giovedì 27 settembre 2007

Abusivo Irlandese

Eccomi qua, sono tornato, sono ancora in ferie, ma sono rientrato in patria, in città in questi giorni si è parlato di me, normale amministrazione, in più mi ha contattato una redattrice della trasmissione radiofonica L'Altro Lato in onda su RadioDue per un eventuale intervista, vi farò sapere, ma torniamo a noi, o meglio, torniamo alle mie vacanze, quest'anno ho scelto la verde Irlanda, ci ero già stato 8 anni fa, ma avevo visto solo Dublino, questa volta noleggiata una macchina mi sono fatto una settimana in giro per poi finire gli ultimi tre giorni nella capitale!
Ed è cosi che dopo aver guidato per migliaia di kilometri, visitato posti stupendi, bevuto birra come se piovesse, mi ritrovo senza macchina e una città immensa da visitare, come fare? Autobus, neanche a dirlo, io poi vado giù di testa per gli autobus, quindi la prima cosa da fare è quella di recarsi all'ufficio informazioni della città di Dublino e richiedere tutto quello che serve per girare la città in autobus, gentilissimi e cordialissimi, mi consegnano mappa della città, mappa della rete di autobus e brochure con le tariffe e i titoli di viaggio disponibili, consigliandomi quale poteva essere il migliore per l'utilizzo che ci dovevo fare, mi fermo un attimo nel racconto per precisare che questo servizio esiste anche nella mia città, tra l'altro più piccola di Dublino e con molti più centri informazioni dislocati nei punti strategici della città, ma continuo ancora a chiedermi come mai gli abusivi usino sempre la scusa "Non sapevo!", "Sono solo pochi giorni che sono in città!", "Non parlo italiano!", neanche io parlo molto bene l'inglese, ma dopo meno di due ore a Dublino, lasciata le macchina e appoggiato le valige in albergo, sapevo già quello che c'era da sapere sul servizio di trasporto pubblico, o sono troppo intelligente, o prendere una multa mi sarebbe costato troppo, penso la seconda ipotesi, ma io faccio ancora parte della generazione che ha paura del controllore, figuriamoci se parla un altra lingua e con la parola "persecution" scritta un po' ovunque mi metto a fare l'abusivo, tra l'altro un altra cosa che mi ha attirato la mia attenzione è stato il manifesto della Dublinbus che cercava tranvieri, con lo slogan "Get on the road to a new career", fico, loro la considerano una carriera, si parte da 530 euro alla settimana, per arrivare poi a 730 euro la settimana, stiamo parlando di più di 3000 euro al mese, e credetemi che i tranvieri a Dublino dettano legge, li devi salutare quando sali e quando scendi, e se ti permetti il lusso di contraddirli sono cazzi, guidano come pazzi, e che non ti venga mai in mente di attraversargli la strada davanti, non frenano, sarei stato quasi tentato, ma l'assenza del sole e la totale mancanza di qualcosa di decente da mangiare, mi hanno fatto desistere, ma torniamo al mio racconto delle vacanze! Rientro in albergo a piedi, volevo godermi il tramonto lunghe le rive del fiume Liffey, del resto sono in ferie e mi godo la città, ma felice di avere il mio "malloppone" di carte, cartine e guide ripiegate nel borsello, si proprio lui, quello del controllore, immancabile compagno di viaggio! In stanza, in TV c'era una puntata dei Simpson, ma dopo la curiosità iniziale di sentirlo in lingua originale ho ripiegato per lo studio della rete di trasporto locale, un po' complicata devo essere sincero, ma dopo un attento studio, varie simulazioni, avevo più o meno compreso come funzionava e calcolato quale tariffa sarebbe stata valida e al tempo stesso economica, optando poi per un giornaliero per famiglie, due persone per loro sono un famiglia, da 8,50 euro, fantastico sono operativo!
Il giorno dopo, armati di piantina della città, telecamera e macchina fotografica, camuffati da studenti fuori sede, quel tanto che basta per non attirare l'attenzione di eventuali borseggiatori a caccia di turisti spaesati, scendiamo nella hall dell'albergo per chiedere alla reception se avevano eventualmente dei biglietti dell'autobus o dove poterli reperire, una ragazza asiatica ci guarda e ci chiede se siamo italiani, rispondo di si, ci dice di aspettare che si libera una sua collega che parla molto bene l'italiano, te lo credo era italiana, chiediamo comunque a lei se avevano biglietti giornalieri dell'autobus, lei ci guarda, con aria sicura e precisa dice "Non conviene!", come non conviene, tu sei a conoscenza di una tariffa migliore che io non sono riuscito a trovare, poi subito dopo scopro l'amara sorpresa "Gli autobus sono lenti, non passano mai e non si capisce niente di come funzionano!", ma non era finita, "Potete prendere il tram, fare un biglietto andata e ritorno, e fare avanti e indietro tutto il giorno, l'importante e che non ve lo timbrano più di due volte, ma i controllori non ci sono mai!", conclude dicendo, "Questo è un piccolo trucchetto che usiamo noi italiani!".
No, non ci potevo credere, anche qui, abusivi d'importazione, incredibile, stesse scuse, stessi trucchetti, a quel punto manifesto un certa preoccupazione motivata dal fatto che quando non sono in ferie faccio multe sugli autobus, e certi trucchi li conosco , come penso che li conoscano i controllori irlandesi, lei si scusa per la brutta figura, mi dice che se voglio posso comprare i biglietti alla macchinetta automatica sulla fermata del tram, un sorriso da "customer service", triste e demoralizzato esco dall'hotel, vado alla fermata del tram, compro due biglietti andata e ritorno, 5 euro e 40 centesimi, per tre fermate, ma faccio il biglietto, e poi abusivo per abusivo, almeno qui un biglietto lo fanno, che poi facciano indietro sulla stessa tratta più di 2 volte, poco male, almeno 2 euro e 70 centesimi li pagano, l'azienda di Dublino ha la vista lunga, ti fa pagare per tre fermate, sei tra andata e ritorno, quello che in città da me costa un giornaliero, e poi ti la la sensazione di fregare il sistema se riesci a fare qualche corsa in più, quante volte potrai fare avanti indietro, comunque per la cronaca io ho fatto 2 andate e un ritorno, ciò provato, non ho visto i controllori, ma detto bene, anche se la seconda volta ero guardingo! Il giorno dopo ho preferito girare senza autobus, io per tre fermate vado a piedi, non invento delle scuse, poi le cose da vedere erano tutte a tre fermate l'una dall'altra, per tre fermate il biglietto si fa, se non lo vuoi fare vai a piedi, dice sempre il controllore, e il controllore ha sempre ragione! Non ho potuto resistere alla tentazione di conoscerlo, il verificatore titoli di viaggio, il collega irlandese, lo sono andato a cercare, tra una viuzza e l'altra raggiungo la zona dei capolinea in centro, ed eccoli li, cambiano le città ma le abitudini sono sempre le stesse, se vuoi sai dove trovare i controllori, mi presento e chiedo se potevo fare una foto con lui, lui mi offre di più, visto che sono un collega posso sedermi nel posto guida, fantastico, sembravo un bambino in un negozio di caramelle, due battute, ringrazio e mi allontano! Qualcuno potrebbe pensare che la mia è una fissa, non vi preoccupate, mi sono goduto le ferie, molto probabilmente tra un paio di giorni riparto, questa volta verso sud, rimanendo in Italia, niente autobus, niente abusivi, niente controllori, solo mare, spiaggia e aquilone, ma non si può mai sapere, c'è sempre qualche bella storiella da raccontare!




mercoledì 19 settembre 2007

Controllore in ferie

Anche i controllori vanno in ferie, ma non perdono il vizio e un giro in autobus non si nega a nessuno, il piacere di fare il biglietto non ha prezzo!
Oggi sono a Belfast, un saluto a tutti dall'Irlanda.

sabato 15 settembre 2007

Carta stampata 5


Quando 2 giorni fa ho scritto il post "Generazione Playstation" stavo pensando che forse ci sono persone cresciute con triangolo, cerchio, quadrato e ics, che non si rendono conto che nella vita reale non basta premere il tasto "START" per ricominciare da capo, nella vita reale chi sbaglia paga, e se pensi che tutto possa nascere dal fatto che sei senza biglietto, effettivamente ti viene un dubbio sul fatto che esistono persone che non hanno la più totale percezione della realtà, persone che pensano di vivere in un mondo tutto loro dove sono invincibili e chiunque ti sbarri la strada sia un nemico!
Quello che è successo due sere fa sulla linea 19 è l'ennesimo episodio di aggressione e violenza accaduto su un autobus, sul turno di notte, un altro controllore in infortunio, un altra scia di polemiche, l'inchiostro si versa, i politici commentano e un 27 calabrese è stato arrestato, un bravo ragazzo, un ragazzo che lavora, un ragazzo che adesso tra danni, avvocati e multe varie, la rottura del sigillo di sicurezza prevede una sanzione di 512 euro, quel biglietto gli costerà un bel po', cosa gli costava farlo, cosa gli costava prendersi la sua multa in silenzio, cosa gli costava ammettere il proprio sbaglio, penso nulla, ma forse deve aver pensato che stava subendo un'ingiustizia da parte di un controllore, e siccome quello cattivo, il nemico, è proprio lui, il verificatore titoli di viaggio, l'abusivo, il giovane lavoratore ventisettenne, si è sentito in diritto di giocarsi la sua partita usando la violenza, ma gli ha detto male! Quando l'altra notte il controllore mi ha chiamato "Vuoi una news per il blog, sto giro l'hanno portato via in manette!", ho pensato che forse qualcosa stava cambiando, ma subito dopo mi sono ricordato che stiamo parlando di un biglietto e del semplice fatto che se non c'è l'hai paghi la multa, e allora mi è venuto da ridere, si perché in situazioni di questo tipo non puoi fare altro, riderci sopra!
"Manette?? Arresto?? Ma stiamo diventando matti??Per un biglietto??" No, signori, non stiamo diventando matti, forse ci siamo rotti un po' le palle, forse è meglio che le persone imparino un attimo a stare al mondo, e se devo essere sincero spero che quel "povero" lavoratore 27enne se lo ricordi tutta la vita, se vuol girare senza biglietto, bene, non è un problema del controllore, lui al massimo ti fa una multa, ma se alzi le mani, diventa un problema del cittadino che sta lavorando per portare la pagnotta a casa, la storia cambia, non frega niente se sei senza soldi, se sei costretto ad emigrare per un lavoro e se ti trovi in un paese ostile, ci sono delle regole e le devi rispettare, come in un gioco, solo che nella vita reale sono cazzi, tutto li, nessun tasto START a pararti il sedere!

mercoledì 12 settembre 2007

Generazione Playstation

Sviluppatore:KingFreak
Editore:KingFreakSoft
Genere:Sparatutto
Formato:PlayStation 2
Data di uscita:Agosto 2007
Giocatori:Multiplayer
Gioco in rete:Si
18+


















In città una squadra di temibili controllori genera il panico sui mezzi pubblici, lo scopo della tua missione è quello di macinare più chilometri possibili a scrocco senza fare il biglietto e diventare il numero uno della blacklist, ma ricorda il controllore è sempre li che vigila, ogni volta che ti trova perderai dei soldi e dovrai ricominciare da capo! Scappa, corri, salta di corsa giù dall'autobus, inventati le scuse migliori e se i controllori ti prendono difenditi con le armi che hai a disposizione!
In questo gioco quello che conta è la sboronaggine, controlla sempre il livello, più alto sarà, più controllori ti cercheranno, ma questo ti permetterà di guadagnare più punti e scalare la blacklist, elimina tutti i controllori e diventa il padrone dell'autobus!
  • Azione senza tregua che fonde brutali combattimenti corpo a corpo e la classica giocabilità sparatutto
  • Si può scegliere tra modalità singolo giocatore e split-screen per due giocatori che possono agire in cooperazione oppure collegarti in rete con altri abusivi
  • Comandi avanzati e armi e dotazioni all'avanguardia per una lotta alla pari.


Don't Try This At Home

lunedì 10 settembre 2007

Sim Sala Bim


Come amo sempre ripetere le situazioni sono due, o hai il biglietto o non c'è l'hai, non ci sono vie di fuga, tutto ruota intorno a questo, "Grazie, buonasera" nel primo caso, "Mi da un documento" nel secondo, l'atteggiamento del controllore va in funzione di queste due opzioni, a volte l'attesa della risposta è un po' più lunga, ad esempio le signore tendono sempre a mettere l'abbonamento nella tasca più remota della borsa, dando il tempo agli abusivi di timbrare o scendere velocemente dall'autobus, altri invece tergiversano in una affannosa ricerca, consapevoli del fatto che non c'è l'hanno, ma è meglio dire "L'ho perso!" piuttosto che "Non l'ho fatto!", ricordo una signora che ha ammesso di non averlo fato dopo quasi 20 minuti di ricerca, il controllore per toglierla dall'imbarazzo ha cercato di spiegare che non è poi cosi male non fare il biglietto, ci hai provato t'ha detto male, nulla di grave, ma non mi puoi far perdere mezz'ora ha spulciare dentro le agendine per cercare un biglietto orario, se l'hai timbrato quando sei salito dove potrai mai averlo infilato?
Poi c'è un altra categoria, gli illusionisti, quelli che prima non l'hanno e dopo un po' magicamente appare, in genere gli viene passato da un amico, ma se il controllore se ne accorge la multa l'ha fa all'amico, una sera, su un autobus diretto ad un discoteca della città, un ragazzo ha gettato di straforo un biglietto valido nella borsetta dell'abusiva, il controllore si avvicina al ragazzo e gli dice in un orecchio "Vuoi far fare una brutta figura alla ragazza, adesso se sei un vero cavaliere gli paghi la multa!", il giovane latin lover ha tirato fuori 40 euro e ha pagato la multa, perché lui ad un secondo controllo risultava sprovvisto di titolo di viaggio, mentre la ragazza trovava "magicamente" il biglietto nella borsa, non penso si conoscessero, spero ne sia valsa la pena! Un altra volta su una corriera, ho visto una signora infilarsi un biglietto nell'infradito e passarlo da sotto il sedile alla signora di fronte, che cercava di farlo apparire nella borsa della spesa vicino ai suoi piedi, il controllore con uno sguardo imbarazzato "Signora, ha l'età di mia madre, cerchiamo di mantenere una certa dignita", poi ci sono i veri e propri maghi, quelli che alla fine riescono a fregare il controllore, perché come per magia il biglietto appare, non ci sono stati movimenti molesti, nessuno si è avvicinato, come avrà fatto? Non potendo dimostrare il "manino" il controllore davanti ad un biglietto valido non può fare altro che ringraziare e allontanarsi, quello che da fastidio non è tanto il fatto di non aver fatto il verbale, meno se ne fanno e meglio è, ma il fatto che qualcuno in regola, qualcuno che fa il biglietto, aiuti l'abusivo, colui che non paga, colui che non è in regola, oppure , cosa veramente drammatica, il gusto di fregare il controllore non deve essere solo una prerogativa dell'abusivo, alla fine tu paghi le tasse, paghi il biglietto, ti stanno sulle balle quelli che non lo fanno, ma niente in confronto a quanto ti stanno sulle balle i controllori che fanno le multe, e allora preferisci fare la spalla all'abusivo, all'illusionista, ma non sei bravo e rovini lo spettacolo al controllore, fai scoprire tutti i trucchi, il controllore è uno di quelli che nella magia ci crede ancora, Sim Sala Bim, signori, e il biglietto magicamente appare nella tasca, come per magia, Sim Sala Bim!

Ciao collega


Capita spesso mentre il controllore va su e giù dagli autobus di incontrare qualcuno che ti dice "Ciao collega!", il fatto che non venga chiamato per nome fa capire che non si lavora nella stessa azienda, ma che si tratta di un collega di un altra città, di solito si fanno chiacchiere confrontando le diverse realtà, due storielle di abusivi al volo e la domanda "Devo fare il biglietto?"! Io di solito quando vado in un altra città ho sempre il desiderio di fare l'abusivo, mi piacerebbe provare per una volta il piacere di fregare il controllore, conoscendo tutti i trucchi e il fatto che so imitare molto bene l'accento dell'est, mi garantirebbe un certo margine di sicurezza, il problema e che se becco il controllore con i "controcazzi" passo una vagonata di guai, e non mi conviene, e poi avendo girato a gratis per tutta la vita sugli autobus della mia città, preferisco provare il piacere di fare il biglietto, sempre fatto e li conservo per ricordo, ma io sono un caso a parte!
Se poi una notte, verso l'una, il controllore sale su autobus, 5 passeggeri, si avvicina a due signori distinti, uno sulla cinquantina e uno 20 anni più grande, e vedendosi aprire un tesserino delle forze dell'ordine si sente dire "Ciao collega, sono qui con mio suocero e non sapevamo come fare il biglietto!"! Senza parole, il controllore non aveva niente da dire, la tentazione di multare il suocero del "collega" era forte e la voglia di giustizia a tutti costi per ripagare l'umiliazione di parlare a 30 anni con un assistente sociale per colpa di un suo "collega" zelante, faceva vibrare le mani del controllore sul libretto dei verbali, ma il fatto che lo avesse chiamato "collega" creava un sentimento di ansia misto a compiacimento personale, l'attimo dopo gli è scesa la catena, ha chiamato un collega e ha lasciato la questione ad un altro, non vi dico come è andata a finire, non avrebbe senso, ma in quel momento il potere lo aveva il controllore, ma il controllore, sceso dall'autobus e tolto il tesserino e un cittadino come tutti gli altri, anche a lui gli stanno sulle balle chi usa il potere per questioni personali, se su quell'autobus ci fosse stato un 50enne abbonato che portava in stazione l'anziano padre a prendere il treno per un lungo viaggio, forse il controllore avrebbe chiuso un occhio per una volta, allora perché comportarsi in maniera diversa con un "collega"? Sarebbe stato un abuso di potere? Avrebbe fatto qualcosa di ingiusto? Non lo so, ci devo pensare, giuro che appena lo scopro ve lo faccio sapere,nel frattempo mi godo questo piccolo piacere personale, scusatemi!

sabato 8 settembre 2007

Brontolo


Ok, prendiamo come dato di fatto che prendere una multa non piace a nessuno, neanche a me, ne ho collezionate parecchie prima di capire che sulla preferenziale non ci puoi andare in vespa anche se sono le 2 di notte, posso capire anche che l'imbarazzo di un autobus è diverso dal privato di un abitacolo di macchina e che possa portare ad atteggiamenti difensivi piuttosto che remissivi, ma l'abusivo brontolo faccio parecchia fatica ad accettarlo, anche se tutto sommato sono i più semplici da trattare, basta dargli corda, cercare di discolparlo, e intanto compilare il verbale, accettare tutte le lamentele "Quando però sono in ritardo nessuno mi rimborsa il biglietto!", oppure, "Due giorni fa ho fatto cenno e l'autista non si è fermato!", l'apoteosi lo raggiungono con "Quando fate sciopero, i soldi dell'abbonamento ve li prendete!", i soldi dell'abbonamento?!?!?!?!?! Cavolo, sei senza biglietto, non hai pagato neanche la corsa, stai girando a gratis e ti lamenti se gli autisti scioperano? Ma l'abusivo brontolo è diverso, è quello che io chiamo 2/3 di abusivo, è l'abusivo che fa un biglietto ogni tre corse e giustamente quando fa il biglietto i controllori non passano mai, questo porta a tentare la fortuna nelle successive due corse, poi alzi il tiro, ci provi una corsa ogni 5, in genere gli abusivi brontolo hanno un multicorse, con quattro-cinque timbri distribuiti su 3 mesi, possono dimostrare che lo fanno, ma non basta, e per questo si lamentano del servizio!
Di solito si congedano con un "Faccio ricorso!", ma poi pagano, alla fine anche l'abusivo brontolo ha un cuore d'oro, gli ha solo detto male, il passo successivo e quello di diventare abbonati mensili, non sono ancora pronti per il grande passo dell'annuale, giusto per fare in modo di diventare un abbonato brontolo, "Adesso posso lamentarmi, sono abbonato!", il controllore a quel punto non ha più davanti un abusivo, ma un cliente, e l'atteggiamento cambia, anche se lo sa che qualche verbale lo ha preso, ma va bene cosi, l'importante è che paghi la corsa e ricordargli che esiste un ufficio apposta per le lamentele, il controllore fa multe, e a lui le lamentele da un orecchio entrano e dall'altro escono!

giovedì 6 settembre 2007

Guerra


Si arriva alla guerra quando il contrasto di interessi economici, ideologici, strategici o di altra natura non riesce a trovare una soluzione negoziata.

Guerra, c'è un contrasto, non si riesce a trovare una soluzione, davanti a te c'è una persona con idee diverse, ma hai ragione tu, controllore, abusivo, due idee differenti sull'utilizzo del mezzo pubblico, entrambi hanno ragione!

Uscire da una situazione di questo tipo è impossibile, Wikipedia definisce questa situazione con la parola guerra, però la parola guerra detta per strada e raccontata sugli autobus provoca sempre un certa inquietudine, quindi è sempre meglio non parlarne, ma la fuori a detta di Wikipedia c'è la guerra, la negoziazione c'è stata, la società offre un servizio di trasporto pubblico urbano, il passeggero paga il biglietto!
Qualcosa però in questa trattativa non ha funzionato, i motivi non li conosco, o forse li conosco ma sono molto più grandi per la mia capacita di comprensione, comunque il problema rimane, e quando la guerra inizia ad essere raccontata (Carta stampata 3, Carta stampata 4 ), soprattutto se ti dicono che l'hai in casa, la gente inizia a farsi delle domande, inizia a schierarsi da un parte o dall'altra e tutti si fanno un idea, è farsi un idea, soprattutto se è quella sbagliata, aumenta le dimensioni del conflitto, che fare a questo punto?
L'idea è che la gente fa il biglietto perché altrimenti prende la multa, a volte ti senti dire "...non tanto per i soldi, ma solo per la brutta figura!", a molti però danno fastidio i 40 euro in meno in saccoccia, quindi togliere i controllori, scatenerebbe l'idea "Se non ci sono più i controllori, perché devo fare il biglietto?", e questo non c'è lo si può permettere, i controllori devono esistere!
Si potrebbe far iniziare a capire alla gente, che l'autobus è come un qualsiasi servizio a pagamento, lo si usa se lo si paga, lo si paga perché lo si usa, non dovrebbero esistere i controllori se il sistema funzionasse, se al supermercato tolgono le casse, mi chiedo in quanti si fermerebbero a pagare di propria volontà, per questo esistono le cassiere, ma gli autobus sono un servizio pubblico è il discorso cambia, bisogna andarci con le pinze, non si possono trattare le persone come taccheggiatori o come ladri, per questo esistono i controllori, per trattare i passeggeri come cittadini che non hanno adempiuto ai loro doveri costituzionali, suona meglio, che prendere per il coppino il ladro di patatine e portarlo in cassa centrale per accertamenti!
La morale è che qualsiasi cosa fai non va bene, sarebbe meglio non fare niente, ma anche non fare niente non va bene, potresti fare le cose come andrebbero fatte, ma a qualcuno potrebbe non andare bene, a questo punto l'idea sarebbe non fare niente ma dare l'idea che stai facendo qualcosa, tanto la gente dimentica in fretta, e piano piano di guerra non se ne sente più parlare, e se non se ne parla più vuol dire che non c'è, ritiriamo le truppe, arrotoliamo le bandiere della pace, lasciamo un presidio per dimostrare la presenza sul territorio e tolleriamo l'illegalità, purché venga fatta senza dare troppo fastidio, guerra finita, nessuno ti potrà mai accusare di averla persa, nessuno ti potrà mai condannare per averla vinta!

Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre
e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.
(Winston Churchill)


mercoledì 5 settembre 2007

La lavatrice


A chi non è mai capitato di dimenticarsi la banconota nei pantaloni, è un classico non si può negare, per poi ritrovarsela nelle tasche asciutte e stirate con quel buon odore di bucato, la prima cosa che cerchi di fare e rifilarla al tabaccaio o all'edicolante, tanto loro la smerciano subito, e se tutto va bene che non fa storie, il danno è riparato, ma cosa fai se ti dimentichi il biglietto nuovo dell'autobus?
Semplice, lo porti in biglietteria, e se risulta ancora non timbrato e non è proprio irriconoscibile, al 90% dei casi lo rimborsano con un titolo nuovo. Troppo complicato? In effetti è più semplice portarselo dietro e cercare di convincere il controllore innanzitutto sul fatto che non ci sia stata nessuna volontà nel lavare a secco il biglietto, con una piccola polemica su come mai l'azienda non stampi biglietti resistenti alle alte temperature e alla centrifuga, ma soprattutto cercare di convincere il controllore che hai provato e riprovato, insistentemente a timbrare il biglietto, ma la macchinetta non andava, o meglio, non riusciva a timbrare un biglietto ancora "nuovo", anche se a prima vista sembrava lavato con Perlana! Adesso mi chiedo, cosa costava andarlo a cambiare, ma per l'abusivo il problema non era suo, lui il biglietto l'aveva, per il controllore è stata dura convincerlo che un biglietto lavato è stirato non rientrava negli standard "conservare integro e riconoscibile" necessari per considerare valido un titolo, ma soprattutto che l'obliteratrice non è uno strumento di precisione, e ci sta che non timbri un biglietto con la stessa consistenza di una Rizla! L'abusivo lavandaio si è allontanato con la ricevuta in mano borbottando qualcosa a proposito del disservizio di cui è stato vittima, il controllore è rimasto qualche secondo fermo per riflettere, e poi riflettere e riflettere ancora, un cenno di disapprovazione con la testa ed è risalito su altro autobus, meglio non pensarci, meglio non riflettere, meglio limitarsi a fare multe e non farsi troppe domande, troppa gente strana in giro!

sabato 1 settembre 2007

Buongiorno



Oggi il controllore si è alzato alle 5 del mattino, non si era ancora alzato il sole che la prima multa era già stata staccata, attenzione però, era un "rimasuglio" del venerdì sera, non era un abusivo mattiniero, non sono uno che gira spesso all'alba, di solito per me il giorno comincia alle 11 , ma stamattina mi sono accorto che la mattina trovare un abusivo è molto difficile, anzi, mi sono espresso male, la mattina presto sugli autobus ci sono le persone che vanno a lavorare, le persone che sanno cosa vuol dire 40 euro, una giornata di lavoro e il biglietto lo fanno, non rischiano!
Impressionante è stato per il controllore pomeridiano salire su un autobus pieno appena uscito dal centro storico, controllare più di 50 persone, e non tirare fuori il libretto dei verbali, una sensazione bellissima, destinata però a durare poco, il controllore della old school lo diceva "Aspetta le 10, 10 e mezza!", alle 11 si era già in questura per un identificazione!
La mattinata è poi proseguita nella norma, e man mano che il sole si alzava, anche gli abusivi uscivano di casa, e le facce di chi va a lavorare sono diverse da quelli che non fanno un "marone" tutto il giorno, ma almeno mi sono fatto un idea della differenza, non penso però che mi alzerò più tanto presto, troppo presto per me, però adesso so che se voglio aver la percezione che tutti facciano il biglietto mi basta andare in giro dalle 6 alle 9 del mattino, non lo farò spesso, solo quando inizia a scendermi un po' la catena, del resto il mattino ha l'oro in bocca, all work and no play make Jack a dull boy!!