martedì 30 dicembre 2008

La teoria della Banana


Pur paragonando un abusivo ad un ladro, converrai con me che esistano reati molto più gravi.

Anonimo




Ruberesti mai una banana?

Alla fine di cosa stiamo parlando, di un cazzo di biglietto, un euro, entreresti mai su un autobus senza pagare, saresti cosi plumone da risparmiare su un euro?
Ruberesti mai una banana?
Adesso qualcuno mi dice che siccome qualcuno commette reati più gravi, rubare un euro di biglietto non meriti la galera!
Si ma tu entreresti mai dal fruttivendolo sotto casa per rubare una banana?
Cioè entri, prendi la banana, te la infili in tasca ed esci, comodamente, un po' come dire sali su un autobus, non fai il biglietto e scendi tranquillamente dopo cinque o sei fermate!
Del resto se poi il fruttarolo s'incazza, ti puoi sempre giustificare dicendo che la verdura fa schifo e che la mattina non apre mai in orario!
Se poi sei senza soldi se ti senti in diritto di fregare una banana per questo, un consiglio, non dirlo mai a chi si alza alla mattina alle 4 per scaricare casse di frutta ai mercati generali, ti tirerebbe una testata sul naso e, molto probabilmente, ti manderebbe a scavare carbone in qualche miniera!
Cazzo, per una banana?
No, forse per una banana no, ma immaginate che il 40% dei clienti del fruttivendolo entra, frega una banana ed esce, aggiungeteci pure che quel fruttivendolo campa solo con le banane.
Immaginate poi che di quel 40% il fruttivendolo ne riesca a a beccare uno solo, secondo vuoi a quell'uno che becca, una testata sul naso non gliela tira? Per una banana o per tutte le banane che gli hanno fregato, secondo me non fa tanta differenza!
Ma torniamo a noi, non si possono tirare testate in faccia a chi ruba una banana, abbiamo depenalizzato i reati minori, li abbiamo trasformati in sanzioni amministrative!
Una volta se facevi una cazzata, ti tenevano una notte dentro a riflettere sulla tua cazzata, adesso ti fanno una multa, mentre invece solo se fai cazzate gravi dovresti finire in galera!
Si, ma in galera chi fa reati gravi non ci finisce e se la domanda diventa "perché a Berlino la giustizia funziona e da noi no?", la risposta potrebbe essere che i ricorsi occupano quasi l'80% delle risorse di un tribunale, senza contare i fantomatici reati minori, come potrebbero essere interruzione di servizio pubblico, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, dichiarazione di dati falsi eccetera eccetera, tutti reati che possono essere contestati a chi non fa il biglietto sull'autobus se non si comporta correttamente!
Insomma mentre qualcuno dice che la galera per un biglietto sia eccessiva, alcun'altro potrebbe dire che o paga la multa subito oppure si passano un paio di notti i cella, cosi non intasiamo i tribunali con cause stupidi o inutili, cosi magari la giustizia potrebbe funzionare meglio e riusciremmo anche a punire con pene più severe rispetto ad un paio di notti in galera chi commette questi tanto odiati reati gravi!
Poi parliamoci chiaramente, non sto parlando di stato di polizia come qualcuno potrebbe intendere, alla fine se non vuoi avere problemi basta che te la fai a piedi o al massimo decidi di farti un abbonamento, ma nessuno verrà mai a metterti in galera se rispetti quelle piccole regole che il vivere civile ti impone, regole banali, stupide, come quella di non rubare le banane al fruttivendolo, o come quella di fare il biglietto sull'autobus!
Non vorrei fare il solito moralizzatore rompicoglioni, ma con sta storia che "esistano reati molto più gravi" inizio un po' ad averne le palle piene, stiamo perdendo la realtà delle piccole cose, pensiamo che siccome chi merita 20 anni di galera non sconti la sua pena, noi tutti i giorni possiamo commettere reati che prevedono un mese di reclusione con la presunzione di non dover pagare mai perché sarebbe un'ingiustizia!
La teoria delle banane, dove non ruberesti mai una banana dal fruttivendolo sotto casa, ma una corsa sull'autobus si, chi ruba è un ladro, comunque. Se forse iniziamo a mettere in galera chi non paga le multe e iniziamo a trattare come ladri chi non fa il biglietto sull'autobus, forse inizieremo ad avere una nuova percezione della cosa, cosi in futuro, forse non domani, forse non dopo domani, ma magari fra un po' di tempo riusciremo anche a non avere più persone incivili, persone che magari un domani potrebbero non commettere reati più gravi, forse anche servizi pubblici migliori, ma non vorrei osare tanto!
Forse un giorno invece che sentirmi dire "Pur paragonando un abusivo ad un ladro, converrai con me che esistano reati molto più gravi. " qualcuno mi dirà "Dal momento che ti fanno il culo per un biglietto sull'autobus, nessuno si sogna di commettere reati più gravi." , io so aspettare, e un nuovo anno è già diventato vecchio nel frattempo, pazienza, state comunque in campana perché anche se i "reati gravi" non vanno in galera qualcuno per una banana potrebbe ancora incazzarsi lo stesso!

Buon Anno a tutti!


venerdì 19 dicembre 2008

Ich liebe Berlin


Giorni fa sfogliavo uno di quei freepress che insozzano gli autobus nelle giornate di pioggia, e cosa ci trovo, un bell'articoletto che parla di abusivi.
La notizia attira subito la mia attenzione:

Berlino
Carcere pieno
di “portoghesi” dei bus
La giustizia a Berlino non fa sconti, anche e soprattutto a chi viaggia senza biglietto sui mezzi pubblici: in un carcere della capitale, il 30% dei detenuti è costituito da “portoghesi” che si sono rifiutati di pagare la multa. (City)

A Berlino ci sono stato sette anni fa, città bellissima, e leggendo questo articolo non mi pentirò mai di aver fatto il mio bel abbonamento settimanale, soldi mai spesi meglio, il sistema di trasporti pubblici è qualcosa di spettacolare, i passeggeri sono spettacolari!
Una cosa che mi ha entusiasmato subito, era il fatto di vedere il manager in giacca e cravatta seduto accanto al punk, ogni tanto sul metrò saliva qualcuno a chiedere l'elemosina, ma erano gentili, cortesi, qualcuno anche divertente.
Sotto la fermata di Alexanderplatz giocolieri e artisti di strada si esibivano, naturalmente sotto l'occhio vigile di due bestioni di poliziotti con il loro fido Pastore Tedesco, ma c'era rispetto, equilibrio e armonia, niente a che fare con i ripetuti scontri tra abusivi e controllori a cui assistiamo tutti i giorni nelle nostre città!
Un sabato sera io e la mia ragazza ci siamo addentrati nella parte est della città per andare un centro sociale consigliato dall'immancabile Lonely Planet, all'uscita dal locale, verso le due di notte, la stazione della metropolitana aveva un aria sinistra, e le facce intorno a noi non erano proprio delle più simpatiche. Poi di colpo il rassicurante suono di moneta che entra nell'emettritrice di biglietti, cazzo, non ci potevo credere, tutti a fare il biglietto, tutti ad infilare 2 euro e 10 centesimi, anche lo sbattimento dei centesimi, non so se capite!
Attenzione, gonfio la cosa, non c'era nessun tornello, non c'era nessun controllore, non c'era nessun poliziotto, nel senso che se volevi fregare potevi farlo tranquillamente, senso civico direte voi?
Anch'io la pensavo cosi, oggi ho capito, a Berlino se prendi la multa e non la paghi vai in galera, tanto che adesso anche loro hanno il problema delle carceri affollate e molto probabilmente ricorreranno all'indulto, tanto il massimo che può succedere e ritrovarsi qualche abusivo in più, sempre se non abbiano imparato la lezione e magari prima di riprendere un autobus senza fare il biglietto ci pensano due volte.
Non saprei, forse la galera è eccessiva, ma se il prezzo per poter vivere in armonia, con equilibrio e in pace con il mondo è quello di mettere dentro chi non paga le multe sull'autobus, allora facciamolo!
Però c'è un problema, voi avete mai conosciuto un abusivo, voi sapete chi sono gli abusivi?
Tutti pronti a mettere in galera gli abusivi, ma se si trattasse di vostra nonna, di vostra madre, di vostra sorella o della vostra morosa, signori, ho visto abbonamenti alterati in mano a signore che potevano essere mia madre e pensionati urlare come pazzi!
Potrebbe essere vostro figlio, conosco cinnazzi con sei, sette, verbali a testa, dati falsi e il vecchio trucchetto della colla sull'abbonamento, con questi reati vostro figlio sedicenne a Berlino, va in galera, siete pronti a tutta questa civiltà che chiedete proprio per crescere in tranquillità i vostri pargoli!
Adoro Berlino e adoro i trasporti pubblici di Berlino, se vi capita andateci, merita veramente la pena, e mi raccomando fate il biglietto, non vorrei essere costretto a portarvi le arance dietro le sbarre!

martedì 16 dicembre 2008

Il legionario


Vi è mai capitato che qualcuno vi minacciasse di staccarvi la giugulare a mani nude?
Al controllore è successo, e se vi dico che il sanguinario autore della minaccia non era neanche un abusivo la storia inizia a rasentare l'assurdo, ma si sa certe abitudini sono difficili da togliere, e se sei stato un soldato della legione straniera, il cerchio si chiude e nulla è cosi irrazionale come sembra!
Ma da dove nasce tutta questa avversione nei confronti del povero controllore tanto da desiderare di vedere la sua nuda carne schizzare sangue in ogni dove?
A mio avviso si è trattato di un gesto di orgoglio, perché il legionario in questione era un ex tenente colonnello di 80 anni, nessuno ha preteso niente da lui, è salito senza problemi, poteva sedersi tranquillamente, e invece no, quale momento migliore se non durante una battuta di caccia all'abusivo per ritrovare quei vecchi cameratismi di una volta!
Il controllore stava per scendere insieme ad un abusivo, aveva già il suo documento in mano e la situazione era molto tranquilla, quando si presenta questo signore, molto distinto, vestito a festa che ordina "Cambiami una moneta da 2 euro!".
Adesso io dico, vabbè il rispetto per gli anziani, ma sti cazzi, il controllore anche se giovane è pur sempre un pubblico ufficiale, quando ti rivolgi a lui devi usare il giusto tono e la dovuta cortesia, e sopratutto non pretendere!
Per fortuna che il controllore è addestrato a questo, e nonostante l'atteggiamento arrogante del passeggero, lui, mantenendo la giusta calma risponde che non poteva esaudire la sua richiesta perché sprovvisto di spicci!
Non lo avesse mai detto, il nonno si agita "Ascolti, non è neanche per me, io sono invalido al 100%, giusto per mia moglie che si fa degli scrupoli!".
Il controllore si volta, alza lo sguardo e lo fissa negli occhi, passi per te, ma il fatto che tua moglie faccia il biglietto solo per scrupolo, merita di aspettare un attimo prima di scendere per verificare i titoli di viaggio dei signori appena saliti!
"Signore lei dovrebbe avere l'abbonamento per invalidi, altrimenti deve fare il biglietto!"
"Come si permette, io sono un ex tenente colonello della legione straniera in pensione, cambiami questi due euro!"
In momenti come questi ti aspetteresti di vedere la telecamera con dietro un tipo che dice "Sorridi, sei su Candid Camera!", ma questa è la vita reale!
Tu sei un controllore, hai davanti a te un ragazzo straniero senza biglietto che ti ha dato il documento e sorride, di fianco un nonno di 80 appena uscito dalla tombola parrocchiale, frustrato dal fatto di essere diventato un vecchio piscione, che tu urla nell'orecchio di scambiarli due euro a tutti i costi...sei su scherzi a parte!
Ma non ci stai a questo show, sei un cazzo di controllore, tu ti sei fatto 365 giorni nel glorioso 32° Reggimento Carri, sei un ex carrista, e qui non siamo in caserma, siamo su un autobus!
"Signore, lei sarà un tenente colonnello invalido al 100%, ma io sarei anche un pubblico uffiaciale!"
"Te!?!? Con quella faccia li? Cambiami sti due euro?" E no cazzo! "Signore, io sono il controllore, non sono un bigliettaio, chieda a qualcuno se glieli cambia, altrimenti scende e lo va a comprare in biglietteria!"
Il legionario va giù di testa, inizia ad offendere il controllore, continua ad elencare tutta una serie di battaglie memorabili, "Te che sei giovane, guarda su internet...cerca!".
Intanto la moglie, imbarazzatissima, trova da cambiare i due euro e va a fare i biglietti, e si arriva alla fermata dove l'abusivo, ancora sorridente, doveva scendere.
Il nonno però non è ancora convinto.
Il controllore aveva già smesso di parlare, si era già reso conto che la situazione stava degenerando, ma il meglio doveva ancora arrivare.
Aperte le porte si scende, meglio sganciarsi da questa situazione, l'ex ufficiale deve aver interpretato questo come una fuga altrimenti non si spiegherebbe tutta questa ferocia nei confronti del controllore!
"Cosa fai scappi? Vengo giù e ti strappo la giugulare con le mani!"
Ora io mi dico, ma immaginate di trovarvi alla fermata, arriva l'autobus, apre le porte, e vedete scendere il controllore con un ottantenne dall'alto che lo minaccia di dissanguarlo a mani nude, non è una bella scena, per fortuna che l'autista ha intuito subito, ha chiuse le porte ed è sparito nel traffico cittadino, non so come sia andata a finire la storia ma in questi casi penso sia meglio non saperlo!
Ero un po' di tempo che non scrivevo qualcosa, ultimamente di pazzi in città ne girano parecchi e il più delle volte c'è poco da ridere, non sempre sai come ti devi comportare oppure cosa sia giusto e cosa sbagliato, non esiste un ordine preciso alle cose, devi saper improvvisare, qualcuno lo chiama buon senso, anche se in questo ultimo periodo in troppo si sono creati una idea di buon senso molto personale, e cosi non va bene!
Ci sono momenti in cui hai la sensazione che la follia dilaghi, ed ad imparare ad andare con lo zoppo è un attimo, altri momenti invece l'apatia generale crea brutti vizi, ed anche in questi casi finire in un girone di lussuria e perdizione costa caro come tutte le debolezze. Io non so cosa stia succedendo in città, so solo che la minaccia di una giugulare squartata da parte di un ottantenne e l'ennesimo verbale con il "sorriso", messi insieme fiaccherebbero chiunque, ma cerco lo stesso di avere il tempo per raccontarvi qualche bella storiella.
Per adesso resisto, primo o poi spunterà l'omarino con la telecamera che mi chiederà di "sorridere", ci credo fortemente, altrimenti siamo messi male, perché non c'è un cazzo da ridere, certi giorni, non c'è veramente un cazzo da ridere...solo da divertirsi, se stai dal lato giusto dell'obliteratrice!

FERREA MOLE FERREO CUORE

domenica 7 dicembre 2008

La psicologa

In città giorni fa la pioggia cadeva "...che Dio la mandava!", e c'è un detto tra i controllori quando la giornata è particolarmente umida "Oggi i polli vanno a piedi!".
Facciamo un passo indietro, c'è chi dice che i controllori provino piacere a fare le multe, sbagliato, se c'è una cosa che da piacere al controllore è vedere gli abusivi che scappano, che timbrano al volo di nascosto oppure partono con la ricerca frenetica di un euro da infilare nell'emettritrice, lo so, rasenta il sadismo, ma ognuno vive di quello che ha, e al controllore l'idea che qualcuno entri nel panico appena lo vede, da un sottile piacere!
Quando piove, al controllore rompe un po' le balle scendere per compilare un verbale sotto l'acqua, non tutte le fermate sono dotate di apposite pensiline di protezione, e la possibilità di bagnarsi e rimanere umidi fino alla fine del turno scoccia parecchio!
Quindi, per arrivare al dunque e introdurre la storiella di oggi, spieghiamo rapidamente cosa significa "... i polli vanno a piedi!". Si sale sull'autobus, ci si fa notare, magari facendo chiacchiere con l'autista oppure comportandosi visibilmente da controllori, si aspetta che i vari polli, vedette e giraffoni si apprestino alla fuga, ci si assicura che le persone prossime al posto guida siano in regola, e si inizia il controllo un attimo prima che l'autobus apra le porte proprio in una bella fermata sotto l'acqua, se poi il prossimo passa dopo una 20ina di minuti è ancora meglio, i polli scendono, e mentre l'autobus riparte li saluti con lo sguardo, come a dirgli "Non era meglio spendere un euro piuttosto che prendere tutta quell'acqua?", e li lasci con i piedi in 10 centimetri di acqua putrida!
Però non tutti scendono, c'è sempre quello che pensa di avere una buona scusa da raccontare, qualcuno che ha messo in conto il fatto che bagnarsi sia peggio che sfidare il controllore!
"Biglietto signorina?"
"Ascolti io...", ecco quando una persona inizia il dialogo con questa frase, sai già che sarà una "bega", ma ascoltiamola, magari anche lei ha una bella storia da raccontare, che sia una di quelle scuse che meritano un attimo di attenzione?
La signorina presentava un biglietto del treno, biglietto valido da una città confinante a quella del controllore, ma dice che siccome il treno portava molto ritardo ha preferito prendere l'autobus!
A questo punto però la signorina, compra un biglietto dell'autobus dell'azienda della città confinante, prende un autobus dell'azienda della città confinante, scende sul limite della provincia, e sale sull'autobus in questione diretto in città!
Purtroppo lo stesso sbattimento che ha avuto nei confronti delle aziende di trasporto della sua città non lo ha avuto per l'azienda della città del controllore, infondo sul treno sai che il controllore passa sempre, sull'altro autobus l'autista controlla i biglietti, qui in città i controllori non si vedono mai, insomma per molti uno più uno, se ti va di lusso potrebbe fare anche tre!
Non oggi, oggi i polli vanno a piedi, e se rimani sull'autobus ti prendi la multa!
Il controllore manifesta la sua solidarietà per la disgrazia del ritardo, ma dice che purtroppo, essendo lei sprovvista di regolare titolo di viaggio, l'unica cosa da fare è esibire un documento e compilare un verbale da 40 euro!
Devo essere sincero fino a quel momento, il controllore era solidale con l'abusiva, in effetti lei si era sbattuta per essere in regola, purtroppo sull'ultimo tratto ha voluto rischiare, poteva scendere appena entrata nell'area urbana, 12 fermate prima, andare in una rivendita, comprare un titolo urbano, un euro, e proseguire la corsa fino alla stazione centrale con tutta tranquillità sull'autobus urbano successivo, mai si sarebbe aspettata un controllo una fermata prima della sua destinazione finale, e se ci aggiungi una discreta messa in piega che le impediva di fare il pollo bagnato, la sfiga oggi ci ha visto benissimo!
Cosa ha fatto cambiare atteggiamento al controllore?
In primo luogo ha iniziato ha dire che l'azienda era inefficiente, l'autista non gli ha venduto il biglietto, il controllore gli ha fatto notare che in città nessun conducente vende biglietti, lei diceva che non era vero, il controllore gli fa notare una scritta a caratteri cubitali dove dice esplicitamente "SERVIZIO SENZA EMISSIONE DI BIGLIETTI IN VETTURA. PROCURARSI IL TITOLO DI VIAGGIO A TERRA.", lei insisteva, da dove veniva lei gli autisti vendono i biglietti a bordo, il controllore invece confermava dicendo che in Olanda la prostituzione è legale, ma se in Italia cammini vestita da zoccola per strada ti fanno 200 euro di multa, e a buon intenditore poche parole!
A me hanno sempre insegnato "Paese che vai, usanza che trovi", e informarsi non fa mai male, ma con tutto il rispetto, se tu sei un cazzone, il lusso di prendertela con me o con l'azienda per cui lavoro, non te lo puoi permettere, e se prima il controllore poteva in un certo qual modo fare qualcosa per evitare la multa, automaticamente oggi diventa un buon giorno per pagare 40 euro!
Ma andiamo avanti, il controllore richiede l'esibizione di un documento, lei, con fare stizzoso rifiuta, stava per diventare un buon giorno per passare il pomeriggio in questura, ma pioveva, e il controllore non ne aveva voglia un cazzo, si immolestisce e gioca il jolly:
"Signorina, lei oggi ha preso una multa, che lo voglia o no, decida lei come prenderla, la può prendere con dignità qui a bordo dell'autobus, o può prenderla in un altro modo nell'ufficio della PolFer, decida lei!", e anche in questo caso, a buon intenditore poche parole!
Lei ci pensa alcuni secondi, poi tira fuori il documento "Lei potrebbe anche chiudere un occhio, ma vuole farmela a tutti i costi", "No! Signora, io la devo fare perché lei è senza biglietto!", "Non è vero lei prova piacere!", cosa rispondi a una cosi, "Va bene signora, allora se le fa piacere le dico che sto provando anche un certo gusto, basta che mi da il documento e la facciamo finita qui, che si sta rendendo ridicola!", ma non lo fai, perché sei un professionista, un pubblico ufficiale, e allora annuisci e inizi compilare il verbale!
Silenzio...
L'abusiva non è convinta, e quasi a verbale ultimato, si alza, "Io sono una psicologa, la gente come lei l'ho capita!", "E mi dica, com'è la gente come me?", "Non le dico niente, le ho già dato troppa soddisfazione!", il controllore non fa una piega, finisce di compilare il verbale, lo fa firmare, strappa la copia e si china verso l'abusiva.
Poteva finirla li, poteva consegnare il verbale e fare il semplicemente il suo lavoro spiegando le modalità di pagamento, ma certe cose vanno dette, lontano da orecchie indiscrete ma vanno dette, cosi sussurrando gli dice "Io sono 10 anni che passo le mie giornate su un autobus, e anch'io conosco la gente come lei, e se vuole un consiglio la prossima volta e meglio che stia zitta e tiri subito fuori un documento, ci farebbe sicuramente più bella figura e poteva anche andarle di lusso".
Lo so, il controllore è andato oltre, ma quando ci vuole ci vuole, lei nervosa strappa di mano la ricevuta, il controllore chiede se conosce le modalità lei risponde si, e il controllore si allontana, lei non è convinta si alza e chiede se e vero che le può pagare in posta, il controllore si gira, la guarda "Non ha detto che le sapeva, comunque sono scritte dietro, buona lettura!".
Che bastardo, certo il controllore è stato scortese, ma regaz, detto fra noi, che stronza, va bene che hai avuto una giornata di merda, piove e il treno era in ritardo, va bene che avevi fatto anche il biglietto per le FS, ma qui sei nella mia città, e qui comando io, e ti rispetto solo se hai il biglietto con il logo dell'azienda locale di trasporti pubblici inciso sopra, altrimenti sei un abusivo come tutti gli altri!
C'è solo una cosa che mi avanza in tutta questa storia, mi sarebbe veramente piaciuto sapere il parere della psicologa, una bella analisi della personalità mi avrebbe dato modo di capire tante cose, ma ha detto che questo avrebbe dato troppa soddisfazione al controllore, peccato, anche perché una certa soddisfazione nel fare quel verbale il controllore se la era già presa, la giornata piovosa lo rendeva già pieno di se, ci poteva anche stare, sarà per la prossima volta, il prossimo giorno che piove, come si dice in questi casi "Piove, controllore bastardo!".

domenica 23 novembre 2008

Social Network


Ci sono cascato anch'io, non ho saputo resistere, sono entrato nel tunnel di Facebook!
E' un social network, ti iscrivi, e in due settimane scopri di avere una marea di amici, e tutti ti dicono quello che pensano, quello che vedono, insomma gente che sull'autobus starebbe con l'I-Pod nelle orecchie per "distaccarsi" dal mondo reale, ma poi una volta arrivata a casa racconta quanti peli ha nel culo ai suoi amici di Facebook!
E' comunque una figata, questo non è un post contro i social network, alla fine per quello che mi riguarda ogni forma di comunicazione ben venga, poi il bello è che trovi tante persone con i tuoi stessi interessi, condividi informazioni, organizzi eventi, e si ti va grassa, gioco della bottiglia e limonata finale!
Insomma fatto l'account, trovati gli amici, cerchi i tuoi interessi!
Chi cerca trova, e uno come me cosa potrebbe mai cercare?
Autobus, controllore, abusivo!
E cosa ho trovato?
Un abbonato con un sistema infallibile per fregare il controllore! Ma dai, che veramente qualcuno abbia trovato il sistema di fregare il controllore? Diamine!
Ma leggiamo insieme il testo che ti fa invogliare ad iscriverti a questo gruppo:

Gruppo istituìto per tutti quelli che, non avendo voglia di fare il biglietto, danno al controllore (previa presenza di un garante e per evitare una fastidiosa contravvenzione da 40+1 euro) il nome del sottoscritto, possessore di un abbonamento annuale ATC - BOLOGNA (area urbana) valido sino al 20 settembre 2009. In privato tutti i dati da comunicare al pubblico ufficiale di turno. Ah, dimenticavo: da soli, senza documenti, vi portano in questura..

La cosa che mi affascina di più di questo gruppo è che viene classificata come Passatempi Abilità, ma prima di iscrivermi vorrei farmi alcune domande, perché buttata cosi sembrerebbe una gran bazza, ma c'è qualcosa che non mi convince!
Il mio primo dubbio, nell'immaginare questa mega truffa concepita da un genio del calibro di George Clooney in Ocean's Eleven, è nella presenza del complice che deve fare da garante, non specifica se lui deve essere in regola o meno, cioè, se lui è in regola chi glielo fa fare di garantire dei dati di uno che sta dando false generalità ad un Pubblico Ufficiale?
Potrebbe essere un abusivo anche lui, e allora ci si gioca il tutto per tutto, ma comunque stai garantendo dei dati, verranno comunque prese le generalità del garante, e se poi il giochino viene fuori in un futuro, chi ha dato i dati falsi non verrà mai preso, tu che hai garantito i dati si!
Quindi tirerei a girare con un buon complice, fedelmente addestrato, magari anche abbonato, che da più fiducia, sperare che il controllore sia pollo!
Perché giustamente l'annuncio parla chiaro "...da soli, senza documenti, vi portano in questura...", insomma prima di iscrivermi a questo gruppo devo sapere a cosa vado incontro, devo sapere se questo sistema è infallibile o meno!
Poi mi piace l'aspetto "sociale" della cosa, un abbonato che ha paga mette a disposizione i suoi dati a mezzo mondo per far girare a scrocco tutta una serie di sconosciuti, senza contare poi la dimenticanza!
Certo la dimenticanza, perché se ti dimentichi l'abbonamento, non è che non ti fanno la multa, quella te la fanno, poi hai 5 giorni di tempo per andare agli uffici con l'abbonamento, un documento, il verbale, pagare 4 euro e viene cancellata la sanzione!
E se entro 5 giorni non si fa vivo nessuno? Semplice, diventa un verbale di 50 euro, dopo 60 giorni 150 e ingiunzione in tribunale, quindi se il giochino deve funzionare senza intoppi, colui che prende il verbale deve fare in modo di far averlo entro 5 giorni al titolare dell'abbonamento, che dovrebbe poi recarsi in biglietteria a pagare la famosa dimenticanza!
Adesso mi chiedo, tu che dai i tuoi dati a chiunque, sei poi sicuro che lui sarà poi cosi premuroso da fartelo sapere entro 5 giorni?
Chiaro puoi procedere a ricorso e fare denuncia per sostituzione di persona, spendere soldi in avvocati e tempo perso dal Giudice di Pace, ma a te va bene, il fatto di avere un gruppo numeroso su Facebook fa tendenza, vuoi mettere poter fare lo sborone al bar "OOH! Ho messo in piedi un gruppo su Facebook con 2000 iscritti!", cosa vuoi che siano un 2000 verbali da 150 euro al confronto con il tuo desiderio di egocentrismo!
Ma comunque a me non interessa quello che succede all'abbonato, a me interessa poter fregare il controllore e questo sistema mi sembra infallibile.
L'autore poi per convincermi organizza anche l'evento, non ci potevo credere, ma è in grado di fare una dimostrazione del suo sistema, cito la descrizione:

Bisogna girare per tutti gli autobus ATC durante tutta la notte alla ricerca di un controllore cui comunicare le mie generalità. In palio 10 euro per il gruppo. Se la prova non verrà superata i suddetti passeranno al bottino del sottoscritto...

Naturalmente da orari di inizio e di fine della dimostrazione, mette in palio anche dei soldi, con un diabolico giochino, che se va male oltre ad essere portati in questura dovete dare anche 10 euro all'abbonato, riesce però a convincervi che se vi va di lusso, lui darà a voi 10 euro, mi chiedo se scalerà i 4 euro o meno...ma che mi frega, vuoi mettere con il conoscere gente nuova!
C'è una sola domanda che mi lascia perplesso, quando per la seconda volta il controllore si troverà davanti la stessa persona di prima con una faccia diversa, non si insospettirà?
Dimenticavo, i controllori sono rincoglioniti, non hanno vita sociale, non navigano su internet, non partecipano ai social network, non hanno dei blog, sono tutti tonti che vengo giù dai monti, li freghi quando vuoi, questo sistema ha un futuro ed è infallibile!
Ho deciso, mi iscrivo, vorrei proprio partecipare a questo evento, sono sicuro che mi divertirò un mondo, mi farò nuovi amici, visto che con il lavoro che faccio, nell'immaginario collettivo, sono un tipo triste, con manie alla Rambo, potenzialmente nazista, solo, chiuso in un cesso a farmi delle pippe!
Potrei anche guadagnare un po' di soldi, ormai sono nel giro, quel giorno non lavoro e sono sicuro che un paio di verbali riuscirei a prenderli, io so come fregarli i controllori, li conosco, magari riesco anche a farmi 50 di euro in una sola notte, e visto che l'annuncio si propone di organizzarlo una volta a settima, potrei mettere da parte un buon gruzzoletto!
Sono contento di aver conosciuto il mio nuovo amico, il fondatore del gruppo "Quelli che... al controllore ATC danno il nome di Andrea Casini" e dell'evento "La notte del controllore", infondo per un abusivo conoscere uno che paga il biglietto che ti paga le multe è una botta di culo, per un controllore invece....dimenticavo il controllore è tonto, lui è ancora li con ALT+CTRL+CANC, lui non farà mai parte di un social network!
Un ultima cosa, qualcuno di voi nel post precedente chiedeva che faccia aveva un pollo, iscrivetevi anche voi al gruppo, sono convinto che quella sera apriranno i cancelli, me lo ha detto un controllore amico mio conosciuto su un autobus, quello vero, non su Second Life!



Un gruppo di abusivi che ringraziano l'autore del sistema

venerdì 21 novembre 2008

Non capiscono


Non so da dove cominciare per raccontarvi questa storia, non vorrei prenderla troppa alla larga, ma potrei cominciare a dire che al capolinea dell'autobus ci sono tre persone!
Uno ha la divisa imperiale da controllore, sedute accanto a lui ci sono due donne con un tesserino appeso al collo, chi saranno mai? Controllori?
Certo! Dopo di che, se devi prendere un autobus, immagino sarà tua preoccupazione essere in possesso di un regolare titolo di viaggio, altrimenti stai sicuro che oggi è un buon giorno per prendere una multa!
Due ragazzi da lontano si avvicinano lentamente, una delle due verificatrici fa al controllore imperiale "Io quello l'ho multato ieri!", il controllore si alza, si accende una sigaretta, e con tranquillità esclama "Speriamo che oggi abbiano il biglietto!".
L'abusivo day after arriva vicino alla pensilina, ma da gran signore si ferma a 4 metri dai controllori e inizia a parlottare con l'amico.
Vorrei aprire una parentesi, una delle due verificatrici, quella che aveva multato l'abusivo in questione, era fresca fresca di blocchetto, da poco operativa, l'altra invece con poco più di sei mesi di vita passata dall'altra parte dell'obliteratrice, lui invece, l'imperiale è già un po' di tempo che gira e deve fare la parte del capo, quello che dice quando salire, quello che dice quando controllare, quello che dice quando scendere!
Detto questo l'autobus arriva, apre le porte, due persone a bordo che rimangono a bordo, il controllore si avvicina "Parti subito?", "Un minuto!" risponde l'autista!
Adesso tu che hai preso una multa ieri, vedi alla fermata i controllori, sai che penderanno quell'autobus, che fai?
I ragazzi salgono sul mezzo, non infilano l'euro nell'apposita fessurina, l'obliteratrice rimane muta e si posizionano sulla porta centrale. L'autobus si accende, il controllore da l'ultimo tiro e sale insieme alle colleghe e si posizionano nella parte anteriore, si parte con quattro persone a bordo!
Una fermata, due fermate, nessuno sale nessuno scende, il capo si gira verso le colleghe, "Controlliamo?", la più giovane chiede perché "...ci sono solo quattro persone e ci hanno visto, poi uno l'ho multato ieri, saranno in regola...".
Giovane verificatrice non lo dovevi dire.
L'imperiale parte, si appunta il tesserino e si dirige verso la porta centrale, "Buonasera signori, verifichiamo i titoli di viaggio per cortesia?".
Il giovane abusivo tenta un timido "Adesso lo vado a fare!", il controllore risponde con un deciso "Mi dispiace signore, ma temo che lei adesso mi debba esibire un documento!".
Tre secondi dopo il documento era nelle sue mani, ma quella multa non doveva farla lui, allora si gira verso la collega e gli consegna il documento, un po' come a dire "Eccoti, questo è il tuo primo pollo della carriera!", lui , il capo, l'imperiale aveva già puntato l'amico, quello che almeno lui, un pelo più sveglio, poteva dirglielo "Ma non sarebbe meglio fare il biglietto?", e invece ha preferito fidarsi dell'abusivo "...che tanto non mi faranno mai due multe in due giorni!"!
Anche lui, l'amico del giaguaro, inutile dirlo, sprovvisto inesorabilmente di titolo di viaggio!
Il senso del controllore, della sua esistenza, è fare in modo che la gente faccia il biglietto perché ha paura di prendere una multa, quindi ti fa la multa, non tanto per la speranza che tu la paghi, ma almeno crede che tu capisca che forse, la prossima volta, l'investimento di un euro ti avrebbe permesso di viaggiare tranquillo e di far passare una giornata tranquilla al controllore.
Quindi se tu non hai capito questo, continuerai a prendere delle multe inutili, perché se i controllori fanno di tutto per avvisarti che "Guarda che siamo qua, dammi sta cazzo di soddisfazione, fammi vedere che fai il biglietto!" e tu ti ostini con la tua sfida all'O.K Corall, hai già perso, perché sei su una autobus, sei senza biglietto, gli altri due passeggeri sono abbonati e hai beccato una giornata di addestramento, tu diventerai una cavia, e le tue gesta verranno decantate in qualche raduno di controllori, tra un buon vino rosso e quattro risate!
I verbali venivano compilati e alla prima fermata utile si scendeva, qualcosa turbava la giovane verificatrice, "Non capisco, quello l'avevo multato ieri, pensavo fossero abbonati!", il controllore smaliziato senza guardarla "Lo so, è difficile da crederci...", tiro di sigaretta appena accesa, "...ma esiste gente che proprio non lo capiranno mai!", altro tiro di sigaretta "Fattene una ragione!".
Non era molto convinta, il primo pollo ti lascia turbato, succede a tutti i giovani controllori, quando pensi che basti una multa per far capire alla gente che fare il biglietto è importante, ti accorgi che alla fine il biglietto non centra niente ed è tutta una questione fra abusivi e controllori, è un fatto di costume, ci sarà sempre qualcuno convinto che per tre fermate il biglietto non importa farlo, anche se a bordo ci sono i controllori e sei sicuro che te lo chiederanno!
Quando diventi un controllore hai la sensazione di poter risolvere tutti i problemi con una semplice multa, te la faccio oggi e tu domani ti vai di corsa a comprare un abbonamento.
Dopo un po' invece capisci che il mondo funziona in un altra maniera, funziona che se riesco a fottere il prossimo "sono uno in gamba", con l'unico risultato che siamo tutti sulla stessa barca, e fottere il sistema equivale a fottere se stesso.
Quando addestri un giovane controllore poi, ti sembra di ripercorrere le tue stesse tappe, prima la paura, poi l'entusiasmo e infine la rassegnazione nel considerare il tuo lavoro al pari di un operaio in catena di montaggio, fanculo il pubblico ufficiale, fanculo il servizio pubblico!
La prima volta che assembli un pezzo di una macchina inizi a pensare a quanti chilometri farà e i posti che visiterà e cerchi di montarla al meglio, poi macchina dopo macchina, l'unica cosa che guardi e l'orologio che ti avvisa quando finirà il turno e il calendario per aspettare il giorno di paga!
Il mondo funziona così, almeno quello visto dall'altro lato dell'obliteratrice, ci vuole un po' a capirlo ma giorno dopo giorno inizi ad aggiustare il tiro, ma non chiamatela rassegnazione, i controllori non sono rassegnati, c'è sempre qualche bel pollo a rallegrarti la giornata e a volte si riesce anche a fare delle cose interessanti, poi sta a te fare in modo di non cascarci come un boccalone, e io ho visto gente prendere 4 multe in 4 giorni consecutivi dalla stesso controllore.
Quindi un consiglio, l'unica convinzione che dovresti avere su un autobus è che se hai il biglietto nessuno ti farà nulla, poi se pensi che siccome ti ha multato ieri oggi ti lasci girare gratis, scordatelo, altrimenti io la sera non avrei più niente da raccontare agli amici per farci quattro grasse risate, perché una giornata senza verbali, sarebbe una bellissima giornata di lavoro, ma non avrei più niente da raccontare, e io senza una bella storia da raccontare mi sento come un abusivo senza biglietto con i controllori a bordo, senza parole e con 40 euro di meno!

sabato 15 novembre 2008

Welcome to the Jungle


Conosco un controllore che nel lettore MP3 della macchina ha il primo album dei Guns N' Roses, Appetite for Destruction.
Ci sono sere che quando torna a casa, dopo un turno in città, abbassa i finestrini della macchina e alza il volume dell'amplificatore, il motivo non lo so, però è un gran disco e vale la pena riascoltarlo.
La domanda forse è un altra, cosa spinge un controllore a comportarsi come un piccolo "maraglio" di periferia?
Forse dopo un turno di lavoro, dopo che ha passato tutta la giornata a sentirsi ogni sorta di scusa e a discutere con persone che pensano di aver un buon motivi per non farsi fare la multa, dopo aver strisciato il badge, il controllore smette di essere controllore, seleziona l'album, alza il volume... "Take Me Down To The Paradise City Where The Grass Is Green And The Girls Are Pretty" .
Ma questo non è il paradiso, questa è un giungla, "We take it day by day If you want you're gonna bleed", non è facile, "It's so easy, easy When everybody's tryin' to please me, baby!",
Una notte su un autobus salgono i controllori. Era appena partito dal capolinea e a bordo c'erano poche persone, il controllo è stato rapido, ma due ragazzini risultavano sprovvisti di titolo di viaggio.
Documenti non ne avevano, e secondo me i ragazzini ad una certa ora dovrebbero essere a letto, ma loro hanno preferito prendere un autobus e non fare il biglietto, e la sfiga ha voluto che quello fosse un buon autobus da controllare per "non avere problemi"!
Alla fermata successiva dovevano scendere, tre miserabili fermate che sono costate 80 euro in due. Si scende, e mentre ci si allontanava dall'autobus, un orda di abusivi saliva dalla porta anteriore, una volta scesi i controllori il campo era libero, quale occasione ghiotta farsi un giro a scrocco alla faccia loro!
Intanto i due giovani abusivi rimanevano fermi, la loro giovane età gli impediva di dire al controllore "Ma loro non li controlla?", troppa poca malizia, un altro tipo di abusivo non avrebbe mancato di dirlo, ma si sarebbe sentito rispondere "Se lei faceva il biglietto adesso sarei li a controllare!", invece i ragazzetti rimanevano li, impassibili ad aspettare la loro punizione!
Adesso mi dico, tecnicamente la multa era giusta, ma effettivamente anche se i giovano non proferivano alcuna parola, la moralità della cosa veniva compromessa.
Ma che fare? Almeno scappassero, il tempo e lo spazio i controllori lo hanno offerto, più di una volta, ma loro niente, aspettavano.
A questo punto si potrebbero prendere i dati a voce, purtroppo a quell'ora, a quell'età la possibilità che i loro compagni di banco si trovassero a quell'ora su quell'autobus sprovvisti di titolo di viaggio era molto alta, e chi ha orecchie per intendere intenda!
Però non puoi lasciarli andar via, che insegnamento avrebbero, è una responsabilità che il controllore non si vuol prendere, pero multarli è proprio da vigliacchi, come uscirne?
In questi casi la penna diventa molto pesante, il blocchetto dei verbale fa una grossa fatica ad uscire, ma il giovane è ancora li davanti...e scappa cazzo!
Poi una visione, il ragazzino si apre la giacca per far vedere che non aveva il portafoglio e cosa spunta, le rose e le pistole! Era una vita che non si vedeva quella maglietta in giro, soprattutto indosso ad un "cinno" di 15 anni su un autobus di periferia, non so cosa sia scattato nella testa del controllore, ma rinfila il blocchetto nella bisaccia , ripone la penna nel taschino, e si avvicina al baby abusivo chiedendo: "Discografia completa dei Guns n' Roses?".
I giovani rockers per un attimo sono smarriti, ma l'amico più sveglio chiede subito se può fare "l'aiuto da casa", il controllore acconsente e parte l'elenco, uno dopo l'altro, tutti gli album, ed era un piacere, ma non era ancora finita.
Al controllore non bastava, c'era un ultima domanda, "Pezzo migliore di sempre?".
Lo sveglio di nuovo controbatte, "Questa è una domanda soggettiva!", cazzo ha ragione, il controllore rimane spiazzato, a questo punto se sei onesto non puoi decidere se fare una multa o meno in base ai tuoi gusti personali.
I due tirano fuori una sequenza di brani storici, ma il controllori li stoppa , può bastare, hanno superato la prova, anche se tende a precisare che comunque tutte le tracce di "Appetite for Destruction" meritano il suo rispetto. I ragazzi acconsentono, in effetti non potete negarlo, rimane sempre uno degli album migliori di sempre, ma è anche sempre meglio non contraddire un controllore!
Lo so, sono un patetico rockettaro, in un altra occasione avrei scatenato tuoni e fulmini contro il controllore che non fa il suo dovere, che non multa l'abusivo, che fa distinzioni, che si accontenta di un "Sono appena salito!" o un più classico "Solo due fermate!".
Ma con tutto il rispetto, il controllore aveva un vecchio conto in sospeso per una vecchia storia di Suore, e la legge del rock parla chiaro, ci sono regole d'onore che vanno oltre il dovere, e uno che porta la maglietta dei Guns N' Roses merita lo stesso rispetto di una Suora, e la faccia di merda per chiamare qualcuno per identificare un ragazzino a 10 metri dal portone di casa per aver fatto due fermate a scrocco sull'autobus proprio non veniva fuori!
Poi la fuori è veramente un giungla, spero che in questi giorni ve ne siate resi contro, secondo me è arrivato il momento di mettere su un buon CD o un MP3 scaricato illegalmente da BitTorrent, altrimenti non ne saltiamo fuori, è arrivato il momento di "Appetite for Destruction", non so, ma a me fa ancora un certo effetto, e se proprio vi fa schifo, almeno imparatevi un paio di nozioni, magari un giorno potrebbe farvi risparmiare 40 euro!



sabato 8 novembre 2008

Per loro

Ultimamente sul mio blog si è scritto molto, basta leggere i commenti dei post precedenti (Strada chiusa, Vendetta) per capire, non ce ne sono mai stati cosi tanti, non c'è mai stata una discussione cosi accesa!
Un controllore è stato sospeso perché accusato di razzismo da una abusiva, oppure possiamo dire che un controllore poco professionale è stato sospeso dopo una giusta segnalazione di un passeggero.
Non lo so come la vogliamo raccontare questa storia, ma in qualsiasi modo la giriamo, a qualcuno può star bene e a qualcuno può star male, la verità sta nel mezzo, e continuo a pensare che una stretta di mano e un bel dialogo costruttivo avrebbe risolto tutto, ma cosi non è andata, ci ho creduto, ma sono uno che non si aspetta mai niente dalle cose, a me piace viverle e godere dei lati positivi, imparare dai negativi per essere una persona migliore.
Ma il mio è un blog, questo è il Kingfreak Pensiero, non vuole essere di insegnamento a nessuno ne tanto meno una guida per persone smarrite, e solo il mio modo di vedere il mondo visto dall'altra parte dell'obliteratrice, io racconto storie, non dispenso verità!
Racconto quelle storie che tutti i giorni succedono sull'autobus, in quel micromondo viaggiante che per molti risulta essere un esperienza da solo due fermate, per quelli come me invece è tutta una vita, non ho la presunzione che crediate a tutto quello che dico, ma almeno se vi fidate di me, se in questi due anni dall'inizio di questa esperienza da bloggers non vi ho mai deluso nell'essere obbiettivo, permettetevi di dirvi che se non avete mai firmato un verbale da 40 euro nei confronti di una persona che non avete mai visto, frequentato o conosciuto, allora concedetemi questa mia affermazione, voi di quello che succede realmente la fuori non avete ancora capito niente!
Io stesso che ci sto dentro praticamente da quando sono nato, mio padre la prima volta che mi ha tenuto in braccio aveva la divisa da tranviere, ancora non ci ho capito niente, ma non ho fretta, ho solo 33 anni e tutta una vita davanti, la strada è la mia scuola, e solo gli stronzi non cambiano idea!
Adesso vorrei raccontarvi una storia, potrebbe risultare patetica per qualcuno e tendente al misticismo per altri, ma è una bella storia, una storia che potrebbe dare il senso delle cose, sempre se per un attimo riuscirete a vedere il mondo dal lato che vedo io.
Questa storia narra di un giorno che il controllore sale sull'autobus e incontra una signora anziana, molto anziana. Una signora che ha visto entrare i salvatori in città dopo i bombardamenti di una guerra e i soprusi dell'invasore, ha visto morire amici e parenti in nome della libertà.
Ha poi visto la rinascita di un paese e ha visto il benessere che ritornava piano piano, come piano piano giravano i tram. Tram che costavano 15 lire a corsa, ma lei non se lo poteva permettere, perché lei era povera, allora non c'erano gli abusivi, allora il bigliettaio a bordo creava una selezione naturale, se te lo puoi permettere sali, altrimenti vai a piedi, molto semplice!
Mi racconto che il giorno che sua madre la porto per la prima volta sul tram, lei era molto contenta, un po' perché si evitava di fare della strada a piedi, un po' perché era il conseguimento di un obbiettivo di benessere che si era prefissata, lottava per potersi permettere 15 lire per poter prendere l'autobus, non lottava per avere l'autobus gratis.
Forse nei 97 commenti che hanno accompagnato gli ultimi due post nessuno a mio avviso ha affrontato la cosa da questa angolazione, nessuno si preoccupa se realmente viviamo in una società giusta per tutti, ci preoccupiamo solo solo viviamo in una società giusta per noi stessi, mostrando solo un certo egoismo e non riusciamo a guardare oltre i nostri interessi, o peggio ancora alle nostre ideologie a senso unico!
In fondo se riusciamo a scroccare un giro gratis non ci preoccupiamo più se intorno abbiamo un mondo che ci permette di guadagnare quelle 15 lire che ci aprono le porte del tram, per altri invece riuscire ad averle, quelle quindici lire, da dignità, e allora lotti per la tua dignità!
La dignità la puoi perdere offendendo una persona diversa da te, la dignità la puoi perdere se non rispetti le regole del vivere civile, la dignità la puoi perdere in tanti modi, perfino a scrivere una lettera sul giornale e un attimo dopo non avere neanche più il coraggio delle tue idee, quando le tue idee vengono messe in discussione e la cosa migliore che sai fare è nascondere il braccio che ha lanciato il sasso.
La dignità la puoi perdere quando la cosa migliore che sai fare è eliminare un problema nascondendolo, denunciandolo, sospenderlo, ma di risolverlo non ti passa neanche per la testa, perché oggi forse hai risolto qualcosa, ma la merda che ti aspetta è ancora dietro l'angolo, e può cadere in testa a chiunque, forse non oggi, forse non domani, ma prima o poi, torna di nuovo fuori, sia che tu sia un controllore, sia che tu sia un abbonato, sia che tu sia un passeggero o un abusivo, e se devo essere sincero la cosa che mi preoccupa in tutto questo e che che discutiamo ancora su chi in una vasca piena di merda sia il più merdoso, mentre chi potrebbe toglierci dalla merda non ne ha mai sentito l'odore!
Però devo dirvi una cosa, e ritorno all'anziana signora incontrata sull'autobus, a lei una cosa stava sulle balle, a lei stavano sulle balle gli abusivi, perché per lei chi non faceva il biglietto offendeva la sua dignità, una dignità che aveva raggiunto il giorno che si era potuta permettere quelle 15 lire necessarie per prendere il tram, 15 lire sudate, 15 lire figlie di tanta fatica!
Io personalmente non difendo nessuno, perché penso che non tutti quelli che dicono cose diverse dal mio pensiero devono per forza avere torto, e che forse per fare questo lavoro certe persone non siano qualificate. Certo ci vorrebbe un dottore in sociologia con un master in "Strategie per la gestione dei conflitti", magari che parlasse anche tre lingue, che come esperienza contasse nel suo curriculum un paio di anni nelle forze di pace in Afganistan, ma dubito che venga volentieri a prendere dei vaffanculo, quando ti va bene, o dei calci in faccia, quando ti va male, per 1200 euro al mese.
Quindi con tutto il rispetto, concedetemi un piccolo sfogo, prima di chiedervi come mai persone poco qualificate ricoprono ruoli da pubblico ufficiale, ruoli a contatto con la gente o ruoli di potere, chiedetevi come mai chi potrebbe ricoprire questa funzione, con tutte le qualifiche necessarie, non fa la fila per farsi assumere in azienda, una volta che vi siete fatti questa domanda e siete riusciti a darvi anche la giusta risposta, rimettetevi un attimo nei panni del controllore sospeso, e pensate a come vi comportereste voi se l'unico scopo che avete è quello di riportare il culo a casa la sera, perché per fare di più non siete qualificati, mentre quelli che si considerano qualificati discutono sul diritto alle donne a farsi il Piercing ai capezzoli!
Poi ci sono io, con il mio "Kingfreak Pensiero", ex-idealista, che un bel giorno ha iniziato a farsi delle domande, per riuscire a dare delle risposte all'anziana signora che vorrebbe indietro la sua dignità rubata dal primo incivile che le frega il posto sull'autobus, per dare una risposta al lavoratore che non arriva a fine mese ma 270 euro di abbonamento li paga, per dare una risposta a chi riceve schiaffi in faccia dalle persone di potere ma nonostante tutto a testa bassa va avanti, con dignità, perché pensano che se ti comporti bene, prima o poi le cose cambieranno!
Purtroppo temo, che queste risposte non riuscirò mai a darle, perché alla fine chi sono io, uno stronzo di controllore che pensava di cambiare il mondo partendo dal basso, e mentre cercavo di cambiarlo, il mondo ha cambiato me, non so se in meglio o in peggio, ma la sera prima di andare a letto guardandomi allo specchio penso ancora di essere una brava persona e un bravo controllore, e questo non me lo toglierete mai, anche se vi ho appena fatto 40 euro di multa!

venerdì 7 novembre 2008

Vendetta


Oggi una ragazzina di 16 anni, dopo aver preso una multa, domanda al controllore "Ma tu la sera quando esci, non lo racconti in giro che sei un controllore vero?".
Adesso ci sono due scuole di pensiero, se sei un abbonato per te il controllore è un eroe, anche se "...potreste venire la mattina quando ci sono tutti quei [parola impronunciabile da quando i controllori sono considerati dei razzisti] ", per altri invece i controllori sono degli stronzi, in genere questa seconda visione dei verificatori titoli di viaggio viene data dagli abusivi!
Perché, ammettiamolo senza tanti giri di parole, chi ce l'ha a morte con i controllori è solo perché almeno una volta nella sua vita ha preso almeno una multa, anch'io ne ho prese tante, ma a me me l'ha sempre fatta una fredda telecamera posizionata su una corsia preferenziale, certo potrei prendermela con chi ce l'ha messa, ma lo stronzo che ci è passato sotto sono sempre io!
Insomma quando prendi una multa e vedi allontanare il controllore, nelle mani ti ritrovi la ricevuta gialla nelle mani, nella mente inizi a meditare una vendetta, al controllore invece di te che hai preso una multa, dopo aver staccato il verbale dal blocchetto, non gliene po' fregà de meno!
A volte succede che quando non sei il controllore, quando sei una persona normale e cammini per strada fuori dall'orario di lavoro, qualcuno a cui hai fatto una multa ti fermi e ti dica "Ehi, tu mi hai fatto una multa!", in genere rispondo "Si vede che eri senza biglietto!", poi la maggior parte tira ad offrirmi un caffè, non so per quale motivo, forse per tenermi buono, ma tendo a ribadire sempre che se il controllore ti ribecca di nuovo senza biglietto la multa te la fa lo stesso, ma agli abusivi non interessa nulla, perché anche loro lo sanno che i controllori e gli abusivi stanno solo sugli autobus, giù dall'autobus, siamo degli stronzi qualunque che vanno a prendersi un caffè in amicizia!
Solo una volta mi è successo di incontrare un abusivo molesto, che giù dall'autobus, a distanza di mesi, non si era accorto della differenza che c'è fra me e il controllore, la prima volta l'ho ignorato, rispondendogli che se aveva dei problemi poteva rivolgersi tranquillamente all'ufficio multe dell'azienda. La seconda volta invece, ero con mio fratello, e lui non è tanto biondo, ha preso un euro in spicci che aveva in tasca e glielo ha buttato in faccia, "Te! Morto di fame, la prossima corsa te la offro io!", io ho continuato ad ignorarlo, ma adesso almeno sono sicuro che se il controllore lo ribecca senza biglietto, questo giro non ha scuse!
Per capirci, io con gli abusivi ci ho suonato insieme, vado a prendere spesso il caffè nel loro bar, entro gratis i certi locali perché fanno i buttafuori, mi hanno invitato al battesimo della figlia, invitato a mangiare nel loro ristorante e una volta uno mi ha pure offerto una "sua" donna, ma in questo caso ho declinato l'invito, la mia compagna non l'avrebbe presa bene.
Insomma, una volta che scendi dall'autobus, le persone intelligenti si accorgono che la vita privata è un altra cosa, e che alla fine se eri senza biglietto e solo perché non lo volevi fare, e se il controllore ti ha fatto la multa è solo perché lui è pagato per farlo, ed è un suo dovere farlo, "Niente di personale, solo affari!" diceva sempre don Vito Corleone!
Poi ci sono gli stupidi, i meschini e i quaquaraqua!
Gli stupidi, come quello a cui mio fratello ha regalato il biglietto, che non si rendono conto che offendere un controllore mentre lavora è semplicissimo, non ti può rispondere, non può reagire, e non ti può spezzare le le falangi, anche se avresti una buona scusa per non essere riuscito a timbrare, per il semplice motivo che se lo fa rischia il posto di lavoro, insomma persone un po' come Travis Bickle davanti allo specchio, che viene definito, citazione presa da Wikipedia "alienato, isolato, depresso e sessualmente frustrato".
Poi ci sono i meschini, che quando magari rivedono il controllore che due mesi prima gli ha fatto la multa, e che in questa occasione una botta di culo ha fatto in modo che se ne accorgesse giusto in tempo per fare il biglietto, si inventano storie di controllori razzisti con annessi deliri di fantapolitica, che magari scrivono ai giornali alterando totalmente la realtà facendo sospendere il controllore, che magari potrebbe aver alzato la voce, potrebbe aver magari usato toni pesanti, ma fondamentalmente stava facendo l'ennesima multa al solito abusivo molesto, uno di quelli abusivi che riempono le pagine dei giornali, quando si parla di degrado e inciviltà.
Uno di quegli abusivi che l'abbonato, colui che paga, non vede l'ora di veder "sfrombolato" giù dall'autobus, per fortuna che il controllore in questione si è limitato a chiamare la polizia per identificarli e redigere regolare verbale. Del resto se gli abusivi interessati avessero subito delle ingiustizie quale occasione migliore se non in presenza delle forze dell'ordine per denunciare il comportamento xenofobo del controllore, quale occasione migliore di un autobus pieno di passeggeri, pieno di testimoni a conferma di quell'increscioso episodio, ma si sa per certa gente anche la polizia è stronza e gli abbonati sono dei nazisti.
Meglio scrivere ad un giornale, cosi magari si riesce anche a fare un po' di propaganda politica, che in questi tempi di crisi fa sempre comodo per scaldare gli animi. Tanto quelli che rischiano il culo, non sono quelli che lanciano il sasso e poi nascondono la mano, sono quelli che alla fine, la loro imperizia, la loro buona fede li porta a raccontare la verità, verità che a volte diventano molto scomode per chi sta tutto il giorno dietro una scrivania di qualche ufficio pubblico!
Infine c'è la categoria dei quaquaraqua, e se fosse per loro sotto casa mia ci dovrebbe essere la fila di gente che ha promesso di tagliare gole, sparare, bruciare macchine e "...se ti ribecco ti faccio un culo cosi!", quelli "...spero che quei soldi li spendi in medicine!", giuro una madre lo ha detto davanti al proprio figlio di 10 anni, magari se il controllore lo avesse detto lui davanti al tuo sarebbe stato accusato non so di quale gravissimo reato.
Perché si sa, se puoi inculare un controllore lo fai, e non ti metti nessuno scrupolo, ma se il controllore prova ad inculare te, allora apriti cielo, si scatenano benpensanti e samaritani vari, ma secondo me c'è una soluzione a tutto questo, esiste una soluzione pacifica che eviterebbe di sottoporre controllori e passeggeri a questo scempio, fare il biglietto e farlo tutti, basterebbe veramente poco e costerebbe veramente poco, un euro.
L'importante e che non lo chiedete mio fratello, lui l'autobus non lo prende mai, ma paga le tasse, e da quando ha conosciuto il mio "amico" abusivo, anche a lui quelli che non fanno il biglietto gli stanno un po' sul cazzo, ma lui non è un controllore, e come dicevo prima, non è neanche tanto biondo, quindi un consiglio, quando scendi dall'autobus, lascia perdere il controllore, perché chi di denuncia ferisce, di denuncia perisce, e neanche l'avvocato del collega sospeso è tanto biondo!


«Io» proseguì don Mariano «ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà... Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini... E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi... E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito... E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre... [...]»

Leonardo Sciascia (Il giorno della civetta, Einaudi, 1961)

martedì 4 novembre 2008

Strada chiusa


In questi giorni sono stato fuori città, una piccola vacanza, torno e nulla è come prima, due controllori hanno subito l'ennesima aggressione, un altro è stato sospeso per la gioia del buon samaritano di turno, ma questa è un'altra storia, ne ho già parlato nei commenti di un altro post e ho già detto come la penso!
Tornare nella giungla dopo una settimana è sempre drammatico ma sapere che certe cose non cambiano mai invece da sempre una certa sicurezza.
Gli abusivi, a volte ne sento la mancanza, senza di loro non avrei questo blog, senza di loro non saprei cosa raccontare agli amici la sera per fargli fare quattro risate, senza di loro forse tornerei a fare l'autista. Magari ci torno lo stesso, perché forse quando fai bene il tuo lavoro, quando riesci a garantire in minimo di ordine e sicurezza a bordo di un autobus, usando anche dei metodi poco politicamente corretti, c'è sempre qualcuno a cui certi metodi danno fastidio, perché come si dice in questi casi, ci piace avere la botte piena e la moglie e ubriaca, e a me con tutto il rispetto non interessano ne botti ne mogli allegre, a me interessa il 27 del mese quando mi danno lo stipendio, e per un mondo migliore ormai gliela sto dando su!
Ma torniamo ai nostri cari abusivi, quelli che il controllore dovrebbe trattare con rispetto, quelli che dovrebbero anche loro trattare con rispetto il controllore, quelli che quando il controllore sale scappano in fondo all'autobus, senza sapere che basta un cenno all'autista e quelle porte non si apriranno finché non viene verificato il titolo!
Oggi il controllore era in forma, dal momento che certe categorie sono diventati intoccabili, meglio agire nel rispetto di tutto e di tutti e di iniziare a sfatare i luoghi comuni, come quello che dice che i controllori non salgono mai sugli autobus affollati.
Era appena partito dalla stazione, bello carico, carico di passeggeri e naturalmente di abusivi, i controllori iniziano a controllare dal posto guida, con calma, soft, come dicono i capoccioni aziendali, senza alzare la voce, senza farsi notare, e piano piano andavano avanti.
Le giraffe, come piace chiamarli a me, avevano già allungato il collo, ma il fatto che i passeggeri nella parte anteriore erano tutti in regola si era riusciti ad arrivare in un attimo alla porta centrale, bloccando di fatto gli abusivi sul fondo, o meglio, i polli si erano bloccati da soli!
Insomma, in poche parole si arriva in fondo ed eccoli tutti li, otto abusivi tutti schiacciati contro la porta posteriore, nessun kamikaze, nessuno che si era lanciato verso la porta centrale per distrarre i controllori, tutti li dietro, con le loro facce indifferenti.
"Signori, biglietti per cortesia!?!", qualcuno tenta una scusa banale, altri ammettono la colpa e tirano fuori i documenti, ma la scena rimaneva sempre divertente, tutti vicini vicini, tra valige e zainetti, adesso dico io, t'ha detto male, perché umiliarsi tanto!
Dopo qualche minuto di mercanteggio si riesce a scendere, tutti e otto, più due controllori, sembrava la fila per il metadone, qualcuno da dietro tentava ancora l'ennesima sortita nel tentativo di evitare la sanzione, cercando di far leva sul buon cuore del controllore, ma si sa il controllore non ha cuore, il controllore non può capire, il controllore non deve capire, il controllore verifica e basta, e in caso di irregolarità nell'utilizzo del titolo di viaggio, estrae il blocchetto dalla bisaccia e inizia a scrivere, testa bassa e nessuna emozione!
Non è facile, certo forse un emozione si potrebbe avere, forse un po' di comprensione, magari anche pietà, ma poi ripensi ai 120 giorni di infortunio da quando fai questo lavoro, alle costole rotte, alle cicatrici, agli insulti, al collega a casa senza stipendio e al fatto che davanti hai comunque una persona che non ha fatto il biglietto, una persona che reputa i suoi bisogni, i suoi motivi validi per non avere il biglietto, più grandi della fatica di una persona o di un'azienda che si occupa di trasporto pubblico, che si occupa di portare il tuo sedere da li a la al minor costo possibile!
"Ma ho preso l'autobus al volo e...", immagino che se quell'autobus "al volo" saltasse una fermata, per una distrazione, la stessa distrazione che ti fa dimenticare di timbrare il biglietto, e ti lasciasse a piedi, chissà se tu avresti comprensione, buon cuore e capiresti i problemi dell'autista.
Ma l'autista non deve avere problemi, l'autista non si può distrarre e il controllore deve avere un atteggiamento rispettoso, altrimenti viene sospeso, nessuna pietà nei confronti di chi non lavora bene, nessuna pietà per chi non rispetta le regole del viaggio, nessuna pietà per gli abusivi!
In questi giorni sono perplesso, dopo quello che è successo al collega molte cose sono cambiate, forse la prossima volta che il controllore si troverà in una situazione simile, dovrà decidere se fare il proprio dovere o voltarsi dall'altra parte.
Certo io non condivido gli insulti razziali, penso che questo non debba mai succedere, ma non si costruiscono le case con la cazzuola, ci vogliono gru, attrezzi e sistemi di sicurezza, e purtroppo al controllore gli viene dato un blocchetto, la penna e basta, ma riescono comunque a costruire qualcosa, mattone dopo mattone, i capoccioni aziendale invece, stanno dentro nella tana, pronti a prendere provvedimenti disciplinari per salvarsi la faccia, loro per garantire la sicurezza e il comfort dei clienti sospendono i controllori, mentre 60.000 multe rimangono in giacenza in qualche armadio, perché si sa, a pagare e morire c'è sempre tempo, i controllori muoiono professionalmente e nessuno pagherà mai le multe!
I passeggeri stanno in autobus il tempo di una corsa e si fanno custodi di una verità di quello che è giusto e di quello che è sbagliato, io ci passo la mia vita e un paio di differenze le conosco tra cosa e giusto e cosa è sbagliato a bordo di un autobus, ma queste sono questioni che a voi lettori di questo blog non interessano, peccato che la mia esperienza non interessi a nessuno, peccato che dell'esperienza di un controllore nel reputare cosa sia giusto o sbagliato non interessi a nessuno!
Io sto da questa parte dell'obliteratrice, ma la mia strada si sta per chiudere, un po' come gli abusivi intrappolati, vittima di se stessi e dello loro scelte, magari entrambi pensavamo di fare una cosa giusta per noi stessi, io pensavo di cambiare il mondo, ma il mondo ha cambiato me e non ho più quell'entusiasmo che avevo il giorno che ho iniziato a scrivere questo blog.
A volte vorrei urlare la mia rabbia, ma non sono al lavoro, sono a casa mia e i problemi del lavoro si lasciano al lavoro, qui in casa mi faccio una risata a pensare ai polli incastrati nel retro di un autobus, qui in casa mi faccio una risata a pensare al controllore incastrato dalle sue idee di un mondo migliore!

lunedì 20 ottobre 2008

L'asso nella manica


Quello che vi sto per raccontare è un colpo da 1000 punti.
Quando sei un controllore vedi cose che non hai mai visto fare, perché parliamoci chiaramente, un abusivo, una persona che infrange le regole, pur di non pagare per le sue colpe, è disposto a tutto!
Lasciamo perdere tutti quelli che dicono di essere onesti, quelli che giurano, quelli che fino ad un attimo prima aiutavano i nonni ad attraversare la strada, lasciamo perdere, se puoi ci provi anche se siedi al soglio di Pietro!
Chiunque se può fregare un controllore, lo fa, ci prova, molto spesso ci riesce, non è poi difficile, è un grande spettacolo, e se sai recitare bene la tua parte, fregare il controllore è un attimo.
Non è difficile, al controllore se lo freghi e lo fai con classe, non dispiace neanche più di tanto, ma se la fai losca, se ti fai notare dall'abbonato, allora il controllore non perdona, perché fottere e diverso da fregare. Se provi a fottere e vieni beccato, allora verrai fottuto, perché lui è il controllore e tu sei senza biglietto, e quando sei su un autobus questo fa molta differenza!
Autobus da 18 metri, appena i controllori salgono, tutti seduti, tranne il solito pirla seduto dietro che si fionda alla macchinetta per timbrare il biglietto, indovinate chi sarà il primo a prendere la multa?
Il controllore si fionda, cammina attraverso i sedili a passo svelto, non caga la mossa degli altri passeggeri già pronti con il biglietto in mano, ha già visto il suo verbale che cammina, è lui sarà il primo ad essere controllato! L'abusivo tira fuori un documento in fretta, soliti insulti da pollo che fa la figura di merda, comunque la multa viene compilata senza grossi problemi, ma all'improvviso qualcosa colpisce l'attenzione del controllore!
Incredibile, c'è un tizio seduto nel sedile alle spalle del controllore che estrae dal portafoglio la cara d'identità e lentamente, con fare furtivo, se la infila nella manica della maglia!
Il controllore non ci voleva credere, una botta di culo cosi non succede mai, beccare un pollo cosi pollo è praticamente impossibile, cioè, sto scemo se fatto beccare dal controllore mentre imboscava il documento!
Lo fanno in molti, ma cazzo, fallo con classe, fallo quando nessuno ti vede, ma soprattutto non farlo a 10 centimetri da tre abbonati, con il controllore alle spalle, non puoi essere cosi temerario, dagliela su, hai preso una multa, t'ha detto male, non osare tanto, non ne vale la pena!
Ma invece no, il giovane Silvan ci crede, sente che può fregare tutti, se la sente, se la sente, quasi fatta, ancora 5 centimetri e la carta d'identità sparisce completamente...
"Suppongo che lei signore sia senza biglietto e mi sta dando il documento vero?".
Come una faina il controllore appare all'improvviso, ha seguito la sua preda piano piano con la coda dell'occhio mentre compilava l'altro verbale, ha aspettato il momento buono, il momento del jackpot, ha gustato l'attimo, ha studiato l'apertura migliore, è entrato in scena alla grande, lo sguardo di ammirazione degli abbonati e la faccia paonazza dell'abusivo hanno fatto il resto!
Il controllore prende il documento nel silenzio più totale dell'abusivo e riprende a compilare il verbale di prima, riprende con molta calma, lascia per un po' il mago abusivo in balia degli sguardi degli abbonati, per anni hanno aspettato di vedere un controllore, abbonamento dopo abbonamento, ed è giusto dividere la gloria con loro lasciandogli come bottino di guerra l'allievo di Tony Binarelli.
Dopo un paio di minuti di agonia, a testa bassa perché un abusivo con un abbonato lo sguardo non lo regge, si ripresenta il controllore a blocchetto aperto, ha già iniziato a scrivere il verbale, si avvicina all'abusivo e gli bisbiglia qualcosa, non ho sentito casa ha detto il controllore, ma la risposta è stata "Quale reato, stavo solo tenendo in mano il documento!".
Il controllore lo guarda, gli abbonati lo guardano, nessuno dice più niente, nascondere un documento e molto probabilmente poi declinare generalità false ad un pubblico ufficiale per molti è un reato, ma per l'abusivo è solo un modo particolare di consegnare un documento, quindi inutile parlare, meglio continuarlo a guardare con quel sorrisino da controllore bastardo che fa tanto incazzare gli abusivi, farlo firmare porgendo il blocchetto con delicatezza, salutarlo e augurargli buon viaggio!
Insomma che dire, hai provato a fottere il biscazziere e lui ti ha fottuto, potevi limitarti a fregare, ma hai voluto provarci con un trucchetto da spettacolino parrocchiale, hai barato e tutti ti hanno visto, in un casinò di Las Vegas a quest'ora il vecchio Fat Bastard ti avrebbe già fatto le scarpe di cemento, t'ha detto bene che eri su un autobus, ma in fondo meglio cosi.
Finire a fare da mangime ai pesci per un euro mi sembra eccessivo, molto meglio farsi fare una multa da 40 euro accompagnata da una gran figura di merda sull'autobus dei pendolari abbonati, almeno all'abusivo gli diamo una seconda possibilità, magari la prossima volta, se si impegna, se si esercita, il documento lo fa uscire da un altra parte.
Peccato invece per le multe, quelle purtroppo si infilano sempre dalla stessa parte, magari accompagnate da un sorriso, ma sempre li finiscono, e li fa molto male quando sei uno abituato a fregare!

mercoledì 8 ottobre 2008

Lo specchio


Adesso vi faccio una domanda, se vi doveste trovare, accidentalmente s'intende, senza biglietto su un autobus, avete una buona scusa da raccontare?
Certo, sicuramente ognuno di noi ha un buon motivo per non fare il biglietto, ma devi sempre avere sotto controllo la situazione, non puoi improvvisare, devi essere pronto, perché il controllore te lo chiederà quando sei più debole, quando sei distratto, quando pensi di averla fatta franca, nel momento giusto per lasciarti senza parola, senza scuse!
I controllori salgono sull'autobus, la situazione è tranquilla e le poche persone permettono un rapido controllo, tutti in regola, ottimo, via i tesserini e si siedono confondendosi con i passeggeri.
Dopo una paio di fermate sale una signora sulla quarantina, cellulare piantato nell'orecchio, sguardo disinvolto e visibilmente senza biglietto.
Va bene, va bene, non puoi sapere prima di controllare, potrebbe essere abbonata, perché avere subito dei pregiudizi?
Non so! Chiamatelo istinto, ma il controllore lo sa, e sa quando chiedere il biglietto, bisogna aspettare che termini la telefonata altrimenti tirerebbe fuori la storia " Ero al telefono, l'avrei fatto adesso!", sembra una cagata da dire, ma vi assicuro che dopo i grandi classici, quella del telefono è una delle scuse più gettonate.
Ma torniamo alla nostra passeggera, non possiamo chiamarla abusiva, non lo sappiamo ancora, dobbiamo controllare, ma stiamo aspettando. Si alza, sguardo attento dei controllori.
Tranquilli, non è ancora il momento giusto!
Suoneria assurda, cellulare, "Pronto?", dito, pulsante, "DING", "Buonasera signora, verifichiamo il titolo di viaggio, per cortesia!".
Attenzione signori, non un semplice "Diamo un occhiata al biglietto per favore!" o un più smaronato "Biglietti prego?!?", ma l'apertura imperiale.
Del resto stai bloccando una persona un attimo prima di scendere, magari è in regola e ci fai una figura di merda, l'abbonato è molto permaloso, scambiarlo per un abusivo sarebbe inappropriato, ci vuole una certa riverenza nel chiedere il biglietto ad un abbonato.
La signora continua a parlare con il suo interlocutore telefonico "...scusa ti devo lasciare perché devo fare il biglietto...ciao!". Eccola li, il controllore ci aveva visto lungo!
Abusiva! Schema d'attacco, controllore davanti alla porta d'uscita, controllore alla sinistra di aiuto e controllore leggermente arretrato di copertura, parte l'arrampicata sullo specchio della telefonista abusiva!
"Mi deve dare il tempo di farlo!"
"Signora, ha suonato per scendere, quando lo avrebbe fatto?"
E' in questo momento che devi essere lucido con i controllori, gli hai appena detto che lo avresti fatto adesso, ma hai prenotato la fermata, come lo giustifichi questo?
Ed è qui che esce la perla, "Mi sono sbagliata, dovevo scendere alla prossima cosi avrei avuto il tempo di fare il biglietto!?".
Il controllore è allibito. "Quindi signora, mi faccia capire. Lei sale, passano un paio di fermate, prenota la fermata, si sbaglia e visto che le avanza del tempo decide che è il momento buono per fare il biglietto?"
La signora insiste, anche il secondo controllore entra nella follia, "Signora, lei ha suonato per scendere, quando l'avrebbe fatto il biglietto?", cerca di dargli una seconda possibilità per mantenere quel minimo di dignità, ma lei rimane con la convinzione che i controllori dovevano dargli il tempo di timbrare!
Il terzo controllore, quello di copertura da dietro fa il tipico gesto con la mano a grappolo rivolta verso l'alto come ad indicare "Che cazzo dici!?!?", ma rimane in silenzio, la situazione è sotto controllo, bisogna solo dare il tempo all'abusiva di rendersene conto.
Lo shock è stato forte, quando meno te l'aspetti spunta un controllore qualunque che ti chiede il biglietto, un attimo prima che si aprissero le porte per la libertà. Non so se ve ne rendete conto, il cuore pompa a mille, il sangue arriva di botta il cervello che va in iper-ossigenazione e la tua mente inizia a sparare nella nebbia.
Anche gli altri passeggeri, già controllati e in regola, iniziano guardare, ti guardano con la stessa espressione del terzo controllore, come a dirti "Ma che cazzo t'inventi?!?", e tu sei solo, cedi e con disprezzo estrai 50 euro dal portafoglio, "Tenga, ma questa è un'ingiustizia!".
Qualcuno parlerà di sadismo, ma il mondo funziona cosi quando sei un controllore, perché di cagate ne puoi sparare, alla possibilità che tu decida di fare il biglietto dopo aver prenotato la fermata di discesa, scusate, ma nel mondo ottuso dei controllori questa è veramente assurda!
Puoi essere la persona migliore del mondo, ma se non hai il biglietto sei un abusivo, niente di male, ti prenderai una multa, non hai ucciso nessuno. Ma se pensi veramente che il controllore possa credere a una storia simile, allora stai offendendo la sua intelligenza, questo è molto male quando ti trovi senza biglietto su un autobus.
Tu puoi provare a raccontare una scusa, ma non vai da nessuna parte, meglio pagare il biglietto e viaggi molto più tranquillo, perché il controllore è li, ti sta osservando, ti fregerà quando meno te l'aspetti, lui è fatto cosi, ti guarderà arrampicarti freneticamente sullo specchio, sembra un bambino che brucia le ali della mosca per poi vederla zampettare a gambe all'aria, un po' di sadismo lo ammetto, ma la giornata è lunga, e deve passare anche per il controllore!

martedì 7 ottobre 2008

La parrucchiera



Usciamo dai temi religiosi e ritorniamo alla gente comune, quelli che prendono l'autobus, quelli che lo prendono per andare a lavorare, quelli che "...per due fermate..." il biglietto non lo fanno!
Adesso sei una parrucchiera, ma non hai un salone di bellezza, costa troppo e vista la crisi che c'è in giro investire in bigodini non conviene, meglio fare i capelli in casa, insomma se la montagna non si muove, la parrucchiera prende l'autobus e va a mettere in ordine i capelli a domicilio!
Adesso quanto costa un taglio di capelli non lo so, facciamo 30 euro?
Perfetto, 30 euro, adesso ti faccio una domanda, ma due euro per l'autobus non li vogliamo investire?
Risposta: "No! Ma secondo lei le sembra giusto spendere un euro per due fermate?"
Adesso quando sei un controllore, pagato da un'azienda di trasporti che spende soldi in mezzi, carburante e personale, rispondere a questa domanda è come il laterale destro che lancia un cross all'altezza giusta, alla velocità giusta, ma soprattutto nel momento giusto per colpire di testa al volo e fare un euro goal, perché la guardi negli occhi e gli dici che per lei oggi, queste due fermare costano 40 euro, più di un taglio di capelli!
Ecco, lo so, molti di voi staranno già pensando "Il solito controllore frustrato che gode a fare le multe!", momento dico io, ragioniamo insieme.
Partiamo dal concetto di due fermate, e possiamo dire che varia molto da persona a persona, in genere due fermate sono salgo, fermata, scendo, per le parrucchiere è leggermente diverso, visto l'indirizzo dichiarato verbalmente diventa salgo, fermata,fermata, fermata, fermata, fermata, controllori, scendo di corsa dalla porta posteriore.
Adesso vista questa immagine un po' ambigua del concetto di due fermate, si deduce che a meno che tu non debba girare tutta l'ora del biglietto, non conviene farlo, e possiamo tranquillamente dire, senza falsi pregiudizi, senza cadere nel retorico, che tu il biglietto non lo fai mai.
Perché se ti fai un ora sullo stesso autobus in area urbana , vuol dire che sei un tossico che arriva da capolinea a capolinea, e i tossici tirano fuori i documenti senza tante storie e ti ringraziano per avergli fatto la multa, quindi se non sei un tossico sei un abusivo, oggi è un buon giorno per prendere una multa e una risposta "sborona" ad una domanda idiota!
Naturalmente le parrucchiere girano senza documenti, perché loro non sono clandestini che non fanno mai il biglietto e "...i controllori non ci fanno le multe!", loro sono parrucchiere, e giustamente girano solo con gli attrezzi del mestiere.
Naturalmente i dati a voce non bastano, ci vogliono conferme, e la parrucchiera fa una affermazione che sconvolge il controllore, "Io sono RELIGIONE, e noi non mentiamo mai!", adesso io mi chiedo, che sia una lettrice di questo blog e si è già sparsa la voce che alcuni controllori non fanno le multe alle suore?
Vabbo, torniamo alla parrucchiera, in qualche modo si è riusciti a risalire all'identità, c'è voluto del tempo, e più la parrucchiera aveva fretta di andare, più il tempo necessario per l'identificazione aumentava, fino alla conclusione, che lei era lei, anche se si era confusa sulla data di nascita, ma alla fine era lei!
Avevo già trattato l'argomento della gente che lavora in un post precedente, ma la parrucchiera è dannosa, si sa che le parrucchiere sono portatrici sane di pettegolezzi, e da oggi si moltiplicheranno le leggende sui controllori che fanno le multe solo alla gente che lavora e non agli extraterrestri che non fanno il biglietto. Già mi sento nelle orecchie i commenti delle signore con i bigodini in testa, "...dovrebbero venire la mattina, quando ci sono quelli li!", "Cianno paura di quelli, fanno le multe solo alla gente debole!", per poi concludere con "Fa bene l'omarino, lui li!! Come si chiama?!?", insomma una tragedia per il buon nome dei controllori, ma linfa vitale per i luoghi comuni!
Non so come concludere questo post, posso solo dire che in tempo di crisi risparmiare sul costo del biglietto ci sta, ma fiondarti alla porta appena vedi i controllori mi sembra eccessivo per una professionista. Voglio provarci anch'io, di solito mi taglio i capelli con la macchinetta, magari se la prossima volta vado dalla parrucchiera appena mi toglie l'asciugamano vado via senza pagare. Se mi becca nella macchina mentre esco dal parcheggio posso sempre dire che è stata lei a non darmi il tempo di pagare, del resto ero appena entrato e mi dovevo solo pulire il collo, poi con una faccia grande come il culo la guardo e gli chiedo "Ma secondo lei le sembra giusto spendere 25 euro euro per rasare 3 mm di capelli?", e poi sto li, magari la mia parrucchiera ha una risposta più simpatica dei controllori, magari!

giovedì 2 ottobre 2008

Il controllore

Si è scatenato l'inferno, e bastato raccontare che il controllore non ha fatto una multa ad una suora e tutti si sono indignati, addirittura gente che non prende mai l'autobus ma con una forte contrarietà al clero ha commentato il mio post precedente.
Partiamo da un punto fermo, il controllore è un essere umano, come tale ha emozioni, come tale può sbagliare. In media fa dalle 200 alle 300 multe al mese, stiamo parlando di circa 4000 multe all'anno, ma c'è una regola fissa che accompagna la carriera del controllore, "NON PUOI PRENDERE TUTTI", quindi non è che la sera, finito il turno, va a casa depresso perché la gente continua a prendere l'autobus a scrocco, ti consola solo il fatto che la città è piccola, e se non lo hai preso oggi lo prendi domani, ma bene o male se la gente non fa il biglietto non è un problema del controllore!
Il suo problema è quando deve fare una multa, perché parliamoci chiaramente, la storia che i controllori vanno a caccia di abusivi per fare una multa è una balla, se il controllore non fa multe ha meno problemi, meno sbattimento, meno lavoro, e quando si lavora meno si è tutti più felici!
Insomma non so se qualcuno di voi ha mai guardato una persona negli occhi e dirgli che dovrà pagare 40 euro di multa per non aver fatto il biglietto, facile direte voi, "... che ci vuole?!?", ci vuole una gran faccia di merda, e quella o ce l'hai o non ce l'hai!
Dalle mie parti si dice "Facile fare il busone con il culo degli altri!", non me ne vogliano gli omosessuali ma è un modo di dire e i gatti ciechi non si sono mai lamentati, in poche parole penso che le suore, la chiesa e compagnia bella possono piacere o non piacere, è una questione di fede, e con i biglietti non centra niente, ma chiedergli un documento per farli una multa, è qualcosa di completamente diverso!
Detto questo non è che si chiude un occhio perché è una suora, però quella faccia di merda da controllore a volte non viene bene, a volte non riesci a trovare la tua Magnum d'assalto e senza quell'espressione rischi di fare una brutta fine, non sei convincente, rischi di infilarti in un angolo buio da cui è poi difficile uscire!
Io sono abituato a stare su un palco, ma l'autobus non è palcoscenico, e a volte se devi dare un brutto spettacolo è meglio che eviti, meglio fermarsi finché sei in tempo, prova a chiedere documento ad una suora che ha timbrato un solo biglietto su un multi corsa con altre 6 timbrature da fare, ad una suora che gira in autobus, come la gente normale che si comporta come la gente normale. Voi non potete immaginare il numero impressionante di umarells che si dimenticano di timbrare il multi corsa per le rispettive mogli, nipoti, amici e a volte per loro stessi, vederli usare il vecchio trucco della sportina della spesa sotto l'obliteratrice mentre parlano con l'autista "...stavo chiedendo un informazione e avrei timbrato, la vede la busta?". Senza mettere in conto poi i problemi logistici del trolley, del bastone e della vista scarsa, quando vedi un biglietto da 10 corse timbrato 16 volte, la riesci a fare la faccia di merda per dirgli che gli devi fare una multa, cosa penseresti se tuo nonno viene a trovarti e ti dice che il controllore ha fatto la multa alla nonna perchè si è dimenticata di timbrare il biglietto?
Insomma il controllore è il controllore, e se ha deciso di non fare la multa alla suora avrà avuto i suo buoni motivi, non stà a noi giudicare, questa è una storia come tante altre, domani, magari su un altro autobus ci sarà un altra suora da multare e vedremo come andrà a finire.
Per adesso fate cosi, provate a fare la faccia di merda più di merda che potete, fatevi una foto e guardatela, immaginate che la suora a cui volete fare la multa non ha i documenti e siete costretti a chiamare i carabinieri, in mezzo alla strada, davanti a tutti, se riesci a fare la stessa espessione anche in quella occasione allora sei bravo, altrimenti porta giù dall'autobus quella faccia da culo che oggi non è un buon giorno per fare una multa ad una suora!