venerdì 18 maggio 2007

Politicamente corretto


L'espressione "politicamente corretto", indica quel linguaggio che, diplomaticamente, è privo di termini che possano essere considerati discriminatori (dio benedica Wikipedia ), del resto se sei un controllore oltre a imparare tutto quello che c'è da sapere sulle tecniche usate dagli abusivi, devi anche saper parlare con l'abusivo, si perché adesso i passeggeri sono clienti e devi avere un certo riguardo, quindi citando il regolamento "...in caso di irregolarità sull'utilizzo dei titoli di viaggio..." il politicamente corretto impone che non sei uno che gira a scrocco ma sei un cliente che utilizza in maniera irregolare il titolo di viaggio, non la prendiamo neanche in considerazione la possibilità che qualcuno osi mai salire a bordo senza biglietto! Capite che essere politicamente corretto diventa duro quando hai davanti una persona che ha preso qualcosa senza pagarla ed essere costretto a trattarlo come uno che fa un uso irregolare del titolo di viaggio, il controllore è pure costretto a tirarlo fuori dall'imbarazzo del momento, usando parole tipo "Mi dispiace!", "Purtroppo è il mio lavoro" oppure spostare il problema, non è un passeggero senza biglietto, è un biglietto che purtroppo non è voluto salire sull'autobus, quindi concludi con l'apoteosi del politicamente corretto "...del resto il regolamento non prevede un utilizzo irregolare...", "Ha!Bhe! Allora se lo dice il regolamento mi sento più tranquillo!" cioè non è l'abusivo, opss, non è il cliente senza biglietto, è il regolamento che prevede che lo debba avere, si sposta il problema, e sposta sposta, il controllore riesce ad uscirne politicamente corretto!
A volte capita che l'abusivo non recepisce il concetto di politicamente corretto, semplicemente perché il "cliente" non aveva voglia di fare il biglietto e pensava di farla franca, per questo a volte i controllori non spostano il problema, lo eliminano e basta, parlando politicamente corretto, s'intende!

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