mercoledì 12 marzo 2008

All'inizio del viaggio

Giorni fa un anonimo visitatore commentando il post "Come al cinema" scriveva:

Salgo sull'autobus e vado a fare il biglietto.. nel frattempo siamo già alla fermata immediatamente successiva timbro il mio bel biglietto quando una ragazza appena salita a quella fermata (eh si era anche donna) mi dice testuali parole "A chi vuoi prendere per il culo?". "A nessuno" rispondo.. "perché?". Mi dice che ho convalidato il biglietto solo quando ho visto lei e i suoi due colleghi (che nel frattempo si avvicinano) salire sull'autobus.. allora capisco che è un controllore.. La signorina non aveva nessun segno distintivo, nemmeno il tesserino, era vestita normalmente e così anche i suoi colleghi..
Solo uno di loro, l'ultimo più distante da me ha un tesserino di riconoscimento.
A questo punto mi fanno la multa prima scrivendo che "non ero in possesso del titolo di viaggio", poi correggendosi segnalando che "avevo timbrato al controllo".
Ho deciso di contestare la multa perché non solo io non potevo sapere che loro erano dei controllori perché non avevano nessun segno distintivo, ma anche perché il biglietto l'ho timbrato prima che me lo controllassero e che salissero sull'autobus!

Personalmente non conosco l'episodio che racconta l'anonimo commentatore, ma potrei in qualche modo rendere partecipi tutti voi di un episodio analogo accaduto al controllore, naturalmente cercherò di essere il più chiaro possibile, raccontando i fatti e non le supposizioni!
Quello che si vede nella foto è una strada del centro della città, una strada principale di una città di circa 400 mila abitanti, senza contare fuori sede, turisti e pendolari, su questa strada passa un autobus, tra la fermata A e la fermata B ci sono esattamente 537 metri, due semafori e una svolta a destra, questi sono dati certi, indiscutibili.
La velocità media di un autobus all'interno del centro storico e di circa 25 Km/h, ma se vogliamo essere precisi, due fermate prima della fermata A c'è la stazione centrale, dalla stazione centrale ad arrivare alla fermata B, da cartello orario vengono dati
8 minuti, 8 minuti per tre fermate, se dividiamo per tre, diventa circa 2 minuti e mezzo per percorrere da A a B, questo da cartello orario, senza contare traffico, tempo per caricare passeggeri, ma noi stiamo analizzando i fatti, in base a dati certi, indiscutibili, quindi il passeggero ha circa due minuti e mezzo, dalla fermata A alla fermata B per fare il biglietto, anche se il regolamento prevede che uno il biglietto lo deve fare all'inizio del viaggio, non entro la fermata successiva!
Chi sta leggendo questo post in questo momento è davanti ad un PC, ecco provate ad alzarvi cercare un euro nel portamonete e tornare a leggere il post, quanto ci avete messo? Più o meno di 2 minuti e mezzo? Ma queste sono supposizioni e noi abbiamo bisogno di fatti, non di chiacchiere!
Andiamo nel riquadro rosso, che è l'ingrandimento della fermata B, al semaforo indicato con la lettera C ci sono tre controllori, incaricati quel giorno di controllare proprio quelle linea perché è abitudine di molti prendere l'autobus in stazione, scendere in centro, e di pensare che per
tre fermate il biglietto non si faccia. L'autobus è fermo al semaforo prima di effettuare la svolta a destra, ci sono circa 10 persone a bordo, quasi tutti seduti, tranne un paio sulla porta centrale, il segnale di fermata prenotata è acceso, una rapida consultazione e i controllori decidono di portarsi alla fermata B.
Nel frattempo, il verde è scattato, l'autobus ha effettuato la svolta e una volta arrivato alla fermata apre le porte, scendono in tre e sale solo una persona dalla porta posteriore, i controllori si avvicinano due salgono dietro uno si avvicina alla porta anteriore!
Appena il controllore si avvicina alla porta, mette un
piede sul gradino, il passeggero seduto nel primo sedile sulla destra, lo stesso che al semaforo precedente era fermo immobile con gli auricolari del lettore MP3 nelle orecchie, allunga la mano e infila un euro nell'emettritrice stacca il biglietto e fa finta di niente!
Analizziamo i fatti, vero è che il controllore non aveva il tesserino ben appuntato, vero è che il controllore era in borghese, vero è che il passeggero non ha fatto il biglietto all'inizio del viaggio, vero è che il controllore è pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, vero è che le funzioni del controllore incominciano a inizio turno e finisco a fine turno, vero è che prima di rivolgersi ad un passeggero il controllore si deve presentare, fatti veri non chiacchiere!
Ma torniamo alla nostra storia, appena il controllore sale contesta subito al passeggero di aver timbrato al controllo, ammetto per correttezza che forse il controllore nella contestazione non è stato del tutto professionale, il passeggero contesta il fatto che il controllore non si era presentato aggiungendo che lui non sapeva che il controllore era il controllore, il controllore si appunta il tesserino e contesta nuovamente il fatto che il passeggero non ha timbrato quando è salito, il passeggero dice quello che non deve mai dire un abusivo "Sono appena salito e devo avere il tempo di farlo!", grosso errore, perché il passeggero salito alla fermata B, la fermata in cui sono saliti i controllori, ha estratto il suo biglietto dal portafoglio ha timbrato e si è seduto, ancora prima che i controllori salissero, il controllore chiede un documento,
il passeggero si rifiuta gridando all'ingiustizia e inizia a spingere il controllore, il controllore ferma l'autobus e richiede l'intervento dei carabinieri!
Questi sono i fatti, più o meno uguali a quanto scritto dall'anonimo commentatore che chiedeva alla fine come secondo me sarebbe andata a finire, posso dire che in questo caso, all'arrivo dei carabinieri il passeggero ha tirato fuori un documento, il passeggero ha raccontato la sua versione il controllore la sua, ma al carabiniere non interessava nulla, il carabiniere accertava, resistenza a pubblico ufficiale, ingiurie, rifiuto di declinare le generalità e interruzione di pubblico servizio e consigliava al passeggero di rivolgersi all'azienda per denunciare il comportamento poco professionale del controllore e la possibilità di contestare il verbale dal giudice di pace, ma che comunque se un pubblico ufficiale richiede l'esibizione di un documento o le generalità il passeggero e tenuto a farlo, biglietto o non biglietto!
Il controllore compila il verbale, nelle
dichiarazioni del passeggero scrive "Ero salito alla fermata precedente e ho fatto il biglietto prima che il controllore, che non sapevo fosse un controllore, me lo chiedesse", nelle dichiarazione del verificatore scrive "Il passeggero seduto, inseriva euro nell'emettritrice. Quando sono salito il passeggero era già a bordo".
Devo essere sincero, il controllore poteva denunciare il passeggero, ma se non lo hanno fatto i carabinieri non è interesse del controllore intasare i tribunale per colpa di un abusivo, penso che una multa basti per fargli capire che il biglietto si fa quando si sale, e non alla fermata successiva, inutile neanche dire dove l'autista abbia visto salire il passeggero, non potendolo dimostrare, non essendo un fatto accertabile, non si può usare ne a discolpa ne a favore del passeggero, i controllori accertano i fatti, le supposizioni non sono prove, le supposte lo sappiamo tutti dove si infilano!
Il passeggero ha tutto il diritto di ricorrere dal giudice di pace e di segnale all'azienda un comportamento poco idoneo da parte di un suo dipendente nonché pubblico ufficiale entro 30 giorni, il controllore ne ha 90 di giorni per fare denuncia-querela nei confronti del passeggero.
Ho scritto parecchio, ma ci tenevo una volta per tutte a definire il concetto di "
All'inizio del viaggio" e soprattutto che se una multa è ingiusta esistono sistemi migliori per fare ricorso, offendere il controllore, rifiutarsi di dare un documento o addirittura alzare le mani non è il modo migliore, ci tengo anche a chiedere scusa a tutti quei passeggeri che in qualche modo hanno avuto a che fare con personale poco professionale, ma il controllore deve dire 2 parole quando lavora "biglietto" e "documento", se è costretto a dire di più di quelle due parole si è costretti anche ad andare un po' oltre all'aspetto professionale, non sempre si può essere professionali, quando davanti hai una persona che ti sta visibilmente prendendo per il culo. Dieci anni di esperienza passati a bordo di un autobus, senza contare che sono figlio di autista e ho passato tutta l'infanzia accanto a mio padre mentre si spaccava la schiena alla guida di un mezzo pubblico, l'adolescenza senza motorino passata a correre dietro gli autobus, a 32 anni penso di avere la presunzione di capire a prima vista la differenza tra uno che il biglietto lo fa e uno che gira a scrocco, a mio avviso anche questa è professionalità, quando uno conosce bene il suo mestiere è un professionista, quando uno già a bordo timbra davanti al controllore è un abusivo e non c'è giudice di pace che tenga!

Per rendere più partecipi i lettori di questo blog ho messo un sondaggio in alto a sinistra per esprimere la vostra opinione al riguardo, votate, votate, votate!
Le opzioni sono:

  1. Giusta, ha avuto tutto il tempo per fare il biglietto
  2. Ingiusta, il controllore non aveva iniziato il controllo
  3. Tecnicamente giusta, moralmente ingiusta
  4. Tecnicamente ingiusta, moralmente giusta
  5. Se il controllore decide di fare una multa, avrà i suoi buoni motivi

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io uso poco l'autobus, perché di solito mi sposto in moto, ma sono ormai 4 mesi che sono costretto a prenderlo perché ho avuto un incidente e giro ancora in stampelle... :( Quindi sia prima che ora, lo prendo solo ogni tanto e perciò non sono un abbonato, ma giro con il mitico CityPass. Posso capire chi viene saltuariamente a BO e preferisce il monocorsa e magari lo fa a bordo, ma chi ci vive, ci studia o ci lavora e prende ogni tanto il BUS dovrebbe (anche per convenienza economica) avere sempre un CityPass in tasca! ...io ne compro uno nuovo il giorno stesso (o al max quello dopo) che finisco le 10 corse.
Comunque posso capire che a volte ci siano situazioni in cui non si fa in tempo ad obliterare il biglietto prima della fermata successiva: o perché salgono molte persone, o perché chi è salito prima di te ci mette del tempo ad obliterare (non trova il biglietto / la macchinetta fa un po' di capricci) e se l'autobus è molto pieno (praticamente sempre negli orari di punta) non è possibile nemmeno "scavalcare" chi intralcia la fila. In inverno, poi, siam vestiti + pesanti e siam più goffi nei movimenti e prendere il biglietto magari vuol dire: togliersi i guanti, aprire il giubbino, tirar fuori il portafoglio...
Detto questo non vorrei passare per quello che giustifica chi non fa il biglietto (se lo facessimo tutti, magari costerebbe anche meno!), solo che a volte mi son reso conto che io stesso ho timbrato praticamente alla fermata successiva.

Stefano ha detto...

secondo me il controllore in questo caso ha ragione..

perchè il passeggero era tranquiilamente seduto...se una persona non fa in tempo a fare il biglietto deve perlomeno essere nei pressi della macchinetta e deve già armeggiare alla ricerca di monetine prima che possa accorgersi del fatto che una persona "in borghese" è potenzialmente un sospetto controllore.

se non ha fatto il biglietto ma lo sta facendo si vede...

detto questo ci si pone sempre in maniera professionale a mio avviso.. poi se l'abusivo si pone lui male e la situazione degenera è un altro discorso.. a quel punto la professionalità può anche passare in secondo piano..

CarMas ha detto...

Io ho l'abbonamento annuale, perchè per l'uso che faccio dei mezzi di trasporto mi conviene alla grande (oltre alla comodità). Ma quando ancora giravo col citypass, lo avevo sempre in tasca pronto ad essere estratto in un secondo appena salivo a bordo.
Eppure, allora come adesso, sono testimone di gente assolutamente impedita che sale, comincia a rovistare nelle tasche della giacca/cappotto/borsetta alla ricerca del portafoglio perduto, poi comincia la ricerca della fessura in cui il biglietto può essersi infilato (?) e poi inizia la lotta con l'obliteratrice, che oppone una certa "resistenza" perchè a volte il biglietto è esattamente l'opposto dell'integro e riconoscibile prescritto da regolamento. E spesso abbiamo già passato due fermate, a volte tre!
Non parliamo poi del triste teatrino della conta delle monetine, scusi ha due da un euro, ha dieci centesimi che le rifilo dieci monetine da uno, ooops frenata dell'autobus mi sono cadute tutte per terra...
Insomma, non è per fare sempre i polemici, però certe persone io non le reggo, che ci vuole a prepararsi un attimo prima? così saremmo tutti più contenti, noi passeggeri che non dobbiamo bloccarci sulla porta mentre il personaggio di turno si è incasinato e i controllori che li troverebbero subito in regola.

Anonimo ha detto...

...La persona seduta a stretto contatto dell'emettitrice con una moneta da un euro, e che la inserisce quando sale il volto noto
di un controllore al 98% è un
abusivo.
...La persona seduta a contatto con
l'obliteratrice e che cerca di infilare il citypass o il boglietto
quando sale il volto noto di un controllore è al 99%un abusivo contorsionista.
...Il bello poi è quando un volto
noto di un controllore sale in autobus ,fuori servizio ,magari insieme ai familiari ed gli abusivi
si danno da fare per regolarizzarsi
poi successivamente realizzano che
con quell'euro ci sarebbe potuto stare un caffè!...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
KingFreak ha detto...

La persona a bordo che guarda negli occhi il controllore alla fermata, se timbra o fa il biglietto è un abusivo!

Anonimo ha detto...

L'abusivismo spesso è un fatto di educazione. Molti non si sognerebbero mai di scroccare un tragitto in autobus come non si sognerebbero di infilarsi una banana in tasca al minimarket e uscire senz apagare. Chi invece fa una delle due cose, magari tirando fuori a sproposito presunti ideali anarchici e menate varie sul precariato (quindi in genere, ahimè, studenti fuorisede di ultrasinistra), farà di conseguenza anche l'altra cosa. Ma alla fine si riduce tutto non a una questione politica, ma a una cronica inciviltà...

Anonimo ha detto...

Se il tipo è stato comodo ad ascoltare musica fino a quel momento vuol dire che ci ha provato.
Per quanto riguarda la gente davvero impedita che ci mette il tempo di 3 fermate per timbrare, una multa potrebbe farli svegliare!

io prendo il treno, in genere ho l'abbonamento, nei mesi in cui faccio i biglietti, immaginando di arrivare all'ultimo secondo, la sera mi preparo i soldi contati, se l'ho già fatto metto il biglietto nella tasca, oblitero al volo e salgo. So che sul treno si sale con il biglietto timbrato, so che la macchinetta può fare i capricci, e se non faccio in tempo significa che ho perso il treno, non che devo salire e poi dire che non ho fatto in tempo ad obliterare.

quelle poche volte che ho preso l'autobus ho fatto la stessa cosa, ho il biglietto in mano prima di salire, se devo farlo sull'autobus mi sono già preparata i soldi contati. Se non sapevi di prendere l'autobus, o è un'emergenza sai che il controllore può non crederti ed è inutile fare storie. se tutti gridano al lupo, quello che fa sul serio non viene creduto, se tutti fossero sempre in regola, quello che ha davvero un'emergenza ha qualche possibilità, ma se un controllore ne trova 100 al giorno smette di preoccuparsi se sia vero o no, applica le regole e basta, visto che servono a questo!
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