mercoledì 2 aprile 2008

Ultima timbratura

Trentatré anni, quattro mesi, un giorno. Ore sei e trentasette del mattino, un martedì come tanti altri, la città si sveglia, i primi autobus è già un paio di ore che girano, nessuno lo sa, ma tra un minuto mio padre va in pensione!
Quando mio padre è entrato in azienda aveva più o meno gli stessi anni che avevo io quando ho iniziato ad osservare il mondo stando dall'altra parte dell'obliteratrice, 24 anni, io non ero ancora nato, sono arrivato un anno dopo, di solito i figli si fanno quando ci si sistema e trentanni fa, fare il tranviere, il conducente di autobus, era una lavoro invidiabile.
Da piccolino mi ricordo pomeriggi interi passati accanto al posto guida mentre mio padre guidava, poi sono cresciuto e ho imparato ad andare da solo, io ci sono cresciuto sugli autobus, giravo gratis, tessera parenti, no motorino, no mio padre che mia accompagnava nei posti, autobus, mezzo pubblico, il famoso "Menarini 55 posti", la risposta che davo sempre quando mi chiedevano che motorino avevo.
Ho visto i capelli di mio padre diventare grigi e il mondo cambiare, odiavo gli autobus, ho passato tutta la vita a corrergli dietro, gli autisti che mi lasciavano a piedi, corse che non passavano mai, ore e ore ad aspettare corriere, una vitaccia, ma non mi potevo lamentare, lamentarsi del servizio era un po' come sputare nel piatto dove mangiavi e questo non era bello agli occhi di mio padre, poi è arrivata la tanto attesa maggiore età e di conseguenza la patente, non presi più un autobus per un bel po' di tempo, ma non mancavo mai di fare un giro con papà, non dovevo andare da nessuna parte, stavo solo li ad osservare il mondo insieme a lui!
Poi un giorno, un giorno qualsiasi, mi sono trovato la domanda di assunzione sulla mia scrivania, avevo già il mio lavoro, un buon lavoro, nessuno ci crederà ma aggiustavo ascensori, ero un tecnico specializzato, l'ho fatto per nove anni ed ero anche abbastanza bravo, ma non so perché, la tentazione è stata forte, ho compilato la domanda, 1200 persone al concorso, 50 posti disponibili, 17esimo, e sono diventato un autista!
Non ho mai avuto il piacere di dargli il cambio "in linea", dopo vent'anni di guida, un'operazione alla schiena e qualche acciacco è passato al ruolo di garagista, ma era lo stesso, lo vedevo sempre, quasi tutti i giorni, era quella persona che quando riportavo in deposito l'autobus mi chiedeva come era andata la giornata, "Tutto bene Pa'!", lo salutavo e andava a casa mia!
Lui non ha mai voluto fare il controllore, lo considerava un lavoro pericoloso e poi diceva sempre che litigare con le persone non era un buona cosa, poi lui fa parte di un altra generazione, di quelli che hanno visto i bigliettai a bordo, per lui non ha senso andare in giro a stanare abusivi, se paghi sali, altrimenti vai a piedi, altra scuola, altra generazione di autisti!
A volte quando sento abusivi chiedere di chiudere un occhio penso a mio padre, 30 anni a farsi il sedere piatto e mai un "grazie!" e tu chiedi clemenza perché hai "semplicemente" fatto due fermate e ti eri dimenticato di fare il biglietto? Non tanto per i soldi, tanto nello stipendio di mio padre non cambiava nulla, ma come gesto simbolico, per dirgli grazie dei suoi trentanni dedicati a portare il tuo sedere da una parte all'altra della città, per questo il controllore ti fa la multa, non per i soldi, anche a lui non cambia lo stipendio, un gesto simbolico, cosi magari la prossima volta che sali su un autobus, quando passi affianco all'autista per ringraziarlo ti ricordi anche di fare anche il biglietto!
A proposito di biglietto, il minuto è passato e mio padre non lavora più in azienda, adesso è in pensione, adesso gli autobus non sono più un suo problema, adesso è un passeggero come tutti gli altri, adesso anche lui deve fare il biglietto, non so se lo farà, penso di si, io se fossi in lui dopo trentanni passati a farmi il mazzo al volante di un bestione di 18 metri non penso che farei il biglietto, nel frattempo comunque gli ho detto qualche trucco che può sempre servire quando incontra un controllore, specie se si tratta di suo figlio!


Mio Padre che sistema l'ultima obliteratrice 4 minuti prima di andare in pensione!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

digli che è un grande! :)

E ringrazialo per tutte le volte che mi ha fatto arrivare a Bo più o meno sano e salvo, più o meno in orario:
l'ho visto un sacco di volte che portava qualche macchina dal/al deposito per cambiare quella (su cui ero) in corsa sulla linea con qualche problema (al motore, alle porte, ...). O in giro ad aggiustare macchinette "al volo" durante la corsa.

Auguri per la pensione!

Anonimo ha detto...

Ma che bella foto ricordo! =D
Mi è piaciuto molto questo post, è romantico hehehe.
Ciao!

Anonimo ha detto...

e poi diceva sempre che litigare con le persone non era un buona cosa

Eh! Saggezza paterna... :P

Bel racconto Kingfreak, complimenti, mi hai fatto sognare di una regalità operaia d'altri tempi, ed hai avuto il coraggio di raccontare al mondo una storia così personale. Complimentoni al babbo.

Anonimo ha detto...

alla saggezza paterna aggiunerei : salire sull'autobus, non pagare il biglietto e riskiare di beccare il controllore.... non ha prezzo ... ...

KingFreak ha detto...

Ti sbagli un prezzo ce l'ha: 40 euro in area urbana, 36 in extraurbano!

Beccare l'abusivo che pensava di franca franca, questo non ha prezzo!

Anonimo ha detto...

complimenti per il post mi è piaciuto molto.
Auguri al collega pensionato e complimenti a lui per il figlio.

Anonimo ha detto...

Sei un grande. Tanti auguroni a tuo padre che stimo moltissimo. le poche chiacchierate che ho fatto con lui mi hanno tanto insegnato.E' stato un bravissimo autista e un bravo garagista disponibile come pochi altri e poi la sua gentilezza e ilsuo modo pacato di esporsi lo rendeva una persona meravigliosa. Ancora tanti auguri e spero di stringere al piu' presto la sua mano e salutarlo personalmente.

stella erratica ha detto...

splendido post davvero. una domanda: ma dopo 30 anni di onorato servizio, non può viaggiare gratis!?
lo trovo sconcertante, pensavo fosse un suo diritto...
io ho la sfiga di beccare il controllore pignolo che mi dice che il biglietto orario è scaduto 3 minuti fa quando sto per scendere alla mia fermata. discutiamone un attimo: sul tuo orologio risulta scaduto 3 minuti fa, su quello dell'obliteratrice?
che poi: tra ciò che mostra l'obliteratrice e l'ora reale, m'è capitato di riscontrare 10-20 minuti di differenza.
e mi dà fastidio, visto che compro e timbro sempre i biglietti. scommessa: l'unica volta che non posso perché tutti i tabacchini chiusi e macchinette automatiche rotte (a trieste NON si fanno sui bus i biglietti), trovo il controllore "bastardo".
su trenitalia ho dovuto quasi litigare per far capire che la macchinetta dei biglietti s'è inceppata subito dopo che la tipa davanti a me ha fatto il biglietto, che avevo i soldi per fare il biglietto, che non rischio una multa su una tratta così lunga (altoadige-trieste), che se la domenica nella stazione non c'è un cane di trenitalia e lo sportello umano è chiuso, va da sé che NON posso fare il biglietto... (la stazione sta a 30 km da dove stanno i miei) e se poi vado a cercare subito il capotreno per spiegargli il fattaccio, forse non ho l'intenzione di viaggiare abusivamente...
solo che a volte la buonafede è così difficile da credere. è davvero così difficile?!

KingFreak ha detto...

Credere è possibile, ma non cambia nulla, non è una questione di fede, è una questione di biglietto!

Il titolo scade quando scade, poi c'è una tolleranza, ma lo decide il controllore, in base a che cosa non lo so, ad esempio se i primi giorni del mese sono festivi potrei tollerare che l'abbonamento nuovo lo fai il primo giorno lavorativo della settimana, se il tuo biglietto è scaduto da 10 minuti e l'autobus è partito da 5 dal capolinea, allora forse non ci sono margini di tolleranza, sei salito già con un titolo scaduto, magari trovato per terra, dipende se hai la faccia da abusivo oppure no!

stella erratica ha detto...

la questione è che le coincidenze dei bus le calcolo, i ritardi delle partenze insomma. ma se sto scendendo alla mia fermata e mi fai tirar fuori il biglietto mentre scendo e mi contesti 3 minuti!! sono partita col biglietto ben in regola... 10-15 minuti per un minimo percorso non credo sia così "abusivo"...
sei davvero così intransigente??
hahaha

KingFreak ha detto...

Se stai per scendere e te la meni con il controllore, che hai fretta, che i mezzi sono in ritardo, che hai perso la coincidenza, po' esse che tre minuti diventino intollerabili!
Se stai per scendere e mostri il biglietto al controllore, con calma, può essere che non si accorge che è scaduto da 15 minuti!

A buon intenditore poche parole!

Anonimo ha detto...

Questa assunzione mi puzza un pò di raccomandazione...o sbaglio ?

KingFreak ha detto...

Caro anonimo, ufficialmente potrei anche non risponderti, sono in ferie, precisamente in questo momento mi trovo tra Volterra e San Gimignano, però vorrei risponderti dandoti un consiglio, prova a fare la domanda di assunzione per fare l'autista di autobus, se dovesse rendersi necessaria una raccomandazione per fare un lavoro all'ultimo livello della scala gerarchica, fammi un fischio, per i casi umani sono sempre disponibile!!!!

Patetico...