giovedì 24 luglio 2008

L'informatico


Scusate la latitanza, ma questo mese il controllore è stato mandato in area extraurbana, le scuole sono chiuse, i lavoratori sono in ferie e i fancazzisti sono tutti in centro.
Non ci sono storie divertenti in extraurbano e a dire la verità non ci sono neanche storie tragiche, diciamo che per la maggioranza la storia che gira di più è l'incomprensione del concetto di limite dell'area urbana.
In fondo però li comprendo, adesso, nell'intimità di questo blog, vi faccio una confessione, io ci sono dentro da una vita, ma faccio ancora fatica a capire.
Partiamo dall'inizio. Esistono due sistemi tariffari, a tempo e a chilometri, in città conta il tempo, fuori città centrano i chilometri.
Quindi se togliamo gli abusivi classici, i cronici, fuori città potresti diventare un mezzo abusivo, il biglietto lo hai fatto, ma hai un titolo urbano, hai oltrepassato il limite e sei out!
Adesso provate a spiegare a qualcuno che ha fatto il biglietto che dovete fargli 36 euro di multa perché è fuori zona, perché ha superato un limite immaginario uscito dalla mente di chissa quale capoccione aziendale!
"Si ma il biglietto dura un ora!", certo hai ragione, dura un ora se sei in città, qui contano i chilometri, lo so è dura da capire, ma non è difficile, e anche se hai timbrato 15 minuti prima adesso senza un vero perché sei uscito dall'area urbana e il mondo qui è diverso!
Qualcuno dice che un limite va fissato e quello che si trova ad una fermata fuori dal limite, per pochi metri, per pochi minuti, se vuole tornare a casa la sera dovrà spendere 60 centesimi in più rispetto all'amico che scende una fermata prima!
Il dramma nasce quando dividi un paese, un comune, in due parti. La popolazione insorge e l'azienda corre ai ripari con le convenzioni, un vero pericolo per il controllore, adesso ve lo posso dire, anche loro non sono perfetti.
Capiamoci bene, per regolamento il controllore deve saperne a pacchi, ma ci sono punti del sistema tariffario che concedono diversi livelli di interpretazione, e 36 euro a chi non se li merita è un peso che il controllore non può sopportare, quindi sei costretto ad imparare tutte le varianti del caso, con il paradosso di fare una multa e subito dopo consigliare al passeggero come fare ricorso per farsi togliere la multa, assurdo, ma può succedere!
Esiste la città, esiste il comune dell'hinterland, esiste l'extraurbano.
Il limite è fissato alla fine del centro abitato del comune, quindi con il biglietto orario puoi arrivare fino a quel punto, se vuoi andare oltre ci vuole il biglietto chilometrico, a me no che tu non sia residente in quel comune, questo ti da la possibilità di fare le altre 4 fermate con il tuo biglietto urbano, in caso contrario sei in multa! Esiste poi una zona ibrida, metà urbana a metà extraurbana, dove se vai dalla zona ibrida all'area urbana paghi un euro e giri un ora, se vai dall'ibrida all'extraurbana paghi 90 centesimi e fai otto chilometri, fin qui mi sembra tutto abbastanza semplice, giusto?
Adesso non mi dilungo sul resto, tanto più o meno avete capito, ma oggi il controllore si è trovato in difficoltà, davanti si è trovato un ragazzo, un informatico, calmo, gentile e soprattutto di quelli che hanno ancora timore del controllore.
Era appena salito, lui non lo sapeva ma i controllori con la macchina seguivano l'autobus da diverse fermate, e lo hanno visto, poteva essere una buona scusa, ma non l'ha usata quando i controllori, saliti alla fermata successiva, gli hanno contestato il titolo urbano in area extraurbana, che lui ha regolarmente timbrato appena salito a bordo.
Se vi fidate di me vi posso dire tranquillamente che non lo ha fatto perché ha visto i controllori, lo ha fatto perché lui lo fa sempre, aveva un multi corse, dove le ultime 5 timbrature erano state fatte nell'ultimi tre giorni, anche questa poteva essere una buona scusa, alla richiesta di un documento non ha detto una parola, ha ammesso di non sapere come funzionava perché si era trasferito da poco in quel comune e doveva scendere 4 fermate dopo essere salito!
Si scende tutti dall'autobus e al controllore a metà verbale gli viene un dubbio, il comune di residenza del giovane ha la convenzione, il collega dice che però lui era salito 2 fermate prima dell'inizio della convenzione perché si era in un altro comune, insomma aveva fatto 2 fermate da abusivo e due fermate in regola, aveva fatto solo quattro fermate, anche questa poteva essere una buona scusa, ma non è stata usata!
E' rimasto in silenzio, cercando di capire per quale motivo era finito in questo triangolo delle Bermuda, infondo aveva solo sbagliato biglietto e si aspettava una multa come è giusto, non capiva come mai i controllori facessero di tutto per trovare una falla che permettesse al ragazzo di essere in regola quando era palesemente non in regola con il titolo di viaggio.
La discussione si allunga e si arriva alla conclusione che per fare quel tratto sarebbe bastato un biglietto da 90 centesimi, il ragazzo secondo me lo aveva già capito, era un informatico, un attimo prima non capiva nulla del sistema tariffario, ma gli è bastato sentir parlare i controllori e aveva ben chiara la situazione, purtroppo non aveva capito una cosa, quello poteva essere un buon momento per dire che alla fine aveva pagato di più della tariffa necessaria, una buona scusa, ma anche in questo caso nulla.
Silenzio. Uno dei controllore consiglia di fare ricorso, nel senso "Cazzo! Provaci almeno!", ma lui non recepisce, poniti la domanda "Come mai mi fai una multa mentre mi dai consigli per fare ricorso?", ma lui niente, capoccione!
La penna è pesante e il controllore crolla sotto il peso del suo blocchetto, non resiste e si gira verso l'abusivo, lo chiama per nome e gli da del tu, gli spiega che era appena salito, che alla fine doveva fare solo 4 fermate e si capiva che era uno che il biglietto lo faceva sempre.
Aggiunge anche che alla fine un biglietto lo aveva fatto e lo aveva pagato anche di più, cerca di fargli capire almeno che che questa è proprio una multa inutile.
Ed è' in stato questo preciso istante che ho visto fare una cosa che non avrei mai voluto vedere, il controllore scrive sul verbale "Mi sono sbagliato!", ridà il documento al ragazzo, e per fare in modo che l'abusivo informatico capisse al volo, gli dice che essendo finito in un bug di sistema non era sicuro che questa multa fosse legittima, non chiedetemi il perché ma oggi è successo questo, ho visto un abusivo andare via senza la ricevuta gialla!
Un errore di sistema, il software è andato in tilt, non so cosa sia successo al controllore, ma una volta da un vecchio controllore ho sentito dire "Nel dubbio non si sanziona!", resta solo da vedere una cosa, quale era il dubbio poteva mai avere un controllore davanti a un non corretto utilizzo del titolo di viaggio cosi palese?
Mha!! Per fortuna che il mese sta per finire e si ritorna in città con abusivi veri, scuse vere e tariffa a tempo, dentro o fuori, solo una questione di biglietto, o ce l'hai o non ce l'hai, molto più semplice. Oppure ho solo bisogno di ferie e se il controllore oggi non ha fatto una multa vuol dire che quella multa non andava fatta, nessun dubbio, solo un piccolo bug di sistema che la maggior parte delle volte si risolve con un semplice riavvio, Start, Spegni Computer..., Spegni, cosi almeno anche gli informatici riescono a leggere questo post e capirci qualcosa!

giovedì 17 luglio 2008

Sorelle


Io ho un fratello più piccolo di sei anni, farei qualsiasi cosa per lui, ma quando mi ha chiamato un giorno per chiedermi se potevo "fare qualcosa" per una multa sulle preferenziali, gli ho risposto che se mi dava i soldi al massimo potevo andare in posta a pagarla, io ci sono abituato, quindi...
Mio fratello ha osato però, sotto la telecamera ci è passato 2 volte in 6 minuti, cercava parcheggio.
Era consapevole del fatto che una striscia gialla a terra non permettesse il transito ai veicoli privati, ma vuoi mai che a quell'ora, 23 e trentasette di notte, un vigile nascosto dietro la colonna notasse l'infrazione?
Di sicuro se c'è una telecamera non scappi, ti tocca pagare, hai una targa, puoi vedere le foto su internet e non c'è fratello controllore che tenga.
Sull'autobus è diverso, un portatore sano di multi corse chiede sempre al fratello abusivo se vuole che gli timbri un biglietto per lui, ma l'abusivo ci crede fino in fondo, non è una questione di telecamere, vuoi che il controllore salga proprio adesso?
Oggi a due sorelle invece, è andata malissimo, i controllori erano già a bordo al capolinea e hanno avuto tutto il tempo prima che l'autobus partisse di ascoltare una simpatica chiacchierata.
"Giulia vuoi che ti faccia il biglietto?"
"No! Non importa!"
I controllori erano seduti nel sedile vicino all'obliteratrice e già si leccavano i baffi.
Colpi cosi capitano raramente, di polli c'è ne sono tanti, ma quando uno dei controllori è in divisa e l'altro in borghese con il blocchetto dei verbali in mano, rende l'abusivo un super pollo!
Uno dei due controllori si impietosisce, dentro di lui sta pensando al fatto che cosi è troppo facile, sa troppo di "bastardata", poi è vero allora quello che dicono sui controllori.
L'altro invece, più esperto e uomo di mondo, pensa che il super pollo debba essere punito. Per citare una famosa pubblicità, il biglietto costa un euro, la multa costa 40 euro, beccare l'abusivo che poteva fare il biglietto tranquillamente ma decide di non farlo perché "Tanto i controllori non ci sono mai!", signori miei, lasciate che ve lo dica, dichiarandolo in tutta tranquillità, non ha prezzo!
L'autobus parte, semaforo, esce dal piazzale della stazione, semaforo, svolta a sinistra, semaforo, fermata, apri porte, chiudi porte, riparte l'autobus, stop alle telefonate.
No! Troppo presto, sei ancora nel margine del "Sono appena salito!", una scusa troppo facile in questo momento, il controllore uomo di mondo fa cenno di aspettare al collega, non adesso!
Rotonda, precedenza, fermata, apri porte, chiudi porte, l'autobus riparte, adesso è il momento buono, tesserini ben in vista, "Biglietto signorina?!".
Adesso voi potete immaginare ogni tipo di espressione, ma la faccia di un abusivo sborone nel momento in cui diventa un super pollo è veramente difficile da descrivere, il silenzio poi è quello che ti colpisce di più, in un altra situazione la sorellina avrebbe tirato fuori tutto il repertorio di scuse, si sarebbe partito uno scontato "Sono appena salita!", passando per un "Dovevo fare solo tre fermate!" per concludere con un classico dei classici "Lo faccio sempre!".
Oggi invece no, hai dichiarato la 15 in buca d'angolo e hai infilato la 8 in buca centrale, oggi ti prendi una multa, se vincevi tre a zero a fine primo tempo, oggi hai perso la tua finale di Champions League ai rigori, oggi t'ha detto male, malissimo.
Non tanto per la multa, è una come tante altre, ma di te ne parleranno per giorni, mesi o anche anni, diventerai la barzelleta da raccontare al bar aziendale, diventerai un esempio da citare nei corsi di addestramento controllori per stemperare un po' la tensione, di super polli non ne capitano molti, c'è chi non ne trova mai, e quando ti capita non vedi l'ora di raccontarlo in giro!
Ascoltare il silenzio del super pollo mentre viene compilato il verbale è una sensazione che non si prova tanto spesso, la penna scorre lentamente, il tempo scorre molto più lentamente quando fai una figura di merda, poi tutto finisce con lo strappo liberatorio della ricevuta e piano piano i controllori spariscono.
Adesso mio fratello ha imparato la lezione, spero non prenda da me, mi mancano un paio di telecamere e riesco a mettere su un buon album fotografico, ma penso proprio che per certi abusivi non ci sia speranza.
Io continuerò a prendere multe in preferenziale e la fuori da qualche parte, c'è un super pollo che aspetta solo l'occasione buona per prendere una multa sull'autobus, io sarò un pollo, ma un super pollo su un autobus ha tutto un altro gusto, un gusto che nessuna telecamera potrà mai provare!

venerdì 11 luglio 2008

Non solo biglietti

Utilizzo il blog per questioni personali e per una volta non parliamo di controllori e abusivi, ma parliamo di rock, caro buon vecchio rock, batteria in 4/4, chitarre distorte e basso caldo e voglioso.
Domani sera se non avete niente da fare e siete in giro per la città, venite ad ascoltare un po' di buona musica d'altri tempi!

P.S: Se venite in autobus fate comunque il biglietto!

QUESTO POST SI AUTO DISTRUGGERÀ DOPO L'EVENTO

mercoledì 9 luglio 2008

Tempo scaduto


In un commento del post precedente un amico mi segnalava un forum di discussione dove un abusivo, o meglio un passeggero, si lamentava del fatto che il controllore lo multava perché il suo biglietto era scaduto da 5 minuti.
Mettiamo in chiaro una cosa, se il biglietto dura 60 minuti, al sessantunesimo sei un abusivo, non esiste tolleranza, non ci sono regole del tipo "...il tempo di finire la corsa!", tempo scaduto e non ci sono scuse!
Poi esiste il buon senso, la differenza tra un abusivo e un passeggero con il biglietto scaduto da qualche minuto è ben chiara nella mente del controllore, non ho mai sentito di controllori fare multe per un biglietto scaduto da 5 minuti, ho visto qualcuno tollerare anche 25 minuti, al massimo te ne fa timbrare un altro, ma sarebbe assurdo multare per pochi minuti.
Naturalmente esiste l'eccezione che conferma la regola, perché c'è sempre qualcuno che riesce sempre a farsi fare una multa anche quando non se la merita!
Cito nuovamente la regola fondamentale, il biglietto dura 60 minuti e al sessantunesimo sei un abusivo, e aggiungo, è il controllore che decide se il tuo biglietto è valido o meno, non tu, tu non sei in grado di decidere se il tuo titolo è valido, per questo se il tuo biglietto è scaduto da 5 minuti, rimani seduto, stai calmo, non ti alzare e rimani in silenzio.
Aspetta il tuo turno, il controllore ti chiederà il biglietto, lo guarderà, ti chiederà dove scendi, e se scendi tre o quattro fermate dopo ti augurerà la buona giornata e proseguirà con il controllo degli altri passeggeri.
Non è difficile, ma qualcuno non ci arriva, il classico abusivo pirla, quello che appena salgono i controllori gli corrono incontro a dirgli che il loro biglietto è scaduto da 5 minuti, qualcuno penserà "Bhe!! E' stano onesto!".
No signori, è stato un pirla, lui sarà quello che alimenterà la leggenda dei controllori che fanno le multe per biglietti scaduti da 5 minuti!
Ve la giro in un altra maniera. Un tizio entra in banca, ha una pistola in tasca e vuole fare una rapina, aspetta, entrano 2 poliziotti, gli si avvicina e dice davanti a tutti che voleva fare la rapina ma ci ha ripensato. Un tizio con il biglietto scaduto da 5 minuti appena salgono i controllori racconta a tutto l'autobus che il suo biglietto non è valido.
Adesso il controllore cosa può fare, tutti sanno e il non multare sarebbe impossibile, troppi testimoni, troppo rischioso, però si può ancora salvare la situazione, "Signore, nessun problema faccia un altro biglietto!", cosi fai contento l'abbonato e ti eviti la multa!
E invece no, l'abusivo fuori dal tempo inizia ad elencare una serie di motivi perché il suo biglietto è scaduto, ritardi, inefficienza e il grande classico del "Perché non fate le multe a chi se le merita!", ma dico io, cosa ti costa infilare un euro nella macchinetta e fare il biglietto?
Ne devi fare un questione di principio? Con il controllore poi, ti sei appena auto denunciato e oggi è un buon giorno per entrare nella leggenda, nessuno ti ha chiesto niente, nessuno ti ha detto niente, hai fatto tutto te e rincari la dose con le lamentele al servizio pensando che possa essere una giustificazione?
Niente, l'abusivo insiste e non scende neanche quando alla fermata successiva l'autista apre le porte, non puoi scappare? Tutta oggi ti doveva venire la voglia di onestà?
E allora, visto che oggi parli di onestà, il controllore ti fa vedere quanto è onesto lui, facendo la cosa giusta, estrae il blocchetto dalla bisaccia e ti chiede un documento, che oggi è un buon giorno per farti una multa, volevi il controllore bastardo?
Eccoti accontentano, ti prendi una multa, il tuo biglietto è scaduto e stai anche zitto, perché da qui in poi qualsiasi cosa dici è sicuramente una "minchiata"!
Molti pensano che il controllore sia stronzo, "Si appostano dietro le colonnee io li frego timbrando al volo il biglietto!", il controllore fa il suo lavoro, tu dovresti fare il biglietto appena sali altrimenti puoi andare anche a piedi che sui marciapiedi di stronzi c'è ne sono di meno.
Se poi vuoi il controllore stronzo non c'è problema, se ci vuoi provare non c'è problema, se prorpio vuoi prendere una multa non c'è problerma, ma perfavore non renderti ridicolo correndo come un pirla a dire a mezzo mondo che il tuo biglietto è scaduto da cinque minuti è hai preso una multa, perchè a volte la multa la si prende perchè non hai un titolo valido, altre volte invece perchè non hai un titolo valido ed era meglio che stavi zitto!

giovedì 3 luglio 2008

La truffa


Questa è una storia strana, è la storia di una truffa ai danni di un passeggero perpetrata da un altro passeggero. Oppure è una buona scusa, di quelle che non senti mai, di quelle che raccontate bene potrebbero anche diventare credibili.
Raccontiamo quello che è successo prima che i controllori salissero a bordo, premetto che non ho assistito, quindi racconto quello che è stato raccontato, o come si dice in questi casi, vi racconto la scusa raccontata dall'abusivo!
Una signora sale sull'autobus, non ha il biglietto, chiede all'autista, niente vendita a bordo.
Siamo su una linea extraurbana, siamo fuori dall'area urbana e per venire in città ci vuole il biglietto extraurbano, costo 1 euro e 60 centesimi, aggiungo una informazione logistica, a meno di 50 metri dalla fermata dove è salita la signora c'è un edicola che vende i biglietti.
Un altro passeggero a bordo della corriera, vista la difficoltà della signora fa un cenno e propone la vendita dell'ultimo timbro del multi corsa per un euro e 50 centesimi, la signora accetta l'offerta e paga.
Passano un paio di fermate e il passeggero misterioso scende, lascia il multi corse alla signora che prosegue il viaggio e alla fermata successiva i controllori salgono, iniziano il controllo e una volta arrivati alla signora lei mostra il multi corsa.
"Signora, mi dispiace, ma questo è un titolo urbano, e qui non va bene!", segue sguardo irritato della signora, che prende fiato e con tono minaccioso dice che lei quel biglietto lo ha pagato ben un euro e 50, il controllore risponde che quel titolo costa otto euro e 50 e vale per 10 corse in area urbana, la signora insiste e spiega la storia della gran bazza di aver trovato un passeggero "Cosi gentile..." che gli ha venduto un biglietto extraurbano con 10 centesimi di sconto!
La situazione degenera,viene coinvolto anche l'autista come testimone oculare della trattativa, ma si sa gli autisti non vedono, non sentono, soprattutto non parlano, lui non sa nulla, anche se in parte, nel segreto del posto guida ha confermato la versione della signora.
A questo punto la situazione è chiara, la signora è stata truffata, il passeggero sconosciuto, che l'autista non ha visto timbrare, ha venduto sovrapprezzo un multi corsa urbano praticamente finito.
Certo la situazione è chiara, però alla richiesta di un titolo di viaggio la signora mostrava un titolo urbano in area extraurbana, e questo vuol dire una cosa sola, multa, forse ingiusta, forse immorale, forse ma forse, ma comunque multa!
La signora non vuole sentire ragione, dal suo modo di vedere le cose lei è in regola, il biglietto lo ha pagato, lo ha timbrato e lo ha esibito su richiesta del controllore.
Forse c'è una via di uscita, deve scendere, forse a terra la situazione potrebbe cambiare, forse il controllore si potrebbe ammorbidire, basterebbe ammettere di essere stati fregati, basterebbe ammettere che forse sbattersi a fare 50 metri per raggiungere una rivendita di biglietti sarebbe stato meglio, ammettere forse che se dalla carta d'identità il controllore vede che abiti a 300 metri dall'edicola magari lo sai che a bordo di quell'autobus i biglietti a bordo non si fanno, non abiti a New York la tua frazione ha meno di 2000 abitanti, non dire che non lo sai che tipo di biglietto ci vuole per venire in città, e non dirmi che non sai quanto costa!
Però qui non si sta facendo il processo alle intenzioni, qui si deve accertare un fatto, diciamo che la signora non abbia la più pallida idea di come funziona un autobus e che sia abbastanza "boccalona" da comprare un biglietto usato dalla prima persona che capita, che facciamo, la lasciamo andare? La graziamo? Chiudiamo un occhio?
NO! Il controllore ti fa la multà, poi se vuoi esiste un modulo pre-compilato che permette entro 30 giorni dalla data del verbale di effetturare il ricorso, magari qualcuno dei capoccioni aziendali potrebbe anche accettare tutta questa storia come un "buon motivo per togliere una multa" in barba all'esperienza del contollore, succede, molto più spesso di quello che si pensi!
In effetti il controllore non è pagato per pensare, per ragionare o capire, lui deve solo verificare se il passeggero è in regola con i titoli di viaggio e basta, al sicuro nella "tana dei controllori" c'è qualcuno pagato per valutare se la tua scusa è accettabile o meno. Magari, se ti va grassa, nella tranquillità di un ufficio, al fresco del'aria condizionata, l'essere appena salito sull'autobus, il fatto di farlo sempre e un biglietto timbrato 3 minuti prima dell'orario del verbale, potrebbe diventare un "buon motivo per togliere una multa", potrebbe, ma la mia è una supposizione e naturalmente tutti sanno dove si infilano le supposte...occhio e chiappe strette!