martedì 15 aprile 2008

La carogna



Per fare il controllore ci vuole una certa lucidità mentale, non sempre si ha, anche i controllori hanno i loro problemi, ma si lasciano a casa, l'abusivo invece i cazzi suoi tende sempre a raccontarli al controllore.
Adesso è chiaro che come nella pubblica piazza anche l'autobus vince chi la spara più grossa, una mamma malata fa punti, se sei senza lavoro, dipende, dalla linea e dalla zona, esempio, se hai un I-Pod al collo con un cappellino Dolce e Gabbana e sei su una corriera piena di operai di una fonderia, tutti in regola, non tirare fuori la storia che non hai da lavorare e non hai i soldi del biglietto, il controllore prenderà in tuo scalpo e lo mostrerà alla folla!
Insomma, se fai la parte dell'abusivo "caso-pietoso", può andarti bene come può andarti male, il controllore in questi casi cerca sempre lo sguardo dell'abbonato, dei passeggeri, lo fa anche l'abusivo. Parliamoci chiaramente, se sei veramente "appena salito" c'è sempre chi conferma la tua versione, la credibilità dei testimoni va sempre in base al titolo di viaggio, un abbonato annuale vale di più di un corsa semplice, se l'abbonato conferma sei salvo, altrimenti puoi anche raccontare la storia dell'amico in fin di vita, la multa la prendi, se non hai impietosito l'abbonato figuriamoci il controllore, non hai vie di fuga!
"Carogna!", certo hai appena preso una multa mentre il tuo migliore amico giace morente in ospedale, quale parola migliore per descrivere il controllore, purtroppo non hai visto lo sguardo del passeggero seduto dietro di te che scossava la testa mentre giuravi di essere appena salito, quando hai tirato fuori la storia dell'amico in bilico tra la vita e la morte, il fatto che ti abbia detto "Tutte queste storie per una multa!", poteva farti capire che forse non era il caso, ma non c'è stato verso, hai insistito, chi è la carogna?
Un paio di ore dopo, sullo stesso autobus, di ritorno dall'ospedale lo stesso signore rincontra il controllore, "Lo sa deve era salita la signorina?", "In stazione!", 15 minuti prima, "Lei come fa a saperlo?", elementare caro passeggero, l'abusiva presentava un titolo extraurbano non timbrato, non timbrato per distrazione a causa della triste notizia, abitava fuori città, ha preso una corriera, non ha fatto il biglietto, è scesa in stazione e ha preso il primo autobus urbano per andare verso l'ospedale, due autobus, quasi 1 ora e mezzo di viaggio e nessun biglietto valido, se poi ci aggiungi che non aveva l'eventuale biglietto del ritorno e che quel biglietto non usciva dal portafoglio da almeno 2 anni, forse una multa ci stava, anche se la storia fosse stata vera!
Il passeggero parlante non era della città, era con il figlio, la mamma era ricoverata, loro facevano avanti indietro tutti i giorni, treno, autobus, ospedale, ma avevano il loro multi corsa, e anche per lui la storia patetica dell'abusivo caso-pietoso non era credibile, certo può succedere, ma non sempre sei credibile. Una volta un ragazzo alla richiesta di un biglietto raccontava la storia che stava tornando da un funerale, estrae il portafoglio dalla tasca, lo mette nelle mani del controllore e si mette a piangere, sono scesi, il ragazzo non smetteva di piangere, il controllore gli ha rimesso il portafoglio nella tasca della giacca, grazie e arrivederci, per il controllore l'abbonamento era dentro il portafoglio, non c'è stato bisogno di aprirlo, quando vedi uno stornello di 1.85 "fricchettone"che piange davanti ad un controllore tappo, è molto probabile che sia abbonato!
Io non so chi sia la carogna, ma se hai la scusa giusta conosco controllori che sanno come essere iene, ma sei già morto nel momento in cui sei salito senza biglietto, un suicidio, quindi chi si nutrirà delle tue carni non ha importanza, perché i controllori saranno cattivi, ma non sai quanto possono essere avvoltoi gli abbonati!

1 commento:

Marco Poli ha detto...

Ricordo una scena di un paio di mesi fa, sul 25 giusto 2 - 3 fermate dopo il capolinea Dozza : 3 o 4 tuoi colleghi salgono con me e una signora sulla sessantina - già sull'autobus - si dirige in fretta verso l'obliteratrice appena li vede ... il più alto impedisce che lei timbri e le chiede i documenti ... scena madre col marito che sclera e urla "infami" ai tuoi colleghi nel mezzo di una spiegazione del tipo "ci è successo un casino" per spiegare i cazzi loro ... dice pure d'essere un poliziotto : i miei complimenti al senso della divisa che c'ha quel cittadino.

Non dovete avere pietà con gli abusivi, mai, perchè fate un torto agli onesti, sempre.
Io ero pure disponibile a testimoniare contro il "poliziotto" per le ingiurie ricevute dai tuoi colleghi, e l'ho detto sottovoce a quello più vicino a me. Poi non se n'è fatto nulla.
Ma non deve capitare che chi lavora si prende degli insulti, mai.

Sai che c'è ?

Che in italia mancano la coscienza, la volontà e gli strumenti per promuovere "azioni di classe" contro l'iniquità presunta o vera delle leggi, come può essere l'esosa sanzione individuale di 60 euro per chi non ha il titolo di viaggio.
Ma questo è un altro discorso.

Nel frattempo che l'altra parte si svegli (e sarebbe ora), voi controllori ricordatevi che non si può andare a simpatia, e nemmeno a pietà.

Buon lavoro.