giovedì 22 aprile 2010

Che fine ha fatto il King?


Che fine ha fatto il King?
Domandone....
Che sia diventato una rockstar?
Che l'abbiano fatto fuori?
Che si sia rotto le balle di scrivere nel suo blog?
Da dove comincio a raccontarvi questa storia...forse dal giorno in cui un padre di famiglia qualsiasi, con un calcio ben assestato, mette K.O il controllore...ma questa è una storia che vi ho già raccontato e succede a volte che a raccontare sempre le stesse storie si diventa ripetitivi, noiosi e talvolta patetici!
Andiamo più avanti e saltiamo questo passo?
Sapete cosa è l'aspettativa?
Ve la spiego in parole semplici. Almeno una volta nella tua carriera lavorativa puoi prendere un periodo di "pausa", una interruzione del proprio lavoro, dove sei libero, dove non devi rispondere a niente e nessuno, dove puoi fare quello che ti pare e naturalmente dove non prendi lo stipendio.
Il perché lo fai può essere diverso da persona a persona, perché ho scelto di farlo io non so dirvelo, ma la domanda che mi sono fatto è stata "Perché no!!".
Adesso qualcuno potrebbe pensare a quel paraculo del King che in tempo di crisi si permette il lusso di stare a casa 6 mesi senza stipendio a fare l'abusivo sugli autobus!
Ahhh! Non ve lo avevo detto adesso anche io, per la prima volta nella mia vita, nella mia città devo fare il biglietto.
Comunque, diciamolo pure tranquillamente, non sono un paraculo, ma se in 4 anni da controllore hai accumulato 180 giorni di infortunio, il lusso di stare 6 mesi senza stipendio campando di "indennità danni/morali" te lo puoi permettere, piuttosto che comprarti una macchina nuova o sputtanarti i soldi alle macchinette dei video poker, cosa c'è di meglio che 6 mesi di ferie a guardare la TV, bighellonare tutto il giorno senza nessuno che ti mandi a "fanculo" 2000 volte al giorno o nella peggiore delle ipotesi ti riempa la faccia di schiaffoni?
Vabbe!!!...dai regaz!!!!....chi non lo farebbe se non ne avesse la possibilità?
Poi devo dirla tutta, qualche cosuccia me la sono comprata, alla fine me lo sono meritata, un amplificatore nuovo, un JCM 800 più la cassa, una vacanza a Barcellona, un giretto nella residenza estiva dei miei in Puglia, la pubblicazione del disco di esordio della mia band e qualche cenetta con la mia signora...faccio male?
Ma poi alla fine quelli come me a stare a casa a fare un cazzo non ci riescono, e oltre a girare in autobus senza biglietto nel tentativo di beccare un controllore e riuscirlo a fregare, vado a lavorare qua e la, dalle mie parti si chiama "ciapinaro", sarò anche un paraculo, ma per me se non hai un lavoro e non lo fai con tutta la passione che merita, qualcosa manca sempre, peccato che non tutti lo capiscano, soprattutto quando il tuo ambiente di lavoro è "pubblico"!
Cosa spinge poi una persona a rinunciare a sei mesi di stipendio da "dipendente pubblico" per prendere lo stipendio da apprendista operaio, non ve lo so spiegare, forse fa parte di tante storie che vi ho raccontato, ma soprattutto di quelle che non vi ho mai raccontato, ma tranquilli sono sempre il King e qualcosa mi inventerò sempre!
Forse potrei trasformare questo blog ed intitolarlo "Le cose che non vi ho mai detto", ma come si dice, l'aspettativa dura solo 6 mesi e con tutto il rispetto la sensazione di non sapere cosa succederà domani da un lato eccita, ma dall'altro la mia esperienza da paraculo mi impone di guardarmi intorno ma sempre costeggiando il muro, non si sa mai che qualcuno da un momento all'altro lo appoggi la dove fa più male...capite a'me!
Boon...stacco...vado in branda, i tempi in cui stavo sveglio fino alle 4 di notte sono passati, domani la sveglia suona presto, mi aspetta un "ciapino" da fare in centro, sono indeciso se andarci in vespa o in autobus rigorosamente senza biglietto, in entrambi i casi rischio una multa, ma detto fra noi, se ci sai fare, e io sono un esperto, un controllore lo freghi la telecamera di accesso al centro no!
ASTA LA VISTA!

martedì 2 marzo 2010

Fahrkarte Kontrollier



1 - Mia moglie sta avendo le doglie. Dobbiamo andare all'ospedale velocemente!
2 - Un amico di mio padre possiede il treno!
3 - Non posso sentirti! Il rumore del treno è alto!...Cooosa?!?
4 - Lui è un disabile e io sono il suo accompagnatore!
5 - Sono il nuovo Presidente del Consiglio! Viaggio gratis!
6 - E' tutto ok! Sono il lista!
7 - Mi dispiace! Ho entrambe le braccia rotte! Non posso darle il biglietto!
8 - ......
9 - Biglietto? Pensavo che le studentesse girassero gratis?
10 - Perché non ho il biglietto? E' una storia lunga ma te la voglio raccontare. Quando avevo solo sette anni mio padre è morto e per mia madre è passato tanto tempo prima di...


In poche parole, devi sempre avere una buona scusa da raccontare, certo devi renderla credibile, altrimenti diventa un semplice "stacchetto" comico.
C'è un vecchio trucco che usano spesso i ragazzetti, dare il nome del compagno di classe possessore di abbonamento annuale in modo che se anche il controllore decidesse di fare una verifica, tutto risulterebbe abbastanza veritiero.
Purtroppo come dicevo prima è un vecchio trucco, cosi vecchio che ormai il controllore se lo aspetta 9 volte su 10, e anche se realmente un ragazzetto ha dimenticato l'abbonamento a casa, comunque il controllore dubiterà!
A parte che il tutto può sembrare una ragazzata, ma la dichiarazione di generalità false e sostituzione di persona è comunque un reato, ho visto parecchi genitori usare i soldi previsti per regalare un motorino nuovo al figlio per pagare gli optional del nuovo Mercedes del loro avvocato, ma queste sono sottigliezze, che purtroppo ai ragazzetti abusivi non vengono mai in mente quando si trovano davanti ad un controllore.
Sta di fatto che tutti pensano che fregare un controllore sia una passeggiata, a volte è cosi, ma molte volte devi essere veramente bravo.
Insomma alla richiesta di un titolo di viaggio il cinnazzo ingenuo mostra subito una certa sicurezza, nel dirti come si chiama, che il suo abbonamento è rimasto nell'altro zaino di scuola e che si rende disponibile a prendere la multa, tanto sa già che basta pagare 4 euro entro 5 giorni e non paga 40 euro.
Mhm...il controllore non è convinto, o meglio, non si fida a priori e chiede comunque un documento, o qualcosa con il suo nome scritto sopra giusto per confermare i dati che ti sta dando.
Il ragazzo continua a negare la presenza di un documento e apre il portafoglio per far vedere che non ha nulla!
Purtroppo all'occhio attento ed esperto del controllore non sfugge la presenza di un codice fiscale, non è un vero e prorpio documento ma giustamente da un 14enne non si può pretendere una carta d'identità.
"Mi mostra per cortesia quel codice fiscale?"
"Non è mio, è di mio fratello!"
"Mi scusi, ma lei gira con il portafoglio di suo fratello?"
"Lo preso per sbaglio stamattina!"
"Mi mostra comunque quel documento gentilmente?
Il ragazzo tira fuori il codice fiscale dal portafoglio e lo mette nelle mani del controllore.
"Mi scusi, ma se il codice fiscale e di suo fratello come mai ha un cognome differente?"
"Siamo figli di due padri differenti!"
Adesso un controllore non dovrebbe mai entrare nel personale degli abusivi, ma entra nella parte di un genitore che si ritrova con un figlio pieno di denunce a 14 anni perchè con una scusa banale voleva evitare di pagare 40 euro.
"Mi scusi ma è prorpio sicuro che lei si chiama cosi e questo scritto qua sopra non è lei?"
"Certo, sicurissimo!"
Adesso ditemi voi cosa avrebbe dovuto fare il controllore, credere ai dati dichiarati a voce, oppure denunciare il giovane per dichiarazione di dati falsi?
Il controllore fa un ultimo tentativo, dal lei si passa al tu, un po' per creare confidenza, un po' per generare una forma di autorità mista a terrore psicologico...
"Scusami, ma io alla storia del portafoglio di tuo fratello figlio di secondo letto non ci credo...io se vuoi scrivo il nome che mi stai dicendo, ma un attimo dopo mi vedo costretto a chiamare i vigile per denunciarti, dimmi tu cosa devo fare?"
Il giovane esita, non è convinto, o meglio, è ancora convinto che il suo trucchetto sia innovativo e infallibile e continua ad insistere con il controllore che il nome dichiarato a voce è il suo vero nome.
"Devo scendere!"
"Va bene scendiamo!"
Il controllore aveva in mano il codice fiscale del "fratello" e si poteva scendere, il cinno non sarebbe certo scappato lasciandoglielo nelle mani, si poteva scendere tranquillamente, ma mentre i due scendono un'amica dell'abusivo lo saluta chiamandolo per cognome, naturalmente con il cognome scritto sul codice fiscale.
I due sono alla fermata, e il controllore fa un ultimo tentativo...
"Allora che nome devo scrivere sul verbale?"
"Quello che le ho detto!"
"Luca (nome di fantasia), la tua amica ti ha chiamato per nome, la scusa non regge più,vogliamo continuare?"
"Quella stronza, mi ha fatto scoprire!"
Non vado oltre, ma il giovane ha candidamente ammesso che con altri controllori il trucchetto ha funzionato, lo ammetto ci sono abusivi rincoglioniti, ma ci sono anche controllori rincoglioniti, ma soprattutto il giochino è cosi vecchio che ormai è arrivato il momento di inventarsi qualcosa di nuovo e di più divertente, come ha fatto il comico tedesco Kesslers Knigge.
In effetti ormai nessuno si inventa più delle scuse divertenti, oppure siamo al punto che il controllore ne ha sentite cosi tante che non ti da neanche il tempo di raccontarla, tanto ormai, che sei un abusivo, che sei uno che ci sta provando e che di fare il biglietto non ne hai mai avuto voglia si vede lontano un chilometro e il giochino non funziona più!
Quello che non capirò mai è perchè uno che comunque commette un reato amministrativo, la multa, preferisca commettere anche dei reati penali per evitare di pagare 40 euro, poi detto fra noi, finché lo fa un ragazzino ci sta anche, ma quando lo vedi fare da un maggiorenne, da un padre di famiglia o dalla casalinga questo ti da molto da riflettere!
Vabbè...fermiamoci qui, altrimenti risulterei ripetitivo, facciamoci una grassa risata e non pensiamoci più, oggi voglio farmi una risata e non pensare ad altro, domani forse il controllore potrebbe essere molto più stronzo e farti finire veramente in un aula di tribunale. Ma non tanto per cattiveria, giusto per vedere che scusa sapresti inventarti, casomai da qualche parte esista il blog del giudice, e se trovi un pollo e sempre bello condividerlo con un altro bloggers!

martedì 23 febbraio 2010

Caricatura


Disegno di Mauro Daviddi

Quando si parla di "caricature" tutti pensiamo al disegnatore che in un paio di minuti ti fa un immagine divertente su cui ci si può ridere e scherzare sopra.
Se però vi dico che un controllore è stato "caricato" di peso sull'autobus e buttato sul marciapiede dall'abusivo di turno, sono sicuro che in pochi ci ridono e ci scherzano sopra...almeno ci spero!
Tranquilli, non è successo al vostro controllore preferito, ma è successo ad un suo amico!
Sono andato a trovarlo in ospedale alcuni giorni fa, dopo che ha passato 4 ore sotto i ferri. Purtroppo è messo male, adesso io non sono un dottore e non parlo "dottorese", ma tra una pugnetta e l'altra gli è uscita fuori posto la spalla e si è rotto l'omero in tre punti, insomma, mica cazzi!
E l'abusivo?
Nulla, sparito nel nulla, si è fatto di nebbia, come si dice dalle mie parti.
Adesso qualcuno mi potrà anche dire chi è quello stupido che sale in due su un autobus di 18 metri, alle sette e mezza del mattino di fronte al più grande ospedale della città, controllare l'autobus e sperare di scendere senza avere un problema.
Oppure potrei chiedermi chi è quello stupido di capoccione aziendale che ce li manda, in culo alla sicurezza e in culo al rispetto per il lavoratore!
Ma questa è una domanda che non mi posso fare e sopratutto è una domanda che non posso fare, perchè so già da prima che non c'è risposta se non "...che ci possiamo fare?!?!".
Appunto, che ci possiamo fare?
Bhe!...forse, e dico forse potremo iniziare a ragionare in un altra maniera, almeno ragionare, ma anche questo non si può fare, purtroppo ragionare non è da controllori.
Figuriamoci se poi lo fanno i capoccioni aziendali, loro fanno una linea retta, dal punto A al punto B, ci mettono un autobus, un autista, un paio di fermate in mezzo e cosi garantiscono un sevizio, loro sono ingegneri del trasporto pubblico, mica filosofi o sociologi, e quando si tratta di discutere con le persone, questo gli crea un po' di problemi!
Ma non voglio fare polemica "...perché devi stare attento a quello che scrivi!" mi disse una volta uno, ma la gente si fa delle domande e purtroppo l'idea che qualcuno non risponda mai o faccia lo gnorri come solo un abusivo sa fare, questo mi da fastidio, ma c'è anche qualcuno che dice che sono cosi infastidito posso "serenamente" tornare a guidare un autobus.
Non che guidare un autobus mi dia fastidio, ma tornarlo a guidare per uno che "...considera i suoi collaboratori un bene prezioso..." tranne quando sono in un letto d'ospedale a causa di un infortunio sul lavoro, mi genera dei dubbi, dubbi che purtroppo faccio fatica a togliermi anche se ho un volante tra le mani!
Basta! Sono troppo polemico, sono troppo incazzato, sono troppo disgustato e sono sempre più stanco, mi ci vorrebbe una pausa, ci vorrebbe una caricatura, di quelle divertenti, di quelle che ti fanno ridere anche quando non c'è un cazzo da ridere. Oppure potrei limitarmi a ridere nel vedere persone che sono dal vivo le caricature di se stesso, la caricatura di un abusivo, la caricatura di un controllore o la caricatura di un capoccione aziendale...decidete voi quella che fa più ridere!


Disegno di Mauro Daviddi


mercoledì 17 febbraio 2010

Tra un'ospitata e l'altra...


Oggi sono stato ospite di una radio locale, RadioCittaFujiko, durante la trasmissione ImpronteDigitali, e ringrazio Filippo e Inkiosto, i conduttori radiofonici, che mi hanno invitato!
Fa sempre piacere partecipare a trasmissioni di questo tipo, un po' per chiacchierare, un po' per divertirci, ma sopratutto per confrontarsi!
Certo che per chi legge questo blog non ci sono state rivelazioni eclatanti, ma è sempre importante discutere ed interagire con altre persone sul duro lavoro del verificatore titoli di viaggio, non si sa mai che magari domani il controllore si ritrovi con qualche abusivo in meno e con qualche abbonato in più.
Ultimamente poi, del mio blog si è parlato parecchio negli ambienti dei controllori, e a dire la verità qualcuno si è anche incazzato perchè dice che io vado in giro a raccontare i trucchi e i segreti del mestiere.
Anche qualche capoccione aziendale mi ha consigliato di stare in okkio, ma alla fine io racconto storie, storie di controllori, abusivi e abbonati, storie di ordinaria follia, e se a qualcuno le mie storie non piacciono o danno fastidio, poco importa.
Basta leggere un altro blog, oppure se proprio non se ne può fare a meno, lasciatemi almeno il beneficio del dubbio, che mi stia inventando tutto e che il mio è solo un modo come un'altro per soddisfare quel bisogno di egocentrismo che c'è in ognuno di noi!
Lo so, lo ammetto, pecco di divismo, marchio le penne del controllore con il mio nickname, perchè alla fine anche se in fondo al verbale c'è la matricola aziendale, che la multa te la stia facendo il King lo devi sapere, e non dico esserne onorato, ma almeno sai che non te la sta facendo perchè un sadico come dice qualcuno, ma che se hai culo e se hai inventato una scusa carina molto probabilmente la tua storia verrà scritta su questo blog!
L'altro giorno i controllori si trovavano a bordo di un autobus, uno qualsiasi, quando un ragazzo sale si siede e un attimo dopo si accorge che i "sadici" erano a bordo.
Inizia a ravanare nelle tasche sotto l'occhio vigile del controllore, che detto fra noi il tempo di inserire l'eurino glielo stavano dando, non si erano ancora qualificati e detto fra noi si stavano facendo i fatti loro!
Ravana, ravana, ravana, ma la cifra necessaria per mettersi in regola non saltava fuori dalle tasche ed è cosi che con un gesto felino alla prima fermata utile in mezzo al nulla il giovane scende!
Adesso se sei uno furbo, se sai che i controllori sono in azione su quella linea e tu l'euro per il biglietto non ce l'hai, dovresti renderti conto che oggi potrebbe essere un buon giorno per farsi due passi a piedi.
E i controllori?
Loro sono infami si sa, sono sadici, controllano l'autobus appena il giovane è sceso, tutti in regola e invece che andarsi a godere una sacrosanta pausa caffè scendono e aspettano!
Di solito si aspetta l'abusivo appiedato che passa davanti a loro a testa bassa, ma aspetta aspetta l'abusivo non passa!
Che sia stato cosi "furbo" da salire sull'autobus successivo?
Manco a dirlo signori, era li, seduto, con i piedi sul sedile di fronte, con l'aria di quello che anche per oggi è riuscito a fregare i controllori!
C'è una cosa che non capirò mai, se l'abusivo prova a fregare il controllore lo osannano come un divo e gli dedicano un gruppo su facebook, se il controllore prova a fregare l'abusivo è un infame sadico, non capisco, e se qualcuno me lo spiega mi fa un favore!
Ma torniamo a noi....
I controllori potevano anche starsene a terra, quella era una multa troppo facile, ma le multe non sono ne facili ne difficili, la multa è la multa, va fatta e basta!
Non vi dico il casino che ne è saltato fuori, a detta dell'abusivo, i controllori che avevano già visto sul precedente autobus che lui non aveva gli spicci per comprare il biglietto potevano chiudere un occhio. Quindi in poche parole non solo dovevano farlo scendere, come hanno fatto la prima volta, ma dovevano anche evitare di controllore gli altri autobus su quella linea per un tempo necessario per fare in modo che l'abusivo arrivasse a destinazione con tutta calma!
Il giovane non aveva documenti, ma aveva in mano il suo curriculum e non è stato difficile avere comunque dei dati certi per la compilazione del verbale.
Era un disoccupato in cerca di occupazione e accusava in controllori di non capire il suo disagio, ma soprattutto di non capire cosa volesse dire lavorare, dal momento che il lavoro del controllore non era un vero lavoro.
Lo ammetto, dispiace sempre quando ti trovi davanti persone con i più diversi problemi, ma non bisognerebbe mai dimenticare che alla fine la scelta di salire su quell'autobus sapendo che alla fermata successiva sarebbero saliti i controllori l'hai fatta tu, e lavoro di merda o non di merda, quello senza biglietto sei e sarai sempre tu!
Il controllore...un non lavoro!
Io dico che è un lavoro come tutti gli altri, a volte divertente, a volte pesissimo, ma comunque un lavoro. L'abusivo disoccupato augurava al controllore di trovarsi un giorno anche lui nella situazione di non avere un lavoro per capire cosa si prova.
Io non sono mai stato disoccupato, ho iniziato a lavorare 1 5 anni ed ho sempre lavorato.
Ho fatto l'ascensorista, il portiere di notte, ho lavorato in cantiere, ho installato impianti satellitari, il tecnico dei computer, il lavapiatti e lo sguattero da cucina per pagarmi le vacanze estive, l'elettricista, il grafico e ho persino lavorato in un call center per tre mesi, in certi periodi facevo anche tre lavori al giorno, la mattina in cantiere, il pomeriggio a guidare un autobus e la notte ad aspettare le puttane che tornavano in albergo, ero il portiere non il pappa!
Adesso il controllore potrà anche essere un infame perchè ha multato il disoccupato e il suo può anche essere un non-lavoro, ma l'omarino vestito di blu che sta la davanti con un volante in mano, i garagisti che stanno nei depositi e tutto il personale che serve per muovere il sedere del disoccupato da una parte all'altra della città, loro stanno lavorando, e se non fanno quel lavoro anche loro domani potrebbero ritrovarsi senza, idem il controllore!
Non lo so, non capisco, il controllore...un non-lavoro!
Vabbo, io sono un bloggers, uno che scrive e ha un blog dove racconta storie, se domani facessi un altro lavoro forse scriverei altre storie e se non facessi nessun lavoro, forse non scriverei niente. Forse potrei tentare la carriera da rock star, oppure, se proprio me la vedo brutta potrei fare l'ospite fisso e campare di ospitate, infondo finché hai una buona storia da raccontare con sei ancora fottuto, a meno che non ti trovi su un autobus, sei senza biglietto e il controllore davanti a te di storie ne ha già sentite tante da riempirci un blog!

mercoledì 10 febbraio 2010

Anche i controllori nel loro piccolo s'incazzano


Un signore è seduto in autobus e tiene i piedi appoggiati sul sedile di fronte. Ad un certo punto sale il controllore per controllare i biglietti, e quando lo vede dice:
- Mi scusi, ma lei anche a casa mette i piedi sul sedile?
- No... e lei anche a casa timbra i biglietti?

Una signora arriva ad una fermata dell'autobus e chiede ad un controllore che sosta nei pressi:

- Scusi, passa di qui il ventotto?
Il controllore prende in mano la sua agenda, la consulta e dice:
- No, il ventotto sono a casa di riposo!


Tre borseggiatori salgono su un autobus e gridano:
-Fermi tutti!! questa è una rapina!
Allora una signora si alza, da una borsettata in testa a uno dei tre e dice:
-Disgraziato!!! Mi sembrava il controllore!!

In autobus il controllore:
-Prego biglietti!
Un uomo con un pollo in gabbia, esibisce il biglietto.
Il controllore:
-E il pollo?
-Perche` il pollo paga? risponde l`uomo.
-Certo!! se e` vivo paga se e` morto no!!
L`uomo lo prende gli tira il collo.
-Ecco ora e`morto non paga!!
Piu` avanti un altro uomo con un pappagallo in gabbia.
Il controllore:
-Prego biglietti
Il pappagallo:
-Pasca` nu` fa` o` strunz` paga o` biglietto!!!

A Roma, in un autobus, un tizio strilla al controllore:
-Aohoo!, Ma quando parte ‘sto cesso?”
E il controllore:
-Quando se riempie de stronzi!”

Quattro controllori in macchina durante il turno di notte si avvicinano ad una prostituta ferma alla fermata dell'autobus:
-Quanto vuoi?
-40 davanti, 100 dietro!
Dal sedile posteriore un controllore:
-Perché noi dobbiamo pagare di più?

Quattro controllori in macchina durante il turno di notte si avvicinano ad una prostituta ferma alla fermata dell'autobus:
-Quanto vuoi?
-40 euro!
Dal sedile posteriore un controllore:
-Se la paghiamo subito costa meno?

Quattro controllori in macchina durante il turno di notte si avvicinano ad una prostituta ferma alla fermata dell'autobus:
-Quanto vuoi?
-40 euro!
Dal sedile posteriore un controllore:
-Se non la pago subito mi arriva qualcosa a casa?

-Questo biglietto è pluritimbrato!
-Si vede che l'ho pagato di più!
Aldo, Giovanni & Giacomo (Tre uomini e una gamba, 1997)

Controllore puzzi di sudore!
anonimo ultras



Caro controllore non t'incazzare...fatti una risata!

venerdì 29 gennaio 2010

Esportazione di abusivi

In questa settimana è venuto a farmi visita un vecchio amico. Negli ultimi 2 anni ha vissuto a Barcellona, Spagna, ma per 12 anni ha vissuto in città, un carissimo amico, ma purtroppo un abusivo da competizione.
Nei suoi lunghi anni di permanenza all'università aveva collezionato una serie di verbali, tutti pagati s'intende, ma il suo non era un vizio, era semplicemente calcolo delle probabilità e risparmio effettivo.
In poche parole, lui diceva che un abbonamento annuale per studenti dal costo di 192 euro moltiplicato per 12 anni avrebbe prodotto una spesa di circa 2300 euro, e che se alla fine dividiamo per 40 euro, in costo di una multa, se riusciva a prendere meno di 57 multe, comunque ci stava guadagnando.
Prendere 57 multe in 12 anni, circa 5 all'anno, è quasi impossibile, anche se non improbabile, se un controllore ti fa la posta ne prendi tre al mese, ma alla fine diciamo che con le sue 3/4 multe all'anno è andato via dalla città soddisfatto per aver in qualche modo fregato il sistema!
Certo negli ultimi anni che ci frequentavamo l'ho assillato parecchio, l'avevo anche convinto a fare il biglietto e c'ero quasi riuscito, poi l'ultima mazzata gliel'ha data un controllore una mattina.
Per mantenersi agli studi ogni tanto faceva il guardiano notturno in un parcheggio e una mattina di ritorno dal lavoro dopo aver incassato i suoi 50 euro per 10 ore di lavoro gli ha consegnati nelle mani del controllore, lasciandolo senza soldi per parecchi giorni!
Alla fine va bene il calcolo tra possibilità di incontrare il controllore e il costo di un abbonamento, ma se lo becco nel giorno sbagliato stare tre giorni senza mangiare non so fino a che punto ne valga la pena!
Ma torniamo a noi...
Davanti ad un buon bicchiere di vino conversiamo, sono due anni che non lo vedo e di cose da raccontarci ne abbiamo parecchie, musica, politica e donne, poi apre il portafogli per mostrarmi una foto e noto un biglietto del bus.
"Ahh! Allora in Spagna l'hanno trovato il modo per farti pagare, altrimenti mi sa che vai piedi!"
Ma un abusivo non si smentisce mai e mi spiega che quello che ha in tasca è un multi corse per over 65.
In pratica a Barcellona se non hai il biglietto non sali, ma infondo basta infilare un biglietto dentro la macchinetta e alla fine entri.
A questo punto del racconto mi meraviglio, possibile che un sistema con tanto sbattimento per evitare che la gente giri a scrocco e poi si fanno fregare dal primo cazzone di italiano?
Domando...
"Ma quando sale in controllore e ti trova con un biglietto per anziani non si incazzano?"
"Se salgono i controllori e meglio che non glielo fai vedere niente e gli dici che sei senza biglietto!"
"Perché?"
"Perché in Spagna i controllori ti aprono il culo e se scoprono che provi a fregarli sono cazzi!"
In effetti se vado a leggere il regolamento dell'azienda di trasporti spagnola leggo con piacere la seguente dicitura "...una percepción de 40 euros, sin perjuicio que se pueda formular la denuncia oportuna.", se poi la si paga subito si può ridurre del 50%, poi parlando dei controllori dicono "...están autorizados a vigilar e inspeccionar el cumplimiento de las señaladas obligaciones y deberán dar cuenta de las infracciones detectadas formulando la correspondiente denuncia...", io non capisco molto bene lo spagnolo ma le parole vigilar e inspeccionar non lasciano molto dubbi su quanto ti possono aprire il di dietro nel caso tu provi a fregarli.
Ma c'è una cosa che apprezzo tantissimo nel regolamento di quest'azienda "El incumplimiento por los usuarios de las obligaciones mencionadas en el artículo 4 y de las prohibiciones señaladas en el artículo 5 de este Reglamento será considerado falta leve", ripeto la mia totale mancanza di familiarità con la lingua iberica ma "falta leve" viene tradotto da Google con la parola "negligenza"!
Per capirci, non esiste "Non capivo!", "Non sapevo!", "Non è colpa mia!", qui mettono nero su bianco che se non rispetti queste regole sei un idiota e come tale ti tratteremo, e se pensi che loro considerano infrangere le regole "...todo comportamiento que implique peligro para la propia integridad física o la de los otros usuarios o que se pueda considerar molesto u ofensivo para éstos o para los agentes y personal de las empresas explotadoras...", mi sento di dire liberamente che se ti comporti da idiota, oppure la tua presenza a bordo risulta molesto u ofensivo per i controllori o gli altri passeggeri...bhe non capisco bene lo spagnolo, ma il concetto di "...ti aprono il culo!" che citava il mio amico abusivo mi è più chiaro!
Finisco la serata con il mio amico verso le tre di notte, io vado a casa mia e lui si dirige da altri amici di cui è ospite, mi chiede se l'indomani mattina per andare in centro deve fare il biglietto, io lo guardo con l'occhio effetto-lambrusco e gli sorrido...
"Jason, non siamo mica in Spagna, qui è a piacere tuo, vedi tu quello che devi fare!"
Poi mi allontano e lo vedo ciondolare via, tra pochi giorni tornerà a Barcellona, rimarrà in città giusto il tempo di fare qualche viaggio a scrocco, tanto tra probabilità, casistica e il fatto che qui il culo non te lo apre nessuno per un biglietto chi te lo fa fare di pagare un euro!
Oggi l'ho rivisto, abbiamo parlato di quanto la città è cambiata e mi mostra il suo bel multi corsa comprato apposta per i giorni che rimane in città, sono rimasto meravigliato.
Il mio amico è cambiato, forse, tutto sommato, una "apertina" di culo ogni tanto non fa male. Forse dovremmo prendere tutti i nostri abusivi ed esportarli un po' all'estero per poi farli tornare ligi al dovere, oppure, se proprio vogliamo evitare tutto questo sbattimento, dovremmo provare anche noi ad aprire la nostra mente o qualcosa di altro, tutto alla fine dipende da come ragioni, se con la testa o con il culo...un consiglio, ragioniamo con la testa, che il culo fa male, ma se proprio dobbiamo....

martedì 26 gennaio 2010

Perchè l'autista non controlla il biglietto?

Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abusivo di turno che si lamenta del fatto che se l'autista avesse la possibilità di fare il biglietto lui lo avrebbe fatto.
Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abbonato di turno che dice che se l'autista controllasse i biglietti tutti lo farebbero.
All'abusivo risponderei volentieri che gli autobus, essendo un servizio pubblico, girano comunque anche senza passeggeri o siete ancora convinti che tutti il servizio venga pagato con la vendita dei titoli di viaggio?
Dal momento che l'azienda di trasporti ci mette l'autista, il mezzo e la benza per camminare, il minimo che puoi fare tu se vuoi girare in autobus è quello di sbatterti per procurarti un biglietto!
2500 rivendite tra città e provincia, 29 emettritrici automatiche nelle fermate di maggior interesse, 5 punti informazione ubicati nei punti strategici della città (stazione, aeroporto, autostazione e centro città) senza contare le immancabili Ducati sui mezzi urbani e la possibilità di acquistare il biglietto su mezzi extraurbani a prezzo maggiorato con un taglio massimo di 5 euro, e tu stai ancora li a raccontarmi che non sei riuscito a trovare un biglietto?
"Si ma se ero in un posto isolato e non c'era niente di tutto ciò?"
Domanda uno, come ci sei andato a buco di culo? Prima di andarci non ti potevi preoccupare di come fare a tornare?
Oppure volete farmi credere che un alieno vi ha rapito contro la vostra volontà lasciandovi come unica possibilità per tornare a casa il mezzo pubblico?
Balle...volere è potere, se non hai il biglietto è perchè non lo volevi fare, oppure, cosa ancora peggiore, sei salito con la consapevolezza di essere senza biglietto e hai tentato la sorte, t'ha detto male e invece di considerarti un pirla preferisci incazzarti con l'azienda che non ti ha messo a disposizione un bigliettaio personale, qualora tu ti ritrovassi sperduto nella nebbia in qualche angolo remoto della città!
Parliamo di cose serie, che per adesso il motore del futuro non va avanti a cazzate, la benza costa, il bigliettaio costa e i furbi continueranno a girare senza biglietto comunque, la legge lo permette e chi siamo noi per metterci al di sopra della legge?
La domanda rimane e per molte persone risulta una domanda a cui nessuno vuole mai rispondere, oggi voglio darvi la mia personale interpretazione da autista di autobus!
L'autista non controlla i biglietti e non li vende perchè non ne ha voglia un cazzo, ma non perchè è fatica o sbattimento, perchè non ne vale la pena, non siamo ancora pronti a dare all'autista il potere di decidere chi deve e chi non deve prendere l'autobus!
Due episodi mi hanno colpito particolarmente in questi mesi, il caso di Treviso e quello di Padova.
Tralascio tutto il discorso sul razzismo, una bella parola di cui tutti si sciacquano la bocca, a me mi chiamano razzista almeno cinque o sei volte al giorno e io razzista non sono, certo alcune culture mi stanno sulle balle piuttosto che altre, ma di sicuro non mi stanno sulle balle perchè penso di far parte di una razza superiore, questione di abitudini e modi di fare.
Se uno stronzo parcheggia in seconda fila e lo mando a cagare, non vedo perchè per il semplice motivo che abbia la pelle di un colore diverso dal mio lo debba tollerare oppure debba sentirmi chiamare razzista se gli rifaccio la fiancata, per me rimane semplicemente uno stronzo perchè ha l'abitudine di parcheggiare in seconda fila, indipendentemente dal Dio in cui crede, dal colore della sua pelle o dalla lingua che parla!
In sintesi, se parcheggi correttamente e non dai fastidio alla circolazione stradale, molto probabilmente non mi preoccuperei neanche di chiamarti stronzo, forse non ti cagherei neanche, ma soprattutto non me ne farei un problema di coscienza se non riesci a trovare parcheggio quando con un solo euro, se vuoi, puoi prendere per un ora tutti i mezzi pubblici che vuoi e risolvere cosi tutti i problemi di parcheggio ...non so se mi sono spiegato!
Ma torniamo ai due casi veneti.
Nel primo caso un autista-controllore non carica due passeggere minorenni perchè non hanno i soldi per comprare il biglietto. Adesso non entro nella discussione di cosa avrei fatto io, ma personalmente avrei agito in modo da punire i genitori che lasciano girare due ragazzine di 9 e 14 anni senza soldi e senza documenti.
Perché in tutta questa storia dove si è accusato e condannato l'autista di ogni sorta di colpa, nessuno si è chiesto la responsabilità dei genitori in tutto questo. Troppo facile prendersela con l'autista che non le ha fatte salire, ma alla fine se chiediamo al conducente di controllare e vendere i biglietti, la possibilità di lasciare a piedi chi non paga o chi è senza titolo direi che è sacrosanta, se poi gli dobbiamo lasciare la responsabilità di scegliere chi può o chi non può essere un abusivo, allora scusatemi, ma alla domanda iniziale rispondo con un secco "Col cazzo!", questa responsibilità al 27 del mese non me la riconoscono. Mesi, anni, della mia passati tra avvocati, tribunali e infamie varie non valgono il viaggio a scrocco di due ragazzine di 9 e 14 anni, una responsabilità che non si sono presi neanche i genitori me la devo prendere io che guido un autobus? Me la devo prendere io che il mio compito e solo quello di fare avanti e indietro su un percorso prestabilito?
Ribadisco "Col cazzo!"
Passiamo al secondo caso, stessa regione, 60 chilometri a sud-ovest...
Forse l'autista di Padova, quando si è visto salire tre ragazzine minorenni deve aver pensato al collega di Treviso e forse, dico forse deve aver pensato che per evitare problemi dello stesso tipo di non controllarle, gliene fate una colpa?
Magari se gli chiedeva il biglietto e non le faceva salire forse avrebbe fatto la fine del collega, denunciato e sospeso dal lavoro, ha preferito andare avanti, a testa bassa come ogni buon tranviere che vuole soltanto arrivare al capolinea e rientrare con grazia di Dio a casa sua.
Ma si sa, il razzismo è sempre dietro l'angolo e la dove due ragazzine senegalesi sono state lasciate a piedi scatenando le ire dei buon samaritani, nella cultura dell'occhio per occhio e dente per dente non c'è posto per la cultura del perdono, anche le minorenni padovane dovevano essere lasciate a piedi.
Al povero autista, che di razzismo, abusivi e scontri di civiltà non frega un marone non è rimasto che fermare l'autobus ed aspettare 15 minuti, 15 costosissimi minuti, per fare in modo che le tre abusive reperissero i soldi per un biglietto.
Naturalmente anche lui si è preso una bella accusa di razzismo, del resto anche gli abbonati hanno razze, se l'autista caucasico lascia a piedi la razza nera è razzista, se l'autista caucasico non rispetta l'abbonato di razza nera è razzista comunque!
Capite che in questo stato delle cose, comunque vada, di qualsiasi razza stiamo parlando, nel culo, la prende sempre il controllore, per questo l'autista non ne ha voglia un cazzo!
Del resto ci sono i controllori che fanno verifiche a campione e loro sono abituati a prenderla nel culo, perchè mai un autista deve essere disposto a mettersi a 90° tutte le volte che qualcuno sale sull'autobus?
Non siamo ancora pronti ad una società dove un pirla con una divisa e un volante in mano possa decidere chi deve e chi non deve salire su un autobus, e come i due fatti dimostrano, non possiamo semplicemente dire "Se non hai il biglietto, vai a piedi!", aggiungendo, senza distinzione di età, sesso, religione e lingua, la nostra costituzione garantisce diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili (Art. 2, Art. 3), la domanda è un altra, che diritti ha chi non fa il proprio dovere?
Io non lo so, io nasco come tranviere, figlio di tranviere, non sono un costituzionalista, queste cose le lascio a voi, ma sopratutto non chiedete a quel povero cristo che guida un autobus di mettersi questo problema, non è un suo dovere ed è un suo diritto non farlo!
Poi detto fra noi, oltre a queste storie, esisto altri problemi, legati alla sicurezza, allo stipendio e alla inciviltà dei cittadini di questo paese!
Tempo fa un autista è stato rinchiuso dentro al bagno del capolinea per fare in modo che i complici potessero scassinare in tranquillità l'emettritrice a bordo, l'autista dal bagno ha chiamato i Carabinieri, ma avevano tutte le volanti impegnate e sono arrivate sul posto 40 minuti dopo, immaginate cosa potrebbe succedere se si viene a sapere che su ogni autobus c'è una cassa piena di soldi a disposizione di tutti, puntare un coltello alla gola del conducente e rapinarlo nel buio di un capolinea diventerebbe facile come prelevare soldi ad un bancomat.
Oppure immaginate un autobus fermo 15 minuti ad ogni fermata per consentire a tutti di fare il biglietto o reperire i soldi spicci, qualcuno di voi mi chiederà come mai allora in altri paesi questo è possibile!
In un altro paese le due ragazzine sarebbero rimaste a piedi e il primo che rompe i coglioni all'autista finisce in una camionetta intervenuta nel giro di pochi secondi, e sicuramente non avrebbero riempito le pagine dei giornali con la parola "Razzista". Noi non siamo ancora pronti, quindi, muovete il culo e andate a comprarvi un biglietto, mettetelo nel portafoglio, che nella vita serve sempre, ma sopratutto non rompete le palle al conducente perchè lui ha cose più importanti da fare, lui sta guidando!

venerdì 15 gennaio 2010

La mandria


Ultimamente c'è una nuova tecnica di sopravvivenza per i controllori.
Non serve a fare più multe, non serve a migliorare il servizio e non serve ad incantonare l'abusivo, serve a portare il culo a casa!
Questa tecnica, adottata per lo più da controllori la cui dignità è stata abbandonata sui gradini di un piccolo comune di provincia, ma non vuol dire che in futuro non venga standardizzata come procedura obbligatoria per evitare di finire in ospedale o in qualche aula di tribunale con le solite accuse assurde.
La tecnica si sviluppa in 5 fasi:osservazione, valutazione, salita a bordo, osservazione, valutazione.
Se tutte queste fasi danno un esito positivo si può iniziare il controllo, altrimenti la cosa migliore da fare è ripiegare mestamente verso la porta di uscita, nei casi peggiori non si abbandona la panchina della fermata e si rimane con lo sguardo verso il vuoto, cercando il più possibile di non sembrare dei controllori impauriti!
Spieghiamo le varie fasi punto per punto.
Osservazione
Prima di tutto si valuta chi è alla fermata, cercando in qualche modo di far capire anche ai sassi che i controllori saliranno sul prossimo autobus, alcuni passeggeri potenziali abusivi gliela danno su, altri rimescolano nelle tasche le proprie monetine nella speranza di raccimolare quel merdosissimo euro che quei bastardi dei controllori pretendono per usufruire del servizio pubblico.
Poi l'autobus arriva e si cerca approssimativamente, vista l'esperienza dei controllori, di capire quanti verbali che camminano ci sono a bordo, quanti giraffoni dal collo lungo si vedono e quanti si fiondano a prenotare la fermata.
Valutazione
Tra i controllori non esiste il senso della maggioranza, ad esempio, in una squadra da tre, se due controllori vogliono salire e uno non se la sente, non si sale. Per poter superare questa fase bisogna che tutti i controllori decidano di salire a bordo.
Alla fermata potrebbe esserci il cagacazzo di turno, quello che sai già che non farà il biglietto, quello che sai già che ti romperà i coglioni, quello che sai già ti costringerà a fermare l'autobus per far intervenire la polizia e dal momento che non si può impedire a nessuno di salire su un autobus, la cosa migliore da fare è che il controllore non salga.
Brutto da dire, patetico da vedere ma è la realtà.
Salita a bordo
Diciamo che le prime due fasi sono andate bene, che non c'è nessuno di molesto alla fermata, che a prima vista l'autobus in arrivo sembri tranquillo e che tutti i controllori siano disponibili a questa roulette russa degli infortuni.
A questo punto si sale e ci si posiziona.
Osservazione
Ci si guarda intorno, si controlla se tutte le obliteratrici funzionino e ci si mette nei punti chiave, la fossa dei leoni situata nel retro dell'autobus, la via di fuga sulla porta centrale, di vedetta accanto all'autista e se poi c'è anche il quarto uomo di solito si posiziona nei pressi dell'emettritrice di biglietti.
Chiaro che a questo punto tutti sanno che a bordo ci sono i controllori, non è più come una volta che si infiltravano in silenzio tra i passeggeri e poi mostravo i tesserini quando meno te lo aspetti. Bei tempi lo so, ma i tempi son cambiati e a questo punto i polli son scappati, ma c'è sempre quello che non se ne accorge o quello che pensa di essere in regola.
Il paradosso è che l'abusivo non sa che i controllori sono a bordo, ma loro sanno che tu sei senza biglietto, sanno già se hai un documento in tasca, sanno già se diventerai molesto, sanno già se cagherai il cazzo, sanno già tutto e tu, porca puttana, sei ancora a bordo!
Valutazione
In genere è uno scambio di sguardi tra controllori, le squadre più affiatate hanno gesti convenzionali, se poi l'autobus è affollato il controllore nella fossa dei leoni si porta nella parte anteriore per fare rapporto a quello che in gergo viene chiamato il "capocedola", quello che compila il rapporto della giornata, quello che da il via alle operazioni di controllo!
"Situazione?"
"Studenti molesti sui sedili posteriori, ualla ualla su porta centrale e un paio di gold medals!"
Il capocedola si gira e rivolge lo sguardo verso il collega sulla porta centrale per un parere e come un catcher fa alcuni cenni con le mani ad indicare la strategia.
Si può iniziare subito, su può aspettare una fermata oppure un cenno di negazione con la testa per indicare che forse non è il caso, forse lui ha visto qualcosa che è sfuggito ai colleghi.
Questi momenti sono fondamentali, un errore di valutazione, un cenno interpretato male e tutta la situazione precipita.
Può capitare che l'uomo nella fossa capisca male e inizi il controllo lasciando scoperto il resto dell'autobus, la mandria degli abusivi si sposta compatta, chi verso la porta d'uscita chi verso l'obliteratrice.
Il controllore sulla porta centrale viene travolto, voi non potete immaginare cosa si provi quando hai davanti a te una mandria selvaggia di pecoroni pronti a tutto pur di evitare una multa, per non parlare di quello che si trova vicino alla macchinetta, può tentare una sortita, ma viene anche lui travolto dai "Sono appena salito!", "Mi deve dare il tempo di trovare le monete!", "Ho il biglietto in mano!", "Chi è lei per impedirmi di timbrare!".
Il caos, il rapporto di equilibrio viene a mancare, sono troppi per due o tre controllori, ne puoi intercettare uno, due ma gli altri sono andati.
Naturalmente ti ritrovi con il solito pollo che ti dice "Ma lei sta multando me ma tutti gli altri sono scesi o hanno fatto il biglietto!", in un altro pianeta a questa gente piacerebbe rispondere che se sono cosi coglioni da non essersi accorti prima della presenza dei controllori stare in silenzio è la cosa migliore da fare per non confermarlo, di essere un coglione,ma in genere si risponde "Adesso controllo lei, dopo quando ho finito con lei controllo gli altri, se lei avesse avuto il biglietto, adesso sarei a multare quello che è sceso". Più sadicamente e rimanendo nel politicamente corretto si può rispondere "Cosa ne sa lei che quelli che sono scesi erano senza biglietto, per adesso ho accertato lei, come si permette di accusare un altro!".
Lo so, è da figli di puttana, ma il mondo funziona cosi, e comunque la multa te la meriti senza se e senza ma, al concetto "Mal comune, mezzo gaudio" non ci crede nessuno, non è che se sullo stesso autobus siete in tre a prendere una multa cambia qualcosa, sempre 40 euro sono!
Ma diciamo che va tutto bene, ecco solo a quel punto può iniziare il controllo, dopo un attenta osservazione e la giusta valutazione tutto scorre, chiaro c'è sempre il pollo che si alza dopo la puzza, dopo che anche i sassi sapevano dei controllori e ormai i buoi erano scappati, i famosi "Mi deve dare il tempo...", ma loro non lo sanno. Il controllore ti aveva già puntato a 20 metri dalla fermata, sanno dove sei salito, sanno dove devi scendere e sanno che sei senza biglietto, alla fine gli abusivi sono come una mandria che si sposta imbizzarrita, ma un buon mandriano conosce le sue bestie e sa che c'è una certa meticolosità negli spostamenti.
Dopo anni di azienda e una vita passata sui mezzi pubblici sarei in grado di dirvi vita, morte e miracoli di ogni singolo passeggero, si comportano tutti allo stesso modo e si muovono in branco, me la puoi raccontare la storia che sei appena salito e che stavi cercando le monetine o cercando il biglietto nella borsa, ma il controllore non ci crede, semplicemente perchè tu non sei credibile, ma sopratutto perchè chi vuol fare il biglietto lo fa e basta, tutti gli altri sono abusivi!
Il problema ad oggi è che la mandria è aumentata, il tipo di bestie sono cambiate, non è più come una volta che bastava buttare un po di sementi nel recinto e i polli venivano a mangiare, adesso la questione è più complicata, ma come in un rodeo se metti a terra il bestione più grosso, la folla si alza ad applaudire, ma non siamo in Texas e i controllori non sono mandriani, tutto sommato si sopravvive anche con un paio di polli al giorno, l'importate è tornare a casa con tutti i denti per poterli mangiare!

mercoledì 13 gennaio 2010

Thank you Sara

Oggi in bacheca nella Tana dei Controllori c'era affissa un mail!
Molte volte quando i controllori ricevono segnalazioni da parte di passeggeri che non apprezzano il loro operato, vengono chiamati in privato nell'ufficio del capoccione aziendale di turno per dare le dovute spiegazioni.
In quell'ufficio ci sono stato parecchie volte, ho sentito parole come "maleducato", "arrogante", "razzista" e "ingiusto", tutto questi discorsi molte volte finivano con "So di aver sbagliato e pagherò la multa, ma vorrei che voi prendiate provvedimenti nei confronti di....".
A volte credi di pensare che se l'abusivo che sbaglia paga, anche il controllore che sbaglia deve pagare, tutto sta nel vedere dove si sbaglia.
Per quello che riguarda l'abusivo non ci sono dubbi, lui era senza biglietto, ma stabilire dove ha sbagliato il controllore diventa molte volte difficile!
Dove avrà sbagliato?
Nel fare la multa?
Nell'alzare la voce all'ennesimo rifiuto di esibire un documento?
Nell'incantonare in un angolo l'abusivo con la gambetta pronta alla fuga?
Nel reagire ad una offesa?
Nel non accettare un "Non capisco!" o un "Non parlo italiano!" come un buon motivo per non avere un biglietto?
Il controllore sbaglia in tante cose, per qualcuno ha già sbagliato a priori nello scegliere quel mestiere, ma se partiamo dal presupposto che non sarebbe successo niente se fossi stato in regola con il titolo di viaggio, oppure nella peggiore delle ipotesi a farti multare in grazia di Dio con un documento pronto e senza fiatare, diciamo che forse oltre al "Grazie...Buonasera..." avresti avuto più dialogo con un distributore automatico di sigarette piuttosto che con un controllore, infame che sia!
La gente è strana si sa, non parliamo poi degli abusivi, loro non si sa per quale motivo pensano sempre di aver ragione. Certo pagheranno la multa, ma un motivo per cui quella multa sia ingiusta e chi te l'ha fatta sia uno stronzo, c'è sempre!
Poi un bel giorno spunta Sara, che scrive una mail dopo aver visto i controllori in azione e le parole che mi colpiscono di più sono "... a calci nel culo dato che la maggior parte di queste persone pretendono pure di avere ragione...", dove naturalmente queste persone sono gli abusivi, e conclude sempre la sua lettera con un "Grazie...spero di vederli più spesso questi controllori...".
Adesso apro una piccola parentesi, immagino che Sara abbia usato un eufemismo, non è che se uno non vuol pagare la multa lo si caccia giù dall'autobus a calci nel culo, piacerebbe lo so, ma l'ideale sarebbe che la multa la paghi, poi oltre ai 40 euro viene sempre aggiunto l'eurino del titolo evaso, quindi perchè a quel punto non gli si lascia proseguire anche la corsa?
Poi se questa certezza non l'abbiamo, la certezza che quella multa prima o poi qualcuno la paghi, possiamo parlarne, ma ai controllori interessa solamente che quella multa venga fatta con tutti i criteri necessari, identificando con precisione l'identità dell'abusivo, poi ci penserà qualcun altro a tirare dei calci nel culo se prorpio c'è ne bisogno!
Comunque vada, ringrazio Sara, a volte basterebbe fare un reply automatico a questa mail con destinatario tutte quelle persone, abusivi per lo più, che scrivono mail con richiesta di giustizia sommaria nel confronti del controllore che gli ha appioppato una multa da 40 euro...che si hai sbagliato, ma se pensi che bastino 40 euro per pulirti la coscienza e buttare merda sul prossimo, la tua permanenza nella Settima Bolgia sarà molto lunga e non penso li che diano la possibilità di inviare lettere di lamentele!
A parte gli scherzi, anche i controllori sbagliano e in alcuni casi non ci sono scuse per certi atteggiamenti, in una cosa però non sbagliano mai, se ti hanno fatto una multa è perchè te la meritavi, stop!
Ma se proprio questa cosa non l'accetti, allora prendi per buono che l'hanno fatto per Sara, perchè ha pagato un biglietto e tu no. Poi se sei appena salito, lo fai sempre e sei una persona onesta, non importa, Sara ha pagato e tu no, lei ha diritto a tornare a casa in tranquillità...tu invece?.. lo sai cosa succede alle persone che "...pretendono pure di avere ragione"?
Stai in campana che il King vigila sempre, ma se becchi un'abbonata sono calci nel culo, altro che 40 euro!

lunedì 4 gennaio 2010

Sei pronto ad affrontare il controllore?

L'altro giorno passeggiavo nei pressi della stazione centrale, quando il mio sguardo curioso punta sul marciapiede un biglietto usato. Lo raccolgo. Lo leggo.
Inizialmente non ci volevo credere, cerco di capire, rileggo...
Molte volte capita di ascoltare persone che nei loro discorsi si vantano di aver affrontato un controllore e di averla fatta franca. C'è chi scappa, chi da i dati falsi, chi tanto non paga e chi trucca il biglietto, infondo fregare un controllore non è cosi difficile, ma la domanda rimane sempre quella, ce l'hai le palle per affrontarlo?
Ne ho visti crollare tanti, tutta gente che si credeva più furba, ma alla fine tutti crollano e tutti prima o poi pagheranno!
Ma infondo fregare un controllore rimane una cosa semplice e le quote sono tutte a favore degli abusivi, quindi se anche qualche pollo cede è comunque una battaglia persa...il sistema lo permette, il controllore lo freghi quando vuoi...chi me lo fa fare di regolarizzarmi con l'utilizzo del titolo di viaggio?
Vorrei proporre, se mi è concesso, un altra frase da scrivere sui biglietti...Sei pronto ad affrontare gli altri passeggeri?
In città c'è un po' di rivoluzione, sta cambiando il sistema tariffario, inutile entrare nei particolari, tanto per chi è abituato a fare il biglietto la cosa non sarà molto complicata, ma per chi non è abituato?
Tra bande magnetiche, microchip e onde radio, tutti e dico tutti, dai corsa semplice agli abbonati, chiunque salga sul mezzo pubblico dovrà validare il suo titolo, ma sopratutto dovrà farlo davanti a tutti!
In poche parole, chi non fa fare beeep alla macchinetta è un abusivo e tutto lo sanno!
Infondo è troppo facile fregare il controllore, con lui qualcosa ti inventi sempre e alla fine evitare 40 euro di multa non è cosi difficile, ma lo sguardo dei passeggeri paganti li sai evitare?
Ce l'hai le palle per affrontarlo?
Cari abusivi, avete vissuto sempre nell'ombra, avete sempre avuto la minkiata giusta da raccontare, adesso avete guadagnato il vostro posto al sole!
Sarete identificati, non da un pirlone di controllore, ma dagli altri passeggeri, il vostro compagno di banco, il collega d'ufficio o l'uomo che divide il tornio con voi...avete il coraggio di fargli sapere che lui è il pirla che paga 270 euro d'abbonamento e voi siete "quel furbo dell'abusivo"?
Insomma, chiunque è capace ad affrontare il controllore, lui esiste perchè ci deve essere.
Si chiama libero arbitrio, libertà di scegliere...ti do delle regole, se le rispetti bene se non le rispetti è comunque una libera scelta, il controllore esiste a garanzia della tua libertà, se tolgo il controllore, per far rispettare le regole sono costretto a toglierti la libertà di non rispettarle...
Lo so è un concetto troppo complicato e io, purtroppo, non ho neanche quel background culturale per potermi permettere di parlare con disinvoltura di filosofia e diritto, ma conosco molto bene gli abbonati e tutti quelli che si lamentano di questo e quello che non fanno il biglietto, a loro tutte quelle menate intellettuali non gliele racconti, loro hanno pagato e tu no!
Ora ve li consegnano su un piatto d'argento, eccoli, sono gli abusivi, sono quelli che quando passano davanti alla macchinetta non fanno beeep!
Niente più racconti di controllori che non fanno multe o che lasciano scappare la gente, adesso, se ti stanno sulle palle gli abusivi, hai la possibilità di guardarli negli occhi!
Siete pronti?
Le avete le palle per guardarli negli occhi senza abbassare lo sguardo?
Siete pronti ad affrontarli?
Non so cosa dirvi, ma a me leggendo questo biglietto m'è venuta voglia di farmi un giro a scrocco, un beeep in qualche modo lo riesco sempre a produrre.
Vedrete che gli abusivi troveranno un sistema per fregare il prossimo, bisognerà solo vedere se avranno il coraggio di farlo alla luce del sole e quale scusa s'inventeranno...troppo facile affrontare un controllore...troppo facile!