mercoledì 30 gennaio 2008

What A Wonderful World


Controllore autobus morde mano a ragazzo con cui ha diverbio
Ad una fermata a Venaria Reale a Torino
(ANSA) - TORINO, 28 GEN - Un controllore del Gtt morde un ragazzo quindicenne alla mano che il giovane gli aveva messo sulla faccia durante un litigio. Il fatto e' avvenuto ad una fermata a Venaria Reale (Torino). Il diverbio e' scoppiato quando il controllore ha chiesto i documenti di viaggio ad un gruppo di giovani che erano appena scesi da un autobus e che invece, non hanno voluto mostrarglieli. Il ragazzo e' stato medicato in ospedale, ma non ha per ora sporto denuncia nei confronti del controllore.


Stazione Termini: controllore pestato da un gruppo di teppisti senza biglietto.
(Caserta24ore)
- ROMA, 29 GEN - Ancora un grave episodio di bullismo nella Capitale. Nella tarda serata di domenica un giovane controllore addetto a presenziare i varchi della metro alla Stazione Termini è stato aggredito a calci e pugni da un gruppo di teppisti sprovvisti di biglietto. Cinque, forse sei ragazzi che sventolavano una bandiera di Fiamma Tricolore si sono avvicinati ai varchi scavalcandoli, rifiutandosi di esibire il biglietto. Il giovane controllore,nel tentativo di fermarli, riesce a bloccarne uno ed il branco reagisce: calci, pugni e insulti hanno investito l’agente addetto ai controlli che è stato immediatamente soccorso e trasportato all’Ospedale Umberto I di Roma, dove gli è stata comunicata una prognosi di 25 giorni.

Mentre scrivo questo post il controllore è appena andato in infortunio sul lavoro, per la precisione "CONTUSIONE ESCORIATA DELLA GAMBA DX", 6 giorni di prognosi , un abusivo aveva preso male il fatto che il controllore cattivo gli chiedesse un documento per compilare il verbale, ha preferito prenderlo a calci, succede, come succede che arriva la polizia e se lo porta via!
Adesso mi piace pensare che forse tra denuncia, avvocati, processi e "pippe" varie, l'abusivo se lo ricordi bene la prossima volta che prenderà un autobus, il biglietto si fa quando si sale, non quando te lo chiede il controllore, purtroppo c'è ancora qualcuno che non lo capisce, peccato!
Comunque il mondo va avanti, nel bene e nel male, e mi consolo pensando che dopo il temporale, se sei fortunato, ti godi lo spettacolo che offre un arcobaleno...è proprio un mondo meraviglioso!

And I think to myself, what a wonderful world
Yes, I think to myself, what a wonderful world

Oh yeah!


sabato 26 gennaio 2008

You talkin' to me?


Appena diventi un controllore, il primo giorno di lavoro uno della vecchia scuola viene da te e ti dice la prima regola per arrivare alla pensione, "Ricordati, mai metterla sul personale, altrimenti non ne salti fuori, se la metti sul personale perdi sempre!".
I primi giorni da controllori sono tosti, cambia tutto, all'improvviso ti trovi dall'altra parte della barricata, tutti ti odiano, gli abbonati ti temono e gli abusivi ti disprezzano, ma sei il controllore e adesso sono cazzi! Si dice che se superi le prime due settimane è fatta, poi è tutto più semplice, ti abitui alle offese, impari a spegnere il cervello quando l'abusivo ti racconta come mai non è riuscito a fare il biglietto e piano piano s'impara a distaccarsi completamente dalla situazione, solo una questione di biglietto, niente altro che il biglietto, nulla di personale!
Per l'abusivo è diverso, lui la mette sempre sul personale, il controllore non vede il biglietto e fa il verbale, l'abusivo vede il controllore e si prende la multa, quindi la colpa è del controllore, purtroppo l'abusivo è fatto cosi, non ragiona, non capisce. E solo una multa, cavolo, la stai prendendo perché non hai fatto il biglietto, non perché il controllore ti ha trovato senza biglietto, non è difficile come cosa da capire!
Ma l'abusivo non demorde, il sangue inizia pompare verso il cervello, allora iniziano quelle mezze parole dette sotto voce, "Stai dicendo a me?", ma il controllore è impassibile, lui sta facendo una multa e non capisce come mai la persona che ha davanti se la prenda tanto, è solo una multa, mica gli sta fregando dei soldi!
Molti abusivi la prendono sul personale, e questo è sbagliato, anche alcuni controllori la mettono sul personale e anche questo è sbagliato, ma chi ci rimette è sempre l'abusivo, o meglio, il controllore perde moralmente, ma dopo un buon caffè si è già dimenticato tutto, l'abusivo si prende la multa e qualche volta una denuncia, e la faccia del controllore se la ricorderà per parecchio tempo e diventerà quasi un'ossessione, a differenza del controllore che le facce ormai non le guarda più, quindi un consiglio, mai prendersela sul personale, è solo una multa, fattela fare e non rompere i maroni!

mercoledì 23 gennaio 2008

Central Intelligence Agency



Tempo fa su una lettera aperta ad un giornale, qualcuno aveva scambiato i controllori per i servizi segreti, adesso lo ammetto, non sempre i controllori hanno quell'atteggiamento professionale che il ruolo di pubblico ufficiale impone, c'è da dire che sull'autobus non ci sono gli stessi clienti che trovi in Business Class, quindi può succedere che qualcuno non abbia con se un documento e questo impone al controllore una certa "procedura" per riuscire a risalire all'identità dell'abusivo!
Ogni controllore ha la sua tecnica, io prediligo quella del "cagacazzo", dal momento che non ti puoi allontanare finché il controllore non ti ha verbalizzato, prima o poi dovrai scendere, avrai qualcosa da fare, e allora un documento o qualcosa con il tuo nome scritto fuori salta sempre fuori altrimenti non ti muovi da li.
Alla richiesta di un documento l'80% delle persone risponde "Non c'è l'ho!", solo un 30% ne è realmente sprovvisto ma tutti sostengono la tesi che è normale non averlo, io personalmente giro con almeno con una decina di tesserine con il mio nome scritto sopra, senza contare patente, carta identità, codice fiscale, tessera sanitaria, bancomat e carta di credito! Quindi quando qualcuno dice che è senza documento, faccio un po' fatica a crederci, ma il controllore non è pagato per credere, e pagato per identificare le persone, perciò in assenza di un documento si procede con la dichiarazione dei dati!
Qualcuno a questo punto inizia a diventare insofferente, l'idea che davanti a te hai una persona che non ti crede ti becca malissimo, è normale, per qualcuno è come subire un interrogatorio, "Neanche avessi ammazzato una persona, tutte queste storie per un biglietto!", no, tutte queste storie per 40 euro, e da che mondo e mondo, l'essere umano se può evitare di pagare ci prova, tutti ci provano, lo studente, la nonna, la signora, l'extracomunitario, l'operaio e l'avvocato, perché 40 euro, sono 40 euro per tutti!
Il controllore non è l'autovelox, flash, foto della targa, multa, il controllore lo puoi fregare se vuoi, se hai una possibilità ci provi , tutti ci provano, è naturale, è scontato, è matematico, e il controllore lo sa, tu lo vedi una volta all'anno, lui vede abusivi tutti i giorni, sa se hai un documento o oppure no, sa dove andare a cercare il tuo nome, sa come farti cadere in contraddizione, sa come farti innervosire e sa come fare una multa, è il suo lavoro!
Certo a qualcuno potrebbe dare fastidio questo atteggiamento, lo capisco, ma provate ad immaginare che qualcuno vi debba 40 euro, qualcuno che non conoscete, qualcuno che quando lo conosci si presenta come persona che prende una cosa senza pagarla, qualcuno che ti racconta la scusa più stupida e vecchia che esista per giustificare il fatto che appena ti ha visto si è fiondato dalla parte opposta, qualcuno che ti guarda e ti dice "Ti do il mio nome e cognome e poi ti vengo a saldare il debito!", qualcuno di voi si fiderebbe? Io personalmente no, ma il controllore è diverso, non sono soldi suoi, per lui è un lavoro, e fare bene il suo lavoro vuol dire anche identificare le persone, poi non vuol dire che se qualcuno da i dati falsi il controllore abbia fatto male il suo lavoro, lui ci ha provato, il sistema funziona cosi, se il sistema tollera che qualcuno dia i dati falsi, il sistema tollera anche quello che li riceve falsi!
A volte il controllore va fino in fondo, dipende dalla situazione, e i sistemi per capire chi hai davanti sono tanti, trucchetti del mestiere che si tramandano di generazione in generazione, se chi hai davanti ti sta dando i dati falsi lo capisci subito non è difficile, a volte lo intuisci solo dall'espressione. Farsi dare i dati veri che è un po' più complicato, è qui che forse l'agente segreto viene fuori, ma non è colpa del controllore, la colpa è dell'abusivo, è lui senza biglietto, è lui senza documento, è lui che deve pagare 40 euro e nonostante tutto questo è ancora li che dice "Ma io sono una persona onesta!", nessuno mette in dubbio la tua onesta, ma il controllore deve fare in modo che lo rimani onesto, lui lo fa per te, ti aiuta, a volte pagare in silenzio per le proprie colpe potrebbe fare bene.
Puoi continuare a pensare che sia tutta una congiura della CIA, costringendo i controllori a comportarsi come agenti segreti, decidi tu, naturalmente si può sempre optare per un abbonamento, ma sarebbe troppo facile, meglio considerare i controllori come un nemico che si insinua nella tua mente per estrapolarti informazioni vitali piuttosto che pagare un servizio che stai usando, questioni di scelte!

domenica 20 gennaio 2008

La professoressa


In gergo tecnico si chiama "Doppia Multa Con Rimbalzo", per cercare di far capire, due persone sedute vicino, uno abusivo professionista, l'altro passeggero distratto, naturalmente entrambi senza titolo di viaggio, solo che mentre l'abusivo professionista prende la multa, perché se la merita, il passeggero distratto, con magari in tasca un citypass timbrato la mattina, con le classiche due corse al giorno, andata e ritorno dal lavoro, magari anche con qualche abbonamento dei mesi precedenti, a dimostrazione della sua buona fede dicendo che si era distratto, si prende la multa perché il controllore non può fare altrimenti, se ha multato uno, deve multare anche l'altro!
Il rimbalzo però funziona anche al contrario, nel senso che se il controllore accetta per un qualche oscuro motivo la scusa dell'abusivo di turno, tutti gli altri abusivi presenti a bordo la faranno loro, e se tanto mi da tanto, "Scusi, se non ha fatto la multa a lui perché la deve fare a me?!?", quindi se ne grazi uno, sei costretto a graziarli tutti, e il controllo va a puttane, ma c'è sempre qualcuno che non è mai contento!
Il controllore sale a bordo dell'autobus, si qualifica e inizia il controllo, il solito gruppetto di persone si fionda alla porta centrale, questo giro però in testa c'è una signora molto anziana, trema premendo ripetutamente il pulsante della fermata, il controllore lo sa che è senza biglietto, ma non lo chiede subito, aspetta, controlla prima le persone sedute, una signora sui 50 anni, tira fuori subito un documento, "Mi dispiace, non ho fatto il biglietto!".
L'anziana è ancora li, sulla porta, manca poco alla fermata, è quasi fatta, il controllore si gira ma non dice nulla, ha un documento in mano e sta estraendo il blocchetto, non avrebbe continuato il controllo, avrebbe dato la possibilità alla vecchia di scappare, ma l'abusiva della terza età pensando di essere stata scoperta confessa, estrae dalla tasca un corsa semplice, e urla al mondo l'inefficienza dell'obliteratrice che non riesce a timbrare su un biglietto onestamente comprato da una povera pensionata! Il controllore annuisce, sempre in silenzio, prende il biglietto dalle mani della nonna, si gira verso la macchinetta, timbra il biglietto con estrema semplicità e lo riconsegna, "Grazie signora, e ci scusi per il disservizio!", le porte si aprono e tutti scendono!
Il controllore è ancora li, con il documento in mano, lo apre, professione docente, a questo punto sono scesi tutti, hai fatto andare via un'abusiva, anziana si, ma con con la scusa più vecchia del mondo, e davanti a te hai una professoressa, che non ha fatto una piega, ha ammesso la sua colpa e si è resa subito disponibile a farsi fare una multa, ma scatta il famoso rimbalzo!
"Anch'io ho provato a timbrare ma non andava!", il controllore si avvicina e sussurrando dice "Signora, ma lei il biglietto ce l'ha?", la prof rovista istericamente nella borsa, estrae un multi corsa, il controllore lo prende, e con la stessa semplicità di prima lo timbra, chiude il documento, rimette nel borsello il blocchetto dei verbali, e riconsegna il tutto alla signora, "Va bene, la macchinetta si è rimessa ad andare, scusi anche lei!", un abbonato si mette a ridere, questo forse crea un senso di rimorso e la prof non resiste, "No! Mi scusi, sono onesta, ma il il biglietto non l'ho fatto!".
E no cazzo! Ma allora non siete mai contenti, avevamo costruito un bel siparietto, tutto filava liscio, anche gli abbonati avevano compreso, tutti salvi e la prof si fa venire un rimorso di coscienza? Il controllore ne ha le palle piene, si riavvicina alla signora e sussurra, "Signora, vuole che non lo sappia? Onesto avrei dovuto fare due verbali, ma che faccio? Mi metto a discutere con una persona di novantanni?", la prof insiste, "Io il biglietto non l'ho fatto!", il controllore la stoppa, "Signora, oggi mi piace pensare che la macchietta era rotta, se vuole però, mi ridà il documento e le faccio 40 euro di multa, non è un problema!"
Evidentemente la coscienza della prof non valeva tanto e si è accontentata del gesto di perdono dell'abbonato accanto a lei, il controllore scende si accende una sigaretta e scossa la testa, l'autobus si allontana, anche questa è fatta, consapevole del fatto che il mondo è proprio strano e la gente non è mai contenta, ma va bene cosi, contento l'abbonato, contenti tutti, contento il controllore!

venerdì 11 gennaio 2008

Scusi il disturbo


Ci sono molti motivi per cui si sceglie il mezzo pubblico piuttosto che la propria macchina, sicuramente uno di questi motivi è il divieto di poter usare il cellulare quando si è alla guida di una vettura, sull'autobus tutto è più semplice, alla guida c'è il conducente e tu sei libera di parlare al telefono tutto il tempo che vuoi, con calma e tranquillità! Naturalmente, il fatto che sei al telefono estraniata dal resto del mondo, ti fa dimenticare che sull'autobus ci voglia il biglietto, succede, cose che capitano, nulla di grave, ti prenderai una multa, il pacco è che mentre la prendi sarai costretta a interrompere la telefonata, e questo si che è grave!
Vent'anni rubati alle risaie, sbarbissima, molto di tendenza, "Biglietto signorina?", la giovine non reagisce, "Signorina, scusi, biglietto?!!", interrompe un attimo, il tempo di dire "Non c'è l'ho!" e ricomincia, bla bla bla, "Signorina, scusi, servirebbe un documento!", bla bla bla, "Signorina scusi, potrebbe un attimo chiudere la telefonata!"!
L'abusiva sgrana gli occhi, come se il controllore gli avesse chiesto un litro di sangue, sbuffa, "Senti scusa ti devo lasciare, c'è qui un controllore che mi deve fare la multa, ti chiamo dopo!", sgomento, l'abusiva non ci vuole credere, interrompere una telefonata di vitale importanza sul Bebo e Titti, l'amica del cuore che è in crisi con il moroso, per una multa poi, disgusto!
La ragazza estrae rapidamente un documento, il telefono tentatore è a portata di mano, la voglia di sapere se la situazione sia cambiata tra il Bebo e la Titti in quei trenta secondi è fortissima, il controllore è anche un po' intimorito da questa ansia, ma resiste e compila il verbale più in fretta che può, strappa e consegna, l'abusiva si riaggancia al telefono, semplice pulito e indolore!
E' proprio vero, non ci sono più gli abusivi di una volta, ormai prendere una multa non interessa più a nessuno, o forse la rottura tra il Bebo e la Titti è molto più grave della perdita della paghetta settimanale, non lo sapremo mai, ma il controllore non si rassegna, lui lo sa, da qualche parte c'è un bel abusivo pronto a raccontare una buona scusa, e tutto tornerà come prima!

giovedì 10 gennaio 2008

Il testimone



C'è una cosa che ho capito della vita, se non puoi dimostrare una cosa non è detto che esista, se non hai la testimonianza di quello che è successo, vuol dire che non è successo niente!
A questo punto per confermare un avvenimento ci vogliono dei testimoni, persone pronte a giurare su qualsiasi cosa, che quello che racconti sia la verità, niente altro che la verità!
"Sono appena salito!", "Lei era già a bordo!","Non è vero, mi ha visto anche la signora!", adesso che fare, la signora sarà attendibile? La giuria degli abbonati crederà alla versione del testimone? Il controllore sarà in grado di reggere un pubblico processo?
Il testimone intanto conferma la versione dell'abusivo, il controllore controlla il titolo di viaggio a garanzia della sua attendibilità, un biglietto di corsa semplice emesso dalle macchinette a bordo, cliente occasionale, testimone di media attendibilità. L'abusivo si avvicina all'emettritrice per fare il biglietto, naturalmente aveva solo la moneta da due euro, sinonimo che del biglietto "non gliene poteva fregà de meno", inizia la ricerca di qualcuno che cambi i soldi e spunta il solito buon samaritano ti turno che asseconda la richiesta dell'abusivo!
Dal fondo dell'autobus si avvicina un'anziana abbonata, che con la faccia schifata sussurra all'orecchio del controllore "Guardi che era un bel po' che era salito!", "Lo so signora, ma che ci posso fare, si aiutano tra di loro e io sono da solo!", la signora prenota la fermata guardando di traverso il testimone e scende.
Al controllore non rimaneva che vedere la faccia di scherno dell'abusivo mentre mostrava il biglietto alla folla, ma due parole al testimone e al buon samaritano doveva dirgliele, "Ma secondo lei io perché cavolo mi alzo alle 5 del mattino se poi lei me li fa scappare?", "Si! Ha ragione, ma per due fermate!", "Lasciamo perdere, meglio!".
L'abusivo scende dopo un paio di fermate, ringrazia tutti e si allontana, il testimone rimane a bordo a subirsi le occhiate di diffida degli abbonati, adesso si sta un po' pentendo di quello che ha fatto, ma deve rimane alla gogna nella pubblica piazza per un altro po', umiliato da ogni abbonato che gli passa davanti, e il prezzo da pagare per aver fatto da garante ad un abusivo!
Vai a capire la gente, fanno il biglietto e poi aiutano chi non lo fa, non li capirò mai, è un po' come stare in fila per ore e poco prima del tuo turno far passare tutti davanti, non lo capisco, ma va bene lo stesso, però personalmente odio i testimoni falsi, e prima o poi ci rimetteranno qualcosa, in un modo o nell'altro!

sabato 5 gennaio 2008

Il kamikaze


Passata la sbornia dei festeggiamenti tra natale e capodanno, sugli autobus, manco a dirlo, è ricominciato il solito tram-tram!
Oggi vi voglio parlare di una figura mitologica fra gli abusivi, il kamikaze, o per rimanere in termini di gloria e onore lo potremmo chiamare anche martire, colui che si immola per salvare i suoi compagni!
In genere è quello che ha meno da perdere in termini di cash, oppure è quello che pensa di avere una scusa cosi valida che anche il controllore più fiscale potrebbe accettare, in pratica è il pirla che appena salgono i controllori gli si butta contro, ancora prima di iniziare il controllo, in maniera molesta facendo poi in modo che gli altri abusivi riescano a scappare!
Di solito arriva raccontando le solite storielle, che non sto ad elencare, tanto le sapete, poi si "immolestisce" in modo da attirare l'attenzione anche degli altri controllori, in genere se un controllore è in difficoltà gli altri smettono di controllare e si dirigono subito verso l'abusivo molesto, chissà magari 4 controllori riescono a "convincere" l'abusivo a calmarsi e tirare fuori un documento! Nel frattempo sull'autobus gli altri abusivi ne approfittano chi per dileguarsi, chi per timbrare quel biglietto che ormai da anni tenevano nel portafoglio con quel sottofondo tipo "slot machine" tipico di abusivi frettolosi nell'infilare l'euro nell'emettritrice di titoli di viaggio! E' chiaro che i controllori vedono tutto, ma adesso hanno a mano un problema, e come dicevo nel post precedente sarà lui a pagare per tutti, infatti poco dopo l'abusivo kamikaze se ne rende conto, "Fate la multa solo a me, e gli altri che stanno scappando?", scemo scemo, se facevi meno bordello forse i controllori avrebbero potuto fare il loro lavoro, ma hai scelto di immolarti per la causa, e adesso ne paghi le conseguenze, poi come si dice in questi casi "Come fa lei a sapere che le altre persone non siano in regola?", in effetti se ragioniamo magari la gente scende al volo perché si è accorta all'ultimo momento della fermata, non è detto che siano necessariamente abusivi...
Dopo la compilazione del verbale l'abusivo kamikaze minaccia ritorsioni a suon di fax all'ufficio rapporti con il pubblico, ma dentro di lui lo sa che è stato un pirla, poteva starsene seduto con calma al suo posto e aspettare l'arrivo del controllore, chissà magari un altro kamikaze si sarebbe immolato al suo posto e l'avrebbe fatta franca, a volte su certi autobus vedi gli abusivi in trepidante attesa, nessuno si muove per evitare che il controllore venga prima da te, e li vedi tutti fermi aspettando il parapiglia di qualcuno per poter scappare o timbrare il biglietto.
Il mio consiglio è questo, se salgono i controllori, stai fermo e aspetta, può essere che ti vada grassa, che siano costretti a scendere e saltino il controllo, ma se ti muovi o in qualche modo fai capire di essere un abusivo, sei fregato, e sugli autobus non ci sono ne martiri ne eroi, solo controllori e abusivi, e qualche abbonato, ma loro stanno li a guardare, a godersi lo spettacolo che hanno pagato!