martedì 22 aprile 2008

Antigua e Barbuda


Dopo un paio di post un po' "polemici" è giusto che si ritorni all'ordine, sono tempi duri, ma non dimentichiamoci che questo è un blog dove si raccontano storie, e questa che vi sto raccontando è una storia di controllori e abusivi dove tutto il mondo è paese!
Non ricordo se l'ho mai scritto ma tra i controllori, un po' per sdrammatizzare, un po' per competizione, si fa una piccola gara a chi riesce a fare multe a tutto il mondo.
Spieghiamoci, sulla copertina del blocchetto dei verbali esiste un siglario, tra le varie informazione che bisogna scrivere su un verbale c'è la nazionalità, tre caratteri, una sigla, le solite te le ricordi a memoria, a volte bisogna andarlo a consultare, e quando trovi una nazionalità nuova aggiungi un pallino affianco alla sigla, vince chi ha più pallini!
Ci sono alcuni pallini che valgono molti punti e l'altro giorno il giovane controllore ha fatto un colpaccio, anche se a mio avviso c'era il trucco, ma ve lo dico solo a voi, che non si sparga la voce, la competizione è lunga e non capita molto spesso di beccare un abusivo dei Caraibi che gira a scrocco sull'autobus, visto che da loro, mi sono informato, sali se paghi, altrimenti ciccia!
I controllori salgono sull'autobus, una ragazza, bionda, occhi azzurri, ben vestita, si alza di scatto, indovinate a chi chiederanno per primo il biglietto i controllori? Neanche a dirlo. "Biglietto signorina?", indovinate quale scusa usa la signorina? Neanche a dirlo. "Sono appena salita!", "A dire la verità lei era comodamente seduta!", si prosegue con un classico "Non sono della città!", non si sa però come mai nonostante non fosse della città ha riconosciuto i controllori in borghese appena hanno messo un piede sull'autobus, "Mi dispiace signorina ma serve un documento!", lei chiede "Perché?", questa domanda mi fa sempre sorridere, "Perche?", per quale motivo un controllore che trova una persona senza biglietto chiede un documento? Esiste ancora qualcuno che quando deve avere dei soldi accetta una stretta di mano?
Ma lei non era della città, forse dalle sue parti funziona cosi, purtroppo dalle nostre parti un documento è più sicuro, non che non ci fidiamo dei dati a voce, ma noi la fiducia nel farti salire senza chiederti il biglietto l'abbiamo messa, tu l'hai tradita nel non farlo, quindi non è una questione di sfiducia, e che hai già dimostrato di non essere una persona affidabile ed onesta, una seconda possibilità, purtroppo, il controllore non te la può concedere!
L'abusiva tira fuori un documento, stupore, meraviglia, una patente di guida dell'Antigua e Barbuda, io personalmente non sapevo neanche che esistesse una nazione con quel nome.
Il controllore osserva questa patente gustando già il piacere di mettere un pallino nuovo sul suo siglario, peccato che però ai fini dell'identificazione una patente dell'Antigua valga meno della tessera di Blockbuster, "Ha altri documenti signorina?", lei risponde chiedendo che cosa ci sia che non vada bene nella patente, secondi di silenzio, il controllore fa notare che i Caraibi sono un po' lontani e che forse è meglio che la multa la paghi subito, visto che il nome e cognome sulla patente erano italianissimi e il controllore conosce bene i suoi polli!
Continua la mediazione, discutendo su leggi, permessi di soggiorno e origini italiane, alla fine lei si convince di andare ad un bancomat e prelevare i soldi per pagare la sanzione, l'alternativa sarebbe stata quella di farla foto segnalare in Questura, un posto poco raccomandabile per una Caraibica bionda con gli occhi azzurri sprovvista di permesso di soggiorno!
Tutto bene quello che finisce bene, l'abusiva ha pagato la multa e giustizia è stata fatta, non convinto però ho controllato su internet, per prendere la patente in Antigua bastano 20 dollari e qualcosa non tornava sulle origini del passeggero, ma va bene lo stesso, la multa è stata fatta e per conto del controllore lei era dell'Antigua e Barbuda, quindi ai fini della competizione il punto è valido, i colleghi possono morire di invidia!
Insomma io non so quale sia il motivo ma tutto il mondo è paese, oppure tutto il mondo si adatta al nostro paese, terza alternativa invece potrebbe essere che una patente costa meno di un abbonamento, non lo sapremo mai, se mai mi capiterà di andare ai Caraibi vi faro sapere se l'omino che controlla i biglietti sull'autobus accetti la mia patente di guida, nel frattempo un consiglio, se andate in giro per il mondo, fate il biglietto, perché dalle loro parti non sono mica "tanto biondi" come da noi!

20 commenti:

Anonimo ha detto...

capisco la tua perplessità... è una bella idea quella della patente falsamente vera made in barbuda, fa pure molto chic per il fighetto biondo milanese che va nei locali e deve esibire il documento.

la competizione è molto divertente, tu quanti punti hai, chi hai beccato di esoticissimo? un maori magari? samoano?

KingFreak ha detto...

Di gente ne ho conosciuta, anche se a volte il dubbio sta nel fatto che forse sia sempre lo stesso cittadino straniero che venga multato da più controllori, regalando punti un po' a tutti!

Anonimo ha detto...

io ho un falso documento ucraino e posso anche parlre russo con l'accento ucraino, (ucraino pochissimo). Credi che ve ne accorgereste?

ciao

zhenja

Filippo ha detto...

scusa ma non posso fare a meno di notare che regolarmente ci sono degli errori tipo hai al posto di ai e viceversa ;)

bel post cmq come al solito, grazie

KingFreak ha detto...

Corretto, e dire che prima di pubblicarli i post li leggo e li rileggo, il problema è il mio background culturale fermo alla terza media, dove inanellai una serie positiva di 4 in grammatica, se ci aggiungi poi che faccio fatica a leggere un libro all'anno...vabbò non faro mai i miliardi come scrittore, ma se me la vedo brutta ho almeno una bella storia da raccontare!

KingFreak ha detto...

@zhenja

A me viene bene quello rumeno, ma sapresti farlo anche sotto pressione?
E soprattutto sai come si comporta un ucraino quando prende un multa?
Vecchia scuola sovietica, molto differente dalla scuola "Pizza e Mandolino", altro mondo, altre regole!

Stefano ha detto...

più che altro lo straniero penso che non si faccia troppi problemi se non quello di evitare di pagare subito perchè se non paga subito, poi non paga più..

cioè se è uno straniero turista, all'estero non lo potrai andare più a riprendere..

se uno è uno straniero "di passaggio" in italia anche se al momento è in regola con permesso di soggiono ecc ecc quando lo cercherai non sarà più qui o comunque se è qui non lo troverai più...

e se non è in regola forse è meglio che non faccia troppo casino perchè se arriva la polizia e ti fai espellere perchè ti hanno beccato senza biglietto sei un po' cogl..... ma anche questo in realtà è più un fastidio che un vero problema in quanto poi qui si ritorna quando si vuole...

sbaglio?

autistaxcaso ha detto...

Ai caraibi sono forti ...
ad antigua nn sono mai stato ma a barbados (e mi pare di ricordare anche alle bahamas)
gli studenti erano vestiti in base alla classe (scuola ?) che frequentavano ...
un "completino" in tinta ...
... verde, rosso, blu ...
Te la immagini una cosa del genere in Italia ?

Cotanto rigore fin dalle scuole mi fa pensare che a quelle latitudini le regole siano chiare e importanti ....
e che i cittadini (reali) da quelle parti il biglietto sul bus lo facciano sempre ...

Forse perchè in generale all'estero vedono il bus come un servizio e non come un'opportunità (soprattutto quando si è a piedi) come qui da noi

(il servizio normalmente si paga ... l'opportunità fondamentalmente si coglie ... è la solita questione di culture differenti)

KingFreak ha detto...

Premetto che di immigrazione, turismo e cose varie non ne so molto, e che se uno la multa la paga o non la paga non mi interessa, il problema è l'intenzione più o meno di girare a scrocco!

Il turista lo riconosci, non c'è bisogno di essere un controllore per capire la differenza tra un turista, fotocamera, cartina della città e biglietto giornaliero, e lo straniero che vive in città!

Leggende narrano di multe arrivate in Romania, e di studenti costretti a vendersi il regalo di laurea per pagarsi le multe prese in città durante gli studi, ma sono storie raccontate da abusivi, non mi sono mai interessato!

I controllori non hanno nessuno strumento tecnologico per l'identificazione, no palmare, no centrale anagrafica, no database, niente, solo blocchetto e penna, il loro fiuto e l'esperienza, questo permette loro di avere dei dubbi, e se un controllore ha dei dubbi sulla tua identità, deve chiamare le Forze dell'Ordine per far identificare la persona "sospetta".
Di solito i furbi generano dubbi, e molti "preferiscono" pagare subito, nessuno li costringe, non sono obbligati, una libera scelta, se risolvere il problema subito o perdere una mezza giornata in Questura per togliere tutti i dubbi al controllore!

Per capirci, gli stranieri, comunitari e non,quando vengono in Italia a vivere si adattano alle nostre "usanze", però parliamoci chiaramente, glielo abbiamo insegnato noi a salire senza biglietto, perché in tutto il resto del mondo sali se paghi. Arrivi in città e non vedi timbrare nessuno, nessuno ti controlla, se salgono i controllori vedi gli italiani scappare e offendere, nessuno è obbligato a portarsi dietro un documento, italiani compresi, metà della popolazione è fuori sede senza obbligo di residenza, studenti compresi,se chiami la polizia arriva dopo venti minuti, tu se vai in un paese straniero e vedi una situazione simile che fai? Lo fai il biglietto? Fai lo straniero che paga nel paese dei furbi?

Stefano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

e quanto sarebbe divertente se facessero un controllo sui documenti falsi di zhenja e finisse nei guai solo per evitare una ammenda? :)

Anonimo ha detto...

beh, per un euro non vale davvero la pena. Io il trucco l'ho usato per entrare in russia e in moldavia senza visto, e ha funzionato

ciao zhenja

Anonimo ha detto...

Lombardo, ho vissuto a Bologna 2 anni, lavorato a stipendio da fame, pagato affitto in nero a dei bolognesissimi pezzi di merda (evasori totali), sono stato derubato un paio di volte da ignoti, ho subito una aggressione da due spacciatori marocchini nella quale sono uscito vincitore senza spargimento di sangue perchè avevo un coltello (lavoravo in centro ed uscito alle 3 di notte e per un periodo mi sono portato questa arma), la mia auto è stata vandalizzata da un 60enne bolognese baby-pensionato statale con cui ho ancora una causa in corso (mi ha sfregiato la macchina perchè era il suo posto auto ed io lo ho beccato).

Da tempo mi sono trasferito in Francia dove è pieno di stronzi, ci sono barboni e delinquenti ne' piu ne' meno che a Bologna. Pero' io sul tram e sull'autobus non ho mai visto uno senza biglietto. E costantemente vedo controllori sorridenti.

Il problema, credo, è il livello di aggressività di chi "abita a Bologna da tempo": ha maturato un tale odio per chi arriva dopo che vorrebbe sempre usare "la mano pesante", ma ormai è troppo tardi perchè il suo odio e la sua voglia di farla pagare sono la prima causa della aggressività di chi arriva a Bologna.

Bologna si trova in uno stato ancora incivile e irrispettoso, quindi il problema è culturale ed è storico e peggiorerà. Non esiste un manganello che dia un colpetto ad ognuno dentro casa sua per farlo ragionare, purtroppo.

Con rispetto e con la massima solidarietà per chi deve "controllare" e subire situazioni spiacevoli

KingFreak ha detto...

Cavolo!!!!
Io è 33 anni che vivo in città e non ho mai subito nulla di tutto questo, a parte una paio di aggressione sul lavoro, ma sempre da gente venuta da fuori!

Forse il problema è di chi viene in città con troppe aspettative, pensando che qui sia il paese dei balocchi, non è ne di meno ne di più di altre città sparse nel mondo!

Il problema degli affitti in nero è che finché ci saranno persone disposte a pagarli...io ho una marea di amici che vivono in affitto e sono tutti in regola!
Forse il problema è che un contratto di affitto ti lega anche a degli obblighi e dei doveri, riunioni di condominio, educazione e rispetto dei beni altrui, che purtroppo non tutti i fuori sede sono disposti ad accettare e quindi fa comodo pagare in nero, nessun dovere per entrambi, proprietario e affittuario!

I miei genitori per un breve periodo hanno affittato una casa a 4 persone, 200 euro a posto letto,bassissimo per i prezzi che girano, contratto in regola, cucina nuova, letti nuovi, impianto elettrico a norma, risultato?
Pagamenti in ritardo, uno è sparito, bollette non pagate, dopo un anno l'hanno data su, casa distrutta. Fine dell'esperienza.
Quando ho ribeccato uno di questi al supermercato una mezza idea di rigargli la macchina l'ho avuta anch'io, ma ho preferito affrontarlo di persona e farli sputare i 200 euro d'affitto che avanzavano, accompagnandolo "gentilmente" ad un bancomat!

Troppo facile accusare chi vive in città, magari chi viene da fuori dovrebbe imparare ad abbassare un po' la testa e rispettare chi ha fatto in modo che questa città risulti ai primi posti per qualità della vita, forse tra le più care d'Italia, ma purtroppo tutto ha un prezzo, che tutti dobbiamo pagare, fuori sede compresi!

Anonimo ha detto...

Persone disposte a pagare affitti in nero?? Non sai di cosa stai parlando, purtroppo. E' la solita storia: che la colpa è di chi arriva dopo o di chi "è disposto". Mi sentivo piuttosto costretto a farlo, visto il basso stipendio, visto che non avevo chi mi aiutava, visto che ogni volta i padroni di casa ti proponevano in nero per pagare (molto) meno...
Cioè è la solita storia: se Pinco evade le tasse è colpa del morto di fame che semplicemente non puo' fare in altro modo.

Pensavo di poter ragionare, invece trovo un muro. Pazienza.

PS: per la cronaca qui pago 370 €/mese per 50 mq di casa, nel prezzo è compreso condominio e manutenzione ordinaria e straordinaria dalla serranda rotta al gas ai lavori di idraulica varia. Tutto in regola ed in più siccome sono giovane e mi faccio un culo tanto insieme alla mia fidanzata, abbiamo diritto ad un aiuto pari all'affitto. E ci controllano giustamente i peli del culo per questo aiuto.
Dico solo che sono contento di aver lasciato un paese dove si ragiona sempre e solo guardando la propria piccola inutile tasca.

Anonimo ha detto...

Universitari di Torino
Erasmus a Torino
Locali discoteche
Appunti dispense lavoro affitto
www.studentitorino.it

KingFreak ha detto...

Forse non hai capito tu il mio discorso, qualsiasi cosa bella o qualsiasi cosa brutta che possa avere una città, comunque chi viene da fuori deve rispettarla e rispettare le persone che ci vivono, se poi hai problemi con il padrone di casa, arrabbiati con lui, non con la città, noi non centriamo niente!


Pensi che i problemi che avevi tu gli altri non gli avevano?
Però c'è tanta gente che è una vita che si alza la mattina e va a lavorare non arrivando a fine mese, e vede la città cambiare, vedere i posti della sua infanzia violentati da gente di "fuori"!

In P.zza San Francesco ci andavo da piccolino a giocare a pallone usando il sagrato come porta, adesso ci sono studenti salentini che cantano la pizzica fine alle 3 di notte, "Perché gli affitti sono alti e allora me ne fotto della gente che va a lavorare!", prova ad immaginare una scena simile nella piazza della tua città? Sono sicuro che un po' ti roderebbe!

Io non difendo ad oltranza, a te è andata male e mi dispiace, io qua sto bene, è la mia città e di cose che non vanno bene te ne potrei dire tantissime, ma rimane sempre per me che ci sono nato la città più bella del mondo non la cambierei con nessun altra, figuriamoci poi se vado a vivere in Francia!

Anonimo ha detto...

Allora te giocavi a pallone in una piazza che ora è in mano ai malefici terroni nullafacenti, loro giocavano in piazze dove adesso ci sono gli spacciatori marocchini, il marocchino giocava in una in cui ora non c'è un cazzo. Io giocavo al campetto del Te (Mantova) dove tuttora ci sono ragazzini che giocano.
A volte le cose cambiano, altre volte no. Non per questo è colpa del teruncello o dell'abitante della città. Noto solo che tu perserveri in questa paura ed in questa aggressività e mi dispiace perchè so che non si sta bene in questo modo.

Cioè io vorrei dirti che ti capisco e che purtroppo non c'è molto da fare. Avevo qualche conoscente poliziotto a Bologna e a Modena dove ho lavorato, non possono farci niente in ogni caso, anche se pigliassero a schiaffoni il recidivo, poi gli schiaffoni dopo un poco passano e non servono a niente.

Semplicemente il futuro sarà sempre piu violento e nero ed incivile e non c'è molto da fare...
Lo dico con amarezza anche perchè pure qui è cosi'.
Bisogna imparare a starsene tranquilli al di là di tutto e tutti, che non vuol dire "fregarsene".

Boh, spero di non averti provocato, non volevo. Ciao ciao.

E porta rispetto per la Francia, anche se i francesi non portano rispetto. Tutto sommato è un paese serio dove le cose funzionano meglio e non è un caso.

KingFreak ha detto...

...

Unknown ha detto...

La verità, purtroppo...è che a questo mondo, almeno in questo angolo di mondo...tutti ci si tenta di fregare con tutti...questa è l'unica verità nella discussione "bolognese-fuorisede"! Naturalmente, ça va sans dire, non vale per il 100% della popolazione, ma per un'ampia fetta si. Fregano i proprietari che affittano in nero, fregano gli studenti/lavoratori affittuari che se ne infischiano di trattare l'appartamento in affitto come fosse loro, ma lo trattano come fosse di un altro...cioè rovinandolo senza pietà (questo indipendentemente dall'affitto in bianco/nero). Fregano i datori di lavoro quando possono farlo (leggasi contratti a termine)...e fregano i lavoratori quando possono farlo (leggasi malattie, gravidanze isteriche, poltronismo, ecc.). E'inutile che continuiamo a divinare i paesi esteri...non siamo italiani e lo rimarremo e se davvero vogliamo provare a risolvere qualcosa è inutile che pensiamo di farlo solo a parole. Ci vuole, come dire, un irrigidimento delle norme di comportamento e delle punizioni conseguenti, senza dar troppo credito a quelli che al sol sentirlo nominare pensano già di essere sulla strada per diventare nazisti, stalinisti o fondamentalisti di qualunque natura. La situazione di adesso è democrazia solo sulla carta!