lunedì 30 giugno 2008

Il senso di una multa


Sono tornato, dopo una settimana abbondante il mio gestore di telefonia ha deciso di ridarmi la linea e l'adsl, la voce era che una ruspa aveva tranciato i cavi, non sono sicuro, ma l'importante è che ora sono di nuovo online!
In questi giorni non è successo molto in città, a parte gay e metalloni, l'estate con il suo caldo costringe le persone a stare in casa, i fuori sede tornano a casa da mamma e papà, gli studenti sono al mare dai nonni e i lavoratori non hanno molta voglia di litigare, hanno già sudato abbastanza per alzare la voce sull'autobus, il servizio è in orario estivo e tutto scorre molto lentamente!
Poi ci sono io, che non sto ancora capito, che la notte per avere un po' di refrigerio vado in giro in Vespa, ma mi dimentico sempre che sulle preferenziali, anche se sono le tre di notte, non ci si può andare, a ricordarmelo tutte le volte è la solita cartolina verde del comune che mi dice che da domani avrò 86 euro in meno nelle mie tasche, succede e a testa bassa vado a pagare!
Molte volte sull'autobus, quando l'abusivo incontra il controllore, una domanda che da molto fastidio è "Quanto incassi tu da questa multa?", molti sparano cazzate gratuite, tipo la multa e di 40 euro e il controllore ne dovrebbe incassare 60, metti 10 multe al giorno sono circa 600 euro, 22 giorni lavorativi, fanno 13000 euro al mese, adesso io vi chiedo, avete mai visto controllori girare in Ferrari?
Se la vostre risposta è si, ditemi in quale città che sono pronto a trasferirmi, altrimenti evitiamo di sparare cazzate soprattutto quando davanti hai un lavoratore che per guadagnarsi la pagnotta passa se sue giornate a farsi offendere, con un caldo allucinante e con il rischio di non portare il sedere a casa!
Diciamo la verità, quanto potrà mai guadagnare un controllore da ogni multa?
Il 50%? Il 20%? Il 10%?
Udite udite, il controllore, se decidi di pagare la multa incassa il 2 percento, che a conti fatti sono 80 centesimi di euro sulle multe che sono state pagate, cioè non sulle multe che fa, ma su quelle che l'abusivo decide, con calma, di sua spontanea volontà, di pagare, naturalmente se poi l'abusivo paga la multa dopo anni tra ingiunzioni e aumenti, il controllore comunque incassa il solito 2% di 40 euro!
Insomma ricordatevi che ogni volta che pagate una multa, offrite un caffè al controllore, e non come qualcuno pensa la rata di una fuoriserie, ma alloraa questo punto la discussione cambia e la domanda diventa: ne vale la pena per 80 centesimi?
No! Per 80 centesimi non ne vale la pena di litigare, farsi offendere e prendere delle sberle, e questa potrebbe essere una risposta a chi vuole i controllori come "giustizieri della notte", però c'è l'inghippo, perché se il tuo lavoro è controllare biglietti, per guadagnarti lo stipendio devi controllare i biglietti, non fare multe, le multe sono una conseguenza causata dall'abusivo, quindi se fai la multa guadagni 80 centesimi, se non la fai rischi il posto di lavoro!
Allora che senso ha una multa?
Qualcuno dice che è un deterrente, ma vista l'intensità dei controlli è un deterrente da poco, e ha conti fatti è meglio prendere due o tre multe all'anno, piuttosto che pagare 270 euro di abbonamento, se poi ci aggiungi che con le multe incassate in un anno non ci paghi neanche la metà del costo effettivo del mantenimento della "Tana dei Controllori" la domanda rimane sempre la stessa, che senso ha una multa?
Io stesso dopo l'ennesima foto continuo a girare in preferenziale e pagare multe, forse un senso alle multe lo sto iniziando a dare, sto iniziando a rendermi conto di essere un coglione, la colpa non è ne nel comune che mette la macchinetta e ne del codice della strada che mi vieta di percorrere una determinata strada, è solo colpa mia, e il senso di tutto questo l'ho capito, siamo tutti un po' coglioni, e ogni tanto sentiamo il bisogno che qualcuno ce l'ho faccia notare.
Purtroppo sull'autobus questo ingrato compito tocca al controllore, ma vi assicuro di una cosa, lo fa con piacere, non ha bisogno di molto, basta offrirgli un caffè, 80 miserabili centesimi, gli altri 39 euro e 20 centesimi servono per la burocrazia, perché dare del coglione all'abusivo, senza offenderlo, ha un prezzo che purtroppo qualcuno deve pagare.
A volte penso che per risparmiare potremmo fare tutto a voce, il controllore ti becca senza biglietto, ti umilia, ti fa scendere, ti da del coglione e se ne va senza chiederti un soldo, però penso che sia una cosa poco fattibile, in molti preferiscono pagare, piuttosto che ammettere di essere dei coglioni, valli a capire!

venerdì 20 giugno 2008

Carta stampata 8


"D'ACCORDO, la colpa è mia" , questa lettera firmata inizia cosi e io mi domando, dopo aver detto tutto quello che c'era da dire, perché prendere carta e penna e scrivere una lettera al giornale della città? Non poteva finire qui?
Poi mi chiedo, ma non potevi rimanere a casa la domenica mattina, non te l'hanno detto quanti tuoi "coetanei con cani inquietanti al guinzaglio e birra in mano" girano all'alba?
Lo so può succedere, dopo otto lunghissimi anni di onesto abbonamento, può capitare di dimenticarsi di timbrare il biglietto. La sfiga poi ci aggiunge che oggi è proprio un buon giorno per controllare il tuo autobus, e la beffa aggiunta e al danno è che hai beccato proprio una squadra di "solerti controllori" che giustamente ti multano!
Adesso apro una piccola parentesi, il controllore non è solerte, il controllore controlla i biglietti e se non ce l'hai ti fa una multa, non ci vuole solerzia, bisogna solo chiedere e copiare i dati sul verbale, non è difficile, ci può riuscire chiunque, non vedo cosa centra la solerzia!
Poi capisco il senso di tutto questo, forse la signorina pensa che la solerzia venga applicata solo nei suoi confronti, insomma alla fine il suo "Lo faccio sempre!" doveva e poteva essere più credibile di altri, quel "Giustamente" infilato li in mezzo è sinonimo di correttezza e onesta, forse la multa non se la meritava, o meglio, se la meritava, ma sicuramente un punkabbestia se la sarebbe meritata di più! Poi ha ragione anche lei, i controllori non si vedono mai, e lei di autobus ne gira, di giorno e (quasi) di notte, no questa multa non se la meritava proprio, ma era senza biglietto, e la solerzia è solerzia, non ci si può fare niente!
Quindi che fare, denunciare la cosa sul giornale della città e avere giustizia potrebbe essere la cosa migliore, ma mi chiedo di quale giustizia stiamo parlando?
Non capisco cosa sia giusto o sbagliato in tutta questa storia, i controllori che fanno la multa a una persona senza biglietto, i cani che portano in giro coetanei ubriachi, i controlli che non ci sono mai, non capisco, qual'è lo sbaglio che necessita una presa coscienza da parte di tutta la cittadinanza?
Io so che i controllori ci sono, so che vengono trasportati quasi 100 milioni di passeggeri all'anno, so anche che non si può essere ovunque, ci riusciva una persona, ma i controllori non hanno voglia di finire in croce per un biglietto. So che le multe si fanno a chi non ha il biglietto, senza distinzioni, non si fa la caccia al punkabestia, all'extracomunitario, allo studente o all'impiegato rompiballe, le multe si fanno a chi non ha un titolo valido, e la trovo una cosa giustissima sempre e comunque!
Allora dov'è l'errore, cosa ti spinge a scrivere sul giornale l'ennesima critica al controllore, forse ho capito, la critica è al sistema, il controllore non centra niente, il controllore ti sta sulle balle perché ti ha fatto la multa l'unica volta che non hai fatto il biglietto, e ci può stare, ma è tutto il sistema che è sbagliato, però me la prendo con i controllori che non fanno le multe alla X categoria di persone che mi stanno sulle balle, e soprattutto voglio giustizia da loro!
Non c'è giustizia sull'autobus per il semplice motivi che non esistono giustizieri, esistono i controllori, e loro controllano i biglietti, non fanno giustizia, soprattutto, cara ex abbonata, non faranno mai la tua giustizia.
E' giusto prendere l'autobus, è giusto fare il biglietto, è giusto fare una multa a chi non ce l'ha, non è giusto giudicare le persone e pensare che siano abusivi solo perché sono diversi da te, non hai la più pallida idea di chi possa essere senza biglietto, ho visto punkabbestia con abbonamenti annuali e ho visto padri di famiglia prendere a sberle davanti ai propri figli il controllore, la fuori è una giungla, e i controllori ci passano 7 ore al giorno per 250 giorni all'anno, loro ci vivono dentro il sistema,sono le vittime, non i carnefici!
Se tu oggi hai preso una multa, mi dispiace ma eri senza biglietto, se oggi un punkabbestia ha girato a scrocco, mi dispiace ma non si può essere ovunque, in entrambi questi casi fammi un favore, di notte dormi e di giorno goditi la vita, che è bella lo stesso anche se non hai visto nessun controllore fare una multa all'abusivo di turno, anche se oggi non hai visto nessuna strega bruciare in piazza!

Giusto per far capire il "clima" aggiungo questa perla uscita un paio di giorni fa su un FreePress della città!

venerdì 13 giugno 2008

Appuntamento a Rio Tradito

La diligenza stava per arrivare e la banda dei controllori, nascosti i cavalli dietro i cespugli, aspettava in silenzio. Un pomeriggio afoso di inizio estate e sulla collina di San Pedro la tensione si tagliava con il coltello, la notizia che un gruppo di coloni venuti dell'est Europa viaggiasse sulla diligenza aveva fatto il giro della valle, un ghiotto bottino per la banda, loro lo sapevano, ma sapevano anche che l'assalto non sarebbe stato facile, si erano consultati con un vecchio pistolero in pensione, "Andate a Rio Tradito, quello è il punto migliore!".
Il vecchio Frank consultava la tabella degli orari e in silenzio aspirava l'ennesima sigaretta, Red's White invece guardava verso il tramonto, mentre Joey Sentenza controllava i cavalli dietro i cespugli, tutto era pronto, tutto era stato pianificato, nulla poteva andare storto.
Da lontano si iniziano a sentire gli scalpitii dei cavalli, un nuvolo di polvere si alza, la diligenza sta arrivando, i due controllori si camuffano da coloni e aspettano che si fermi proprio davanti a loro.
Ancora pochi metri, a bordo tutto tranquillo, il mezzo si ferma, qualcuno sulla carrozza vede i cavalli occultati, sulle selle c'è il marchio dei controllori, troppo tardi, loro sono già a bordo, e tu sei fregato. Non resta che arrenderti, tirare fuori i documenti e farti fare la multa, non puoi scappare, sei a Rio Tradito, non esiste nulla a Rio Tradito, un cespuglio, una fermata della diligenza e la collina solitaria! Ci dovevi pensare prima, certo era un po' che la banda dei controllori non si faceva vedere sulle colline di San Pedro, ma sai che Rio Tradito riserva sempre delle sorprese, e comunque la diligenza si paga!
A Rio Tradito, non puoi essere appena salito e non puoi farlo sempre, a Rio tradito sei senza biglietto e basta, il cocchiere è sempre lo stesso ti conosce, ti vede quando sali e sa che non timbri mai, è lui che quando scende a valle nel saloon della città da le dritte alla banda, consiglia orari e punti strategici.
Ma la banda sa, non ha bisogno della dritta, sulle colline di San Pablo sono sempre gli stessi che prendono la diligenza a scrocco, accade anche dalle altre parti, sulla Emily Street da est a ovest, sulla Saint Isaiah Main Road verso Cherry Flowers City, sulle montagne di Gold Plane e nelle pianure di Asshole a nord vicino alla contea di Onehundred e non sono solo coloni, ci sono anche i nativi, non si guarda in faccia a nessuno quando si sale sulla diligenza, purtroppo non ci sono abbastanza cespugli e non si possono prendere tutti, la banda dei controllori, però, quando può sella i cavalli e si spinge nella terra di frontiera.
La banda sa che non potrà sconfiggere l'abusivo, ma in quelle strade dove non esiste legge, al calare del sole, quando meno te lo aspetti li vedrai cavalcare gloriosi verso il tramonto, non si fanno prigionieri a Rio Tradito, non si fa bottino a Rio tradito, a Rio Tradito si entra nella leggenda, e nelle locande quando si parlerà di controllori che non si vedono sulle diligenze di frontiera, da in fondo al locale un uomo curvo sul suo Rum si alzerà, volgerà lo sguardo fisso verso la porta e dirà "Io li ho visti, li ho visti a Rio Tradito!", silenzio, sorso di Rum, la leggenda è cominciata!

giovedì 12 giugno 2008

La strage degli innocenti


Quando arriva giugno, la città cambia, inizia l'orario ridotto degli autobus e ne passano di meno.
Il motivo è molto semplice, è finita la scuola, o meglio, le scuole finiscono dopo la prima settimana del mese, e la domanda che assilla il genitore dell'abbonato è se fare o meno il mensile "...tanto a scuola ci vai solo una settimana!", sono quelli che non fanno l'annuale perché "...per tre mesi a scuola non ci vai!", sono quelli che danno le monetine ai propri figli per fare il biglietto per la settimana senza abbonamento!
Adesso io mi chiedo, tu genitore che metti le monetine in tasca a tuo figlio, sei sicuro che si ricorderà di fare il biglietto?
Caro genitore, immagina la scena, orde di bambini sudaticci che salgono sull'autobus urlando e spingendo nella lotta alla sopravvivenza per un posto libero, zaini e cartelle che svolazzano sull'autobus infilati in posti che neanche il garagista più anziano conosce, insomma in tutto questo bordello da ultimi giorni di scuola, pensi che tuo figlio si ricordi di inserire l'euro nell'emettritrice per fare il biglietto? Sei veramente sicuro che un annuale non conviene e ti affidi al buon senso di tuo figlio nel pieno di una crisi ormonale per la vicina di banco?
E' veramente difficile per un controllore interrompere due adolescenti che limonano nei sedili dietro, per poi scoprire che la mamma di lui, più previdente, sapendo che l'uomo di fa distrarre facilmente nei mesi estivi, lo aveva premunito di abbonamento annuale, lei invece, più disinibita, era figlia della monetina che teneva nella mano, che giustamente stava andando ad inserire nell'emettritrice prima di essere accecata da un colpo di fulmine. La ragazza mostra gli abbonamenti dei mesi precedenti, giustamente anche lei seguiva la filosofia "...che per una settimana non ne valeva la pena!", ma ormai il danno era stato fatto e la multa diventava inevitabile.
Situazioni come queste negli ultimi giorni di scuola succedo sempre, sono ciclici, i genitori non fanno l'abbonamento, i figli si dimenticano di fare il biglietto, ma il dramma è quando trovi anche la professoressa di francese che davanti ai suoi allievi tenta la scusa della macchinetta che non ha timbrato sull'altro autobus, anche lei con gli abbonamenti dei mesi precedenti, anche per lei non ne valeva la pena per una paio di giorni.
Lei insiste, ma la situazione è evidente, la professoressa pensa che sia una genialata usare il citypass solo perché non usa l'autobus tutto il mese, ma se poi non lo timbri è inutile che fai vedere i vecchi abbonamenti a dimostrazione del fatto che lo fai sempre.
In realtà si tratta della situazione più classica che accade su un autobus negli ultimi giorni di scuola, come dice il titolo del post, una vera e propria strage degli innocenti, in fondo sono persone che fino ad una settimana prima erano abbonati, oggi invece sono abusivi, il controllore lo sa, ma non ci può fare niente, lui deve multare.
Il solito consiglio, un abbonamento annuale conviene sempre, nove mensili costano come un annuale e una multa costa di più di un mensile, ma soprattutto prima di iniziare a limonare, se siete su un autobus, assicuratevi che il vostro partner sia in regola con il titolo di viaggio, interrompere l'ormone nel suo picco massimo non sempre è bello, soprattutto se a farlo è un controllore!

martedì 10 giugno 2008

42

Tempo fa pubblicai un post della serie Carta Stampata perché la signora Luisa indignata scriveva al giornale della città per avere delle risposte sul "problema di girare senza biglietto", in poche parole alla signora Luisa stavano sulle balle gli abusivi e chiedeva aiuto!
Adesso posso dire che la signora Luisa non è sola, ogni tanto nei commenti di questo blog si scatenano discussioni su controllori, bigliettai, autisti e abusivi nella estenuante ricerca della verità di chi deve fare il biglietto, chi lo deve controllare e soprattutto chi lo deve pagare!
Ci sono diverse scuole di pensiero, c'è chi dice che con il bigliettaio a bordo si risolverebbe il problema, ma il personale costa, allora facciamolo fare all'autista, ma anche l'autista costa, quindi per risolvere il problema qualcuno dice "Facciamo pagare di più il biglietto a bordo!", di solito però, quello che parla di aumentare il prezzo fa una brutta fine.
Si arriva ad una mediazione e si pensa che obbligando a tutti di fare il biglietto, si aumentano gli incassi e allora ci possiamo pagare anche il costo della manovalanza, ma poi qualcuno da in fondo alla sala si chiede se domani che obbligo a tutti di fare il biglietto, chi oggi non lo fa, domani spenderebbe quei soldi per fare tre fermate?
I dubbi sono atroci, i commenti si rincorrono e la signora Luisa aspetta delle risposte, gli animi si calmano e arriva l'anonimo degli espropri proletari che si lamenta del servizio e divide nuovamente i partecipanti alla discussione, biglietto si ma solo su autobus in orario e biglietto comunque perché è giusto pagare un servizio che si usa.
Nella frenesia del momento si inserisce il tornello come Tequila e Bonetti su Italia Uno, quando d'estate i palinsesti si svuotano le reti televisive inseriscono repliche di vecchissime serie americane viste e riviste, ma fa sempre piacere guardare un cane parlante con accento partenopeo che aiuta un poliziotto italo americano nel risolvere i casi difficili del dipartimento di Beverly Hills, ecco il tornello nelle discussioni di biglietti e controllori ha lo stesso valore, viene tirato fuori ogni tanto come soluzione finale anti abusivi, semplice, costa poco e gli abusivi sono fregati.
Peccato che non riusciremo mai a vedere la fine della serie televisiva del cane parlante, a settembre ritornano le trasmissione di approfondimento e si ritorna ai normali palinsesti, se ne riparla l'estate successiva, magari con un Happy Days che piace tanto alle famiglie o con l'ologramma di un controllore che chiede i biglietti, vedremo!
Ma torniamo alla povera signora Luisa, indifesa, con il suo citypass in mano che osserva orde di abusivi prendere l'autobus, vogliamo fare qualcosa per lei o vogliamo rimanere indifferenti al suo grido d'aiuto? Cosa possiamo fare? Come risolviamo il problema?
Come per gli ultras, il modello inglese fa molto tendenza, si paga all'autista altrimenti l'autobus non parte, ma in Inghilterra se l'autobus non parte due secondi dopo ti scaraventano giù dall'autobus, e non ti guardano mica tanto in faccia, non interessa se hai fretta, se non hai trovato da cambiare, se ti sei fatto 10 ore di treno, se devi fare solo due fermate, scendi altrimenti sono "big problem". Per capirci, se l'ultras scavalca e entra in campo, a parte le randellate, lo stadio se lo dimentica a vita, e se fanno questo ad un tifoso che entra in campo, figuriamoci cosa fanno nel modello inglese se non fai il biglietto e rompi le palle sull'autobus, non so se qui da noi questo atteggiamento dinamico troverebbe l'approvazione della cittadinanza e dei ben pensanti rivoluzionari con le magliette di Che Guevara!
Siamo ad un vicolo cieco, mi dispiace signora Luisa ma io purtroppo risposte non ne ho, io le posso dire che i controllori ci sono, tutti i giorni, tutto l'anno, ma come si impara fin dal primo giorno di lavoro, "Non si possono prendere tutti!",.
Forse io partirei da li, se non li posso prendere tutti allora, quei pochi che prendo però bisogna punirli, perché devo mettere il bigliettaio a bordo? Cioè bisogna spendere dei soldi in più per fare in modo che tutti paghino?
Io prendo te che sei senza biglietto e ti faccio pagare subito, se non puoi pagare ti trattengo finché non viene qualcuno a pagare, se non viene nessuno a pagare, mi metto il problema di come ti guadagni da vivere se non ti puoi permettere di pagare 40 euro di multa per aver scelto di prendere l'autobus senza biglietto, sono sicuro che se si sparge la voce, uno ci pensa due volte prima di prendere un mezzo pubblico senza pagare l'obolo!
Penso che sia solo una questione di scelte, forse il problema è che si è persa quella consapevolezza di "gesto sbagliato" che può essere viaggiare in autobus senza averne diritto, quel diritto che ti da solo il biglietto, puoi avere tutti i motivi di questo mondo, ma se non hai il biglietto, il diritto di girare sull'autobus non c'è l'hai.
Quindi, mia cara signora Luisa, anch'io come lei vorrei delle risposte, nel frattempo viviamo in un mondo dove facciamo di tutto per evitare che la gente sbagli perché non siamo in grado di punirli, in un paese dove devo inventarmi sistemi assurdi per fare in modo che un gesto semplice come infilare il biglietto nell'obliteratrice e fare il biglietto dell'autobus, un gesto semplice come compiere il proprio dovere, diventi frutto di un obbligo imposto da macchine o da bigliettai.
Non è un mondo perfetto questo, tutti sbagliano, penso solo che l'importante è che la gente si renda conto dove sbaglia e non rifaccia più gli stessi errori, purtroppo mi sto rendendo conto che una multa non sia abbastanza, penso che il problema sia molto più grande, ma io e lei non siamo grandi persone, siamo persone semplici e ci accontenteremo di poco, quindi se magari invece che chiedere di risolvere il problema proviamo a chiedere la certezza che chi sbaglia almeno se ne renda conto, magari il problema si risolve da solo, nel frattempo aspettiamo la risposta alla sua domanda che domani è un altro giorno!

venerdì 6 giugno 2008

La laureata


Questa è una storia un po' vecchia, ma si sa, finché hai una bella storia da raccontare non sei ancora del tutto fregato, e in momenti come questi, quando ormai le cose si ripetono all'infinito, per non correre il rischio di diventare ripetitivo, tiri fuori quella vecchia storia della laureata e della multa che è stata fatta a tutti i componenti della sua famiglia nel giorno più importante della sua vita!
A quei tempi, al controllore avevano appena messo in mano il libretto e seguiva attentamente le gesta dei colleghi più anziani, l'autobus era di quelli tranquilli, il giovane e l'anziano salgono, poca gente a bordo. Inizia il controllo e spicca subito a metà autobus una ragazza con una corona di alloro in testa, gli si chiede il biglietto e lei si rivolge ad una signora seduta "Mamma, li hai tu i biglietti?", la signora si rivolge ad un ragazzino "Amore li hai tu i biglietti?", il ragazzino si rivolge ad una sua coetanea, la sorellina, la guarda e lei annuisce abbassando lo sguardo.
Interviene un signore anziano, il padre, e si rivolge nuovamente alla signora, la moglie, che frettolosamente estrae un multi corse con 5 timbrature, peccato che siano scadute da almeno 5 ore, 5 sono bianche, ma lei dice di averne una altro, timbrato 10 minuti prima, ma non lo trova!
La domanda è, perché iniziare una altro citypass quando ne hai ancora metà a disposizione? Il dubbio è che qualcuno si sia dimenticato di timbrare e si stia tentando la classica scusa del titolo perso, il giovane controllore abbocca, l'anziano vigila.
"Scendiamo", secco e preciso il controllore della old school detta legge, una volta a terra forse l'equivoco verrà risolto, ma gli animi si scaldano e il capofamiglia inizia ad alzare la voce, la giovane laureata inizia ad avere lo sguardo di una che gli hanno appena rovinato la festa, i due minori ammutoliti e un po' spaventati dalle urla del padre rimangono in disparte.
Il giovane controllore è un po' smarrito e tenta una mediazione silenziosa con il collega, "Lasciamo perdere i ragazzi e multiamo solo i genitori?", secondi per decidere, ma il padre dice quello che non deve dire, accusa i controllori di essere dei ladri, che farà ricorso e che sono dei malfidati a non credere che loro il biglietto lo avevano fatto.
Adesso la situazione cambia, il controllore anziano non ha dubbi, scuote la testa lentamente, "Scrivi!" è stata la sua unica parola, i blocchetti si sono aperti e 5 verbali sono stati staccati, 205 euro di multa, praticamente un regalo di laurea, un intera famiglia multata, una famiglia che per la figlia avevano fatto un lungo viaggio, ma che purtroppo, alla fine di quel lungo viaggio, durato anni di sacrifici, all'ultimo istante si sono dimenticati di timbrare il multi corsa!
Storie di questo tipo se ne raccontano tante, ma viverle è un altra cosa, e quando sei all'inizio della carriera ti lasciano segnato, capisci che sei passato dall'altro lato dell'obliteratrice, capisci quanto la gente ti possa odiare, ma soprattutto capisci cosa può arrivare a fare una persona per evitare una multa.
Mentire, offendere e minacciare, ecco la prima reazione di molte persone quando vengono beccate dal controllore senza biglietto, forse basterebbe ammettere l'errore, magari la multa la prendi lo stesso, ma almeno rimarresti una persona con un briciolo di dignità, troppo facile prendersela con il controllore, lui è li e non può risponderti, non può trattarti come meriteresti, deve rispettare le regole.
Vi do un consiglio personale, non sottovalutate mai un controllore, perché le regole sono tante e infilate nel senso giusto possono fare la differenza, e lui in fondo è solo uno strumento, non ha anima, non ha personalità, non ha coscienza, non ha potere, solo tu puoi decidere cosa farne di questo strumento, quindi scegli di infilarlo nel posto giusto, perché se sbagli può fare veramente male!