sabato 12 aprile 2008

Carta stampata 6


Ultimamente la carta stampata si sta dando un gran da fare, il nemico pubblico numero uno per la cittadinanza indignata è diventato il controllore, c'è chi li vuole più qualificati, c'è chi li vuole con più buon senso, c'è chi li vuole più cortesi e c'è chi non li vuole proprio, l'unica consolazione è che chi si lamenta è sempre l'abusivo. In molti pensano di non essere abusivi, pensano che gli abusivi siano diversi da loro, ma come ho sempre detto e scritto, se non hai il biglietto sei un abusivo, poi se il tuo motivo per la mancanza è più o meno valido, non importa, nessuno ti giudica, devi solo tirare fuori un documento e farti fare la multa, il controllore non deve dire una parola, tu neanche. Se parli, se ti inventi una scusa, valida che sia, non ti puoi lamentare se anche il controllore apre la bocca, lui dovrebbe limitarsi a copiare i dati del tuo documento stando in silenzio, se lo costringi a professare parola nei tuoi confronti, la colpa è solo tua, non dello scarso buon senso del controllore, non hai il biglietto, non hai rispettato del regole del viaggio, paghi la multa, semplice!
Partiamo dal signor Angelo, dipendente della regione, come se il fatto che lavora per un ente pubblico ti mettesse al di sopra dell'operaio, dello studente o dell'extracomunitario, se non sei in grado di mostrare un titolo di viaggio valido, sei un abusivo come tutti gli altri. Un classico quando si fanno controlli in zona stazione è quella "Ho fretta che mi parte il treno!", allora facciamo in fretta, tira subito fuori un documento, scendiamo dall'autobus, il controllore compila in tutta fretta il verbale e poi vai a prendere il treno, non perdere tempo in scuse inutili, in caso contrario non ti puoi allontanare del pubblico ufficiale, il controllore, i passeggeri paganti non possono perdere tempo per le tue "lagne", l'autobus deve proseguire la sua corsa, se sei lesto bene, altrimenti scendi appena il controllore ti ha identificato, lo prevede la legge, non esiste il sequestro di persona. Immaginate di essere in macchina e un vigile vi ferma, un pubblico ufficiale, vi contesta il mancato rispetto di una legge, tipo siete passati con il rosso, infrazione che prevede una sanzione amministrativa, nel caso del biglietto degli autobus le regole sono dettate dalla Legge Regionale n.30 del 2/10/98 che prevede una sanzione amministrativa in caso di irregolarità nell'utilizzo del titolo di viaggio, secondo voi se provate ad allontanarvi con la macchina cosa succede? Se il vigile vi trattiene fermi è sequestro di persona? Ecco provate per un attimo a immaginarvi la situazione del vigile e provate a raccontargli che dovete prendere un treno, ditegli anche che siete un dipendente regionale, ingranate la prima e allontanatevi pensando di denunciare la cosa sul giornale della città, chiedete al vigile di usare il buon senso e vedete cosa succede. Il mio parere personale...caro signor Angelo, hai visto proprio un bel mondo, i dipendenti regionali hanno abbonamenti annuali scontati, molto scontati, e si vede che chi non paga si permette anche il lusso di parlare, se fosse per me il buon senso lo utilizzerei per toglierle il suo abbonamento annuale scontato visto che non lo merita, provare a pagare il prezzo pieno come tutti e rispettare le regole come tutti gli altri, nessun privilegio, questo a mio avviso sarebbe buon senso!
Passiamo alla seconda lettera della signora Cristina, analizziamola bene, cercando di valutare i fatti e lasciando da parte le opinioni personali. Situazione, la signora Angela si trova il via Felsina alle 16 e 25 del pomeriggio di un giorno feriale, sono in due e decidono di prendere l'autobus.
Certo potrebbero guardarsi intorno e scoprire che in quella zona tra centri commerciali, bar tabacchi ed edicole un posto dove comprare un titolo di viaggio c'è, ma sarebbe troppo sbattimento per lei e sua figlia, e l'azienda non vuole che i suoi passeggeri si sbattano troppo, mette sugli autobus delle emettritrici automatiche. Naturalmente ogni apparecchiatura automatica ha un suo corretto utilizzo, le istruzioni sono affisse ad ogni fermata dell'autobus, siccome noi siamo persone che hanno interesse a utilizzare al meglio i mezzi pubblici dedichiamo alcuni secondi a leggerle insieme:

Innanzitutto partiamo con "PER ESSERE SEMPRE IN REGOLA SUL BUS: ATTENZIONE AL CARTELLO", cioè per stare dalla parte dei bottoni, l'azienda mette un cartello dove ti dice che devi stare attento al cartello, siamo a livelli di paranoia, ma questo serve perché in molti tendono a fregarsene dei cartelli "Ma secondo lei ho il tempo di leggere i cartelli?!?", un cane che si mangia la coda, magari leggere i cartelli potrebbe essere un ottimo passatempo mentre si aspetta l'autobus, magari, purtroppo mi dimentico sempre che ci consideriamo cosi intelligenti da non aver bisogno di leggere i cartelli, per poi trovare una marea di Albert Einstein senza biglietto sull'autobus.
Perseguiamo con la lettura, e si parte con la regola generale, la madre di tutte le regole "OCCORRE PREMUNIRSI DI TITOLO DI VIAGGIO PRIMA DI SALIRE", se non sei stupido capisci subito che l'ideale sarebbe andare alla rivendita più vicina e comprare un biglietto casomai a bordo del mezzo, per un qualche motivo non dipendente dall'autista, dal controllore o dall'azienda, l'emettritrice fosse guasta, magari intuendo che forse una macchina si può rompere, finire la carta, riempire la cassa, e lungo il percorso sostituirla in linea costituirebbe un disservizio per i passeggeri che aspettano alla fermata, non vorremmo mica creare un disservizio solo perché qualcuno non si sbatte a procurarsi un biglietto?
Insomma l'emettritrice serve a compensare il fatto che forse dopo esserti sbattuto a cercare una rivendita, se ti trovi in un quartiere isolato, se l'ora tarda o il giorno festivo ti fa trovare ogni esercizio commerciale chiuso, hai anche, e ripeto anche, la possibilità di comprare il titolo a bordo!
A questo punto dopo un estenuante ricerca del titolo, e solo a quel punto, si potrebbe decidere di farlo a bordo, ma attenzione, un cartello verde o rosso, grande circa 30x100 cm, in prossimità delle porte di salita ti avvisa se a bordo l'emettritrice funziona. Poi c'è da valutare un altra cosa, l'autobus non è una agenzia di cambio, se vuoi il biglietto con la macchinetta devi avere monete da 10, 20, 50 centesimi e un euro. Tutte queste informazioni sono indicate sul cartello alla fermata, sul cartello alla porta di salita e sull'emettritrice, ma questo alla signora Cristina deve essere sfuggito, visto che, sue parole "Accostatami alla dispensatrice di biglietti con 2 monete da 2 euro constatavo che era fuori servizio", certo il problema era la macchinetta fuori servizio, non che comunque non sarebbe riuscita a fare i biglietti visto che non aveva le monete giuste per farlo, ciò non toglie che la macchinetta fuori servizio era già segnalato da un cartello ben visibile da terra. Adesso io mi chiedo, se la "dispensatrice" andava come avrebbe fatto a fare i biglietti con una moneta da due euro? Avrebbe chiesto ad un altro passeggero di cambiarli o si sarebbe seduta tranquillamente perché all'estero gli autisti vendono i biglietti e quindi non è un problema suo se lei non è riuscita a farli in Italia? Io di fisica quantistica non me ne intendo, però qualcuno prima o poi mi deve spiegare la teoria che un battito d'ali di farfalla in Cina fa scatenare un uragano in America, e se all'estero gli autisti fanno il biglietto in Italia la gente gira a gratis sull'autobus, è una teoria che non capisco, vi prego spiegatemela!
Ma la signora Cristina, non è convinta, a bordo ci sono i controllori, che di fisica quantistica non ci capiscono un marone, nella loro misera logica binaria esiste solo zero e uno, hai il biglietto e non hai il biglietto, e in questo caso ci sono due passeggeri privi di biglietto, che avrebbero potuto comprarli a terra, che avrebbero potuto scegliere di non salire visto che era segnalato, ma se ne sono fregati, sono sicuro che se ne sono fregati in maniera cortese, ma il controllore cosa vuoi che ti risponda, sei senza biglietto e se vuoi ti faccio una multa, non capisco dove sia la scortesia.
Adesso io sono malizioso e in più ho sentito direttamente il controllore "scortese", che nella sua scortesia non ha fatto i due verbali sacrosanti e ha invitato le due signore a scendere e prendere l'autobus successivo, che sarebbe passato dopo 7 minuti, quei sette minuti che potevi dedicare alla ricerca del titolo prima di salire sul mezzo o al massimo per cercare di cambiare i soldi, visto che comunque con 2 euro il biglietto a bordo non si fa, ma la situazione secondo me si è svolta in un altra maniera, le due donne sono salite, si sono accorte dei controllori e a quel punto si sono poste il problema del biglietto, dando poi la colpa al disservizio e alla poca professionalità dei controllori.
Il mio parere personale...cara signora Cristina anche lei ha visto un bel mondo, gli autisti che all'estero fanno i biglietti guadagnano il triplo che in Italia, accettano solo soldi contati e non danno resto, quindi lei e i suoi bei due euro all'estero non sareste neanche saliti su un autobus, all'estero i controllori in maniera cortese le avrebbero fatto una multa, nel suo caso 2, da noi invece a persone come lei gli si da anche la possibilità di sputare sopra al lavoro di gente che tutto il giorno si fa un mazzo grande come una casa per gestire in Italia un servizio di trasporto pubblico, e non all'estero dove esistono passeggeri un po' più educati che leggono le istruzioni per l'uso prima di prendere un autobus, a mio avviso si deve soltanto vergognare e provare anche lei ad aumentare il suo livello di cortesia, che i controllori e gli autisti nel suo caso sono stati fin troppo cortesi!

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao King, sono un collega autista. Ho letto tutti i tuoi post trovandoli più o meno tutti di ottimo livello, ma devo dire che quest'ultimo è una vera perla !!

Complimenti, continua così

Anonimo ha detto...

Sono sempre l'anonimo di cui sopra...ho scordato la firma.

Fabio

autistaxcaso ha detto...

Sai che alla lettera della Sig.ra Cristina ho replicato il giorno dopo scrivendo più o meno i concetti che hai espresso tu in questo post e più in generale difendendo la categoria ... Ancora non me l'hanno pubblicata però non demordo ...magari la torno a inviare tra qualche giorno

Marco Poli ha detto...

Adesso, non so se nell'Est-Europa i conducenti guadagnano il triplo degli analoghi italiani (penso proprio di no, amico) ma in Repubblica Ceka, Ungheria, Polonia, Lituania, Estonia, ... fanno i biglietti !

Con questo non voglio giustificare gli abusivi - anche secondo me è ridicolo il riferimento alla "casta" del primo e la signora dovrebbe ringraziare e basta, che a Venezia m'è andata peggio - però sarebbe ora che anche i conducenti Atc li vendessero !

KingFreak ha detto...

Ti parlo da autista, nessuno si rifiuta di fare la bigliettazione a bordo, tante e vero che sull'extraurbano (escluse 101 e 671) già è possibile, ma servono regole precise in materia di tempi, sicurezza e civiltà.
Se devo girare con una cassa sull'autobus voglio sicurezza, voglio il posto guida chiuso e soprattutto voglio il supporto delle forze dell'ordine, chiamo per un problema e entro la fermata successiva deve arrivare qualcuno ad aiutarmi.
Ti faccio un esempio realmente accaduto, un autista al capolinea del 20, va in bagno, qualcuno gli blocca la porta mentre i complici smontano l'emettritrice a bordo, chiama i Carabinieri, "Ci dispiace ma non abbiamo pattuglie disponibili!", immagina se si sparge la voce che su ogni autobus l'autista ha una cassa piena di soldi, quanto vorresti in più in busta paga come indennità per questo rischio?
Il fattore tempo, se prendi spesso gli autobus in città sai che alle fermate ci sono le tabelle con i minuti precisi in cui passa l'autobus, se l'autista si mette a fare la bigliettazione a bordo capisci che nel tempo della corsa bisogna inserire anche il tempo che si perde per fare i biglietti, quindi tempi più lunghi. Come autista chiedo anche questo, se mi fai fare i biglietti voglio che il tempo venga messo sul cartello orario, non che dopo devo essere costretto a correre solo perché ho fatto i biglietti a discapito di sicurezza e stress.
All'estero gli autisti di mezzi pubblici dettano legge, prova ad offendere un autista Ungherese, e dimmi se dopo 3 secondi sei ancora a bordo dell'autobus, di conseguenza gli autobus all'estero sono posti sicuri e civili, qui da noi l'autista è considerato l'ultimo dei coglioni.
Ho girato l'Europa e mezza America, in effetti tutti fanno i biglietti a bordo, ma sull'autobus la gente è molto, ma molto più civile che da noi, quindi a mio avviso i passeggeri hanno gli autisti che si meritano, cambiamo i passeggeri e vedrai che forse anche da noi potremmo avere autisti migliori!


Per quello che riguarda i salari, l'ultima volta che sono stato in Irlanda un autista guadagnava dai 550 a 750 euro alla settimana, con assicurazione sanitaria, pensione e libera circolazione su tutti i mezzi pubblici nazionali.
Nei paesi dell'est non conosco le retribuzioni, ma sono sicuro che un autista di autobus guadagni molto bene rispetto il costo della vita, però con tutto il rispetto a me non interessa quanto guadagnano gli autisti all'estero, a me il mio stipendio va bene, ma se il passeggero vuole le stesse condizioni che ci sono all'estero per quello che riguarda la vendita dei titoli, io voglio le stesse condizioni che ci sono all'estero per quello che riguarda l'educazione dei passeggeri. Altrimenti va bene cosi, perché parliamoci chiaro, se vuoi procurarti un biglietto non è poi cosi difficile, se salgo su un autobus con trenta persone, 28 sono in regola e due se la menano che non sono riusciti a reperire un biglietto, a me sa tanto di scusa patetica, ma non per il controllore, per rispetto ai 28 che hanno il biglietto!

Marco Poli ha detto...

1) "Ci dispiace ma non abbiamo pattuglie disponibili !".

Tristissima constatazione che ogni cittadino maggiorenne ha avuto modo di fare, almeno una volta nella sua vita.
E guarda che in italia abbiamo una concentrazione di forze di polizia varie sul territorio ch'è doppia di quella inglese, anche di quella tedesca !
Ogni tanto ci parlo con carramba e poliziotti, e lo sai cosa mi rispondono : la burocrazia ...

2) "Il fattore tempo".

Per recuperare, si potrebbe sopprimere una fermata ogni 3, a Bologna sono troppo vicine e il continuo fermarsi dei mezzi intoppa il traffico.

3) D'accordissimo sulle condizioni di sicurezza da aggiornare - ma non s'era fatto del bau-bau un po' di tempo fa, dopo alcuni tuoi colleghi aggrediti ? Risultati e miglioramenti pratici ? - e sulla maleducazione dei passeggeri : tieni presente che se la nostra società è un "gorgo infernale", di conseguenza tutti sono stressati e scaricano le proprie nevrosi contro tutti, alla prima occasione.
In alto vogliono che sia così ...

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a Bufalo ricordandogli che la "società" siamo noi. Indipendentemente dal governo, dalla polizia, dalla burocrazia, da chi comanda in generale, la buona educazione è una questione personale.

Ovvero: sei beneducato, e allora lo sei anche quando sei stressato e quando hai i tuoi caxxi e maxxi (e non mi dire che all'estero non li ha mai nessuno); oppure sei maleducato, e allora non importa che sia primavera, che sia caduto il governo, che hai vinto alla lotteria o che sia schiattata tua suocera: sei un maleducato punto e basta.

Esprit_Follet

Marco Poli ha detto...

Vorrei ricordare a Esprit_Follet che in italia - contrariamente all'estero - la classe politica non lavora per risolvere i problemi, ma per acuirli : è incapace o - più spesso, credo - in malafede.
Il casino è oggettivo, da quando esci di casa a quando rientri la sera, stanco ... e spera di non avere un vicino di casa rompicoglioni !

Guarda la totale mancanza di volontà degli assessori bolognesi, ad affrontare di petto i problemi più grossi della città, primo fra tutti il traffico ... che fanno ? Un inutile Civis che rispetto all'autobus "doppio" non migliorerà le prestazioni nè di capienza nè di tempo, ma sta già buttando milioni a pacchi nelle casse delle cooperative edili (a buon intenditore) ... soluzioni definitive non ne vengono mai prese (ad esempio la metropolitana) perchè c'è sempre un po' di vasellame etrusco sepolto e perduto nel tempo che può costituire un argomento più che valido, sulle bocche sudicie dei nostri politici !

I paesi che ho citato sono usciti 15 anni fa da una dittatura socialista cinquantennale, ed hanno la disciplina nei cromosomi : credi che anche noi abbiamo bisogno di una dose di totalitarismo da subire, per riacquistare quel decente autocontrollo ?
La classe dirigente nostrana mi fa uno schifo bipartisan, non la vedo "allegra" nei prossimi anni, forse ci aspettano il crack ed un colpo di stato militare.
Prima sarà, meglio sarà.

Marco Poli ha detto...

A proposito : non sono mai stato affetto da allergia pollinare (nè da altre) ma da un po' di giorni mi piangono gli occhi, e non sono il solo a verificare questa "novità", nel giro stretto degli amici ...
Bologna sta crepando di smog : le polveri sottili hanno superato il livello di guardia la metà o quasi delle giornate di quest'anno, ma l'assessore alla salute - Giuseppe Paruolo - non prende provvedimenti fattivi, e nemmeno rassegna le dimissioni (è un plenipotenziario piddino, c'ha due assessorati, è più inamovibile di Kofferati insomma).
Provvedimenti tesi a limitare il traffico di automezzi privati non d'uso lavorativo, a favore del trasporto pubblico, della bici o dei piedi, intendo.

Marco Poli ha detto...

3 trasformazioni su 4 per "Atc" Marata, ieri a Verona contro i Redskins (finale 35 a 14 per i Guerrieri) : quell'errore è colpa sua o del giocatore che gli teneva il pallone ?
Mistero ... comunque bravo, fagli i complimenti.

Anonimo ha detto...

Volevo raccontarti in privato la storia, però come ti contatto?

Controllo di avere il biglietto, salgo e non lo trovo più. Indeciso sul da farsi, decido di scendere alla successiva fermata, perché intanto mi sono fermato a cercare il biglietto e l'autobus è ripartito.
Vedendo il controllore, vado incontro e spiego l'accaduto dicendogli che scenderò alla successiva. Lui scende con me e mi chiede di ricontrollare se ho il biglietto. Premesso che se avevo il biglietto scendevo quattro fermate dopo, una volta sceso dopo avere controllato più volte trovo un biglietto e il controllore mi dice che mi deve fare la multa perché non obliterato.
Allora me lo diceva sopra, prendevo la multa e scendevo alla fermata davanti casa!
Inoltre non era certo idiota che andavo dal controllore a raccontare tutto, allora aspettavo che lui mi chiedeva il biglietto!!! Eppoi visto che alla fine avevo il biglietto, se la mia era solo una "strategia da furbo", prendevo il biglietto e timbravo solo se vedevo il controllore. Non andavo da lui, no?
Io non ho una prova, concordo. Il controllore non era tenuto a credere, concordo. Però era tenuto a farmi scendere ugualmente alla prima fermata e a farmi la multa? Se mi fa la multa, non posso rimanere sull'autobus?
La multa non andava fatta sopra l'autobus, e non quando sono sceso? Perché fingere di credermi e farmi cercare il biglietto (che non trovo e quindi ho detto di non avere ancora obliterato) eppoi farmi la multa per biglietto non obliterato?
Queste sono le mie contestazioni.
La multa la pagherò, però voglio capire meglio queste cose.

Anonimo ha detto...

Caro Bufalo, sono stata in un paese ex-comunista per un certo periodo e ti assicuro che lì apprezzano molto la ritrovata libertà, ma nello stesso tempo sull'autobus si alzano per fare alzare un vecchietto o un handicappato e hanno il biglietto.

La differenza spesso sta nell'educazione: la Svizzera non ha avuto bisogno di 50 anni di dittatura per essere un paese disciplinato e la Repubblica Ceca è un paese civile a prescindere dal recente passato. L'Italia purtroppo non è un paese disciplinato e ho qualche dubbio sul fatto che sia ancora un paese DAVVERO civile. Credimi, fa male essere all'estero e, essendo stata scambiata per oriunda di un altro paese europeo grazie ai tanti anni di studio di una lingua straniea, sentirsi chiedere "Ma come mai una persona educata come te è finita con questi zoticoni di Italiani?"

Tu dici che il casino è oggettivo e aggiungi: "spera di non avere un vicino di casa rompicoglioni!" (forse perché ultimamente tra vicini di casa è di moda scannarsi), ma io - e forse mi dirai che vivo nel mondo di Utopia - non mi vergogno di credere che la buona educazione, la civiltà e la gentilezza debbano prescindere dal piede con il quale ci si alza la mattina. E' un po' troppo facile prendere per scusa lo stress del momento per giustificare la nostra mancanza di educazione, magari lamentandoci poi dell'inciviltà altrui.

Per quanto riguarda invece la classe politica, purtroppo mi sono da tempo tolta molte illusioni e credimi, non fa schifo solo in Italia, né Bologna è un "faro" di schifezza in Italia. Forse, ma proprio forse, dovremmo farci un esamino di coscienza (o, se preferisci la variante laica, una seria autocritica) e ammettere che abbiamo i politici, la tivù e la "società" che ci stiamo meritando.

Espit_Follet

Marco Poli ha detto...

@ Esprit_Follet : sono completamente d'accordo con questo tuo commento, ma allora come cambiare questa situazione ?
Attenzione a dire "abbiamo i politici che ci meritiamo", perchè è una delle scuse preferite dai paraculi : come a dirci, in fondo, che cosa pretendiamo ?
No, io parlo di organizzazione sistematica del chaos ...

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Anche io m'alzo per fare sedere il vecchietto claudicante, aiuto a salire/scendere chi è un po' impedito e/o pieno di borse (se sono nei pressi), generalmente cedo il passo alle signore e signorine di ogni età (quando non mi gira troppo storta).
Ma non giudico male i maleducati, perchè capisco ch'è un circolo vizioso voluto e gestito bene (anzi, molto bene) dall'alto che li educa allo "scaricabarile" quotidiano.
Qualche volta dico anch'io che "abbiamo quello che ci meritiamo" ma nel senso che se la gente non apre gli occhi a 360° ...

Un saluto.

KingFreak ha detto...

Sono le due di notte, ho appena finito di lavorare, un okkiata al blog e vedo che la discussione si è animata, sono contento, che se ne parli bene, che se parli male, l'importante è che se parli!

Dopo un turno di notte, potrei stare qui a parlarvi ore e ore di senso civico, rispetto e mobilità urbana. Di notte, sull'autobus, il biglietto non lo fa nessuno e quando dico nessuno intendo dire nessuno, non so se è un problema di educazione o altro, dal nonno classe 1939, dai tre studenti baresi, dal rumeno, dalla signora che tornava dai seggi, dal pakistano del negozio di alimentari, dallo sbarbo metallaro, dalla badante moldava, senza contare gli standisti in città per il Cosmoprof, io non so se questa gente è educata oppure meno, fatto sta che stanotte erano tutti senza biglietto!
Ormai sono arrivato a un punto in cui penso che il senso civico non si misura più se dai o meno una mano alla vecchietta ad attraversare la strada, io penso che qui la gente, faccia un po' quel cazzo che gli perché, non importa se sei un assessore, sindaco o l'ultimo dei lavavetri, qui hanno tutti una scusa valida.
Cazzo, la fuori è una giungla, io li vedo, li conosco, sono quello che ti dice "Non hai il biglietto!", e loro sono li increduli, "Come è stato possibile, io, proprio io, sono un abusivo?". Lo sei sempre stato, è come l'herpes, lo abbiamo dentro e ogni tanto viene fuori nelle sue diverse forme, scarichiamo film da internet in culo ai diritti d'autore perché pensiamo che siano una "ladrata" per alimentare le lobby del cinema, non paghiamo il canone RAI perché ci sembra una tassa ingiusta e i programmi fan cagare, non facciamo il biglietto sull'autobus perché...perché...tanto non c'è nessuno che controlla!
Invece i controllori esistono, qualcuno nei commenti ha parlato di regime, una volta sull'autobus ho conosciuto un ufficiale di marina imbarcato su un sommergibile nella seconda guerra mondiale, mi disse che "In un paese ricco si chiama democrazia, in un paese povero si chiama dittatura", in Svizzera se sbagli ti fanno il culo in maniera democratica, nei paesi sotto dittatura se sbagli ti fanno il culo e basta, in entrambi i casi se non vuoi farti fare il culo devi rispettare le regole, e vissero tutti felici e contenti, regime o democrazia che sia!
Noi non siamo ne carne e ne pesce, abbiamo delle belle leggi democratiche, ma nessuno le fa rispettare per lo spauracchio del regime vissuto 60 anni fa, forse una bella manganellata, in senso democratico, ci starebbe!
Non so quale possa essere la soluzione, qualche idea ce l'ho, ma adesso sono un po' stanco, dopo aver passato la serata a prendere insulti potrei dire delle brutte cose, vado a letto, che domani è un altro giorno!

Continuiamo domani...

Marco Poli ha detto...

"scarichiamo film da internet in culo ai diritti d'autore perché pensiamo che siano una "ladrata" per alimentare le lobby del cinema"

In effetti, conosco della gente che lo fa solo per fottere il diritto d'autore, poi si guarda si e no un film su 10 ... ha senso, così ?

"abbiamo delle belle leggi democratiche, ma nessuno le fa rispettare per lo spauracchio del regime vissuto 60 anni fa, forse una bella manganellata, in senso democratico, ci starebbe!"

Sono d'accordo al 100% : hanno rimosso dalla società italiana ogni forma di "scontro", in entrambe le direzioni.
Una democrazia, se è "viva", deve avere una minima "tensione elettrica" - v. Francia ed altri paesi - sennò ... sennò vuol già dire che stiamo discutendo "a mamma morta", purtroppo.

KingFreak ha detto...

Rispondo a Marco, l'importante non è dove si fa la multa, l'importante è dove si identifica una persona.

Se so chi sei andiamo dove vuoi, se non so chi sei, stai dove sta il controllore, e lui lavora sugli autobus oppure a terra, dipende se hai al faccia di uno che scappa oppure meno!

Seconda cosa, se ti alzi, vai verso il controllore e gli dici che sei senza il biglietto, il controllore potrebbe chiudere un occhio, ma l'abbonato ne apre due, e gli abbonati hanno meno buon senso dei controllori!

Anonimo ha detto...

king volevo chiederti
ci sono categorie a rischio?
ovvero quando sali, facendo una rapida panoramica visiva degli utenti, cappisci gia' chi ha il biglietto e chi no (con ragionevole margine di errore)?

per esempio un mio caro amico con una faccia "arabeggiante" (ma bolognese 100%) viene fermato e controllato dalla polizia almeno una volta al mese...

ciao zhenja

Marco Poli ha detto...

Che culo ...

KingFreak ha detto...

Il controllore capisce subito chi ha il biglietto e chi no, ma non dai tratti somatici, quindi per conto mio il tuo amico basta che faccia il biglietto e sull'autobus non avrà mai problemi!

Sono gli atteggiamenti che fanno capire chi ha il biglietto e chi no, e lo sguardo da abusivo e uguale in tutto il mondo!