lunedì 10 settembre 2007

Sim Sala Bim


Come amo sempre ripetere le situazioni sono due, o hai il biglietto o non c'è l'hai, non ci sono vie di fuga, tutto ruota intorno a questo, "Grazie, buonasera" nel primo caso, "Mi da un documento" nel secondo, l'atteggiamento del controllore va in funzione di queste due opzioni, a volte l'attesa della risposta è un po' più lunga, ad esempio le signore tendono sempre a mettere l'abbonamento nella tasca più remota della borsa, dando il tempo agli abusivi di timbrare o scendere velocemente dall'autobus, altri invece tergiversano in una affannosa ricerca, consapevoli del fatto che non c'è l'hanno, ma è meglio dire "L'ho perso!" piuttosto che "Non l'ho fatto!", ricordo una signora che ha ammesso di non averlo fato dopo quasi 20 minuti di ricerca, il controllore per toglierla dall'imbarazzo ha cercato di spiegare che non è poi cosi male non fare il biglietto, ci hai provato t'ha detto male, nulla di grave, ma non mi puoi far perdere mezz'ora ha spulciare dentro le agendine per cercare un biglietto orario, se l'hai timbrato quando sei salito dove potrai mai averlo infilato?
Poi c'è un altra categoria, gli illusionisti, quelli che prima non l'hanno e dopo un po' magicamente appare, in genere gli viene passato da un amico, ma se il controllore se ne accorge la multa l'ha fa all'amico, una sera, su un autobus diretto ad un discoteca della città, un ragazzo ha gettato di straforo un biglietto valido nella borsetta dell'abusiva, il controllore si avvicina al ragazzo e gli dice in un orecchio "Vuoi far fare una brutta figura alla ragazza, adesso se sei un vero cavaliere gli paghi la multa!", il giovane latin lover ha tirato fuori 40 euro e ha pagato la multa, perché lui ad un secondo controllo risultava sprovvisto di titolo di viaggio, mentre la ragazza trovava "magicamente" il biglietto nella borsa, non penso si conoscessero, spero ne sia valsa la pena! Un altra volta su una corriera, ho visto una signora infilarsi un biglietto nell'infradito e passarlo da sotto il sedile alla signora di fronte, che cercava di farlo apparire nella borsa della spesa vicino ai suoi piedi, il controllore con uno sguardo imbarazzato "Signora, ha l'età di mia madre, cerchiamo di mantenere una certa dignita", poi ci sono i veri e propri maghi, quelli che alla fine riescono a fregare il controllore, perché come per magia il biglietto appare, non ci sono stati movimenti molesti, nessuno si è avvicinato, come avrà fatto? Non potendo dimostrare il "manino" il controllore davanti ad un biglietto valido non può fare altro che ringraziare e allontanarsi, quello che da fastidio non è tanto il fatto di non aver fatto il verbale, meno se ne fanno e meglio è, ma il fatto che qualcuno in regola, qualcuno che fa il biglietto, aiuti l'abusivo, colui che non paga, colui che non è in regola, oppure , cosa veramente drammatica, il gusto di fregare il controllore non deve essere solo una prerogativa dell'abusivo, alla fine tu paghi le tasse, paghi il biglietto, ti stanno sulle balle quelli che non lo fanno, ma niente in confronto a quanto ti stanno sulle balle i controllori che fanno le multe, e allora preferisci fare la spalla all'abusivo, all'illusionista, ma non sei bravo e rovini lo spettacolo al controllore, fai scoprire tutti i trucchi, il controllore è uno di quelli che nella magia ci crede ancora, Sim Sala Bim, signori, e il biglietto magicamente appare nella tasca, come per magia, Sim Sala Bim!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Io so sempre esattamente dov'è il mio abbonamento/biglietto. Nel portafogli. Il problema è che non so mai dov'è il mio portafogli :-). Però sul treno è diverso, si vede il controllore arrivare parecchio prima che ti si piazzi davanti,se comincio cercarlo da quando vedo un puntino verde in lontananza in genere ce la faccio a trovarlo per quando arriva a me. Si, sarebbe più facile metterlo sempre allo stesso posto, ma venitemelo a dire alle 6 quando il treno sta partendo(e arriva sempre prima di me).
Per quanto riguarda gli abusivi, non mi alleerei mai con loro, non vedo perchè io debba pagare e loro no. Non vedo il controllore come un nemico, anzi mi fa piacere quando passa, almeno fa il suo lavoro (tranne se passa quando mi sono addormentata, lì la mia mente è capace di trovare modi per ucciderlo che voi umani non potete concepire)

Anonimo ha detto...

Da noi a La Spezia normalmente la sindrome del mago Silvan affligge le corse scolastiche affollate dagli studenti ed è fantastico vedere biglietti che passano da una mano all'altra girano dietro la schiena, in mezzo a un diario ecc. Sono ragazzi, dice il buon Ezio Greggio, sono ragazzi.

Quelli che mi fanno incazzare sono i buoni samaritani, coloro che vedendo qualcuno che sta per essere multato si alzano e con aria pavoneggiante rivolgendosi al controllore esordiscono con "ma poverino, non gli farà mica la multa, glielo faccio io il biglietto!"; ma fino ad ora dove cavolo sei stato? non glielo potevi fare prima? Poverino perchè? Non aveva soldi? Non poteva forse andare a piedi? Per caso si rischiia la vita ad andare a piedi? E' forse stato minacciato da qualcuno per salire sul bus? Normalmente in questi casi io rispondo che se sono in vena di buone azioni possono pagare la multa al trasgressore...
Di solito si riaccomodano al loro posto sborbottando qualcosa a bassa voce e guardano fuori dal finestrino!
Un saluto

Anonimo ha detto...

La mia personale protesta contro l'azienda di trasporto locale e contro coloro che attuano le disposizioni impartite consiste esattamente in questo: il biglietto, regolarmente timbrato, viene ogni volta cercato e ricercato per tutto, tutto il tempo disponibile.

Solo all'ultimo momento il biglietto ritrovato viene presentato.
Leggo quindi con piacere che forse altri attuano la mia stessa silenziosa protesta.

Care aziende di trasporto e cari controllori, con costanza e impegno decennali avete fatto molto per rendervi odiosi.

Tanto sforzo e tanta continuita' non potevano sortire un esito fallimentare.

Oggi, l'unica ragione per cui aziende malgestite come la vostra sopravvivono e' che operano essenzialmente in regime privilegiato, agevolate magari dal fatto che qualche cittadino ha ancora uno straccio di senso civico e ambientale e preferisce nonostante i mille disservizi e soprusi che attuate, lasciare l'auto a casa.

Ma salutero' con gioia, se arrivera', il giorno in cui il telelavoro o un'altra soluzione differente vi lascera' tutti a casa, disoccupati, senza privilegi e magari alle prese con qualche multa da pagare.

Anonimo ha detto...

Ma salutero' con gioia, se arrivera', il giorno in cui il telelavoro o un'altra soluzione differente vi lascera' tutti a casa, disoccupati, senza privilegi e magari alle prese con qualche multa da pagare.

Telelavoro per controllori ed aziende di trasporto urbano?
Ragazzo mio, forse volevi scrivere teletrasporto !!

Anonimo ha detto...

Anonimo protestatore, mi sa che non sai il significato di protesta! La protesta serve per far sentire la propria voce e sperare di ottenere qualcosa. La disorganizzazione di un'azienda non dipende da chi "attua le disposizioni impartite" ma da chi dovrebbe "organizzare" e dà le disposizioni. La tua "protesta" può solo far annoiare/innervosire un controllore che poi magari scriverà un post simile a questo.Cosa ti aspetti? che due controllori parlino dell'accaduto mentre un dirigente sta passando e questi pensi "magari non è un caso, sarà un cliente infelice, devo correre a fare qualcosa!"?! Invece di dar fastidio a chi sta semplicemente cercando di portare la pagnotta a casa e non può far altro che attuare le disposizioni, se vuoi protestare, incatenati davanti alla sede centrale con un bel cartello visibile!

KingFreak ha detto...

Purtroppo il Telelavoro, che pur si è una bella cosa, penso che sia fantascienza, valutando anche il fatto che l'ADSL non arriva in tutte le zone d'Italia, ma anche quello suppongo sia un problema di monopolio, e mi chiedo se la vecchina che abita a 50 chilometri dalla città che tutte le mattine prende la corriera da sola per venire in città,sarebbe contenta se privatizzassero le aziende di trasporto pubblico, quelle aziende che lavorano in regime di concorrenza, ma che se non guadagnano il servizio lo tolgono, a differenza di un servizio pubblico che deve essere garantito per legge, oppure obbligare una azienda privata a svolgere un servizio dove non ci si guadagna niente, sicuramente su quel servizio metterà gli autobus migliori con il personale migliore ad un costo bassissimo, purtroppo chi parla come te non ha la più pallida idea di come funzionano le cose in una azienda di trasporto pubblico!
L'azienda per cui lavoro trasporta circa 107.906.745 passeggeri all'anno, coprendo un area di 3.700 kmq con circa 950.000 abitanti di cui 50.000 abbonati annuali, un azienda presente sul territorio da più di 60 anni, tra le migliori d'Europa, puoi anche protestare facendo innervosire il controllore,di cavalieri solitari ne incontro a decine tutti i giorni ormai non mi fanno ne caldo ne freddo, spera solo che il biglietto però lo trovi, perché se ti trovi su un mezzo pubblico il controllore ti fa una multa, se ti trovi su un mezzo privato ti scaraventano fuori dall'autobus in corsa! MEGLIO UNA MULTA!

KingFreak ha detto...

Mi ero dimenticato, PRIVILEGI?
Di quali privilegi stai parlando, potresti definire meglio quali privilegi hanno i dipendenti pubblici rispetto ad un dipendente privato, forse stai confondendo la parola privilegio con diritto, il fatto che in molte aziende private i lavoratori non hanno diritti, non vuol dire per forza che nelle aziende pubbliche i lavoratori hanno dei privilegi!
Aspetto risposta!

Anonimo ha detto...

king king....dont feed the troll

Anonimo ha detto...

...."Ma salutero' con gioia, se arrivera', il giorno in cui il telelavoro o un'altra soluzione differente vi lascera' tutti a casa, disoccupati, senza privilegi e magari alle prese con qualche multa da pagare."
Ma sei un frustrato grave..... auguri a dei dipendenti di perdere il posto di lavoro, ma dai retta fatti curare.. e spero molto che il posto di lavoro lo perda tu.... E per finire due ottimi consigli: "STAI SERENO, CHE LA VITA E' BREVE! E PAGA IL BIGLIETTO CHE E' MEGLIO! Saluti

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, già mi sai di sfigato per il semplice motivo che devi essere uno costretto ad usufruire del servizio pubblico ma la conferma mi viene dal fatto che la tua massima soddisfazione quotidiana derivi dal rimenarti nelle tasche davanti al verificatore che ti chiede il biglietto! Sappi che al verificatore non gliene può fregar di meno di quanto tempo ci impieghi a trovarlo perchè lui, che ti piaccia o no, è stipendiato sia che faccia le multe sia che non le faccia, sia che controlli 2000 persone sia che stia a guaerdare tutta la mattina un pirla che si fruga in tasca.
Ma tu guarda che frustrati che produce la società moderna, purtroppo però non mi provocano alcun sentimento, solo indifferenza totale.
I miei saluti.

Anonimo ha detto...

Io spero che i verbali non siano scritti con la stessa grammatica usata nel blog (verbi e punteggiatura su tutti), altrimenti gli "abusivi" potrebbero cavillare.

Anonimo ha detto...

1) Il poter circolare gratuitamente sui mezzi pubblici, pressoche' a vita e correggimi se sbaglio, esteso anche ai figli fino alla maggiore eta', cos'e' se non un PRIVILEGIO?

Forse, ripeto forse la situazione e' significamente piu' restrittiva per l'azienda in cui operi tu, ma e' esattamente cosi' per le FS ad esempio, e il mio discorso verte sui mezzi pubblici, sulle aziende che operano in regime di non-concorrenza, quindi comprende anche le FS che equiparo a voi quanto a qualita' del servizio, arroganza nel trattare l'utente e parassitismo nel sopravvivere anche quando in perdita..

Privilegiati siete anche voi, perche' se e' vero che dovete circolare gratis sulle tratte in cui operate durante l'orario di servizio, un secondo dopo il termine dello stesso dovreste pagarvi il biglietto come tutti.

2) Il diritto di sciopero appartiene a tutte le categorie di lavoratori, ma voi del trasporto pubblico esercitate il privilegio di ricattare non la societa' per cui lavorate (che essendo indispensabile e sovvenzionata da noi NON fallira' comunque) quanto la societa', gli utenti, coloro che in fondo alla filiera vi danno da mangiare e, fra l'incudine e il martello, non possono che subire il vostro ricatto.

Oltre a una quantita' smodata di scioperi perpetrati da decenni ormai, avete persino avuto la spudoratezza di scioperare senza rispetto delle fasce orarie minime(!), persino dopo esplicita precettazione della Prefettura.

Certo e' in corso, ormai da credo 5 anni, un procedimento giudiziario per questi fatti, ma solo poche persone sono effettivamente state chiamate in giudizio, mentre e' certo che centinaia di migliaia di persone sono rimaste a piedi per l'occasione grazie a voi.

Pochissime altre categorie, PRIVILEGIATE, possono permettersi atti di disubbedienza esplicita e incivilta' tanto spudorati e farla sostanzialmente franca.

Persino l'abusivo e' puntualmente chiamato a rispondere del mancato rispetto delle regole se viene preso, se opera esplicitamente.
Voi no.

Questo in fondo dipende piu' da uno Stato che non sa far rispettare le proprie di regole, che da voi.
Certo, lo Stato prova a dare il buon esempio condannando qualcuno. Voi pero' non applicate esattamente lo stesso metodo, giusto?
Non si multa un abusivo su 5, per dar l'esempio...o sbaglio?


3)Siete PRIVILEGIATI perche' in aziende private come quella in cui opero il cliente ha la possibilita' di lamentarsi e far sentire la sua voce se qualcosa non funziona.
Magari non otterra' la soddisfazione che cerca, ma sicuramente potra' parlare con la dirigenza se vuole segnalare un disservizio, una inefficienza o semplicemente una insoddisfazione.
Voi (e qui intendo principalmente la dirigenza, i quadri, chi decide insomma) invece operate barricati dentro al castello, e segnalare un disservizio e' o impossibile o del tutto inutile perche' operate codardamente nascosti dietro al mostro burocratico che protegge quello che voi volete proteggere, ossia la vostra poltrona.
Questo fa si che anche voi autisti e controllori possiate operare sostanzialmente in un regime di semi impunita'.
L'URP infatti e' uno sportello sempre aperto e in cui operano spesso anche eprsone gentili, ma che non hanno poi nessun potere decisionale.
Personalmente ho inoltrato formale richiesta di un incontro con un funzionario della azienda di trasporto pubblico della mia citta, ma attendo ormai da mesi una qualsiasi notizia.
Solo i tribunali, le istituzioni in genere si concedono simili tempi per una convocazione. Strutture che sostanzialmente non hanno nessuno sopra che le le richiami alla qualita' del servizio.
Voi, per la mia esperienza, operate con la stessa arroganza.


4) infine come purtroppo la gran parte dei lavoratori pubblici avete il privilegio di non rimanere a casa quando semplicemente ve lo meritereste, quando siete in perdita non perche' affossate il bilancio con corse in localita' remote per garantire alla vecchina di venire in citta' per le sue cure, bensi' quando il diffuso assenteismo, malattia, scioperi e semplice inefficienze affossano il vostro bilancio.
E' un privilegio che condividete con milioni di altre persone?
Sempre di PRIVILEGIO si tratta, perche' non e' questa l'Italia che gli altri, i non priviliegiati vorrebbero.

Una nota infine per Capodelvillaggio:
il telelavoro, per l'attivita' che personalmente svolgo sarebbe perfettamente possibile.

Come lo e' per me, potrebbe (se si volesse) esserlo per molti lavori diffusissimi.

La gran massa della gente che si sposta in citta', e in particolar modo negli orari di punta, lo fa per andare/tornare dal lavoro.

In un futuro non troppo avveniristico, si puo' (se lo si vuole) ipotizzare che meno gente debba spostarsi per andare al lavoro, e che di conseguentemente il carico di automezzi sulle strade diminuisca, e che qualche mezzo pubblico in meno si renda necessario.

Oggi sembra una ipotesi irrealistica, almeno in Italia, ma la sua attuazione dipende in realta' solo da quanto gli italiani vorranno un paese meno invivibile di quello attuale.

Quanto al lasciare tutti i controllori a casa, mi vedrei volentieri trattenere dalla busta paga l'intero importo dell'abbonamento annuale dei mezzi pubblici per poter circolare senza biglietto, senza la seccatura di dovermi ricordare tutte le volte di non sembrare disonesto, e soprattutto senza versare parte di quanto pagato col biglietto per dare da mangiare al controllore e alla sua famiglia.

Come i casellanti lasciati a casa dal telepass, si guadagnino il pane con un lavoro che non vive sui soldi degli altri, ma che davvero produce qualcosa.

Anonimo ha detto...

Cosa ti aspetti? che due controllori parlino dell'accaduto mentre un dirigente sta passando e questi pensi "magari non è un caso, sarà un cliente infelice, devo correre a fare qualcosa!"?!

Se lo faccio solo io probabilmente no.
Se lo faccio io e altre persone, puo' darsi.

Non attuo la mia protesta in silenzio. Ne parlo apertamente con chi come me e' frustrato (ma non di natura, bensi' dalla situazione che deve vivere ogni giorno utilizzando l'autobus) come metodo di contestazione lecita, di disobbedienza civile, di semplice e unica possibile rappresaglia per i soprusi subiti.

Che poi faccia innervosire un controllore... sapessi quanto la loro sostanziale inutilita' fa' innervosire me...

Anonimo ha detto...

auguri a dei dipendenti di perdere il posto di lavoro, ma dai retta fatti curare.. e spero molto che il posto di lavoro lo perda tu....

Se non sono produttivi, si', e volentieri.
Nel frutteto prende il nome di potatura dei rami improduttivi e da migliaia di anni da' buoni frutti.

Se poi tu sei felice di mantenere qualcuno che serve sostanzialmente solo a controllare che tu lo mantenga, sei libero di farlo.

(un consiglio, non dirlo troppo in giro, magari)

KingFreak ha detto...

Secondo me dovresti uscire più spesso, capisco che il telelavoro sia una gran "bazza" per te, ma anche una boccata d'aria potrebbe essere un toccasana, uscire ogni tanto e confrontarsi con la realtà non farebbe del tutto male, conoscere persone, unirsi nella lotta, magari conoscere qualche tipa e uscire per un aperitivo, fidati, potresti ritrovare anche il piacere di fare il biglietto e godersi il viaggio!

Per quello che riguarda verbi e punteggiatura, scusate ma tutti i laureati gli ha voluti assolutamente Mc Donald's, e le patatine fritte hanno un altro sapore adesso, mentre per fare verbali basta ricopiare dei dati da un foglio all'altro, la terza media è più che sufficente!

Anonimo ha detto...

Come i casellanti lasciati a casa dal telepass, si guadagnino il pane con un lavoro che non vive sui soldi degli altri, ma che davvero produce qualcosa.

Se vivessimo in un mondo di persone normali potremmo lasciare a casa casellanti controllori poliziotti carabanieri bigliettai del cinema ecc ecc
Telefonami quando succede...

Per il telelavoro ehm credevo volessi far telelavorare gli autisti ed i controllori, cosa al momento attuale abbastanza difficilotta anzicheno...cmq se vuoi puoi fare anche come faccio io, bici o taxi, mica te lo ordina il dottore di prendere l'autobus o il treno.