domenica 17 giugno 2007

Il Punkabbestia

Mi sono meravigliato, ma non troppo, mentre cercavo una foto per questo post ho scoperto che anche Wikipedia, ha dedicato una pagina al Punkabbestia, ho letto la descrizione è ho scoperto che la differenza tra i barboni e loro e che i secondi lo fanno per scelta a causa di svariati motivi filosofici-sociali, per il il controllore la differenza è che i barboni sull'autobus non si mettono tanti problemi, escono un documento , quando c'è, oppure declinano le loro generalità senza grossi problemi, con molta dignità e rispetto, tanto non hanno nulla da perdere e allora perché rompere le palle al controllore che sta facendo solo il suo lavoro! Il punkabbestia è diverso, lui lo ha fatto per scelta, e di solito sono dei finti barboni, fanno più fatica a tirare fuori un documento, perché a casa c'è una famiglia "borghese" che paga le multe! Come fa a capire il controllore la differenza tra il punkabbestia e il barbone, semplice, la dignità, il barbone vorrebbe saltarne fuori , il punkabbestia gira con il cellulare, il lettore mp3, veste stereotipato e fondamentalmente si comporta da testa di cazzo perché non ha le palle per affrontare la società che lo circonda ma preferisce offendere le persone che con molta dignità e coraggio ci provano a viverci in questo mondo, per questo i controllori quando ne beccano uno sull'autobus vanno fino infondo, sanno che a casa c'è qualcuno che paga per i casini che combinano i figli che fanno scelte "filosofiche".
Non vedo l'ora, dopo averli denunciati, che arrivi il giorno del processo per offese, minacce e rifiuto di dare un documento, in modo da vedere il "papino" del punkabbestia che apre il portafoglio e paga le vacanze al controllore per compensare i 25 minuti di offese ricevute sull'autobus mentre aspettava l'intervento della forza pubblica!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

è una categoria che non apprezzo tantissimo. Come gli "elfi"(non so se si facciano chiamare veramente così). Fanno una scelta di vita... ok va bene. non sono di certo io a decidere per la vita degli altri.
Per un certo senso gli ammiro per la vita che hanno deciso di fare.
Ma quando poi questa vita si riduce ad una vile dimostrazione di arroganza allora mi girano le palle.
Era periodo di natale quando uno di questi "elfi" seduto sul marciapiede mi chiese qualche spicciolo... io mi sono frugato nelle tasche e gli ho dato qualche decina di centesimi. Gli auguro buon natale e mi incammino per la mia strada, è in questo momento che lo sento parlare alle mie spalle "buon natale un cazzo tirchio di merda".
Vi lascio indovinare la mia reazione. Sono tornato indietro e ho preteso i miei soldi indietro dicendogli che era un ipocrita e un falso moralista che andava in giro a predicare la semplicità come stile di vita e poi si mette a fare l'elemosina e a lamentarsi per quello che la gente generosamente gli dona.
Forse sono andato fuori tema ma credo che le due categorie si assomiglino parecchio.

Anonimo ha detto...

"Per un certo senso gli ammiro per la vita che hanno deciso di fare."

cioè non lavorare, imbrattare gli angoli delle strade, maltrattare gli animali (perchè col cazzo che i loro cani stan bene), rifiutare l'uso del sapone, non pagare le tasse, biglietti del bus e quant'altro?
ah però... c'è molto da ammirare...

Lindoro ha detto...

Ciao signor controllore, voglio scriverti una lettera. Per te ho un misto di nostalgia, di soggezione e di ammirazione che è difficile esprimere.

Nostalgia perché ti vidi, Controllore, in quasi 10 anni di uso dei mezzi pubblici a Bologna, solo una volta. Solo una volta ho subito il controllo del biglietto, e poi più. Ecco: mi manchi. Vorrei vederti più spesso a mettere paura a quelli che abusano dei mezzi, facendo salire il prezzo (o scendere la qualità, per risparmiare) dei miei movimenti. Certo, sarei più contento se tutti sentissero più come un dovere morale che come una vessazione il pagare il biglietto, ma tent'è...

Una volta mi sono trovato sul 14 e siete saliti controllando i biglietti. Mi sono detto "evvai! è la volta buona che posso gongolare per l'orgoglio di essere un rispettoso cittadino" e invece siete scesi a metà del controllo, ignorando la mia trepidante mano che stringeva il mio biglietto timbrato di fresco.

Da questo punto di vista ti esprimo anche l'ammirazione: sei il sorvegliante dell'uguaglianza dei viaggiatori. Capisco che sia difficile spesso fare il tuo mestiere, capisco che ti trovi di fronte a persone difficili da gestire, o ai quali infliggere la multa sembra un sopruso. Non dev'essere sempre facile convivere con queste scelte. Capisco anche che una certa dose di arbitrio sia inevitabile, oltre che una certa dose di durezza. Comunque vorrei vedere un controllore su ogni corsa, perché non voglio più essere ORGOGLIOSO di aver fatto il biglietto. Voglio che sia una cosa normale. 40% di abusivi costano meno di controlli più diffusi? Solo da un punto di vista monetario. Per i cittadini corretti vedere che uno la "passa liscia" serve solo a invogliarlo a tentare la sorte pure lui. E di sentirsi dalla parte della ragone quando lo beccate. E non mi sento nemmeno tanto di criticarlo per questo. Perché HA ragione. Essere inflessibili con una frazione minima di abusivi vi fa solo guadagnare odio e risentimento da parte di tutti, paganti e non.

Detto ciò, ho una confessione da farti. Personalmente sento molto il peso morale del timbrare il biglietto, e quando deliberatamente non lo timbro ti giuro che mi sento male non solo per la paura di essere scoperto (evento improbabilissimo comunque) quanto perché mi sento di mancare al mio dovere di cittadino. D'altra parte però, come ti dicevo, faccio a volte il portoghese.

Il motivo è semplice, e (come per voi) contiene un minimo di arbitrio. Io di solito non timbro (anzi timbravo, perché non vivo più a Bologna ahimè) circa una corsa su tre. Sono metodico. Non è, strettamente, per risparmiare. E' perché unilateralmente (come l'ATC del resto) ho stabilito che il biglietto a Bologna costa troppo.

All'estero i trasporti costano MOLTO più che in Italia, fino anche al triplo. Questo è un fatto noto a pochi altrimenti non ci si lamenterebbe così tanto. La qualità, tuttavia, non è nemmeno lontanamente comparabile alla nostra. Ma questo diventa un discorso complicato in cui è meglio non infilarsi.

Rimaniamo in Italia e confrontiamo Bologna con Roma e Milano.

Roma: 1 euro. 75 minuti. Come si può usare il biglietto? (prendo dal sito ATAC):
- su bus, tram, filobus e sui bus Cotral
- sulle metro A e B (per una sola corsa anche su entrambe le linee senza oltrepassare i tornelli)
- sui treni regionali Met.Ro: Roma–Lido, Roma–Viterbo, Roma–Pantano
- sui treni regionali Trenitalia (per una sola corsa, in unico senso di marcia, in seconda classe)

E Milano invece? Figuriamoci, la capitale economica del Paese:
Costa 1 euro.
Validità: vale per un periodo di 75 minuti dalla convalida. Può essere utilizzato sulla rete urbana di Milano, sui tratti in Milano di tutte le linee interurbane ATM, di Trenitalia e delle Ferrovie Nord e sul Passante ferroviario.
Per la cronaca, la rete urbana di Milano comprende TRE metropolitane. (Sorvoliamo sul fatto che Barcellona, per esempio, ne ha NOVE).

Ecco il punto. 1 euro è troppo. O meglio, 60 minuti è troppo poco per la durata. A me capita spesso di avere un impegno che dura esattamente un'ora... totale due biglietti. non parliamo inoltre della qualità dei mezzi. Arie condizionate che non funzionano, autisti spericolati, ritardi clamorosi. (una "voce della verità" ha scritto di fianco all'orario del 33 in San Vitale "Indipendentemente dagli orari indicati, il 33 passerà a discrezione del conducente e/o dell'azienda" Il che, apparentemente e fenomenologicamente, corrisponde alla pura verità).

Quindi mi pratico un ribasso unilaterale del biglietto, con un po' di disagio, ma con la consapevolezza di fare una cosa giusta, dall'"alto" della mia esperienza di viaggi. (a Newcastle, grande come Bologna o meno, ci sono ben 2 linee della metropolitana)

Sono un Abusivo Professionista? non lo credo. Sono un cittadino che cerca di farsi giustizia da solo (andando così automaticamente, per definizione, immediatamente dalla parte del torto). Ma ti chiedo, caro controllore, dopo averti espresso il mio apprezzamento e la mia fiducia, non credi anche tu che il prezzo sia un tantino alto? Che il servizio non offra la giusta controparte al prezzo pagato? Almeno fare i biglietti di 75 o 90 minuti, come gesto di buona volontà, così non ci tocca fare la spesa in fretta e furia!

Infine ti chiedo, dato che non puoi NON essere d'accordo con me... ok che tu devi applicare e far applicare un regolamento... ma dietro questo atteggiamento acritico si sono nascoste nella storia (anche ahinoi recente) le peggiori nefandezze dell'umanità. Se cito le guardie naziste non lo faccio per suggerire un collegamento, ma solo un esempio.

Le reazioni degli utenti (non clienti, giacché non c'è concorrenza) dimostrano un malanimo nei confronti della tua azienda che sarebbe il caso di riconoscere, osservare e capire. Se i servizi che si offrono sono commisurati al prezzo pagato, cioè se lo scontento non intacca il senso civico, credo che le persone sarebbero ben più rilassate e ben disposte a pagare quel che c'è da pagare.

Questa è una lotta che devi portare avanti anche tu, da dentro, visto che ti sei dimostrato così sensibile e acuto nel tuo blog.

Grazie per aver umanizzato il tuo maestiere ai nostri occhi. Anche questo serve per renderci più collaborativi come cittadini.

Mi permetto solo di darti un consiglio, piccolo piccolo: il regolamento lo devi difendere mentre sei sul lavoro... ma qui puoi anche criticarlo, discuterne l'impostazione, ammetterne le pecche, dire che a volte vorresti non applicarlo... non serve che difendi sempre a spada tratta l'azienda, i colleghi e il tuo lavoro. Facci vedere che anche tu, come noi, sei un essere umano. E che come tale puoi sbagliare.

con rispetto
un 2/3 bolognese 1/3 portoghese

Unknown ha detto...

Caro controllore. Sono un milanese. Ero fidanzato con una ragazza di Bologna e devo dire che più volte ho usato i mezzi Bolognesi senza pagare. Quando ero universitario ho fatto così per tutta la mia carriera universitaria anche a Milano.

Beh la punizione è arrivata. L'unica volta che sono venuto a Bologna in auto sono stato multato con il sistema SIRIO per ben due volte. Ho fatto finta di nulla e le due multe sono raddoppiate per un costo che ora supera i 400€.

Forse avrei dovuto pagare il biglietto dell'autobus. Buon lavoro carissimo.

Anonimo ha detto...

Caro Marco mi sento in dovere morale di risponderti.
I controllori sono un numero ridicolo rispetto alle corse effettuate per bologna e tutta la provincia,per non parlare di un'azienda che tutto vuole migliorare a parte l'evasione e il controllore si trova con le mani legate.
Pensa in tre controllori al massimo (bene che vada) per controllare una linea 14,un autosnodato con piu di 100 persone (extracomunitari senza permesso di soggiorno,zingari,ubriachi ecc..)come pensi che venga controllato?ti rispondo io:male perchè ne multi uno e poi devi per legge scendere assieme all'abusivo per finire il verbale.IL VERIFICATORE E' SOLO UN DIPENDENTE E LEGA IL SOMARO DOVE DICE IL PADRONE anche se ciò non è sempre la cosa piu giusta

KingFreak ha detto...

Da buon italiano medio ho una Fiat, un giorno in una strada stretta “cozzo” con lo specchietto contro un altra macchina, il Mercedes non fa una piega a me casca il vetro, ok, quanto vuoi che costerà un vetro nuovo, 30 euro, e penso che sia uno scandalo, ma il problema non è questo, il problema è se l'operaio addetto al montaggio degli specchietti in questo momento sente il bisogno di giustificarsi per l'eccessivo costo di un pezzo di vetro al cliente Fiat, del resto anche lui ha una fiat, forse riesce a farsi fare degli sconti, ma lo sa quanto costa un ricambio, e forse se deve discutere di specchietti lo fa usando altre parole tipo turno, ferie, contratto, malattia, sicurezza sul lavoro, anche lui ha un mutuo da pagare, ma questa è un altra storia, io sono dipendente pubblico, io mi devo mettere anche la “questione morale” !

Potremmo discutere di tariffe e orari per ore, e risponderei con corsie preferenziali occupate, macchine in doppia fila e “Tutti in centro appassionatamente” altrimenti l'economia va a puttane, si parla di autisti spericolati, io rispondo con cartelli orari e passeggeri che si lamentano per il ritardo mentre i viali sono murati di unapersona-unamacchina, con una pausa al capolinea di soli 3 minuti, se ti va grassa, per ciondolarsi i maroni!
Parleremo di mezzi rotti e racconterò di riduzione del personale e appalto delle officine, si sa come funziona, c'è chi pensa che per pagare meno tasse bisogna tagliare la spesa pubblica, io penso che basterebbe che le tasse le pagassero tutti, ma anche questi sono discorsi futili e fini a se stessi, del resto sono un controllore, mi piacerebbe vedere tutti con il biglietto e verificare, sono un Verificatore Titoli di Viaggio, per questo mi pagano, ma questo è un mio problema nulla in confronto al problema del costo di 75 minuti piuttosto che 60, qualcuno pensa veramente che se si offrisse 15 minuti in più di corsa quel 40% che non fa il biglietto domani decida di farlo, dubito, ma come sempre anche questo è un altro problema, il problema vero, mi sembra di capire, è trovare la giusta motivazione per fare o non fare il biglietto.

Un euro, nessuno si lamenta mai del costo del caffè, del resto il barista deve pagare la luce, l'affitto, il materiale e il suo stipendio, si, un euro per il due dita di caffè in tazzina li spendo, oppure li spendo perché il barista altrimenti mi corre dietro, non ha importanza, un euro per il caffè li spendo, però mi metto il problema se fare il biglietto dell'autobus quando ho la possibilità di non pagarlo, perché alla cassa non c'è nessuno, indifferentemente dall'affollamento, dal ritardo, dall'autista, dall'aria condizionata o dal “governo ladro”, non mi interessa devo solo decidere se farlo o meno, scegliere se spendere o meno un euro, non ne facciamo una “questione morale”, cerchiamo sempre di trovare una morale a tutto, cerchiamo motivi per giustificare le nostre scelte “immorali”, per salvare giustamente la nostra “moralità”, ma alla fine è soltanto il prezzo della corsa!
Non puoi decidere se pagarla o no, devi solo decidere se salire o meno sull'autobus, se scegli di salire paghi il biglietto con la stessa tranquillità con cui prendi il caffè la mattina, se poi il caffè non ti piace, puoi cambiare bar, ma non lo puoi bere a scrocco tutte le mattine giustificandoti con il fatto che al bar di fronte costa meno ed è più buono, altrimenti il barista s'incazza, e lui di problemi morali non se ne mette, un po' come quando il controllore fa una multa e l'abusivo si lamenta del costo del servizio che non ha pagato, se si fanno 40 euro di multa, è perché qualcuno non ha pagato la corsa, morale o immorale che sia, continuerò a fare multe a chi non fa il biglietto, come il barista, che continuerà a dare calci nel culo a chi non paga il caffè!

Lindoro ha detto...

Ciao Controllore...

mi spiace che tu te la sia presa, non intendevo provocare una reazione così sulla difensiva. Ci tenevo a illustrarti gli stati d'animo di chi i mezzi li utilizza, proprio come tu hai fatto per te che invece ci lavori. Questa conoscenza reciproca non può che far bene.

Non serve che difendi il concetto, sono d'accordo anche io che il biglietto va fatto, anzi andrebbe fatto. E capisco benissimo (anzi vedo chiaramente) che spesso, o sempre, i ritardi non sono colpa dei conducenti ma di tanti simpatici signori/e che parcheggiano dove non solo non potrebbero, ma anche dove proprio non dovrebbero. Bologna poi ha la particolarità che basta una macchina ferma in strada maggiore per paralizzare mezza città, figuriamoci.

Non intendevo dare nessuna colpa. Ma come tu cerchi di far capire la tua frustrazione, volevo io far capire a te la NOSTRA frustrazione. (anzi, visto che non rappresento nessuno oltre me stesso... la MIA frustrazione che però posso presumere condivisa da altri)

Quindi abbassa pure gli scudi e cerchiamo di fare un discorso sensato. Il paragone del bar non ha senso, perché di bar ce ne sono 50 nel raggio di 100 metri, e io posso scegliere a chi rivolgermi. L'unica concorrenza che ha l'ATC sono le gambe, i taxi e... le auto personali! (sì proprio quelle che imbottigliano i viali una-persona-una-macchina)

Quella è gente che si è rivolta alla vostra concorrenza, ci hai mai pensato? Qualcuno sarà solo uno sborone che vuol far vedere che ha il SUV, qualcuno è troppo snob per salire su un autobus... ma forse molti di quelli se il servizio fosse più appropriato magari ci farebbero un pensierino. Se magari ci fosse una linea che li porta più vicino a casa, o che passa più di una volta l'ora, o con parcheggi a prezzi sensati. (sono solo esempi...)

Non dico che gli sfrenati sogni di noi pedoni siano tutti da realizzare, ma forse potreste cercare di tenerne conto. A volte basta un pensiero, un'attenzione per farci sentire più coccolati, e quindi più volenterosi a pagare il biglietto e a collaborare. Se pensate di affrontare il problema sono con un atteggiamento repressivo vi dico subito che fallirete miseramente.

La critica ovviamente non è a te e a quelli che fanno il tuo mestiere. E' a chi pensa (?) le strategie dell'azienda. Dovrebbero smettere di pensare che siamo dei pecoroni da governare, e ammettere che siamo dotati di libero arbitrio. Se riusciste a portare questo libero arbitrio dalla vostra parte ci guadagneremmo tutti.

Ci sarà ovviamente sempre una frazione che pretende di viaggiare gratis, ma finché sta a livelli fisiologici...

La questione è molto, molto più complessa del "tu-no-biglietto-fare-te-multa" (anche se ammetto che questo è l'ineludibile punto di partenza) e andrebbe affrontata interamente.

Forse è possibile trovare il modo di convincere gli utenti a diventare clienti, cioè a farli sentire come se vi avessero liberamente scelti.

Sì d'accordo questa è filosofia, però ti assicuro che avendo vissuto in germania per qualche mese, dove il biglietto dell'autobus costava 1.60 euro (e lo fa il guidatore stesso mentre fa salire la gente) non mi sono mai posto il problema se pagare o no. I mezzi erano talmente confortevoli, silenziosi, puntuali che la questione nemmeno si poneva. I miei soldi servivano a quello e il servizio li valeva.

Capisco che ci sono cose che non potete controllare riguardo a orari e traffico. Ma la sensazione che si ha è quella di un cero disinteresse anche per le cose che si possono controllare. Gli arredi dei mezzi, l'insonorizzazione, la pulizia (comunque ragionevole, lo riconosco), i finestrino o che non si aprono o che non si chiudono, l'aria condizionata che non funziona.

Una volta una signora s'è lamentata che l'aria condizionata non funzionava, e uno di voi ha risposto "eh è ovvio, aprite sempre i finestrini!" La colpa era diventata nostra. Ma bloccateli quei finestrini, se l'aria condizionata funziona. Se non funziona invece apriteli! Abbiate quel tatto, quell'attenzione. Non siamo sempre e solo scassacazzo che si lamentano per il gusto di farlo. E non ci credo che voi siete sempre impotenti di fronte a qualsiasi inconveniente. Un'azienda che ammette i propri limiti invece di arroccarsi, è già un po' più simpatica, più umana. Per quello mi è piaciuto moloto leggere il tuo blog! (ah, l'ho scoperto su Panorama... sei famoso!)

Però, davvero, per favore... non partiamo da posizioni preconcette. Non serve. Non è come in un film western con i buoni e i cattivi: siamo persone, da qualsiasi parte dell'obliteratrice ci si guardi.

Saluti

KingFreak ha detto...

Non volevo stare sulla difensiva,volevo essere dispersivo, io penso che in città abbiamo uno dei migliori servizi di trasporto pubblico in Italia, penso che in città con l'autobus puoi andare ovunque! Il biglietto è un po' caro, ne possiamo discutere, ma per questo esistono gli abbonamenti, uno studente in città paga 24 euro al mese, uno studente senza macchina prenderà l'autobus almeno 3/4 volte al giorno forse 6 se esce la sera, se ragioni 6 biglietti al giorno e chiaro che è caro, ma se ti dico 24 euro al mese,parliamone, non mi sembra cosi caro, se poi ti dico 190 euro all'anno, fanno meno di 50 centesimi al giorno, divisi per sei corse, fanno 12 centesimi a biglietto, ti sembra caro per girare su un autobus?
Per un azienda un evasione "ufficiale" del 15% costa 4 milioni di euro all'anno, se poi parliamo di 40% "ufficiosi" fatti una botta de conti quanti autobus nuovi si potrebbero comprare se tutti facessero il biglietto, quanti nuovi posti di lavoro e come migliorerebbe il servizio, invece la gente dice "Dammi un buon servizio e poi decido se fare il biglietto!", e chi paga nel frattempo, "Meno tasse per tutti"? Non mi sembra giusto, sono più dell'idea di "Paghiamo tutti per aver un buon servizio"! Il resto sono solo discussioni che mi sento ripetere tutti i giorni da 10 anni a questa parte, e da 10 anni faccio finta di non sentirle altrimenti non riuscirei a lavorare se dovessi accollarmi tutti i problemi della società, noi operatori di servizio pubblico non siamo ne di qua ne di là dell'obliteratrice, siamo nel mezzo, e chi sta nel mezzo di solito non conta niente!!

Lindoro ha detto...

Ciao

Grazie per la tua risposta, molto più "morbida" e completa della precedente.

Riguardo al poter fare qualcosa, credo che se ognuno facesse qualcosa gli effetti si vedrebbero. Già anche solo il tuo esserti aperto è un qualcosa. L'essere qui a parlare e a confrontarci una volta tanto non da parti diverse della barricata è un altro fatto positivo e potenzialmente utile.

... E aprire un forum sul sito dell'ATC dove ciascuno può dire quel che pensa? E magari anche con qualcuno dell'ATC che risponde qualche volta, tanto per non fare solo un posto di sfoghi gratuiti. Altra piccola cosa! Servirebbe almeno a rendere il canale bidirezionale e magari può saltare fuori qualche buona idea. Potreste pubblicizzarlo sui biglietti e a bordo dei mezzi: "diccene 4! scrivi sul forum forum.atc.bo.it i nostri esperti ti risponderanno!" (Magari col 4 fotografato da una delle finestrelle col numero del bus ;) ) Insomma più coinvolgete le persone più le persone saranno contente di pagare. Non farà miracoli, ma poco è pur sempre meglio di niente! (ah, mi raccomando: se sostieni questa idea: i forum devono essere aperti, almeno alcuni, e ciascuno può iniziare nuovi argomenti! libertà di espressione, anche per le cose negative!)

Se ognuno facesse una piccola cosa forse sommandole si può arrivare a qualcosa di buono. O almeno la gente percepirebbe che ci sono sforzi in quel senso, che ci provate. E premierebbe l'azienda!

Come quel 40% di utenti che non paga il biglietto: singolarmente è un nulla, se li metti insieme è un bel danno. Quindi come vedi, per dirla con Quasimodo, "Ognuno è solo sul cuor della terra"! Provate a vedere i biglietti timbrati come un voto favorevole a un referendum su di voi. Più sono i biglietti timbrati maggiore e il consenso e viceversa, perché il servizio non deve essere "solo" efficiente, ma anche coinvolgere coloro che ne fruiscono. E dargli la parola, di solito, è un buon sistema! DarCI la parola, e magari cercare anche di ascoltarci un po', smettendo i paludamenti pesanti della AZIENDA STATALE e indossando quelli più leggeri e moderni del servizio pubblico, che il pubblico lo coinvolge e lo consulta. Non come contentino, ma come vera volontà di migliorare l'esperienza di noi, il PUBBLICO. Fateci sfogare, capite la nostra frustrazione, spiegateci i motivi delle vostre scelte, chiedeteci consigli, spiegateci perché non li potete accettare... e così via!

Per curiosità, questo studio scientifico può avere a che fare coi discorsi che abbiamo fatto qui: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1305505 (forse il biglietto è considerato una "tassa ingiusta" e per questo evaso. Potrei proporre uno studio del genere...)

Con stima
Marco

PS: a scanso di equivoci... non ho mai inteso suggerirti di non fare il tuo lavoro al meglio! Le questioni che ho tirato in ballo vanno tutte molto al di là di questo! Quindi... buon lavoro, e fagliela vedere a quegli evasori, anche se io dovessi essere tra di loro! :)

KingFreak ha detto...

L'azienda ha molte
iniziative per coinvolgere i passeggeri e il logo dell'azienda compare in molti eventi della città, esisteva anche un settore Marketing, chiuso, spesi migliaia di euro per coinvolgere i cittadini, biglietti venduti in più, zero, c'era perfino uno spot che girava sulle reti televisive locali, inutile anche quello! un forum potrebbe essere una buona idea, ma esiste già, e quello del comune e della provincia, azionisti di maggioranza dell'azienda, e comunque non serve a niente neanche quello, ognuno pensa alle esigenze del singolo e non della comunità!
Non ci rimane che il biglietto, e torniamo all'inizio della discussione, non bisogna cercare un motivo per farlo o non farlo, lo fai e basta, almeno non ti prendi 40 euro di multa, e il mondo sarà bellissimo lo stesso!

KingFreak ha detto...

Aggiungo un commento a distanza di 2 mesi da quando ho scritto questo post, perché ho scoperto grazie al contatore visite, che "punkabbestia" e la parola che fa venire più gente nel mio blog, adesso mi chiedo cosa porti le persone a cercare informazioni su questi "parassiti sociali"!
Se sei entrato in questo blog cercando la parola "punkabbestia" potresti scrivere i motivi della tua ricerca aggiungendo un commento! Grazie