venerdì 28 marzo 2008

Il sicario


Il sicario è l'esecutore materiale di un omicidio, tipicamente perpetrato dietro incarico di un mandante. Il controllore è l'addetto alla verifica dei titoli di viaggio, tipicamente perpetrato dietro incarico dell'azienda di trasporti.
Adesso penso che sia chiara la differenza tra un sicario e il controllore, ma l'abbonato purtroppo ha le idee confuse, l'abbonato è colui che paga, e si sa, quando qualcuno non paga, l'abbonato si offende, mai offendere un abbonato.
Giorno dopo giorno, la rabbia monta, l'abbonato nell'autobus sempre in ritardo vede abusivi ovunque, salgono e non timbrano, salgono e non timbrano, ripetutamente, fermata dopo fermata, fino a riempire il mezzo come un carro bestiame, circondato, stritolato, intrappolato nella morsa, circondato da abusivi, giorno dopo giorno, mese dopo mese, abbonamento annuale dopo abbonamento annuale!
Poi un giorno, in un certo momento, senza un vero perché, su un autobus mezzo vuoto, salgono due controllori, si presentano, controllano, tutti in regola, prenotano la fermata e attendono sulla porta di uscita!
L'abbonato è li seduto, non capisce, pensa e non resiste, deve dire la sua, "Dovreste venire sul 20 la mattina, li si che ne fareste di multe!", eccolo che viene fuori, anni e anni passati come una sardina nella speranza di vedere un controllore e niente, e poi lo vedi spuntare sull'autobus sbagliato e la tua voglia di sangue non viene accontentata, non ha fatto nessuna multa e allora lo indirizzi, Don Vito Corleone direbbe "Ho un lavoretto per voi!", l'abbonato che diventa mandante di una multa, trasformando il controllore in un sicario personale!
L'abbonato poi te lo dice anche con quell'aria come per dire "Troppo facile, non le avete le palle per venire la mattina con l'autobus pieno!" e questo da un po' fastidio al controllore. Immaginate un muratore che mentre monta una carrucola per caricare i secchi di cemento passa il signore del 3° piano e dice "Troppo facile cosi, perché non fai le scale come me!", se fossi il muratore gli risponderei "Fatti i cazzi tuoi!", il controllore invece deve uscirne con frasi del tipo "Si fa quel che si può!", oppure se proprio vuol far capire che non è il caso, il controllore risponde "Non è una caccia all'uomo, noi controlliamo biglietti e andiamo dove si possono controllare i biglietti".
In qualche modo, insomma, il controllore deve placare la sete di vendetta dell'abbonato, ma l'abbonato non capisce, anche lui quando è salito non ha timbrato, e magari dietro di lui c'è un altro abbonato che pensa la stessa cosa, tutti vedono abusivi ovunque, non hanno ancora capito, l'abusivo non è una modo di essere, è un modo di concepire, l'abusivo non ha età, non ha sesso, non ha religione, non ha razza, non ha stato sociale, non puoi dire che una persona è un abusivo solo perché non timbra quando sale, come non puoi dire che tutti quelli che timbrano sono in regola, ho visto timbrare un biglietto del treno piegato in quattro e alla richiesta di un titolo l'abusivo rispondeva "Non mi ha visto timbrare, devo tirare fuori il biglietto?".
Ho visto persone scoprire che il compagno di viaggio di tutta una vita in realtà era un abusivo, famiglie distrutte, per poi scoprire che il tipo losco che puzza di curry che tanto dava fastidio era in realtà un abbonato annuale, uno di quelli "Razzista, voi le multe agli italiani non le fate mai!", quando sali su un autobus non puoi mai dire chi ha e chi non ha il biglietto, per questo l'abbonato ha bisogno del controllore, ha bisogno del suo sicario, un professionista, uno silenzioso, quello che fa il lavoro sporco, perché l'abbonato non ha il coraggio di chiedere a chi non vede timbrare se è un abusivo o meno, invece di pensare che potrebbe essere un altro abbonato preferisce vedere abusivi ovunque.
L'importante però è che continui a fare il biglietto, perché ricordati, il controllore non è un sicario, ma solo lui riesce a distinguere un abbonato da un abusivo, dopo non potrai dire "Proprio oggi che non l'ho fatto!", potevi fare il biglietto, ma non lo hai fatto, e ti prenderai la multa per il semplice motivo che eri senza biglietto, nessuna razza, nessuna religione, nessuna lingua, nessuna età e nessuno stato sociale, nessun nemico da eliminare, sempre e solo una questione di biglietto, insomma vedi di essere in regola, paghi, giri e agli abusivi ci pensano i controllori, molto semplice, altrimenti come direbbe un vero sicario "Tu sei già un verbale che cammina, e non lo sai!", state in campana!

15 commenti:

Spery ha detto...

sono tutti da incorniciare i tuoi post caro controllore :)

Anonimo ha detto...

Ciao controllore =)
Fino ad un paio di anni fa ero un frequantatore "multicorse" (20 -25 corse al mese, tutte fatte timbrando alla salita il fido citypass) e ti posso assicurare che era davvero frustrante sapere con matematica certezza che alcuni autobus non sarebbero stati controllati e sapere con la stessa certezza che solo il 5-10 % delle persone era in regola con il biglietto.
Un esempio ?
Il 33 la mattina e il 32 la sera: in tipo 8 anni mai un controllo.

P.S.
Continua cosi: il tuo blog e' mitico !

Anonimo ha detto...

Ehi collega! anche io lavoro nel "difficile" mondo del trasporto pubblico! dico difficile perchè effettivamente è un'impresa riuscire a far capire che anche se è trasporto PUBBLICO non significa che sia dovuto e gratuito! Ho letto un pò dei tuoi post...hai veramente stile! Buona giornata autoferro!

Anonimo ha detto...

Eheheh... hai ragione caro controllore! Però, io cercherei di guardarla anche dalla parte dell'abbonato, che giustamente s'arrabbia quando sa che su un autobus molto spesso ci sono personaggi che se ne infischiano delle norme e non pagano.
E poi, caro kingfreak, cadi anche tu nello stesso "errore" dell'abbonato quando dici "come non puoi dire che tutti quelli che timbrano sono in regola, ho visto timbrare un biglietto del treno piegato in quattro": come puoi sapere se quel biglietto non fosse spiegazzato ma comunque nuovo?
Ecco, è lo stesso ragionamento "intuitivo" dell'abbonato, che non potendo direttamente controllore fa ipotesi! :D
Comunque, continua così: non si cambia l'indole abusiva di certe persone, ma almeno si recuperano (in parte) i soldi di tutti quei biglietti non pagati!
Ciao!

autistaxcaso ha detto...

Beh, chi vuole insegnarti il mestiere c'è sempre stato e sempre ci sarà ...
Un po' come quelli che quando ti approssimi alla "strettoia" formata dalle 2 auto in doppia fila e valuti se passare o meno, ti fanno segno che sì lì ci "passerebbe un camion" ...
A un tizio un giorno gliel'ho pure detto: "senta, ho valutato di non passarci ... e visto che guido io la valutazione che fa testo è la mia" (e se non ti va bene ... fatti assumere come autista ... così magari poi dimostrerai al mondo che tu sì hai dell'occhio)

KingFreak ha detto...

Mi devo essere spiegato male, quando ho detto "..ho visto timbrare un biglietto del treno piegato in quattro..", la scena è stata, controllore che compilava verbale, l'abusivo sale, si accorge del controllore, classico sguardo da chi non ha ne biglietto ne euro spiccio da inserire nell'emettritrice, smanetta un po in tasca mentre il controllore è distratto, estrae un biglietto del treno(25x10cm), lo piega in quattro, lo infila nell'obliteratrice e timbra, si siede tranquillo. Il controllore che conosce i suoi polli, non si è accontentato di sentire il rumore tipico di chi timbra, ma una volta finito di compilare il verbale ha raggiunto l'abusivo in fondo all'autobus e ha richiesto l'esibizione del titolo di viaggio, segue figura di merda con tanto di scusa "Pensavo andasse bene lo stesso, infatti mi chiedevo come mai non entrasse tutto il biglietto!".

A proposito ringrazio per i complimenti, servono sempre, grazie!

Anonimo ha detto...

Ah, King, ma allora così cambia! :D Ho capito tutt'altro io...
Be' complimenti ancora per il blog e buona caccia agli abusivi!

P.s. - però, è vero che alle volte i controllori, su certe linee, non passano proprio: io uso ogni giorno i mezzi ATM (Milano) nella zona extraurbana (abito a Milano e non ho la macchina...) e i controllori non li ho *mai* visti! [Invece, ci sono molti più controlli sui treni suburbani -i passanti- e (inter)regionali di Trenitalia; insomma, qualcosa di buono le nostre povere Ferrovie lo fanno!]

Anonimo ha detto...

Ti seguo da un po' e devo dire che i tuoi post sono sempre originali e divertenti! =D
In particolare l'ultimo mi ricorda un po' la sottoscritta, anche se non sono abbonata ma timbro il biglietto semplice di 60 minuti almeno 2-4 bus la settimana per andare in centro con gli amici.
In un anno e mezzo ho beccato solo un controllore, e pure vengo presa per i fondelli perché timbro il biglietto...

Pensa che un giorno sono uscita da scuola e ho preso un extraurbano per andare in stazione, ho chiesto all'autista di vendermi un biglietto (ma adesso tengo sempre anche quelli extra che non si sa mai)e questo non voleva neanche vendermelo perché diceva che per andare in stazione non ne valeva la pena! °_°

Continua così, è sempre un piacere leggerti. =)
Ciao!

citaro85 ha detto...

King! Possibile che oggi (domenica) ti ho visto, nel tardo pomeriggio, uscire da una macchina aziendale in piazza XX Settembre? :D

KingFreak ha detto...

Po' esse!

Anonimo ha detto...

Ormai prendo i mezzi pubblici molto raramente (lavoro in un villaggio di montagna servito da due corse giornaliere in orari per me molto scomodi) ma ti leggo sempre con piacere. Pensa che fino a qualche tempo fa credevo che i controllori fossero una razza estinta ;-)
Continua così :-)
Esprit_Follet

Anonimo ha detto...

Da "La Stefani" del 31 marzo 2008 (preparatevi a ridere):

C'è chi descrive come sfuggire ai perfidi controllori dell'Atc e c'è la precaria che racconta i suoi innumerevoli colloqui di lavoro. Ci sono il "barista" che accoglie i "clienti" nel suo bar virtuale di Bologna e lo scrittore che usa la rete per "postare" (come si dice in gergo) i capitoli del suo racconto inedito. Una volta i diari segreti avevano il lucchetto e si nascondevano nell'ultimo cassetto, ora si apre un blog e ci si racconta online.
Il più famoso dei blogger sotto le Due Torri è Daniele “Maso” Masotti, che da quasi un anno ha dato alle stampe Umarells, tratto dal blog omonimo che celebra i pensionati bolognesi e il loro "stile di vita", pubblicando foto che li ritraggono durante le loro “non-attività” quotidiane; il blog, in meno di due anni, ha contato più di 300.000 visite e i quotidiani hanno dedicato numerosi articoli al fenomeno “umarells”.
Ma sulla scia del successo di Maso, sono tanti i blogger che risiedono in città e che hanno “affittato” un piccolo monolocale nella rete, per postare i propri pensieri e le proprie avventure, nella speranza di diventare famosi o semplicemente per raccontare un pezzo della propria vita a qualche "navigante".

KINGFREAK, dalle pagine del suo blog No ticket on the bus, lancia un 'j’accuse' nei confronti dei controllori dell’Atc, rei di essere troppo “rigidi”, e confessa in un post di aver sempre viaggiato senza biglietto: «Lo ammetto, non ho mai fatto un biglietto dell'autobus in città, non ne ho mai avuto bisogno e ho sempre girato gratis, quindi posso ammettere di non essere pienamente a conoscenza della difficoltà di reperire un biglietto, di domenica quando i negozi sono chiusi!»

KingFreak ha detto...

Proprio cattivi questi controllori!

Stefano ha detto...

questa non ha proprio capito un cazz.....

uhahhahahahahahah

Anonimo ha detto...

controllori su www.sicario.org