martedì 3 marzo 2009

My name is Freak, King Freak


Il comune della mia città diversi anni fa ha installato nel centro storico una rete wireless, se vai con un documento e ti registri hai 2 ore al giorno di accesso gratuito ad internet.
Insomma sei in piazza, vuoi scaricare la posta, fare una telefonata con Skype o aggiornare il tuo stato su Facebook, se hai un cellulare di ultima generazione con collegamento wi-fi il gioco e fatto!
Cosa centra questo con questo blog? Ci arrivo!
Vado a registrarmi e l'operatrice mi chiede un e-mail, KingFreak75 (et) gmail (dot) com..."Ehi! Ma tu sei quello del blog, sei il controllore!".
E si, sono proprio io, sono il King!
Nessuno me lo ha mai chiesto, ma vorrei dirvi da dove salta fuori il mio nickname, l'alter ego che mi sono creato 15 anni fa quando ho avuto accesso per la prima volta ad internet.
FREAK, in inglese significa smidollato, scherzo della natura, anormale, ma non centra niente con la mia scelta, voi sapete chi è Roberto Antoni?
Avevo 15 anni, ero tutto casa, chiesa e lavoro, un chirichetto modello nonché apprendista ascensorista, poi un giorno per radio passa una canzone degli Skiantos e il DJ annunciava un concerto da li a giorni, sono andato a quel concerto, la mia vita è cambiata, Freak è il soprannome di Roberto Antoni, il cantante degli Skiantos!
KING, in inglese significa re, sovrano, qualcosa di grande, ma anche questo non centra niente, voi sapete chi è Keith David?
Nel 1986 Keith David ha interpretato un ruolo un un film di Oliver Stone, un grande film, Platoon, il suo personaggio si chiamava King, non so perché, ma le sue parole prima di prendere l'elicottero che lo riportava a casa dopo aver fatto il suo servizio di leva obbligatorio in Vietnam mi sono rimaste impresse, il King torna a casa dopo aver fatto il suo dovere nell'inferno, avevo 16 anni quando ho visto quel film la prima volta, King Freak è il mio nickname!
Adesso non voglio farmi il viaggio, ma quando Valeria un'autrice del programma di Tamara Donà in onda tutti i giorni su Radio 101 mi ha contattato per chiedermi se volevo fare una piccola intervista, un po' mi sono esaltato, concedetemelo regaz, ma come disse il King, quello vero, nel film Platoon "Tieni le munizioni pronte e il cazzo dritto e il destino cambierà".
Non lo so, ma scusatemi, io continuo a farmi il mio viaggio personale perché come diceva il già citato poeta contemporaneo Roberto "Freak" Antoni "...Me mi piace giocare giocando coi giochi ne ho pochi ma buoni/ Me mi piace volare facendo dei giri non brevi ma lunghi/ Me mi piace scoreggiare non mi devo vergognare non c'ho niente da salvare...", e finché c'è fattanza il viaggio continua!

Presto metterò anche la seconda parte della serata "NoTicketOnTheBus LIVE", maledetto tubo che non accetta video più lunghi di 10 minuti!!!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mmmh..., interessante!
Il tuo nick mi pare (se non dico str...zate)uno splendido esempio di sincretismo degli opposti,un ossìmoro culturale.
E comunque non si può abbreviare (mica si può chiamarti semplicemente King ,o Freak, bisogna proprio chiamarti KingFreak).

lazialefracico ha detto...

kingfreak, il soldato di platoon... quante ne combinava nel film? era un cattivo o un buono?

Anonimo ha detto...

usa google video che non ha questi limiti di minutaggio

Anonimo ha detto...

oh io prendo e riprendo l'autobus
ma incontrarti mica facile eh
spero sempre di dire Oh oggi è salito kingfreak, mi ha controllato
l'ho visto!

Anonimo ha detto...

ero io

Goblin

Anonimo ha detto...

ero quasi certa che il Freak dipendesse dagli skiantos, sono orgogliosa del mio intuito
f.

Anonimo ha detto...

sì sì,continua a viaggiare prima di tornare autista.