conto che nella vita reale non basta premere il tasto "START" per ricominciare da capo, nella vita reale chi sbaglia paga, e se pensi che tutto possa nascere dal fatto che sei senza biglietto, effettivamente ti viene un dubbio sul fatto che esistono persone che non hanno la più totale percezione della realtà, persone che pensano di vivere in un mondo tutto loro dove sono invincibili e chiunque ti sbarri la strada sia un nemico!
Quello che è successo due sere fa sulla linea 19 è l'ennesimo episodio di aggressione e violenza accaduto su un autobus, sul turno di notte, un altro controllore in infortunio, un altra scia di polemiche, l'inchiostro si versa, i politici commentano e un 27 calabrese è stato arrestato, un bravo ragazzo, un ragazzo che lavora, un ragazzo che adesso tra danni, avvocati e multe varie, la rottura del sigillo di sicurezza prevede una sanzione di 512 euro, quel biglietto gli costerà un bel po', cosa gli costava farlo, cosa gli costava prendersi la sua multa in silenzio, cosa gli costava ammettere il proprio sbaglio, penso nulla, ma forse deve aver pensato che stava subendo un'ingiustizia da parte di un controllore, e siccome quello cattivo, il nemico, è proprio lui, il verificatore titoli di viaggio, l'abusivo, il giovane lavoratore ventisettenne, si è sentito in diritto di giocarsi la sua partita usando la violenza, ma gli ha detto male! Quando l'altra notte il controllore mi ha chiamato "Vuoi una news per il blog, sto giro l'hanno portato via in manette!", ho pensato che forse qualcosa stava cambiando, ma subito dopo mi sono ricordato che stiamo parlando di un biglietto e del semplice fatto che se non c'è l'hai paghi la multa, e allora mi è venuto da ridere, si perché in situazioni di questo tipo non puoi fare altro, riderci sopra!
"Manette?? Arresto?? Ma stiamo diventando matti??Per un biglietto??" No, signori, non stiamo diventando matti, forse ci siamo rotti un po' le palle, forse è meglio che le persone imparino un attimo a stare al mondo, e se devo essere sincero spero che quel "povero" lavoratore 27enne se lo ricordi tutta la vita, se vuol girare senza biglietto, bene, non è un problema del controllore, lui al massimo ti fa una multa, ma se alzi le mani, diventa un problema del cittadino che sta lavorando per portare la pagnotta a casa, la storia cambia, non frega niente se sei senza soldi, se sei costretto ad emigrare per un lavoro e se ti trovi in un paese ostile, ci sono delle regole e le devi rispettare, come in un gioco, solo che nella vita reale sono cazzi, tutto li, nessun tasto START a pararti il sedere!

mercoledì 12 settembre 2007

Generazione Playstation

Sviluppatore:KingFreak
Editore:KingFreakSoft
Genere:Sparatutto
Formato:PlayStation 2
Data di uscita:Agosto 2007
Giocatori:Multiplayer
Gioco in rete:Si
18+


















In città una squadra di temibili controllori genera il panico sui mezzi pubblici, lo scopo della tua missione è quello di macinare più chilometri possibili a scrocco senza fare il biglietto e diventare il numero uno della blacklist, ma ricorda il controllore è sempre li che vigila, ogni volta che ti trova perderai dei soldi e dovrai ricominciare da capo! Scappa, corri, salta di corsa giù dall'autobus, inventati le scuse migliori e se i controllori ti prendono difenditi con le armi che hai a disposizione!
In questo gioco quello che conta è la sboronaggine, controlla sempre il livello, più alto sarà, più controllori ti cercheranno, ma questo ti permetterà di guadagnare più punti e scalare la blacklist, elimina tutti i controllori e diventa il padrone dell'autobus!
  • Azione senza tregua che fonde brutali combattimenti corpo a corpo e la classica giocabilità sparatutto
  • Si può scegliere tra modalità singolo giocatore e split-screen per due giocatori che possono agire in cooperazione oppure collegarti in rete con altri abusivi
  • Comandi avanzati e armi e dotazioni all'avanguardia per una lotta alla pari.


Don't Try This At Home