lunedì 30 luglio 2007

La mamma


Quando ero piccolino e giravo in autobus con mia madre una cosa che mi piaceva fare era quella di suonare il campanello per segnalare la fermata, altri bambini preferiscono timbrare il biglietto, li vedi ansimanti pretendere il biglietto dalla mamma per avvicinarsi alla macchinetta e giocare al "faccio il biglietto", al momento del controllo sentire la mamma che dice al proprio figlio "Dai amore fai vedere il biglietto al signore", insegnare ai propri figli il senso civico come se fosse un gioco dimostra una certa responsabilità, si spera che quel bambino domani sarà un abbonato consapevole! A volte però, anzi molto spesso, le mamme abusive insegnano ai propri figli come evitare di prendere un multa, il controllore si avvicina alla signora e chiede il biglietto "Biglietto signora?", " A si c'è l'ha mio figlio, amore fai vedere il biglietto!", purtroppo il bambino non sa cosa sia il biglietto, visto che nessuno gli ha mai insegnato che sull'autobus bisogna essere in regola!
La mamma incalza nella sua richiesta, il bambino visibilmente impaurito non dice una parola, "Guardi l'ho dato al bambino, lo deve aver perso!", il controllore si trova in una situazione imbarazzante, che fare davanti ad un bambino impaurito con una madre abusiva, gentilmente si chiede un documento, ma gli si da il tempo di continuare a "cercare" il biglietto, in modo da non offendere nessuno, ma la madre non si accontenta, "Non mi vorrà mica fare la multa, sono bambini...", "A dire la verità le multe sarebbero due, ma facciamo finta che oggi sono un po' stanco, e a prima vista suo figlio mi sembra più basso di un metro!".
Questo è un passaggio delicato, da qui in poi tutto dipende dalla madre, se la madre accetta la multa, consapevole del fatto che nessuno dei due ha il biglietto e almeno una multa la devi pagare la discussione finisce li, altrimenti in genere si cerca di attirare l'attenzione degli altri passeggeri sul controllore che vuole fare la multa al bambino sprovvisto di titolo di viaggio e sulla povera madre di famiglia che deve arrivare a fine mese, personalmente odio questi atteggiamenti, ma il controllore impassibile deve proseguire per la sua strada e multare, nonostante la folla di abbonati che prende le parti della donna, il controllore conosce i suoi "polli" e non si fa influenzare, non ci sono scuse!
Tempo fa l'azienda aveva regalato a tutti i bambini della prima elementare della città un abbonamento gratis per un anno, per invogliare i genitori all'utilizzo del mezzo pubblico, e capitato anche di trovare il bambino in regola e il genitore no, con il bambino fiero di mostrare il suo mini abbonamento e il genitore senza più scuse, ho sentito anche bambini chiedere alle proprie madri come mai stavano scendendo dall'autobus di corsa e bambini salire con la madre a terra che urlava di scendere "Ma mamma è il nostro autobus!!!", beata infanzia quando tutto era un gioco, poi si cresce e per molti rimane ancora un gioco, il gioco che mi faceva fare mamma quando ero piccolo, "Scappa scappa controllore"!

giovedì 26 luglio 2007

United Colors Of Ticket


E' ufficiale tra una settimana torno a lavorare, è stata dura ma il controllore è quasi pronto a tornare in circolazione, e a parte i mal di testa mattutini e il segno dei denti dell'abusiva che mi ha morso, molto probabilmente mi rimarranno per il resto della mia vita, direi che sono operativo! In questi giorni di infortunio ho riflettuto molto sul mio lavoro, in molti mi hanno detto chi te l'ho fa fare, altri che visto il lavoro che faccio prima o poi doveva capitare, qualcuno ha osato dire che me lo sono meritato, mi piacerebbe rispondergli a modo, ma la legge me lo vieta, o almeno me lo vieta nei modi che intendo io, ma la voglia di tornare c'è, a stare in casa tutto il giorno ti rincoglionisci!
Poi detto fra noi, il mio lavoro mi piace, ma non per come dice qualcuno "Il tuo è un lavoro per paranoici complessati, che cercano vendetta per le loro frustrazioni!", mi piace perché conosco persone nuove e diverse, mi piace stare in mezzo alla gente e vederne tutte le sue sfumature, nel bene o nel male, c'è chi gira il mondo per conoscerle, io giro in autobus e ho conosciuto persone che vengono da ogni parte del mondo!
Nel blocchetto dei verbali, come copertina, c'è un appendice con la sigla di tutte le nazioni del mondo, ogni volta che ne incontri uno "nuovo" fai un segno affianco, esiste una piccola gara con alcuni colleghi, peccato però che loro non avranno un bel ricordo del controllore, con alcuni riesci anche a fare due chiacchiere nonostante i 40 euro in meno nel portafoglio, e per me sono belle cose, forse è la cosa più bella del lavoro del controllore, non come pensa qualcuno che a fare multe ti diverti, qualcuno se la merita tutta e lo fai anche con piacere, ma la maggior parte delle volte è solo un lavoro come tanti altri!
Tornerò, forse dovrò ricominciare ad avere fiducia nel prossimo, ma sono ottimista, il mondo è pieno di teste di minchia che prendono a morsi il controllore, ma siamo in 6,6 miliardi di abitanti e tra loro ci sono sicuramente persone con cui vale la pena scambiare due chiacchiere, biglietto o non biglietto, quindi le prospettive sono buone!

Biglietto Ticket Kaartje Billet Karte εισιτήριο Bilhete билет Boleto


lunedì 23 luglio 2007

La folla è femmina



Lavorare a contatto con il pubblico è un lavoro duro, io personalmente ho iniziato a 15 anni facendo il tecnico degli ascensori con la categoria "...l'ascensore è sempre rotto!!", allora non esistevano i blog ma anche li ci sarebbero state delle belle storielle da raccontare, altro che abusivi, immaginate di "visitare" 20 condomini al giorno dove ci sono solo persone che si lamentano perché fanno le scale a piedi, anche se obbiettivamente, rispetto all'abusivo, loro avevano ragione, avevano pagato un servizio ed era giusto darglielo, l'abusivo non paga e non ha nessuna ragione! Ed è stata in quella palestra che ho imparato il mestiere di quello che "ha a che fare con le persone", non importa cosa fai, l'importante è saper parlare, capire l'esigenza del cliente e avere le spalle forti perché in giro c'è gente "strana" con la pretesa di essere accontentati in tutti i modi solo perché pagano, mi ricorda il lavoro più vecchio del mondo, ma devi stare li, sorriso sulle labbra, non arrabbiarti mai anche davanti al cliente più stronzo, e resistere per tutta la giornata lavorativa!
Ma adesso è diverso, adesso ci sono i blog, un posto dove poterti sfogare, dove poter raccontare al mondo tutto quello che vorresti dire ma non puoi, vorresti fare ma non fai, ma soprattutto poter raccontare quello che pensi delle centinaia di persone che incontri tutti i giorni, in molti casi in maniera ironica, cosi almeno ci fai una risata sopra e quando incontri un soggetto a cui ti verrebbe voglia di scaricargli addosso tutta la tua frustrazione il primo pensiero va a cosa scriverai stasera sul tuo blog! In questi giorni mi sto divertendo a cercare blog di persone che fanno lavori a contatto con la gente e a parte quello della "commessa frustrata" che già conoscevo e leggo giornalmente, ne ho trovati di interessanti, "sentasignorina" e "sono una commessa non sono una santa" commesse anche loro, l'operatore del "colsenter", una categoria che odio profondamente ma che rispetto tantissimo, ci sono passato anch'io per un brevissimo periodo della mia vita, anche se più che altro odio le musichette dell'attesa e il fatto che non sempre dopo l'attesa riesci ad avere l'informazione giusta sempre se l'operatore non riattacca prima, poi ho trovato il blog di un ragazzo che lavora in un ufficio di recupero crediti, "paga le rate", e penso da quello che leggo che recuperare crediti deve essere un lavoro durissimo.
Leggendo questi blog mi accorgo che alla fine, abusivi o no, in giro c'è gente strana oserei dire quasi "fuori dal mondo", per fortuna ci sono persone come noi, con le spalle forti per reggere la "carogna" che ti si appoggia sopra e ci resta solo una magra soddisfazione, abbiamo imparato a conoscere la gente sapere cosa vuole e dargli la percezione di averglielo dato in modo da farli contenti e guadagnarci la pagnotta onestamente, niente di di più, niente di meno, nulla di personale, è solo il nostro lavoro!


Ringrazio sassicaia molotov per la segnalazione sul suo blog e per i link che ho inserito in questo post!

giovedì 19 luglio 2007

Giornata Calda

L'abusivo ha caldo, il controllore ha caldo, l'abbonato ha caldo, hanno tutti caldo in città, in giornate come oggi si starebbe bene al fresco su qualche spiaggia, ma gli autobus girano e qualcuno c'è sempre in giro! La scusa del caldo in estate è tra le più gettonate, la teoria è che siccome fa caldo, salendo di corsa sull'autobus ti sei seduto per riprenderti e ti è passato di mente il titolo di viaggio, ci potrebbe stare, ma ha un grosso margine di errore, quanto tempo ci mette una persona a "ribeccarsi", sei salito su un autobus non hai fatto la Campagna d'Africa, una persona anziana la potrei anche capire, ma tu giovane abusivo un po' meno!
Poi ci sono i polemici, quelli che "l'aria condizionata non funziona?", nessuno pensa a quale motivo spingerebbe l'autista a grondare sudore se l'aria condizionata funzionasse, oppure se sei su un mezzo che ha più di 15 anni, chiediti se l'aria condizionata funziona...aria condizionata...chi?!?!....cosa?!?! Non riesco mai a capire, se riesci a scroccare la corsa va bene anche se sei dentro una sauna, se ti becca il controllore, il caldo è il motivo per cui non hai fatto il biglietto, una protesta solitaria dell'abusivo sudato, ma anche il controllore suda, e se lui lavora al caldo, tu paghi la corsa al caldo, ma il caldo si sa da alla testa, e allora in giornate come queste e meglio fare il biglietto!
Oggi non è un buon giorno per prendere una multa, non è un buon giorno per fare una multa, oggi fa troppo caldo per qualsiasi cosa!

lunedì 16 luglio 2007

Abusivo in fuga

Nel mio "cazzeggio" quotidiano, vista l'impossibilità di andare al lavoro causa pestaggio del controllore, passo le giornate attaccato al mio pc, avrei qualche bella storia di abusivi da raccontare ma me le tengo per i momenti bui, nel frattempo ho trovato questo video girato in pieno centro e messo su YouTube!
Non so bene se il tipo stia scappando perché è un borseggiatore o perché non aveva il biglietto, ma scene di questo tipo sono all'ordine del giorno, ammetto che è meglio se l'abusivo scappa dal finestrino piuttosto che pestare il controllore, ma è giusto per far rendere un attimo conto alle persone che leggono questo blog di cosa sono capaci di fare alcuni passeggeri pur di evitare un controllo!

venerdì 13 luglio 2007

Abusivo a bordo

In questi giorni si discute molto e quando dico che il controllore le ha prese scatta la solidarietà, subito dopo si parla di soluzioni alternative all'utilizzo di personale umano adibito alla verifica, la tecnologia ha fatto passi da giganti, si parla di sistemi di identificazione elettronica dell'abusivo!
Qualcuno ha presente gli skipass, tutte le volte dovevi sfilarti i guanti e tirare fuori la tesserina per passare dal tornello, adesso c'è un sistema, non chiedetemi come funziona, ma se tieni la tesserina in tasca legge il credito, ti toglie il prezzo della corsa, si apre il tornello e un cicalino ti avvisa che puoi passare! A Londra, fonti certe, mi dicono che c'è un sistema chiamato Oyster che funziona in questo modo, sali ti toglie il credito e non devi neanche sbatterti a timbrare o a tirare fuori l'euro, nel caso non fossi in regola un cicalino ti avvisa che c'è qualcosa che non funziona, si pensa che un forte deterrente sia il fatto che tutto l'autobus scopra che tu sei senza biglietto e si narra di abusivi scappati giù dall'autobus dalla vergogna!
Adesso mi piacerebbe pensare ad un sistema simile in città, un cicalino con una insegna luminosa che indica che stai salendo senza biglietto, mi chiedo se anche da noi ci sarebbe quel mormorio di dissenso come sugli autobus londinesi, oppure molto più verosimilmente, potrebbe esserci un "Mavaffa..!!" da parte dell'abusivo con totale indifferenza degli altri passeggeri, non saprei, può darsi che qui da noi questa cosa non prenda piede, qualcuno potrebbe lamentare la violazione della privacy..."Con che diritto vai a dire a tutti che sono senza biglietto?"... comunque l'idea è buona, forse la vergogna è una multa che vale di più di 40 euro, bisogna solo trovare qualcuno che si vergogni di girare senza biglietto sull'autobus, ma a questo punto avremmo già risolto il problema!

martedì 10 luglio 2007

Campagna di sensibilizzazione



Devo essere sincero, a 10 giorni dall'infortunio, inizia un po' a mancarmi il mio lavoro, l'occhio nero piano piano va scomparendo ma le mie ossa sono ancora un po' indisposte, nel frattempo passo le mie giornate a riparare la mia 126 e leggere blog sparsi per la rete!
Uno di questi è Lo spettro della Bolognesità scritto da Danilo "Maso" Masotti, personaggio famoso in città per le sue iniziative, che da un paio di giorni ha dedicato alcuni post sul controllore, ed è interessante vista la grande affluenza di navigatori leggere i commenti delle persone che esprimono pareri e dissensi sul mezzo pubblico!
Interessante è sapere che la gente si divide tra innocentisti e colpevolisti, un po' come per il caso di Cogne, e a parte qualcuno che ha un odio profondo nei confronti del controllore, mi sono accorto che il problema dell'abusivo non è solo un problema per l'azienda, ma anche per le persone "oneste" che regolarmente fanno il biglietto, da qui la necessità sentita da parte di tutti di informazioni!
Detto questo mi è venuta in mente una campagna di sensibilizzazione rivolta all'abusivo medio, che dai dati in mio possesso (fonte Asstra) risulta essere maschio dai 15 ai 35 anni, e visto che qualcuno dopo i primi messaggi di solidarietà, inizia a puntare il dito sull'atteggiamento "aggressivo" dei controllori, ho pensato che forse il pugno duro nella lotta all'evasione porti soltanto ad occhi neri e morsi sulle braccia, perciò perché non tappezzare le fermate degli autobus con messaggi accattivanti sull'utilizzo del biglietto, magari qualcuno forse si convince e decide di abbandonare il lato oscuro per farsi un abbonamento, è' un idea, non so quanto possa servire, ma qualcuno dice che forse e meglio discutere con l'abusivo, scendere a compromessi, coccolarlo e perché no, viziarlo!
Non so, sono comunque dubbioso, ma solo gli stronzi non cambiano idea, e forse potrei lanciare delle nuove mode, "Non sei veramente figo se non fai il biglietto!" oppure "Meglio un biglietto in tasca che una multa nel ....!", forse questa è un po' eccessiva, ma le idee pian piano vengono fuori, e se questo può servire a migliorare il lavoro del controllore, ben vengano!
Nel frattempo spero di rimettermi presto in forma, altrimenti rischio di rincoglionirmi a stare a casa tutto il giorno inchiodato al pc, anche se ogni tanto mi vado a fare un giro in autobus ma non è la stessa cosa, a volte visto il mio aspetto un po' trasandato, il passeggero dal momento che non mi vede timbrare pensa che io sia un abusivo, per fortuna che c'è sempre qualcuno che scappa appena mi vede oppure si fionda a fare il biglietto e posso tornare a casa tranquillo che nonostante tutto non è cambiato niente, posso stare sereno, sensibilizzati o no, c'è sempre un abusivo che aspetta di essere multato dal controllore!

sabato 7 luglio 2007

Il Rivoluzionario

WIKIPEDIA DOCET
La rivoluzione (dal tardo latino revolutio, -onis, rivolgimento, cfr. re-volvere, rivolgere) è un mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di un nuovo modello.

Forse è scoppiata una rivoluzione, e nessuno mi ha detto niente, forse sto sbagliando tutto, forse l'abusivo è un rivoluzionario mentre il controllore è un "modello precedente", non saprei, non mi intendo di rivoluzioni, ma forse questi passeggeri che girano con i gadget del Guerrillero Heroico, loro forse ne sanno!
Quando incontri l'abusivo rivoluzionario, è sempre un casino, non ne fanno una questione di biglietto è una questione di "modello precedente", il sistema deve cambiare, nuove prospettive, nuovi linguaggi, nuove regole, mi piacerebbe sapere in cosa nello specifico, ma poi con l'abusivo inizia una discussione socio-politica che porta sempre al nulla, il controllore preferisce rimanere con quell'aria di "qualunquismo", del resto per lui è sono una questione di biglietto la multa è stata fatta, non riesce a capire cosa centra il fatto che stai scroccando un giro in autobus con la rivoluzione proletaria, io quando immagino una rivoluzione mi aspetto qualcosa di più, se poi pensi che una maglietta del Che costa come un abbonamento mensile, mi viene da pensare che questa rivoluzione non porterà al sorgere di un nuovo modello, confermerà il vecchio! L'abusivo rivoluzionario, spende 20 euro per una maglietta e non 24 per un abbonamento, non li da i suoi soldi al "sistema", il venerdì sera si mette i vestiti da rivoluzionario, prende l'autobus a scrocco, anzi si fa una riduzione proletaria del biglietto pari al 100% e va in giro a fare la rivoluzione, mi viene in mente questo perché la sera che hanno regalato un occhio nero al controllore una ragazza gridava "Fascisti!" sostenendo che una volta saliti sull'autobus senza biglietto i controllori non dovrebbero rompere le palle, bisogna impedire prima alle persone di salire senza biglietto, il ragionamento non fa una piega, non le puoi lasciare libere di essere persone civili, purtroppo altri rivoluzionari hanno fatto in modo che quello fosse un mezzo pubblico lasciando a tutti il diritto di poterci salire, con il dovere di pagarlo una miseria rispetto ad un taxi o al mezzo privato, ma questo fa parte del modello precedente, nulla a che fare con il nuovo modello che ha in mente l'abusivo rivoluzionario, autobus gratis con selezione all'ingresso!
Un mio amico sono 15 anni che mi dice che qualcosa si sta muovendo, la rivoluzione è nell'aria, e dopo quello che è successo inizio ad avere un po' di timore, spero solo di non vedere controllori appesi alle pensiline dell'autobus, nel dubbio mi sa che mi compro il portafoglio del rivoluzionario, costa meno di una maglietta e mi permette di omologarmi alla rivoluzione!

¡Hasta la victoria, siempre!


mercoledì 4 luglio 2007

Il buono, il brutto, il cattivo



Oggi sono andato in centro, però ad essere sincero ho preferito prendere la vespa, non avevo voglia di andare in autobus, per un controllore prendere l'autobus quando non è "il controllore" è una barzelletta, sale, scambia due chiacchiere con l'autista, l'abusivo lo nota e prontamente scende! Più divertente è quando da dietro si sente il vociare di gente disperata nella ricerca di un euro..."C'è il controllore, hai un euro da prestarmi?", quando poi scendo è un piacere sorridere e vedere la faccia che fanno quando capiscono che ero in giro per i fatti miei, ma intanto hanno fatto il biglietto, e prima o poi li ribecchi, gli abusivi sono sempre gli stessi, magari la prossima volta il controllore è in servizio, non fanno il biglietto perché "Tanto non ci casco più!" e si prendono 40 euro di multa! Oggi però, io e il mio occhio nero, abbiamo scelto di evitare il mezzo pubblico, il tam-tam aziendale mi avrebbe costretto a raccontare per l'ennesima volta la storia dell'abusivo che picchia il controllore, la cosa però che non volevo sentire oggi era "...del resto con il lavoro che fai!" oppure "Io il tuo lavoro non lo farei mai!", devo essere sincero , a volte mi inchiodo a guardare i segni dei denti della tipa che mi ha preso a morsi, e me lo chiedo anch'io perché lo faccio, ma non faccio il bounty killer, non sono "il cattivo" del film, per questo non capisco perché "con il lavoro che faccio" qualcuno debba decidere di pestarmi!
Odiarmi, insultarmi, prendermi per il culo, ci sta, con il lavoro che faccio, non è civile, ma ci sta, scendere dall'autobus e finirmi a terra mentre sanguino, mi sembra un po' eccessivo, il controllore fa multe, non uccide su commissione, non incassa la taglia, non ti taglia la gola nascosto nell'ombra, sei tu che sei salito senza biglietto, non è difficile da capire come concetto!
Del resto non posso neanche dire di essere il "il buono", solitario pistolero dal cuore nobile, anche loro nei film fanno una brutta fine, diventano leggende del west, ma crepano giovani, e io non ci tengo a fare il martire del lavoro, anche se si dice che i controllori abbiano un posto in paradiso, fatto sta che tutti odiano il controllore e nessuno lo vorrebbe fare, nessuno vuole mai fare "il brutto", tutti vogliono essere buoni, tutti vogliono essere cattivi, al controllore gli rimane la parte del brutto, per questo forse lo pestano, il brutto sta sul cazzo a tutti, ai buoni e ai cattivi, oppure secondo me qualcuno se fatto il film sbagliato, e non ha ancora capito bene come funzionano le cose, nel frattempo, finché avete dei dubbi non sparate sul pianista, per favore!

lunedì 2 luglio 2007

L'abusivo sogna la BMW

Adesso che sono in infortunio sul lavoro, o meglio dopo che l'abusivo ha deciso di sbarazzarsi del controllore, qualcuno mi ha chiesto cosa ne sarà di lui, a parte che prima o poi tornerò, ma ci si chiedeva se nel frattempo continuerò a scrivere su questo blog, come diceva Novecento "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla", e io ho sempre qualche bella storiella di abusivi da raccontare. Dopo quello che mi è successo, continuo a pensare che per l'abusivo girare in autobus deve essere frustrante, a differenza del cliente che paga capendo che un servizio utile è giusto pagarlo, l'abusivo soffre per la mancanza di un mezzo di trasporto proprio, dal finestrino vede i SUV passare e soffre per la sua condizione di "povero" passeggero, se poi becca il controllore diventa inconcepibile, "Sono costretto a girare in autobus, e mi fai pure la multa, non ti vergogni?", questo si è sentito dire, "Certo mi vergogno tutte le sere prima di andare a letto!", non ho capito bene cosa volesse dire, ma del resto il controllore a una domanda cosi cosa può rispondere, di cosa si dovrebbe vergognare? A dire dell'abusivo la vergogna dovrebbe stare nel fare la multa ad un povero passeggero senza biglietto, io proverei più vergogna a girare senza biglietto, ma la cosa che lascia perplessi e che fa capire quali sono i sogni dell'abusivo, e il fatto che il giovane ragazzo si è allontanato dicendo "Sei un poveraccio, io l'anno prossimo mi compro l'X5!", nel cuore dell'abusivo c'è sempre un BMW, un SUV, quelli che intralciano le corsie preferenziali parcheggiando in seconda fila per capirci, del resto l'ex-abusivo rompe le palle anche quando l'autobus non lo prende più, mi chiedo poi quanto consumi di benzina, se più o meno dell'euro del biglietto, ma questo non è importante, se ha 40.000 euro (40.000 biglietti di autobus) per comprare l'X5 avrà anche i soldi per la benzina, fatto sta che quel giorno la corsa la pagata 40 euro (40 volte il costo del biglietto) per risparmiare un euro (0.0004 BMW).
Io, personalmente non mi vergogno, ho una Fiat 126 BIS dell'89, Made in Polonia, comprata a 206 euro su e-bay, consuma meno di uno Zippo e per spostarmi in città uso l'autobus, ma io il biglietto non lo pago, forse è per questo che non desidero un SUV, ma capisco l'abusivo e spero tanto che fra un anno riesca a realizzare il suo sogno, in modo che l'accertatore della sosta riesca a fargli la multa perché parcheggia nelle fermate dell'autobus, non centra con che mezzo viaggi, se sei un abusivo sull'autobus, lo sei sempre, okkio!

domenica 1 luglio 2007

A volte finisce male...


Come si dice in questi casi, "sto giro m'ha detto male!", a volte lo dice l'abusivo, a volte lo dice il controllore, purtroppo un controllore quando lo dice è in attesa del suo turno al pronto soccorso, viceversa l'abusivo lo dice con la ricevuta gialla in mano, 40 euro per lui, un mese di infortunio per il controllore!
Succede! In un mondo "normale" non dovrebbe succedere, ma non sempre viviamo in un mondo normale insieme a gente normale, a volte ci troviamo su un autobus, nulla è scontato quando ti trovi su un mezzo in movimento, "La vita è come una corsa in autobus, quando ti siedi sei al capolinea!"! C'è chi sceglie di fare il passeggero, l'abusivo o l'abbonato, lottare per un posto a sedere è lo scopo, avere il diritto di ottenere un posto a sedere, pretendere il proprio posto a sedere, poi c'è l'imprevisto, prima del capolinea, prima di riuscirti a sedere, sbuca il controllore, chiede del biglietto, chiede di sapere se sei in regola, chiede conto del tuo viaggio! In un mondo questo sarebbe normale, normale sarebbe rispondere con "Si, io sono in regola!", sapere di aver fatto tutto per essere nel giusto e reclamare i propri diritti, questo dovrebbe essere una cosa importante, invece, in un mondo che non è normale, su un autobus, con persone che non sono normali, chi ti chiede conto del tuo viaggio potrebbe essere un nemico, un nemico da scacciare, insultare e picchiare, del resto che diritto ha il controllore, perché devi rendere conto a lui della tua vita!
Se sei su un autobus, non sei nel mondo reale, prendere a morsi un controllore è tollerato, se questo è il prezzo per un posto a sedere, tirargli un pugno in un occhio è giusto se ti da il diritto di girare senza biglietto, umiliarlo quando e a terra sanguinante ti rende grande agli occhi degli altri passeggeri, per fortuna che io vivo nel mondo reale, e non su un autobus, nella metafora della vita, preferisco andare a piedi, ci arrivo lo stesso nel luogo di destinazione, ci arrivo dopo, ci arrivo stanco, mi siedo quando arrivo, orgoglioso di essermi guadagnato il diritto di stare seduto, non cerco un posto al sole, chiedo una panchina sotto un albero in un campo di erba fresca!
Purtroppo nella vita reale lavoro sugli autobus, è un lavoro che mi piace, consapevole del fatto che è un lavoro che non piace, ma lo faccio perché è il mio lavoro, anche se adesso me ne dovrò stare per un po' a casa, mi piace pensare che certe cose succedano solo a "Fantasilandia", e non sul 14 a mezzanotte e venti in una città "civile" come Bologna, mi piace pensare che il francese, lo studente fuori sede e la ragazza "fricchettona" che hanno messo fuori uso il controllore, siano persone che vivono in un mondo di fantasia fatto su misura del cervello delle persone che pensano che se si prende una multa la colpa è del controllore, se prendete una multa è perché non siete in regola, siete degli abusivi, se poi ve la prendete con il controllore...meglio non dirlo, magari c'è qualcuno che ancora pensa che i cattivi nel mondo sono quelli che controllano se rispetti le regole, e che i buoni sono quelli che delle regole se ne fottono, il giorno che sarete costretti a girare con un occhio nero per colpa di tre teste di minchia senza biglietto ne riparliamo, nel frattempo fate il biglietto, che è meglio per tutti!