lunedì 31 marzo 2008

La mattanza


Le cifre ufficiali parlano del 6.8 percento, io dico che sono di più, ma per capirci ogni cento passeggeri 7 sono abusivi, poi nessuno specifica mai se quei sette abusivi, sono sullo stesso autobus o su sette autobus diversi, il pacco è quando ne trovi 14 sullo stesso autobus, magari su un autobus con 30 passeggeri, io non so come lo chiamate voi, ma io la chiamo mattanza!
Ogni volta che un controllore sta per salire su un autobus non sa mai cosa trova, ti devi preparare al peggio, qualcuno dice che i controllori sono aggressivi, certo provate voi a fare un lavoro cosi, una roulette russa, può capitarti di salire e trovare tutti in regola, come può succedere di trovare la "brutta faccia", lo studente fuori sede, l'operaio che paga le tasse, l'impiegato perseguitato dal potere e la nonna che ci prova sempre, insomma prima di salire si fa un respiro, si sale, e si spera che tutto vada bene, in queste condizione un po' tensione me la concedete?
Certo un controllore è un professionista, si inizia ad osservare l'autobus prima che si fermi, cerchi di visualizzare subito i potenziali abusivi, ti posizioni in maniera tattica piazzandoti nei punti strategici, si aspetta mimetizzato da abbonato, qualcuno timbra un fac-simile per segnare lo stop alle telefonate, uno sguardo e si incomincia "Buonasera signori, controlliamo i biglietti!", però lo ammetto non sempre funziona, a volte c'è qualcuno che riconosce il controllore e si muove costringendo i controllori a cambiare piano di battaglia, ma in genere niente che non si possa gestire, qualcuno riesce a scappare, ma come in ogni buon piano esiste un margine di errore tollerabile anche sull'autobus, e poi come si dice in giro "La città non è abbastanza grande per non incontrarsi 2 volte!".
In altre situazioni, invece, il controllore sa, sa che sarà dura, sa già che su quell'autobus troverà problemi, come ogni buon combattente si prepara, doppio blocchetto nella bisaccia, concentrazione, sangue freddo, pronti! L'autobus arriva, 30 persone a bordo, appena vedono il controllore in lontananza, orde di abusivi rimbalzano come palline da flipper impazzite, chi a timbrare, chi verso le porte, alcuni entrano nel panico, non sanno cosa fare, "Ci provo, non ci provo!", altri iniziano ad imprecare, ma ormai il blitz è cominciato, è iniziata la mattanza!
I controllori salgono da un'unica porta, si infiltrano tra gli abusivi, testa bassa per schivare i bracci tesi sui pulsanti di prenotazione e scatta la prima fase di evacuazione degli ostaggi, gli abbonati, a chi deve scendere gli si prepara un corridoio di uscita, tra di loro si mischia il solito abusivo che tenta di mimetizzarsi, ma viene stanato dal "guardia di porta", il controllore che proteggie l'unica via di uscita, gli altri invece sono già all'opera, blocchetti spianati, documenti in mano e via a scrivere.
In situazioni come queste bisogna stare attenti, devi battezzare subito chi sarà "il problema" e te lo tieni per ultimo, lo lasci sbollire, gli lasci pensare che potrebbe avere una via di scampo, ma con la coda dell'occhio lo tieni sempre sotto controllo. I verbali volano come aquiloni e l'autobus inizia a colorarsi di giallo ricevuta, rimane ancora qualche abusivo da "sedare" , ma ormai il grosso e fatto, la situazione è sotto controllo e l'autobus può ripartire, gli ultimi abusivi ce li si lavora con calma, gli abbonati rimasti a bordo possono proseguire il viaggio e godersi lo spettacolo dopo quell'attimo di follia, perché di follia allo stato puro si tratta.
Finita la verifica, i controllori scendono, sono stravolti, i polsi indolenziti, si controllano i danni e si fa il conto delle "vittime", a volte succede che inizi il controllo in un punto della città e quando hai finito, quando riesci a rialzare la testa e guardare fuori dal finestrino, ti accorgi che sei da tutt'altra parte. Ci si chiede a vicenda quanti verbali si sono fatti, bisogna ricontarli, perché dopo il terzo perdi il contatto con la realtà e non ti ricordi più quante ricevute hai staccato, poi ci si scambia battute su qualche abusivo, cosi per sdrammatizzare, e ci si allontana dal campo di battaglia!
Io non so se avete mai assistito a una scena di questo tipo, il mio record è stato 50 passeggeri, 40 abusivi, ma si era organizzato un blitz con i contro cazzi, 8 controllori, di quelli tosti, autobus di riserva e Briefing organizzativo allestito in precedenza nella tranquillità che solo la tana dei controllori può dare.
Quello che mi dispiace e che adesso qualcuno potrebbe pensare che i controllori sono dei pazzi esaltati ...mhm... esaltati forse no, ma pazzi quel tanto che basta per salire su un autobus pieno di abusivi, oppure non sono neanche pazzi, stanno solo facendo il loro lavoro e il loro lavoro è fare multe. Qualcuno dice che i controllori sono aggressivi, scortesi, malfidati e pure un po' stronzi, ma del resto, quando un controllore sale su un autobus, non sa chi ha davanti, non sa se può trovare l'aggressivo, lo scortese, il malfidato oppure lo stronzo, e nel dubbio meglio un cattivo processo che un bel funerale, io preferirei trovare solo abbonati, senza processi, senza funerali, ma non si può avere tutto dalla vita ed ognuno ha il controllore che si merita, decidete voi quello che volete, oppure potete fare il biglietto e il controllore diventerebbe l'ultimo dei vostri problemi, del resto chi è che si lamenta del comportamento del controllore, chi fa il biglietto o l'abusivo?

venerdì 28 marzo 2008

Il sicario


Il sicario è l'esecutore materiale di un omicidio, tipicamente perpetrato dietro incarico di un mandante. Il controllore è l'addetto alla verifica dei titoli di viaggio, tipicamente perpetrato dietro incarico dell'azienda di trasporti.
Adesso penso che sia chiara la differenza tra un sicario e il controllore, ma l'abbonato purtroppo ha le idee confuse, l'abbonato è colui che paga, e si sa, quando qualcuno non paga, l'abbonato si offende, mai offendere un abbonato.
Giorno dopo giorno, la rabbia monta, l'abbonato nell'autobus sempre in ritardo vede abusivi ovunque, salgono e non timbrano, salgono e non timbrano, ripetutamente, fermata dopo fermata, fino a riempire il mezzo come un carro bestiame, circondato, stritolato, intrappolato nella morsa, circondato da abusivi, giorno dopo giorno, mese dopo mese, abbonamento annuale dopo abbonamento annuale!
Poi un giorno, in un certo momento, senza un vero perché, su un autobus mezzo vuoto, salgono due controllori, si presentano, controllano, tutti in regola, prenotano la fermata e attendono sulla porta di uscita!
L'abbonato è li seduto, non capisce, pensa e non resiste, deve dire la sua, "Dovreste venire sul 20 la mattina, li si che ne fareste di multe!", eccolo che viene fuori, anni e anni passati come una sardina nella speranza di vedere un controllore e niente, e poi lo vedi spuntare sull'autobus sbagliato e la tua voglia di sangue non viene accontentata, non ha fatto nessuna multa e allora lo indirizzi, Don Vito Corleone direbbe "Ho un lavoretto per voi!", l'abbonato che diventa mandante di una multa, trasformando il controllore in un sicario personale!
L'abbonato poi te lo dice anche con quell'aria come per dire "Troppo facile, non le avete le palle per venire la mattina con l'autobus pieno!" e questo da un po' fastidio al controllore. Immaginate un muratore che mentre monta una carrucola per caricare i secchi di cemento passa il signore del 3° piano e dice "Troppo facile cosi, perché non fai le scale come me!", se fossi il muratore gli risponderei "Fatti i cazzi tuoi!", il controllore invece deve uscirne con frasi del tipo "Si fa quel che si può!", oppure se proprio vuol far capire che non è il caso, il controllore risponde "Non è una caccia all'uomo, noi controlliamo biglietti e andiamo dove si possono controllare i biglietti".
In qualche modo, insomma, il controllore deve placare la sete di vendetta dell'abbonato, ma l'abbonato non capisce, anche lui quando è salito non ha timbrato, e magari dietro di lui c'è un altro abbonato che pensa la stessa cosa, tutti vedono abusivi ovunque, non hanno ancora capito, l'abusivo non è una modo di essere, è un modo di concepire, l'abusivo non ha età, non ha sesso, non ha religione, non ha razza, non ha stato sociale, non puoi dire che una persona è un abusivo solo perché non timbra quando sale, come non puoi dire che tutti quelli che timbrano sono in regola, ho visto timbrare un biglietto del treno piegato in quattro e alla richiesta di un titolo l'abusivo rispondeva "Non mi ha visto timbrare, devo tirare fuori il biglietto?".
Ho visto persone scoprire che il compagno di viaggio di tutta una vita in realtà era un abusivo, famiglie distrutte, per poi scoprire che il tipo losco che puzza di curry che tanto dava fastidio era in realtà un abbonato annuale, uno di quelli "Razzista, voi le multe agli italiani non le fate mai!", quando sali su un autobus non puoi mai dire chi ha e chi non ha il biglietto, per questo l'abbonato ha bisogno del controllore, ha bisogno del suo sicario, un professionista, uno silenzioso, quello che fa il lavoro sporco, perché l'abbonato non ha il coraggio di chiedere a chi non vede timbrare se è un abusivo o meno, invece di pensare che potrebbe essere un altro abbonato preferisce vedere abusivi ovunque.
L'importante però è che continui a fare il biglietto, perché ricordati, il controllore non è un sicario, ma solo lui riesce a distinguere un abbonato da un abusivo, dopo non potrai dire "Proprio oggi che non l'ho fatto!", potevi fare il biglietto, ma non lo hai fatto, e ti prenderai la multa per il semplice motivo che eri senza biglietto, nessuna razza, nessuna religione, nessuna lingua, nessuna età e nessuno stato sociale, nessun nemico da eliminare, sempre e solo una questione di biglietto, insomma vedi di essere in regola, paghi, giri e agli abusivi ci pensano i controllori, molto semplice, altrimenti come direbbe un vero sicario "Tu sei già un verbale che cammina, e non lo sai!", state in campana!

martedì 25 marzo 2008

Figlio di Abusiva

Esiste una categoria di abusivi che sanno osare, non riesce bene a tutti, ma se riesci a colpire il controllore al cuore, allora forse hai una speranza, ma ricordati, il controllore ha visto di tutto.
Ha visto persone giurare su figli, madre e parentele varie, è venuto a conoscenza dei drammi familiari più atroci, una volta ho visto persino fare una multa ad un cieco, senza contare i vari lutti che colpiscono gli abusivi proprio nel mese in cui non fanno l'abbonamento, insomma un controllore è pronto a tutto, ma anche gli abusivi sono pronti, e non c'è niente di meglio per far commuovere una persona come un piccolo bambino di 18 mesi, un "batuffolino", una tenerezza, un gran figlio di abusiva!
Parliamoci chiaramente, la scenata "Oddio mi sento male!", è un classico, non riesco a capire come mai uno esce di casa, cammina, fa i suoi giri, prende un autobus, si siede e quando è il momento di fare il biglietto, ha la pressione bassa, un soffio al cuore, una protesi all'anca, tre by-pass, senza contare la famosa artrosi alle dita, sembra una balla, ma lo posso giurare sui figli dell'abusiva, che una volta ho sentito dire da un tipo che non era riuscito a timbrare il biglietto perché non muoveva le dita, con tanto di guarigione miracolosa quando ha dovuto firmare il verbale, questo per dire che ormai quando vedi svenire un abusiva ormai non ci fai più caso, chiami il 118, in genere il 99% resuscita prima di tirare fuori il telefono, questa volta però c'era il bambino!
Per i primi 5 minuti, l'abusiva ha recitato la parte della povera madre rifiutandosi di dare un documento, diamine se sei su un autobus, con tuo figlio piccolo, dai un documento, fatti fare la multa, non so se è una bella cosa per un bambino sentire la propria madre urlare, ma l'abusiva non cedeva, il controllore stava cedendo invece , "Prendiamo i dati a voce!", niente, l'abusiva si rifiutava!
A questo punto la fase che precede lo svenimento è una frenetica corsa verso l'uscita, capirete che con un bambino in braccio la situazione iniziava a diventare seria, i controllori decidono di fermare l'autobus, troppo rischioso, qualcuno si potrebbe fare male, "Signora, a questo punto ci vede costretti a chiamare le forze dell'ordine, ci dica come si chiama e la facciamo finita!", nisba, il controllore non c'è la fa più, estrae il telefono chiama la centrale operativa, svenimento plateale lungo l'autobus, facendo ben attenzione a non far male al bambino, l'abusiva è sdraiata a terra rantolante, un controllore prende in braccio il bambino, l'altro chiama il 118 e la polizia, l'abbonato chiede se ci vorrà molto, anche lui ormai è abituato a scene di questo tipo e non se ne preoccupa più di tanto. Fatto sta che la situazione è la seguente, autobus fermo, passeggeri incazzati, abusiva sdraiata a terra, bambino in braccio al controllore, e io mi chiedo, ma si può? Per un biglietto? Per una multa?
Dopo dieci minuti arriva la polizia, un paio di abbonati pensionati erano rimasti a bordo per vedere come andava a finire, il controllore ancora con il bambino in braccio, l'abusiva fingeva che era una meraviglia.
"Dobbiamo aspettare l'ambulanza!", intima il poliziotto, "Ma io devo stare ancora con sto bambino in braccio?", chiede il controllore, per fortuna che il bambino sembrava addestrato, non ha fatto una piega, si è sparato gli urli della madre, il flipper sull'autobus, la caduta, 10 minuti di "picipoci...apatapata...piripiripì" del controllore e continuava a rimanere impassibile, poi l'ambulanza è arrivata!
L'abusiva aveva un documento nella borsa e il sale nella testa, immaginate la contentezza dell'operatore del 118 nel sapere di aver fatto un intervento inutile, della pattuglia tolta dal servizio, dei passeggeri appiedati, dell'autobus di riserva, l'unico un po' triste era il controllore che ormai a quel gran figlio di abusiva ci si era affezionato, peccato per la madre, quella gran abusiva, ma del resto i figli non si possono scegliere i genitori!
Colpire al cuore, lo diceva sempre Ramon "Se vuoi uccidere un uomo lo devi colpire al cuore!", bisogna solo vedere chi ha il fucile e chi la pistola, nel vecchio West funzionava cosi, su un autobus è leggermente diverso, non è una questione di cuore, il controllore il cuore lo lascia nell'armadietto prima di uscire in servizio, quindi è inutile che gli racconti malattie, lutti e crisi di nervi varie, ormai ha visto e sentito di tutto, e sa che non c'è mai fine alla stupidità, soprattutto quando hai a che fare con un abusivo. Una richiesta però la devo fare, lasciamo perdere i bambini, facciamo in modo che rimanga solo una cosa tra controllore e abusivo, quindi se ti capita di uscire con tuo figlio, fai il biglietto, non per te, ma per non far diventare tuo figlio un gran figlio di abusiva, lui potrebbe diventare l'abusivo del domani e tu quello che continuerà a pagare le sue multe!

venerdì 21 marzo 2008

Sondaggio

Oggi il controllore è a casa di riposo, quindi posso dedicare un post ai risultati del sondaggio che avevo messo in piedi dopo aver scritto il post All'inizio del viaggio!
Come ogni sondaggista che si rispetti devo indicare quante persone hanno partecipato al sondaggio, in questo caso 40, non molte ma un numero sufficiente per fare delle statistiche, diciamo come se fossero 40 passeggeri su un autobus, quindi se il controllore si dovesse trovare su un autobus con un abusivo nelle condizioni raccontate nel post adesso sa più o meno quali sono i pareri degli altri passeggeri, ma andiamo per ordine, diamo i risultati prima di aprire la discussione al riguardo.
La domanda era:
All'inizio del viaggio, secondo voi la multa la multa fatta dal controllore..


Giusta, ha avuto tutto il tempo per fare il biglietto 50% (20 voti)
Tecnicamente giusta, moralmente ingiusta 20% ( 8 voti)
Se il controllore decide di fare una multa, avrà i suoi buoni motivi 15% (6 voti)
Ingiusta, il controllore non aveva iniziato il controllo 12% ( 5 voti)
Tecnicamente ingiusta, moralmente giusta 2% (1 voto)

Adesso da buon sondaggista che si rispetti dovrei fare un commento, e dai risultati si può capire subito che il controllore ha fatto bene a multarlo, il 50% reputa la multa giusta, gli abbonati per chiarirci, poi c'è quel 20% che reputano la multa tecnicamente giusta ma moralmente ingiusta, quelli a metà strada diciamo fra un abbonamento e un multicorse, quelli che dicono "Vabbè, il biglietto lo ha fatto, in ritardo, ma lo ha fatto!", a queste persone potrei rispondere che si lo ha fatto, ma se non salivano i controllori non lo faceva, quindi era un abusivo "inside", e anche in questo caso la multa a mio avviso ci sta, prevenire è meglio che curare, aggiungo inoltre che obliterare il biglietto davanti al controllore è la cosa peggiore che si possa fare, se non fai il biglietto al controllore non frega niente, fa la multa e basta, ma se provi a fregarlo, o meglio, se provi a rendere ridicolo chi fa 270 euro di abbonamento annuale, il controllore ci mette anche del gusto personale e avrà il sostegno della folla, e anche se è un atteggiamento poco professionale, se può umiliarti nella pubblica piazza non ci pensa due volte, risponde con la stessa moneta, tu hai provato a prenderlo per il culo, cosa ti aspettavi, professionalità, comprensione e indulgenza?
Apprezzo molto quel 15%, 6 voti, che dicono che "Se il controllore decide di fare una multa avrà i suoi buoni motivi", in effetti è cosi, il controllore è un lavoro come tutti gli altri, se chiamo un imbianchino a dipingermi casa, saprà ben lui quello che deve fare per fare un bel lavoro, è il suo lavoro, se lo fa da molto tempo e nessuno si è mai lamentato, vuol dire che gli posso lasciare le chiavi di casa, tornare la sera ed essere sicuro di trovarmi la casa ridipinta a nuovo, senza accorgermi che è passato l'imbianchino, per il semplice motivo che ho chiamato un professionista a fare un lavoro molto delicato, idem per il controllore, se l'azienda lo manda a fare le multe a chi non rispetta le regole del viaggio, l'azienda sa che quando la sera torna nella tana dei controllori la fuori ci saranno persone che forse hanno imparato a prendere un autobus correttamente, e che se non lo capiscono possono tranquillamente andare a piedi.
Quello che in molti non comprendono e che le aziende pubbliche non vendono un servizio, lo garantiscono, per questo non interessa molto se gli autobus girano vuoti, loro sono pagati per fare in modo che passi l'autobus giusto, nel posto giusto al momento giusto, se sali o non sali non fa molta differenza, è un servizio pubblico, non ci deve essere un guadagno, ci deve essere solo il rispetto delle regole e l'efficienza del servizio in base alla legge, se in una determinata zona ci sono tot abitanti che potrebbero aver bisogno dell'autobus, ci si manda tot autobus, indipendentemente se quel tot abitanti lo prendano o meno, quindi se i rompicoglioni vanno a piedi, non è una perdita, tutto di guadagnato in qualità del servizio, meno abusivi, più posti a sedere, servizio più efficiente!
Qualcuno potrebbe anche dire "Ma a volte non basta, ci vorrebbero più corse!", certo, ma i capoccioni aziendali non girano in autobus, loro leggono le statistiche, se in quella zona si vendono pochi abbonamenti, pochi biglietti, per quello che gli riguarda gli autobus girano vuoti, se poi qualcuno si lamenta che gli autobus sono sempre pieni mandano i controllori, se vendono più biglietti allora aggiungono una corsa, se il controllore quando sale svuota l'autobus, l'azienda ha comunque risolto il problema del sovraccarico, e non c'è bisogno di aggiungere nessuna corsa, semplice!
Ma andiamo avanti con il commento del sondaggio, ed arriviamo al risultato che più mi fa incazzare, quelle cinque persone, il 12%, che dicono che la multa è stata ingiusta perché "il controllore non aveva iniziato il controllo", parliamoci chiaramente senza tanti giri di parole, abbiamo appurato che non ha rispettato le regole per il semplice motivo che non ha timbrato quando è salito, scatto fulmineo per timbrare il biglietto, la balla che non ha riconosciuto il controllore dimentichiamocela, lo ha riconosciuto eccome e lo sappiamo tutti, poche pippe, la multa se la merita , adesso c'è anche qualcuno che mi viene a dire che solo perché non aveva un cazzo di tesserino "appuntato e ben visibile" la multa è ingiusta?
Non scherziamo, li metto alla pari di quelli che fanno i 180 km/h in un centro abitato, con il limite dei 50 km/h ben visibile, ma riescono a farsi togliere la multa perché nessun cartello segnalava la presenza dell'autovelox, patetici, dei due faccio una richiamo al comune che non ha messo il cartello, se la legge lo prevede, ma tu la multa la paghi, eccome se la paghi, l'infrazione c'è stata, se ammazzi qualcuno sulle strisce pedonali , vaglielo a spiegare alla madre che ti sentivi libero di fare i 180 solo perché nessuno ti ha detto che potevi prendere la multa, nonostante ci fosse il divieto!
Se ci sono delle regole, non solo li per il sadismo di qualche dirigente, solo li perché il non rispetto di quelle regole creerebbe danni tecnici e morali ad altre persone, le regole servono a garantire la mia incolumità di cittadino dai danni che potrebbero creare persone incivili e ignoranti, e a mio avviso gli incivili vanno puniti, gli ignoranti educati, e la gente purtroppo non capisce finché non gli metti le mani in tasca, mi dispiace dirlo, è contrario al mio modo di pensare, ma purtroppo è cosi. Le regole che non ci piacciono le possiamo cambiare, insieme e in democrazia, con gli strumenti del dialogo e della reciproca comprensione, di sicuro non fare il biglietto e menarla al controllore che gli autobus dovrebbero essere gratuiti è un modo egoistico e ignobile di risolvere il proprio problema di sborsare 40 euro, fregandosene di quelli che veramente non hanno i soldi per fare un biglietto ma hanno bisogno di muoversi, per andare in un ospedale, a scuola o al lavoro, contando che se veramente fai parte di categorie disagiate ogni azienda di trasporti pubblici ha una serie di abbonamenti a prezzi bassissimi per queste categorie di persone, potrei citare l'esempio di un ragazzo che ha diversi problemi familiari ed economici, ha un abbonamento annuale "speciale" da pochi euro, ma preferisce prendere le multa in silenzio, per poi andare a fare la dimenticanza e pagare 4 euro, ma in quel momento, sull'autobus, non vuol far vedere il suo disagio e non far pensare agli altri e al controllore che è un "privilegiato" che gira gratis!
Per esperienza personale dico che esiste molta più dignità in un "borderline" che infila a 10 centesimi alla volta per fare un biglietto nell'emettritrice, piuttosto che nel cittadino "esemplare" che non fa il biglietto per protesta perché gli autobus sono sempre in ritardo e sporchi!
Il sondaggio si conclude con la risposta di un unica persona, che si la multa tecnicamente era ingiusta, ma che comunque se la meritava, va bene cosi, niente da dire, per il resto ringrazio tutti quelli che hanno partecipato, adesso so che in molti condividono il controllore-pensiero, appena torno al lavoro lo terrò a mente, e naturalmente spero che tutti i lettori di questo blog abbiano capito una volta per tutte il margine di tempo che si ha per fare il biglietto quando si prende l'autobus, controllore o non controllore, tesserino o non tesserino, ma soprattutto una cosa che non smetterò mai di dire, qualsiasi cosa ti venga in mente di fare, qualsiasi scusa hai in mente, ma mai dire "Sono appena salito!", ricordati sempre, se il controllore ti chiede il biglietto, è perché lo devi già avere, e se non c'è l'hai, non la menare, tira fuori un documento e fatti fare la multa, in maniera semplice e dignitosa, di sicuro nessuno sta facendo in ingiustizia, e lo sai benissimo!

martedì 18 marzo 2008

Lo faccio sempre


Los Angeles, 17 luglio 1994, finale mondiali USA , Roberto Baggio è sul dischetto, tiro, palla alta, vittoria della nazionale Brasiliana!
"Lo faccio sempre!"
Quella volta, quella volta importante, però, non lo ha fatto, nessuno ne fa una colpa, succede, rimarrà comunque nel mio cuore. Sull'autobus è la stessa cosa, nessuno te ne farà mai una colpa, nessuno ti giudicherà per questo, non importa se lo fai sempre, ma oggi sei senza biglietto e ti tocca pagare una multa, rimarrai lo stesso una brava persona, ma con 40 euro in meno!
Esiste una categoria di passeggeri, le statistiche le stimano intorno all'85%, si chiamano abusivi occasionali, io li chiamo abusivi 3X1, sono quelli che fanno un biglietto ogni tre corse, salgono sull'autobus e in base al tempo, a come è andata al lavoro, dove stanno andando oppure con chi sono, decidono o meno di fare il biglietto, di solito sono armati di multicorse, con l'avvento dell'emettritrice hanno iniziato a farli in base alla disponibilità di monetine, sono quelli che se c'è posto a sedere fanno il biglietto, altrimenti no, sono quelli che se devono fare 2 fermate non fanno il biglietto, se ne devono fare una decina forse si, insomma sono quelli che quando gli fai una multa ti dicono "Lo faccio sempre!".
In genere non fanno tante storie, lo mettono in conto che possono prendere una multa, cercano sempre la clemenza del controllore "Non potrebbe chiudere un occhio!", a volte succede lo ammetto, un controllore lo sa chi fa sempre il biglietto e chi ti sta raccontando una balla, se si può...ma non vado oltre, diciamo che se non hai il biglietto ti prendi la multa, stop!
Ma da cosa si capisce se uno il biglietto lo fa sempre oppure no?
Partiamo che dopo la scusa "Sono appena salito!" al secondo posto c'è "Lo faccio sempre!", quindi se effettivamente lo fai sempre e quel giorno te ne sei dimenticato, ricordati di non dirlo al controllore, saresti l'ennesimo della giornata, se lo fai sempre lui lo sa, non c'è bisogno che lo dici!
Un passeggero se lavora e va a lavorare in autobus, non usa i biglietti, usa l'abbonamento, cosi come gli studenti, sfido chiunque a spendere 2 biglietti, andata e ritorno, tutti i giorni per un mese, al secondo mese, se lo fai sempre ti rendi condo che un abbonamento è più comodo ed economico rispetto al corsa semplice, quindi lavoratori o studenti che tutti i giorni prendono l'autobus sono abbonati, se proprio quel giorno sei senza magari in tasca hai gli abbonamenti precedenti, un titolo timbrato alla mattina, in caso contrario sei un abusivo che prende l'autobus tutti i giorni e oggi è un buon giorno per prendere una multa!
Ma diciamo che l'autobus lo prendi ogni tanto, 20 volte al mese, almeno un citypass lo devi avere, questione di risparmio e praticità, un passeggero lo sa, se lo fa sempre, il multicorse conviene! Poi chi lo fa sempre qualche biglietto usato c'è l'ha, coma fai a dire lo faccio sempre, e poi addosso non hai niente che possa far capire che sei una persona che prende l'autobus e lo paga, un vecchio biglietto, un abbonamento scaduto, se non hai niente non sei credibile, se poi tiri fuori un multicorse con l'ultima timbratura del mese prima, lascia perdere, il controllore ha già tirato fuori il blocchetto dei verbali!
Andiamo oltre, l'autobus non lo prendi mai, ti capita di salire, non trovi l'euro, non hai un multi corse in tasca, scendi, non importa se l'ultima volta che hai usato l'autobus hai fatto il biglietto, il controllore ti fa la multa, inutile che gli dici "Lo faccio sempre", tu non lo fai sempre, lo hai fatto l'ultima volta che lo hai usato un mezzo pubblico, è diverso da chi sborsa tutti i mesi 32 euro, è diverso da chi sborsa 270 euro l'anno, tu sei senza biglietto e ti prendi 40 euro di multa, poi puoi decidere di non prendere mai più l'autobus, meglio, un posto in più a sedere, per quelle persone che lo prendono tutti i giorni, per quelle persone che pagano la corsa, per quelle persone che non prendono multe, perché loro il biglietto lo fanno sempre, per davvero!
Insomma se sei Roberto Baggio e in una finale mondiale sbagli un rigore, ci può stare, sei sempre stato un grande campione, di goal ne hai fatti tanti, uno in meno non cambia nulla, non devi dimostrare nulla, nessuno te ne farà una colpa e ti punirà per questo, in caso contrario, meglio che la tiri in porta e fai gol, altrimenti sono "cazzi acidi", parola di tifoso abbonato, non di controllore!



mercoledì 12 marzo 2008

All'inizio del viaggio

Giorni fa un anonimo visitatore commentando il post "Come al cinema" scriveva:

Salgo sull'autobus e vado a fare il biglietto.. nel frattempo siamo già alla fermata immediatamente successiva timbro il mio bel biglietto quando una ragazza appena salita a quella fermata (eh si era anche donna) mi dice testuali parole "A chi vuoi prendere per il culo?". "A nessuno" rispondo.. "perché?". Mi dice che ho convalidato il biglietto solo quando ho visto lei e i suoi due colleghi (che nel frattempo si avvicinano) salire sull'autobus.. allora capisco che è un controllore.. La signorina non aveva nessun segno distintivo, nemmeno il tesserino, era vestita normalmente e così anche i suoi colleghi..
Solo uno di loro, l'ultimo più distante da me ha un tesserino di riconoscimento.
A questo punto mi fanno la multa prima scrivendo che "non ero in possesso del titolo di viaggio", poi correggendosi segnalando che "avevo timbrato al controllo".
Ho deciso di contestare la multa perché non solo io non potevo sapere che loro erano dei controllori perché non avevano nessun segno distintivo, ma anche perché il biglietto l'ho timbrato prima che me lo controllassero e che salissero sull'autobus!

Personalmente non conosco l'episodio che racconta l'anonimo commentatore, ma potrei in qualche modo rendere partecipi tutti voi di un episodio analogo accaduto al controllore, naturalmente cercherò di essere il più chiaro possibile, raccontando i fatti e non le supposizioni!
Quello che si vede nella foto è una strada del centro della città, una strada principale di una città di circa 400 mila abitanti, senza contare fuori sede, turisti e pendolari, su questa strada passa un autobus, tra la fermata A e la fermata B ci sono esattamente 537 metri, due semafori e una svolta a destra, questi sono dati certi, indiscutibili.
La velocità media di un autobus all'interno del centro storico e di circa 25 Km/h, ma se vogliamo essere precisi, due fermate prima della fermata A c'è la stazione centrale, dalla stazione centrale ad arrivare alla fermata B, da cartello orario vengono dati
8 minuti, 8 minuti per tre fermate, se dividiamo per tre, diventa circa 2 minuti e mezzo per percorrere da A a B, questo da cartello orario, senza contare traffico, tempo per caricare passeggeri, ma noi stiamo analizzando i fatti, in base a dati certi, indiscutibili, quindi il passeggero ha circa due minuti e mezzo, dalla fermata A alla fermata B per fare il biglietto, anche se il regolamento prevede che uno il biglietto lo deve fare all'inizio del viaggio, non entro la fermata successiva!
Chi sta leggendo questo post in questo momento è davanti ad un PC, ecco provate ad alzarvi cercare un euro nel portamonete e tornare a leggere il post, quanto ci avete messo? Più o meno di 2 minuti e mezzo? Ma queste sono supposizioni e noi abbiamo bisogno di fatti, non di chiacchiere!
Andiamo nel riquadro rosso, che è l'ingrandimento della fermata B, al semaforo indicato con la lettera C ci sono tre controllori, incaricati quel giorno di controllare proprio quelle linea perché è abitudine di molti prendere l'autobus in stazione, scendere in centro, e di pensare che per
tre fermate il biglietto non si faccia. L'autobus è fermo al semaforo prima di effettuare la svolta a destra, ci sono circa 10 persone a bordo, quasi tutti seduti, tranne un paio sulla porta centrale, il segnale di fermata prenotata è acceso, una rapida consultazione e i controllori decidono di portarsi alla fermata B.
Nel frattempo, il verde è scattato, l'autobus ha effettuato la svolta e una volta arrivato alla fermata apre le porte, scendono in tre e sale solo una persona dalla porta posteriore, i controllori si avvicinano due salgono dietro uno si avvicina alla porta anteriore!
Appena il controllore si avvicina alla porta, mette un
piede sul gradino, il passeggero seduto nel primo sedile sulla destra, lo stesso che al semaforo precedente era fermo immobile con gli auricolari del lettore MP3 nelle orecchie, allunga la mano e infila un euro nell'emettritrice stacca il biglietto e fa finta di niente!
Analizziamo i fatti, vero è che il controllore non aveva il tesserino ben appuntato, vero è che il controllore era in borghese, vero è che il passeggero non ha fatto il biglietto all'inizio del viaggio, vero è che il controllore è pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, vero è che le funzioni del controllore incominciano a inizio turno e finisco a fine turno, vero è che prima di rivolgersi ad un passeggero il controllore si deve presentare, fatti veri non chiacchiere!
Ma torniamo alla nostra storia, appena il controllore sale contesta subito al passeggero di aver timbrato al controllo, ammetto per correttezza che forse il controllore nella contestazione non è stato del tutto professionale, il passeggero contesta il fatto che il controllore non si era presentato aggiungendo che lui non sapeva che il controllore era il controllore, il controllore si appunta il tesserino e contesta nuovamente il fatto che il passeggero non ha timbrato quando è salito, il passeggero dice quello che non deve mai dire un abusivo "Sono appena salito e devo avere il tempo di farlo!", grosso errore, perché il passeggero salito alla fermata B, la fermata in cui sono saliti i controllori, ha estratto il suo biglietto dal portafoglio ha timbrato e si è seduto, ancora prima che i controllori salissero, il controllore chiede un documento,
il passeggero si rifiuta gridando all'ingiustizia e inizia a spingere il controllore, il controllore ferma l'autobus e richiede l'intervento dei carabinieri!
Questi sono i fatti, più o meno uguali a quanto scritto dall'anonimo commentatore che chiedeva alla fine come secondo me sarebbe andata a finire, posso dire che in questo caso, all'arrivo dei carabinieri il passeggero ha tirato fuori un documento, il passeggero ha raccontato la sua versione il controllore la sua, ma al carabiniere non interessava nulla, il carabiniere accertava, resistenza a pubblico ufficiale, ingiurie, rifiuto di declinare le generalità e interruzione di pubblico servizio e consigliava al passeggero di rivolgersi all'azienda per denunciare il comportamento poco professionale del controllore e la possibilità di contestare il verbale dal giudice di pace, ma che comunque se un pubblico ufficiale richiede l'esibizione di un documento o le generalità il passeggero e tenuto a farlo, biglietto o non biglietto!
Il controllore compila il verbale, nelle
dichiarazioni del passeggero scrive "Ero salito alla fermata precedente e ho fatto il biglietto prima che il controllore, che non sapevo fosse un controllore, me lo chiedesse", nelle dichiarazione del verificatore scrive "Il passeggero seduto, inseriva euro nell'emettritrice. Quando sono salito il passeggero era già a bordo".
Devo essere sincero, il controllore poteva denunciare il passeggero, ma se non lo hanno fatto i carabinieri non è interesse del controllore intasare i tribunale per colpa di un abusivo, penso che una multa basti per fargli capire che il biglietto si fa quando si sale, e non alla fermata successiva, inutile neanche dire dove l'autista abbia visto salire il passeggero, non potendolo dimostrare, non essendo un fatto accertabile, non si può usare ne a discolpa ne a favore del passeggero, i controllori accertano i fatti, le supposizioni non sono prove, le supposte lo sappiamo tutti dove si infilano!
Il passeggero ha tutto il diritto di ricorrere dal giudice di pace e di segnale all'azienda un comportamento poco idoneo da parte di un suo dipendente nonché pubblico ufficiale entro 30 giorni, il controllore ne ha 90 di giorni per fare denuncia-querela nei confronti del passeggero.
Ho scritto parecchio, ma ci tenevo una volta per tutte a definire il concetto di "
All'inizio del viaggio" e soprattutto che se una multa è ingiusta esistono sistemi migliori per fare ricorso, offendere il controllore, rifiutarsi di dare un documento o addirittura alzare le mani non è il modo migliore, ci tengo anche a chiedere scusa a tutti quei passeggeri che in qualche modo hanno avuto a che fare con personale poco professionale, ma il controllore deve dire 2 parole quando lavora "biglietto" e "documento", se è costretto a dire di più di quelle due parole si è costretti anche ad andare un po' oltre all'aspetto professionale, non sempre si può essere professionali, quando davanti hai una persona che ti sta visibilmente prendendo per il culo. Dieci anni di esperienza passati a bordo di un autobus, senza contare che sono figlio di autista e ho passato tutta l'infanzia accanto a mio padre mentre si spaccava la schiena alla guida di un mezzo pubblico, l'adolescenza senza motorino passata a correre dietro gli autobus, a 32 anni penso di avere la presunzione di capire a prima vista la differenza tra uno che il biglietto lo fa e uno che gira a scrocco, a mio avviso anche questa è professionalità, quando uno conosce bene il suo mestiere è un professionista, quando uno già a bordo timbra davanti al controllore è un abusivo e non c'è giudice di pace che tenga!

Per rendere più partecipi i lettori di questo blog ho messo un sondaggio in alto a sinistra per esprimere la vostra opinione al riguardo, votate, votate, votate!
Le opzioni sono:

  1. Giusta, ha avuto tutto il tempo per fare il biglietto
  2. Ingiusta, il controllore non aveva iniziato il controllo
  3. Tecnicamente giusta, moralmente ingiusta
  4. Tecnicamente ingiusta, moralmente giusta
  5. Se il controllore decide di fare una multa, avrà i suoi buoni motivi

domenica 9 marzo 2008

Sigarette o biglietto?


Lo ammetto, non ho mai fatto un biglietto dell'autobus in città, non ne ho mai avuto bisogno e ho sempre girato gratis, quindi posso ammettere di non essere pienamente a conoscenza della difficoltà di reperire un biglietto, di domenica quando i negozi sono chiusi!
Ma sono un tabagista, lo so un brutto vizio, e nonostante fumi quasi un pacchetto al giorno, il sabato mi dimentico di comprare le sigarette anche per la domenica, visto che i tabaccai sono chiusi in questo giorno di riposo, immaginate la difficoltà nel recuperare le amate bionde!
Per fortuna la tecnologia ha risolto il problema, si sono inventati le macchine automatiche, come per i biglietti, anche le sigarette possono essere reperibili 24 ore su 24, basta avere le monete, inserirle nell'apposita fessura, selezionare il tipo di sigarette ed ecco risolto il problema! Dimenticavo, come tutti sanno, la vendita delle sigarette è vietata ai minori, quindi dalle 7 del mattino alle 21 se vuoi comprare le sigarette ci vuole il tesserino del codice fiscale o la tessera sanitaria, un documento insomma, un documento che dice che hai più di 18 anni, un documento con i tuoi dati scritti sopra!
Ricapitolando, se vuoi le sigarette, è domenica ed è tutto chiuso, devi avere i soldi contati in monete, o al massimo una banconota, ricordandosi che il resto massimo che questo tipo di macchine possono rilasciare è di due euro, un documento e la voglia di fare due passi fino al distributore più vicino!
Ammetto che non sempre mi capita di avere spiccioli in casa, quindi esco raggiungo il primo bar aperto, prendo un caffè e con il resto vado a comprare le sigarette, devo sbattermi un pochino, ma per le amate sigarette questo e altro, chi non fuma non può capire cosa significhi astinenza, ma basta chiedere ad un fumatore quali peripezie sia disposto a fare per una sigaretta!
Alla fine di questo discorso mi sembra di capire che più o meno funziona come l'autobus, sai che lo devi prendere, cerchi le monete contate, se non c'è l'hai in qualche modo te le procuri, contando che un euro è più facile da reperire rispetto ai tre euro e 70 centesimi delle sigarette, sali sull'autobus, la macchinetta e subito davanti alla porta di salita, inserisci la moneta nell'emettritrice stacchi il biglietto fresco di stampa e ti siedi, semplice come comprare un pacchetto di sigarette!
Oggi il controllore era di riposo e non ha potuto vedere la scena che ho visto io davanti alla tabaccheria chiusa, ma in pratica c'era una serie di personaggi con le tasche piene di monetine e il codice fiscale in mano a fare la fila per le sigarette, e mi sono chiesto per un attimo come mai invece sull'autobus la domenica si trova sempre l'abusivo con la scusa che non è riuscito a comprare il biglietto oppure che non aveva i soldi scambi per l'emettritrice, non lo so, non sono riuscito a darmi una risposta!
Forse centra qualcosa la dipendenza che provoca il fumo rispetto all'autobus, ma di una cosa sono sicuro, se l'abusivo fuma, è impossibile che non abbia un documento, e sicuramente se non è riuscito a comprare il biglietto è solamente perché non lo voleva fare, quindi poche pippe con la storia che "La domenica è tutto chiuso e non sono riuscito a comprare il biglietto!", volere è potere, un po' come smettere di fumare, e prima o poi lo farò, anche se smettere di fumare è più difficile che farsi un abbonamento!

lunedì 3 marzo 2008

Come al cinema


C'è una scusa che viene usata spesso dagli abusivi più spregiudicati, essendo seduti comodamente e non potendo utilizzare un classico "Sono appena salito!", la cosa migliore da dire, secondo loro, è "Stavo tenendo il posto e dopo sarei andato a fare il biglietto!", che viene usato anche nella variante "Dopo aver preso l'autobus al volo mi stavo riposando un attimo prima di andare a fare il biglietto!", quindi la volontà di fare il biglietto c'è, ma non osserva la regola madre citata dall'articolo 3 punto 1 del regolamento "All'inizio del viaggio il cliente deve essere in regola con le norme di utilizzo del titolo di viaggio", di conseguenza il controllore non può fare altro che estrarre il blocchetto dei verbali dalla bisaccia e richiedere un documento!
L'abusivo non ci sta, si alza e si dirige verso l'obliteratrice nel tentativo di timbrare, lasciando incustodito il posto, qualcuno, specie le donne, lasciano li la borsa, e adesso mi chiedo se non c'era il controllore, avrebbe veramente lasciato la borsa sul sedile per tenere il posto, su un autobus urbano, nell'ora di punta? Del resto l'abusivo si gioca il tutto per tutto, deve in qualche modo sostenere la sua tesi, lasciare li un oggetto dimostra che comunque il biglietto lo avrebbe fatto!
Il controllore non sembra molto convinto, ma ormai il fatto è accertato, e le sue convinzioni non hanno più importanza, ormai ce solo la multa da fare, l'abbonato ha visto!
In questi casi il supporto dell'abbonato è basilare, se effettivamente l'abusivo è appena salito, l'abbonato ci mette sempre una buona parola, in caso contrario, il silenzio assenso da la benedizione al controllore ad andare fino in fondo!
L'abusivo "come al cinema" è difficile da convincere, del resto il suo diritto al posto migliore non glielo si può togliere, la borsa lasciata incustodita dimostra la buona fede e poi, cavolo, il biglietto lo aveva, non gli vuoi concedere un a paio di fermate a disposizione per timbrare il biglietto?
No! Si sale, si fa il biglietto e ci si siede! Basta! L'unico modo per non prendere una multa è questo, non ci sono alternative, non esiste un "posto migliore" in autobus!
Se sei anziano, timbri e chiedi a qualcuno se ti fa sedere, se sei giovane, non hai scuse, non sei al cinema sei su un autobus, al cinema non entri se non paghi, in autobus l'unico modo per dimostrare che hai pagato e quello di avere il biglietto quando il controllore te lo chiede, se non c'è l'hai non c'è scusa che tenga, il controllore non chiede il biglietto a chi sale con lui, gli da il tempo di farlo, è l'ultimo a salire, appena sale timbra un fac-simile, dopo quel momento chi è davanti a lui se non ha il biglietto è in multa, se il controllore ti chiede il biglietto, è perché lo devi già avere, se non c'è, documento, verbale, film finito!
Non smetterò mai di dirlo, non centra niente la buona o cattiva fede, accertamento dei fatti, non hai il biglietto, ti prendi la multa! Se poi ci tieni al posto migliore, se arrivi di fretta, se stavi ricevendo una telefonata importante, se la spesa era pesante, se avevi fame, una ragazza con un mega panino in bocca sosteneva che gli era venuto un attacco di fame e che una volta finito il panino sarebbe andata a timbrare, insomma se hai un buon motivo per entrare gratis, se con una scusa simile la maschera al cinema ti fa entrare gratis, puoi tentare di convincere un controllore, altrimenti fai la fila come tutti gli altri e prima di sederti fai il biglietto che non siamo al cinema!