giovedì 3 settembre 2009

L'Inglese


Il ritorno al lavoro dopo le ferie per il controllore 'sto giro è stato durissimo!
Il primo giorno Carabinieri, il secondo Polizia e il terzo ennesima minaccia di denuncia, querela...bla...bla..bla...che palle!
Ciò non toglie che una bella storia salta sempre fuori, altrimenti ci sarebbe solo da tirarsi una revolverata alla tempia.
Vi ho già parlato dell'invidia che provo per i metodi di altri paesi europei nel trattare gli abusivi?
Si penso proprio di si, riepilogo brevemente, in Germania finisco in galera, in Inghilterra li processano come ladri e in Francia non li fanno uscire dalla gabbia finché non pagano e più ci stanno più pagano. In Spagna prima ti tirano una manganellata nei denti, poi ti chiedono un documento e appena scoprono che sei italiano te ne tirano un altra casomai la prima non abbia fatto capire bene la legislatura spagnola!
E qui da noi?
Che ve lo dico a fare!
Ma non voglio fare le solite polemiche, tanto non ne saltiamo fuori...
"Biglietto per cortesia?"
"Speak english?"
Potresti trovarti davanti un turista, potresti trovarti davanti un professionista in trasferta, potresti trovarti davanti ad uno studente. Potresti trovarti davanti un cittadino inglese con la sua giacchetta, il cravattino allentato e la camicia di fuori, potresti trovarti davanti ad un cittadino comunitario con tutti i diritti che la legge gli da.
Certo, dovresti trattarlo con un certo rispetto, questo ti impone la legge, questo ti impone il buon senso, questo ti impone chi il 27 del mese ti dà da mangiare...ma signori miei, siamo di fronte ad un abusivo e a prima vista sembra anche di quelli paraculo, con tutto il rispetto per la legge, per il buon senso e bla...bla..bla...ma il controllore come tale lo tratta!
Premesso, entrambi i controllori presenti parlano un discreto inglese, diciamo che si sanno far capire e sanno come capire le richieste dell'abusivo anglosassone, ma sti cazzi"...when you come in my fucking country you speak my fucking language..."!
"No mi dispiace signore, non parliamo inglese!"
Il giovane parla un buon italiano e con il suo accento di Oxford dice di non avere il biglietto, di essere da due giorni in Italia, di non aver e il biglietto perché lui nel suo paese è abituato a farlo dall'autista, di non avere soldi, ma se i controllori gli fanno la multa, sicuramente, appena può, appena ha i soldi la andrà a pagare immediatamente!
Non funziona cosi e all'abusivo vengono date poche opzioni, o paga o foto segnalamento!
Abuso di potere direte voi, infondo abbiamo a che fare con un cittadino comunitario, con quasi gli stessi diritti di un italiano.
Gli accordi di Schengen parlano chiaro, ma qui davanti a noi abbiamo un abusivo, della razza peggiore oserei dire, e con tutto il rispetto dopo aver multato una nonnetta di 70 anni perché si era dimenticata di timbrare il biglietto, i controllori non potevano far finire la questione con un verbale-cartastraccia da staccare con disinvoltura!
La discussione va avanti alcuni minuti e quell'accento inglese iniziava a dare sui nervi, la strafottenza poi, in un altra situazione avrebbe meritano anche un paio di cartoni in faccia, ma non sull'autobus, non quando sei un pubblico ufficiale.
Uno dei due controllori va verso l'autista...
"Ascolta, se vedi per caso un pattuglia ferma li puoi chiamare per favore che abbiamo un problema..."
"Con chi?"
"La dietro c'è un coglione inglese che dice di essere qua da due giorni senza documenti e senza soldi..."
"Chi? Quello con la cravatta?"
"Si!"
"Lui li? Sono mesi che lo vedo, sale sempre alla stessa fermata e scende sempre alla stessa!"
Cazzo! Cazzo! Cazzo!
Allora no! Stai facendo il paraculo, il controllore lo aveva intuito dal primo secondo, ma adesso ne ha la conferma.
Torna dal collega, si avvicina e gli sussurra qualcosa, lo potrei anche citare, ma meglio di no, sono parole che non si adducono ad un pubblico ufficiale, parole pese, parole brutte, ma vi posso assicurare che la cosa centrava con un forte bruciore al culo!
Altri attimi di polemica, poi d'un tratto da lontano l'ombra di una volante della Polizia, l'autobus rallenta, l'autista apre le porte, un controllore scende a attira l'attenzione della pattuglia!
Si avvicinano, i tre scendono dal mezzo e il capo volante dal finestrino della macchina chiede cosa è successo! ("Qual'è il problema!" ha creato una lunga discussione nei commenti che mi ha convinto a cambiare questa parte del post)
Il controllori spiegano, i poliziotti scendono dall'auto!
I poliziotti parlano.
"Documenti signore?"
Il giovane abusivo inglese riparte con la sua tiritera, ma loro sono poliziotti, mica controllori, e straniero su suolo Italiano senza documenti vuol dire 12 ore inutili in questura.
Propongono all'abusivo di pagarla subito cosi evitiamo tante storie, il giovane, con il suo fastidioso accento inglese dice che preferisce passare 12 ore per farsi identificare in questura piuttosto che pagare 40 euro di multa, del resto nessuna legge obbliga qualcuno a pagare una multa, nessuna legge obbliga a girare con un documento, nessuna legge permette di trattare come si deve una testa di cazzo!
Immaginate l'entusiasmo di un poliziotto a fine turno, fermato da quei rompicoglioni dei controllori che devono farsi 12 ore di straordinario per un pirla strafottente di inglese, sono momenti che non vorrei mai descrivere, ma non c'è nulla da fare, la legge è legge!
L'agente apre lo sportello e invita il young boy a salire, lui tranquillo, si sfrega il mento e sta fermo...
"Casa aspetta? Vuol salire sulla macchina per favore!"
"Mi fa riflettere sulla cosa 2 minuti!"
Adesso dico io, se ci trovavamo a Londra e un abusivo italiano nella stessa situazione avesse risposto cosi ad un Bobby inglese, mi chiedo quanti micro secondi sarebbero passati prima di vederlo fasciettato atterra e caricato di forza sulla camionetta.
Non vi racconto come è andata a finire, tanto in queste storie non vince mai nessuno e quasi sempre tutti perdiamo qualcosa.
Quindi vi lascio con l'immagine dell'abusivo che chiede ai poliziotti se nelle dodici ore era previsto anche un pasto, sempre con il suo irritante accento inglese, sempre con la consapevolezza di essere ospite di un paese che ti permette di fare quello che vuoi, per il semplice motivo che i suoi abitanti, alla fine, anche loro fanno quello che vogliono, perché tanto in galera ci finiscono quei fessi dei controllori e non gli abusivi!
Ben tornato al lavoro....

42 commenti:

Anonimo ha detto...

ma come! vogliamo sapere com'e' andata a finire, dopo tutta questa suspance :)

Orologiaio Frustrato ha detto...

Mi piace il tuo sesto senso anti-abusivi... e loro che credono di essere più furbi. Son sempre più deficienti.

Comunque se preferisce passare 12 ore in questura piuttosto che pagare una multa, vuol dire che conduce una vita inutile. Cancellalo dalla tua memoria, non vale la pena.

Cris ha detto...

Mioddio che fastidio. Fanno tanto i superiori e poi sono stronzi peggio degli altri.

Unknown ha detto...

Mai fidarsi degli inglesi, lo dico semrpe io!

lazialefracico ha detto...

ma scusa diccelo come è andata a finire! l'avranno caricato di peso, come i vigili al commerciante di porta lame?

medo ha detto...

Due giorni fa ero su un filobus a Lione , la linea C1 - "elegante" - che porta dalla stazione ferroviaria Part-Dieu alle zone chic dei consolati e poi ai quartieri mega-costosi dell'architetto Renzo Piano.
Io ho fatto un giornaliero per tutti i mezzi pubblici , 4,60 €.
Salgono tre controllori serissimi con walkie-talkie , auricolare e spray anti-aggressione , nel filobus siamo circa una ventina.
Tutti in regola tranne una ragazza : "io sono abbonata , ma mi hanno rubato tutto e sto andando al consolato per fare i nuovi documenti..."

I tre controllori si guardano. Fissano 1 secondo la ragazza e invece di chiederle se ha fatto denuncia polizia , se ha la denuncia , etc , semplicemente dicono : "ok , arrivederci".

Fine.
Chiusa li.
Cioè "la scusa" a volte funziona , vera o non vera. Anche in Francia , anche a Lione dove ho visto arrestare gente aggratis o a caso perchè alzicchiava la voce con questo controllore o quel vigile...

Ecco tanto per dire.

Brazov ha detto...

@Medo

Mi sa che la ragazza era una figa spaventosa..

KingFreak ha detto...

@Medo

Si vede che in Francia non esiste il reati di "omissioni di atti d'ufficio"!!

A parte gli scherzi, io penso che il semplice fatto di poter agire in maniera "forte" quando si ha a che fare con gente che merita un certo trattamento, ti permette di avere anche un margine più ampio di discrezionalità quando hai davanti una persona con una scusa credibile!

Io comunque rimango dell'idea che vadano trattati tutti alla stessa maniera, senza distinzione di sesso, razza, cultura e nazionalità!

lazialefracico ha detto...

ah sì, e dove starebbero gli esempi dell'uso del margine di discrezionalità in presenza di scuse credibili? quello di Lione lo era, ad esempio...

Anonimo ha detto...

"Qual è" senza apostrofo, però.

KingFreak ha detto...

"Qual è" senza apostrofo, però.

Il dizionario di Firefox non me lo riconosce come errore...hai una versione più aggiornata della mia?

Unknown ha detto...

KF: sbaglia il dizionario allora. Se sai la versione esatta si può segnalare l'errore e/o aprire un bug report

lazialefracico ha detto...

qual è non è errore, perché davanti a una parola maschile esiste sia la versione quale che qual: quindi usando qual non si leva alcuna e, e non c'è nulla da apostrofare. Invece davanti a parola femminile iniziante per vocale c'è solo quale, per cui davanti alla vocale si apostrofa la e e bisogna scrivere qual'
capito?

ho visto che a Roma si scende e si sale indifferentemente da ogni accesso del bus, dei tre. Ma non si creano ingorghi o litigate, tutto un doppio senso armonioso....

Unknown ha detto...

laziale: no, "qual" è un troncamento da "quale" e l'apostrofo non si usa.
Si usa invece l'apostrofo in presenza di una elisione "un' anfora" e non "una anfora"

Mario Pe(l)lacani ha detto...

Ci vorrebbe una bella campagna di protesta per convincere finalmente l'ATC ad abbandonare la desueta usanza di indicare porte di entrata e porte di uscita, un anacronismo ridicolo e foriero di continui litigi (ho scritto forbito visti gli ultimi commenti).

KingFreak ha detto...

@Mario

La sanzione prevista per chi sale o scende dalla porta sbagliata è di sette euro, e poi detto tra noi, hai un 50% di possibilità di beccare quella giusta, anche un topo da laboratorio ci riesce!

Mario Pe(l)lacani ha detto...

Su autobus antiquati 66% di beccare giusta l'entrata e 33% di beccare giusta l'uscita, per l'esattezza.
La liberalizzazione metterebbe a tacere tutti i rompipalle "si sale dietro" "si siende al centro", con immediato miglioramento della qualita' del servizio.

KingFreak ha detto...

metterebbe a tacere tutti i rompipalle "si sale dietro" "si siende al centro"

I rompiballe in genere sono quelli che salgono dalla porta sbagliata, non chi te lo fa notare!

Mario Pe(l)lacani ha detto...

vedi che ho ragione ;-)

lazialefracico ha detto...

@ andycapp stiamo a dì la stessa cosa. Per il maschile esiste sia quale che qual, quindi davanti a vocale qual va senza apostrofo. Per il femminile no. Esempio: "qual'è la squadra che ha portato il calcio a Roma? La lazio 1900". qui quale l'ho apostrofato perché è concordato con squadra, femminile. Invece in "qual è il più burino tra i giocatori? Totti"; qual non è concordato perché burino è maschile.

A proposito di generi maschile e femminile, ho fatto una riflessione sull'espressione bolognese "l'é tot un ètar quèl", che significa "è tutta un'altra cosa". Il bolognese in realtà dice "è tutto un altro quale", usando il pronome quale, appunto. Ora questa forma non è né maschile né femminile, perché sta per "cosa". Quindi è una sopravvivenza del genere neutro che il pronome aveva in latino, come avevano tutti i nomi e i pronomi e gli aggettivi. Il neutro si usava come terzo genere, per le cose inanimate, e aveva la sua declinazione distinta dal. Nel nostro caso, in latino era "qualis" per il maschile e femminile, "quale" per il neutro, appunto. Quindi il bolognese secondo me conserva questa forma antica di genere neutro, insomma.

@mario pe(l)lacani, le entrate e uscite obbligate ci sono anche sugli autobus nuovi, non è questione di vecchi autobus; anche a Roma c'è la distinzione, ma la gente fa quello che je pare, anche perché in situazioni di affollamento estremo sei quasi obbligato. Solo una volta ho visto di recente l'autista rompere le palle: sul 69, sull'Olimpica, c'era un ragazzo sui 25 anni che stava dietro dietro, e voleva scendere (dietro) ad una fermata dove non saliva nessuno. L'autista non gli ha aperto e lui si è affrettato per scendere in mezzo (l'autobus era vuoto!) dicendo "aò, aspetta!" all'autista medesimo indifferente a tutto

Pel(l)acani ha detto...

la neutralizzazione della vocazione delle diverse porte eviterebbe inoltre alle povere zdaure la tipica figuraccia da autobus affollato alla fermata del mercato delle erbe, quando nel silenzio tipico dei mezzi di trasporto collettivo nei paesi piu' industrializzati sono costrette a urlare "autista, mi apre dietro?" suscitando l'ilarita' degli altri passeggeri

Brazov ha detto...

@Laziale: lascia perdere le lezioni di italiano che è meglio...

Oggi mio figlio ha fatto un abbonamento per una linea extraurbana (Padova-Abano) dell'azienda locale trasporti APS. Un mese, tariffa agevolata per studenti. Il prezzo? Un affarone!!
Soltanto 44 euro. :O

Ma dov'è finito il ruolo sociale dei mezzi pubblici? Credo che userò tutto quello che ho appreso in questo blog... per insegnargli a fare l'abusivo.

JYog ha detto...

@lazialefracico
Qual è si scrive senza apostrofo. Non esiste distinzione, vedi anche parere dell' Accademia della Crusca (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3779&ctg_id=44).

KingFreak ha detto...

Fonte sito APS

abbonamento 26 gg. lavoratori studenti 3 tratte € 32,00

abbonamento annuale lavoratori e studenti 3 tratte €256,00


32 x 12 = 384

Ma immagino che dalla scelta dell'abbonamento tu sia uno di quei genitori che fanno il mensile per i nove mesi di scuola (32 x 9 = 288) i quali figli regolarmente prendono la multa nei mesi estivi "...perché papà non mi ha fatto l'abbonamento"...un consiglio fatti l'annuale, e ricordati che puoi scaricare il 20% dalle tasse!


Ma dov'è finito il ruolo sociale dei mezzi pubblici?

...prova a sentire da un tassinaro quanto vuole per accompagnare tuo figlio a scuola o quanto ti costa farti 22 km al giorno in macchina!

Unknown ha detto...

Ma dov'è finito il ruolo sociale dei mezzi pubblici?

...prova a sentire da un tassinaro


Cosa non capisci in "mezzi pubblici" ????

Scherzi a parte, i taxi in italia fanno paura (e a bogna di piu!! stazione casa mia (per i ribelli XM24, per la gente Fioravanti proccaccini, per l'ATC prima fermata dell 11 in fioravanti ) 9 euro!!! e cavolo....

Brazov ha detto...

@KF

Quel furbone di mio figlio ha fatto l'abbonamento per l'intera rete e tre tratte (46 euro, non 44), quando gli bastava una linea e due tratte. Sono 28€, che comunque non è poco e fa pensare che in prospettiva l'acquisto di una moto, magari usata, sia quasi conveniente. Dovrei capire se facendo dal mese prossimo l'abbonamento annuale, quello dura 12 mesi o magari finisce a giugno. Restando sul discorso dei prezzi, l'anno scorso il servizio privato che lo portava ad un'altra scuola, più o meno alla stessa distanza, costava meno. Andare in macchina, tra carburante ed usura del mezzo, potrebbe costare intorno ai 40€ al mese (sono 5 km), mettendosi d'accordo in due famiglie sarebbe già più conveniente, a parte il tempo perso. Altrimenti esiste la cara vecchia bicicletta, ma dovendo fare un tratto di strada extraurbana forse si corrono troppi rischi.

Ruolo sociale: contribuire a decongestionare il traffico delle città, aiutare le famiglie a tirare avanti. Più il biglietto è caro, meno vengono raggiunti questi scopi; ma naturalmente mi riferivo all'ipotesi di dover pagare 500€ all'anno.

ricordati che puoi scaricare il 20% dalle tasse!

Questo è interessante! Immagino che sia il 19%, ma poco importa e soprattutto non lo sapevo. Secondo te vale anche per gli abbonamenti per studenti universitari?

Vedi che questo blog è utile, si imparano delle cose nuove! :)

Mario Pe(l)lacani ha detto...

Uno per andare a scuola o a lavorare dovrebbe avere il trasporto pubblico aggratis, si ingegnino universita', confindutria, ministero dell'istruzione e comuni su come fare, che di idee ne hanno tante.
E ricordatevi che il biglietto per i mezzi pubblici NON PAGA in ogni caso il servizio.

lazialefracico ha detto...

lascia perdere il discorso dello scaricamento dalle tasse, kingfreak. Il 20 per cento sì, ma calcolato su un tetto massimo inferiore a quanto si sborsa per l'abbonamento annualmente. insomma ti ridanno 40 euro all'anno. Questa è una delle trovate del peggior governo della storia insieme a quelli di Berlusconi, cioè l'ultimo governo Prodi...

e mo andiamo sulla Crusca....

KingFreak ha detto...

insomma ti ridanno 40 euro all'anno

Buttali via!

lazialefracico ha detto...

allora, ho guardato sulla Crusca i vari messaggi sul qual è. Mi credevo meglio, tutta roba di tre quattro anni fa! comunque non toccano il punto della questione, che resta come la so io: troncamento va bene, quindi esiste sia qual' che qual. Per cui davanti a nome iniziante per vocale non si apostrofa, cioè non si elide alcunché.
Ma ciò vale per il maschile: per il femminile c'è solo quale, per cui davanti a nome femminile si elide la e di quale. "Qual'altra cosa" ad esempio.
Stesso discorso per un, che è troncamento al maschile di uno, doppia forma un e uno insomma. Per cui diremo "un errore", senza apostrofo. Ma per il femminile c'è solo una, per cui scriveremo un'anfora con l'apostrofo, come diceva giustamente andycapp ieri. Mo avete capito o no? E' la terza volta che ve lo spiego!

@kingfreak il governo Prodi è indifendibile. Oltre al Berlusca che si autoimbroda dicendo di essere stato il miglior premier della storia, c'è pure il mortadellone che dice di aver battuto Berlusconi quando nel 2006 ha pareggiato alla Camera e perso al Senato, da cui tutte le nostre bottiglie di spumante rimaste a svaporare chiuse in frigo, nonché la nascita dell'immondo governicchio pletorico e folle...

lazialefracico ha detto...

e le tasse di Prodi stanno ancora tutte intatte lì, compresa l'aliquota alzata a livelli assurdi sulle tredicesime a Natale. Solo il ticket di dieci euro aggiuntivo sulle visite agli ambulatori pubblici fu tolto immediatamente causa furore acuto degli omarelli toscoemiliani

KingFreak ha detto...

...governo o non governo sono sempre 40 euro!

Rispondendo all'abbonamento gratuito per studenti e lavoratori, sono d'accordo sul fatto che gli studenti in età da scuola dell'obbligo secondo me dorrebbero avere un abbonamento gratuito.
Escludo a priori gli studenti universitari, non capisco perché un 20enne che decide di lavorare debba essere svantaggiato rispetto ad un 20enne che decide di studiare ( cazzeggiare fino a 30 anni)!

Se poi mi parli di abbonamenti per i lavoratori, non saprei, penso che quello debba rimanere come un accordo sindacale fra lavoratori e datori di lavoro, non dovrebbe riguardare le aziende di trasporto pubblico.

E' chiaro che il discorso"...con i biglietti non ci paghi il servizio..." è vero, ma se parliamo di "socialità del mezzo pubblico" entrano in gioco parecchie cose, la cui maggior parte estranee alle aziende di trasporto.
In tutto il resto del mondo progettano prima il trasporto pubblico e poi quello privato, qui da noi esiste ancora l'idea che le due cose debbano condividere in parti uguali, a volte più sbilanciato per quello privato, le strade!

In città da me poi non ne parliamo, vige un pensiero che da la colpa della crisi dei commercianti del centro al fatto che i propri clienti non possano accedere in centro e parcheggiare in seconda fila liberamente in seconda fila, con questo tipo di mentalità ogni ragionamento sull'utilizzo del mezzo pubblico è impossibile!

lazialefracico ha detto...

se ti vuoi godere delle belle preferenziali per il mezzo pubblico kingfreak, devi andare sulla nomentana e a viale Libia e avrai un orgasmo

Brazov ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
JYog ha detto...

@lazialefracico

Cosa vorresti indicare con l'affermazione "tutta roba di tre quattro anni fa!"? interpreto che secondo il tuo parere le regole grammaticali dovrebbero avere una scadenza, magari come il latte... ma per fugare ogni dubbio, chiedo a te cosa precisamente intendessi dire.

Comunque, ti sbagli. La caduta della vocale di "quale" è sempre troncamento (tecnicamente apocope vocalica). Ciò implica che la grafia esatta sia "qual" e non "qual'". Non capisco perchè ti ostini a fare distinzione di genere maschile/femminile. Tralasciando il fatto che "quale" non è variabile in genere (esiste solo "quale" sia per maschile che per femminile; non esiste una seconda forma, "qual", per il maschile: quest'ultima è la stessa troncata!), l'elisione (così come anche il troncamento...) non ha nulla a che vedere con questioni di genere.
"Qual" si tronca indipendentemente dal genere (m/f) del termine seguente.

Dunque: "Qual altra cosa".

Ciao!
JYog

Mario Pe(l)lacani ha detto...

a causa della gelmini migliaia di insegnanti di italiano si riverseranno sui blog correggendo a destra e manca (rido amaramente perche' pure in famiglia sono toccato dal fenomeno)

lazialefracico ha detto...

può esere, consulterò qualche grammatica. roba di tre quattro anni fa, così per dire che erano commenti di lettori, abbastanza alla cazzo. non era il parere ufficiale della Crusca

JYog ha detto...

@Mario Pe(l)lacani
hai ragione, e non solo quelli di italiano. Pensa che io insegno Matematica! ;-P

@lazialefracico
ok. Ora mi è più chiaro. Anche se la risposta sul sito web della AdC mi sembra sia stata fornita da un membro dell'associazione.
[Comunque, solo per cronaca - e poi "mi taccio"! -: non è per niente vero che "quale" privato della vocale finale debba essere considerato per forza troncamento. La diatriba è una questione annosa tra i linguisti e ancora oggi non tutti sono concordi, anche se la maggior parte di essi considera - appunto - troncamento. Questi però discutono per ragioni strettamente storiche.]

Ciao!

lazialefracico ha detto...

allora ho controllato un pochino: sullo Zingarelli, dove sotto quale dice che qual è troncamento e non si apostrofa davanti a vocale, senza dire altro; suuna grammatica vecchia di 50 anni, dove dice la stessa cosa. Poi sul Migliorini, storia della lingua italiana, dove dà conto della diatriba che per secoli c'è stata su certi usi grafici, dicendo che i linguisti si scornavano tra loro se certe forme fossero da considerarsi elisioni o troncamenti, e quindi se apostrofarle o no. C'era pure uno nel '700 che apostrofava persino un uomo, ad esempio..... Sempre il Migliorini cita come i casi più controversi tal era, qual era, ad esempio...
Poi però sulla grammatica Altieri Biagi - Heilmann ho trovato la spiegazione convincente: lì si precisa che il troncamento è perdita della vocale finale di fronte a parola che inizi per consonante, ad esempio qual buon vento, dove qual e buon sono troncamenti; invece elisione è perdita della vocale finale prima di parola iniziante per vocale, ad esempio d'amore, dell'amore, dall'altra parte, ma anche un uomo è elisione. Allora perché in quest'ultimo esempio non si mette l'apostrofo, che è il segno dell'elisione, e così con qual era, tal era? La spiegazione è questa: siccome tal qual un si usano spesso tronchi davanti a consonante, allora anche in caso di elisione, cioè davanti a vocale, si continua a non usare l'apostrofo, per analogia, quindi. Invece una, dello, di, dallo, questo, questa di fronte a consonante non si troncano mai, quindi quando capita che si elidano di fronte a vocale allora gli si schiaffa l'apostrofo. Quindi ecco la spiegazione del perché tal e qual non si apostrofano mai, e anche il discorso che facevo io pensando a analogia col femminile di una apostrofato viene a cadere. L'analogia c'è ma tra forma tronca qual e forma elisa che si regola di conseguenza (qual era) che anche se è elisa e non tronca non si apostrofa lo stesso. Poi sulle edizioni moderne della Commedia dantesca infatti a Inferno I, vv. 4-6 sta scritto: ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura. Comunque leggi rigorose non ce ne sono, ma è prevalsa la convenzione di non apostrofare il qual eliso considerandolo per analogia sul qual tronco.

KingFreak ha detto...

Soccia...però regaz...quante pippe per un apostrofo, per fortuna che io sono arrivato solo alla terza media!

lazialefracico ha detto...

ieri ho beccato sul digitale terrestre telereggio, e c'era Franceschini intervistato alla festa dell'unità di Reggio Emilia, appunto, da Mentana. Fra i vari bei pensierini e buoni propositi, alla domanda sulle battaglie che lui vorrebbe proporre, Framceschini ha lanciato la seguente: la cittadinanza attiva, cioè promuovere forme di partecipazione e controllo dei cittadini, anche sui servizi pubblici, gestiti oggi dalle spa ex municipalizzate. Perché, a detta di Franceschini, bisogna corregere la deriva verso la corsda all'utile a tutti i costi che queste società hanno preso, senza però tornare all'antico andazzo dei passivi risanati dai soldi pubblici e alle società lottizzate. Perché, sempre secondo Franceschini, al cittadino interessa il servizio funzionante e non che l'azienda si ingrandisca a dismisura e faccia i megautili in una logica di mercato e basta, sottraendosi a ogni controllo. E tutti giù ad applaudire.

AH AH AH!!! che risate mi faccio. Franceschini anrà oggi in pellegrinaggio presso le sue giunte comunali a chiedere la correzione di rotta? Ma vaffa.....

io non sono riuscito manco a sapere, dall'azienda trasporti della mia città, le cui azioni sono in mano pubblica, perché l'azienda medesima un bel giorno aveva improvisamente stravolto a svantaggio del cittadino le note in calce ai suoi moduli per ricorso/reclamo/segnalazione, e poi mi devo sentire ste favolette! Costa poco dire ste cazzate in libertà, tanto per strappare l'applauso di 50 creduloni... la faccia tosta no ha più limite!

davide ha detto...

che san maurizio merli ti guidi e ti ispiri durante il tuo lavoro!
Maledetto e perfido albione,non si prende per il culo la littoria razza dei controllori!

Certo che hai perfettamente ragione,trovo di una cretineria assurda non spendere due soldi per un biglietto.Io a 33 anni non ho mai preso una Multa,e viaggio spesso con i bus

ciao,davide