martedì 4 novembre 2008

Strada chiusa


In questi giorni sono stato fuori città, una piccola vacanza, torno e nulla è come prima, due controllori hanno subito l'ennesima aggressione, un altro è stato sospeso per la gioia del buon samaritano di turno, ma questa è un'altra storia, ne ho già parlato nei commenti di un altro post e ho già detto come la penso!
Tornare nella giungla dopo una settimana è sempre drammatico ma sapere che certe cose non cambiano mai invece da sempre una certa sicurezza.
Gli abusivi, a volte ne sento la mancanza, senza di loro non avrei questo blog, senza di loro non saprei cosa raccontare agli amici la sera per fargli fare quattro risate, senza di loro forse tornerei a fare l'autista. Magari ci torno lo stesso, perché forse quando fai bene il tuo lavoro, quando riesci a garantire in minimo di ordine e sicurezza a bordo di un autobus, usando anche dei metodi poco politicamente corretti, c'è sempre qualcuno a cui certi metodi danno fastidio, perché come si dice in questi casi, ci piace avere la botte piena e la moglie e ubriaca, e a me con tutto il rispetto non interessano ne botti ne mogli allegre, a me interessa il 27 del mese quando mi danno lo stipendio, e per un mondo migliore ormai gliela sto dando su!
Ma torniamo ai nostri cari abusivi, quelli che il controllore dovrebbe trattare con rispetto, quelli che dovrebbero anche loro trattare con rispetto il controllore, quelli che quando il controllore sale scappano in fondo all'autobus, senza sapere che basta un cenno all'autista e quelle porte non si apriranno finché non viene verificato il titolo!
Oggi il controllore era in forma, dal momento che certe categorie sono diventati intoccabili, meglio agire nel rispetto di tutto e di tutti e di iniziare a sfatare i luoghi comuni, come quello che dice che i controllori non salgono mai sugli autobus affollati.
Era appena partito dalla stazione, bello carico, carico di passeggeri e naturalmente di abusivi, i controllori iniziano a controllare dal posto guida, con calma, soft, come dicono i capoccioni aziendali, senza alzare la voce, senza farsi notare, e piano piano andavano avanti.
Le giraffe, come piace chiamarli a me, avevano già allungato il collo, ma il fatto che i passeggeri nella parte anteriore erano tutti in regola si era riusciti ad arrivare in un attimo alla porta centrale, bloccando di fatto gli abusivi sul fondo, o meglio, i polli si erano bloccati da soli!
Insomma, in poche parole si arriva in fondo ed eccoli tutti li, otto abusivi tutti schiacciati contro la porta posteriore, nessun kamikaze, nessuno che si era lanciato verso la porta centrale per distrarre i controllori, tutti li dietro, con le loro facce indifferenti.
"Signori, biglietti per cortesia!?!", qualcuno tenta una scusa banale, altri ammettono la colpa e tirano fuori i documenti, ma la scena rimaneva sempre divertente, tutti vicini vicini, tra valige e zainetti, adesso dico io, t'ha detto male, perché umiliarsi tanto!
Dopo qualche minuto di mercanteggio si riesce a scendere, tutti e otto, più due controllori, sembrava la fila per il metadone, qualcuno da dietro tentava ancora l'ennesima sortita nel tentativo di evitare la sanzione, cercando di far leva sul buon cuore del controllore, ma si sa il controllore non ha cuore, il controllore non può capire, il controllore non deve capire, il controllore verifica e basta, e in caso di irregolarità nell'utilizzo del titolo di viaggio, estrae il blocchetto dalla bisaccia e inizia a scrivere, testa bassa e nessuna emozione!
Non è facile, certo forse un emozione si potrebbe avere, forse un po' di comprensione, magari anche pietà, ma poi ripensi ai 120 giorni di infortunio da quando fai questo lavoro, alle costole rotte, alle cicatrici, agli insulti, al collega a casa senza stipendio e al fatto che davanti hai comunque una persona che non ha fatto il biglietto, una persona che reputa i suoi bisogni, i suoi motivi validi per non avere il biglietto, più grandi della fatica di una persona o di un'azienda che si occupa di trasporto pubblico, che si occupa di portare il tuo sedere da li a la al minor costo possibile!
"Ma ho preso l'autobus al volo e...", immagino che se quell'autobus "al volo" saltasse una fermata, per una distrazione, la stessa distrazione che ti fa dimenticare di timbrare il biglietto, e ti lasciasse a piedi, chissà se tu avresti comprensione, buon cuore e capiresti i problemi dell'autista.
Ma l'autista non deve avere problemi, l'autista non si può distrarre e il controllore deve avere un atteggiamento rispettoso, altrimenti viene sospeso, nessuna pietà nei confronti di chi non lavora bene, nessuna pietà per chi non rispetta le regole del viaggio, nessuna pietà per gli abusivi!
In questi giorni sono perplesso, dopo quello che è successo al collega molte cose sono cambiate, forse la prossima volta che il controllore si troverà in una situazione simile, dovrà decidere se fare il proprio dovere o voltarsi dall'altra parte.
Certo io non condivido gli insulti razziali, penso che questo non debba mai succedere, ma non si costruiscono le case con la cazzuola, ci vogliono gru, attrezzi e sistemi di sicurezza, e purtroppo al controllore gli viene dato un blocchetto, la penna e basta, ma riescono comunque a costruire qualcosa, mattone dopo mattone, i capoccioni aziendale invece, stanno dentro nella tana, pronti a prendere provvedimenti disciplinari per salvarsi la faccia, loro per garantire la sicurezza e il comfort dei clienti sospendono i controllori, mentre 60.000 multe rimangono in giacenza in qualche armadio, perché si sa, a pagare e morire c'è sempre tempo, i controllori muoiono professionalmente e nessuno pagherà mai le multe!
I passeggeri stanno in autobus il tempo di una corsa e si fanno custodi di una verità di quello che è giusto e di quello che è sbagliato, io ci passo la mia vita e un paio di differenze le conosco tra cosa e giusto e cosa è sbagliato a bordo di un autobus, ma queste sono questioni che a voi lettori di questo blog non interessano, peccato che la mia esperienza non interessi a nessuno, peccato che dell'esperienza di un controllore nel reputare cosa sia giusto o sbagliato non interessi a nessuno!
Io sto da questa parte dell'obliteratrice, ma la mia strada si sta per chiudere, un po' come gli abusivi intrappolati, vittima di se stessi e dello loro scelte, magari entrambi pensavamo di fare una cosa giusta per noi stessi, io pensavo di cambiare il mondo, ma il mondo ha cambiato me e non ho più quell'entusiasmo che avevo il giorno che ho iniziato a scrivere questo blog.
A volte vorrei urlare la mia rabbia, ma non sono al lavoro, sono a casa mia e i problemi del lavoro si lasciano al lavoro, qui in casa mi faccio una risata a pensare ai polli incastrati nel retro di un autobus, qui in casa mi faccio una risata a pensare al controllore incastrato dalle sue idee di un mondo migliore!

42 commenti:

Cavallo Fumoso ha detto...

Ciao, capisco la tua amarezza. Anch'io "purtroppo", anche se in un ramo completamente diverso, lavoro a contatto col pubblico e non sono sempre rose e viole. Non condivido l'operato del tuo collega ma lo comprendo. Credo che ad un certo punto tirando la corda questa si rompa e non è sempre facile fare buon viso a cattivo gioco. Ti posso giurare di non essere razzista ma di aver fatto ultimamente tanti pensieri "cattivi" su alcune categorie di persone con cui ho avuto a che fare, non necessariamente Rom o extracomunitari. Non ho perso le staffe a volte per questione di dettagli e perchè io sono un tipo pacioso di natura.
Per quanto ti riguarda tira dritto e prova a fare il tuo lavoro, poco apprezzato ma importante, nel miglior modo possibile, non farti sangue cattivo.
Un saluto.

Unknown ha detto...

Ciao, secondo me qualcosa stai già facendo con questo blog che porta il tuo giusto punto di vista a conoscenza di tutti. Lo so che è poca cosa, ma non è nulla, è comunque un piccolo contributo per "migliorare il mondo", forse il massimo che la stragrande maggioranza di noi può ambire a fare. Detto questo, condivido in pieno le tue considerazioni a proposito dell'episodio del tuo collega sospeso: il mondo non permette di sbagliare a chi ha qualcosa da perdere (stipendio, lavoro, onorabilità, ecc.), ma solo a chi non ha nulla da perdere. Questo non significa che chi non ha nulla da perdere stia bene o viva bene, però è un dato di fatto e chi ha qualcosa da perdere deve almeno evitare di sbagliare consapevolmente: episodi come quello che è successo sono "Tafazziani", non portano a nulla se non a farsi del male da soli...giusti o non giusti che siano.

Federico Distefano ha detto...

Ciao!
Non so da quanto tempo lavori come controllore (io da circa cinque anni) ma quella che stai attraversando (e, credo, superando) è una fase molto comune; ci passano tutti. Si fanno le debite considerazioni, si tirano le somme e si pensa di non poter cambiare il mondo da soli.
E' vero.
Però, è anche vero che il mondo stesso non è stato creato in cinque minuti. Ci vuole tempo, per tutto quanto. Il nostro modesto contributo è ben piccola cosa ma se può servire a far fare al mondo, o anche al nostro prossimo, un piccolo passo nella direzione giusta, allora ben venga.
La gente ci osserva. Bene o male siamo figure pubbliche e allora abbiamo il dovere (umano, non solo professionale)di dare il buon esempio.
Personalmente ritengo che se anche una sola persona in futuro deciderà di imitarci e di comportarsi in maniera civile, non sarà stato tempo sprecato.

Ok. Per oggi ho blaterato abbastanza...
Ciao e buona giornata!

Giacomo Brunoro ha detto...

Gran post. Sei riuscito ad affrontare un argomento così fastidioso senza retorica ed ipocrisia, complimenti. Chiaro che il controllore che è stato sospeso ha commesso un grosso errore, ma è altrettanto chiaro che il sistema è fallato. Credo che succeda a tutti di doversi scontrare con muri di gomma o con situazioni che lasciano l'amaro in bocca, ogni settore lavorativo ha le sue crepe.
Certo, a volte basterebbe fare un passo in più e provare a capire l'altro e i problemi oggettivi con cui si confronta giorno dopo giorno, ma la cosa non è affatto semplice.

Anonimo ha detto...

La testa della gente non cambierà mai. Se non in peggio.
Fai già un passo personale avanti lasciandoti i problemi del lavoro sul lavoro, goditi la vita a casa, il lavoro è lavoro, la gente che vedi sul lavoro, le scuse patetiche, le minchiate che sparano, se fanno ridere usale per far ridere, se fanno incazzare cancellale come è giusto cancellare dalla mente il ricordo di persone così insignificanti.

Come leggi in tutti i nostri blog lavorativi, avere a che fare con la gente è un casino mostruoso, ma questo è il mondo in cui viviamo e non è che io m sia rassegnato nel cambiarlo, però la vedo difficile. Tratto con gentilezza chi mi ripaga con gentilezza, ma la mia miccia è corta con chi mi vuole prevaricare. Per fortuna io non ho capi a cui far conto di lamentele. Almeno questo.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/bambino-scuolabus/bambino-scuolabus/bambino-scuolabus.html

Questo e' un altro episodio, certo da verificare, ma che per quanto mi riguarda avvalla ulteriormente la mia personalissima opinione che i verificatori titoli di viaggio, spontaneamente, talvolta amino arrogarsi qualche diritto in piu', del passeggero che hanno di fronte.

Questa prassi di autopromozione nel far-west si autoregolamentava piuttosto bene.

Oggi invece, puo' prosperare all'ombra della impaludata burocrazia a cui la societa' costringe i civili.

"Vada, vada pure a denunciare".

Certo talvolta qualche incivile taglia corto, torna al far west, e il verificatore finisce all'ospedale vittima del primordiale diritto arrogatosi (quello della forza), tramite una violenza che puo' prosperare all'ombra della impaludata burocrazia a cui la societa' costringe i civili.

"Vada, vada pure a denunciare".

Eppure, al di la delle percosse e dei diritti-soprusi, che sono in fondo una smarrita rarita' da entrambe le parti (forse..), c'e' qualcosa che e' valido tutti i giorni dell'anno, bisestile e non, e che e' bene non dimenticare mai:

i verificatori di titolo di viaggio hanno si' la divisa, (pagata dalla municipalizzata, mica da loro) ma sono fondamentalmente INUTILI.

Sostanzialmente voce di costo aggiuntivo.
Una remora che vive dell'incapacita' del suo ospite di ripulirsi da solo dei propri scarti.

Nella migliore delle ipotesi solo uno strumento, ma obsoleto.

Certo si sta parlando di un LAVORO che come tale ha una sua dignita': consente a onesti capifamiglia di mantenere moglie e figli e..trattandosi di lavoro dipendente, le tasse son pagate per default. Questo basterebbe di per se a rendermeli simpatici.

Ma non mi si venga a dire che sia un lavoro di cui andar fieri, come leggo talvolta fra le righe di questo blog.

Non produce ricchezza, non produce forse neppure qualcosa.

E' parte di un sistema perfetto per accanirsi con l'onesto distratto, che la MULTA la paghera' perche'.. e' onesto.

Del tutto impotente con l'abusivo vero.

E allora cos'hai di cui andar fiero?

Ho letto con interesse di alcune cittadine che in europa hanno realizzato con discreto (+1300% di utenza) successo l'implementazione del trasporto pubblico SENZA biglietto.

In tutte le differenti esperienze e differenti attuazioni, viene eliminato il costo del verificatore titoli di viaggio.

"You may say I'm a dreamer..
But I'm not the only one.."

http://en.wikipedia.org/wiki/Zero-fare_public_transport

Ale'

Unknown ha detto...

@Ale ehm nel tuo delirio vorrei farti notare che nell'episodio da te citato i verificatori non c'entrano per niente.
Si parla di un autista e di un educatore.

KingFreak ha detto...

"talvolta amino arrogarsi qualche diritto in piu', del passeggero che hanno di fronte"

I passeggeri sono quelli che pagano il biglietto, e hanno tutto il mio rispetto, gli abusivi sono un altra cosa, e chi prende una cosa senza pagarla, anche se distrattamente, a casa mia si sono sempre chiamati in un altra maniera!

Ma non mi si venga a dire che sia un lavoro di cui andar fieri, come leggo talvolta fra le righe di questo blog.

A questo non rispondo neanche, e mi viene da pensare che il caro Anonimo sia uno di quelli che ha preso qualche multa di troppo e non se ne è fatto ancora una ragione!

Comunque non vi preoccupate, anche a questo serve il mio blog, a discutere e dare la possibilità a tutti di dire la propria, non ho mai censurato nessun commento, compreso le offese!

Insomma penso che alla fine ci meritiamo di tutto, e io ho le spalle forti, del resto sono un controllore, a priori sto sul cazzo a tutti, me ne sono già fatta una ragione.
Ma non potete immaginare le grasse risate che mi faccio quando la gente mi parla di mondi fantastici e di autobus gratis, ho visitato anche il link di Wikipedia consigliato dall'amico, Zero-fare public transport, ho letto la lista delle città che hanno aderito, a parte una che ha 70.000 abitanti e quelli che fanno il servizio gratuito solo su alcune tratte, le altre sono paesi con pochi abitanti, quando poi mi troverai i soldi per gestire un milione di abitanti su una provincia di 3.703 km² e garantirgli un servizio pubblico efficiente e gratuito allora ne riparliamo!

Giacomo Brunoro ha detto...

Mi sembra abbastanza evidente che Ale vive al di fuori del mondo reale. Già che ci siamo perché non aboliamo gli insegnanti? Tanto non producono nulla... Quello del controllore sarebbe un lavoro perfettamente inutile in un mondo di persone oneste, ma credo che con questo ci siamo già detti tutto.
Poi che appena uno ha una divisa addosso si senta chissà chi è verissimo, basti pensare ai nonni paletta, ma questo è un discorso molot più complesso.
In ogni caso quello che stupisce nel leggere certe notizie è quanto male siano scritte: possibile che nessuno si sia preso la priga di verificare per quale motivo l'autista si sarebbe comportato da nazistello nei confronti del marocchino? Chiaro che ha sbagliato, ma a volte capire il perché di una certa reazione aiuta a vedere meglio le cose.

Brazov ha detto...

«adesso vi liberiamo di un po´ di puzza»
«tu sacco di pulci o cacci il biglietto oppure vieni in questura» «ma stai zitta tu e vai a farti una doccia»
«vieni adesso ti dico anche dove abito così quando vieni a casa ti punto la doppietta che ho nel cassetto, vieni con i tuoi amici che ho i cani che hanno fame... tornate al tuo paese sacco di pulci... adesso andiamo in questura e vediamo che ti succede... te la faccio passare io la voglia di venire in Italia»

Se il tuo collega ha davvero pronunciato queste frasi, non ha davvero nessuna nessuna solidarietà da parte mia.

Il tuo collega è un dipendente di un servizio pubblico e in quel momento ha la faccia dello stato. Può pensare quello che vuole degli zingari, ma non lo può e non lo deve dire.

KingFreak ha detto...

Caro Brazov hai ragione, quelle frasi potrebbero anche essere anche state pronunciate, la realtà non la sapremo mai, io sono al corrente di un altra versione, e come mi piace dire in questi casi "la verità sta nel mezzo", il problema è che sono state omesse le parole del "passeggero", e tutto quello che è successo dopo, compresa la scoperta da parte degli agenti intervenuti di chi erano realmente le persone fermate dal collega.

Naturalmente se ti invito a casa minacciandoti, non ti viene il dubbio che forse il mio interlocutore mi abbia minacciato prima di venire a casa mia con propositi poco amichevoli?

«adesso vi liberiamo di un po´ di puzza»

Forse non lo sai, ma una delle lamentele che si sente più spesso su un autobus riguarda proprio l'odore, e il collega, sbagliando s'intende, ha pronunciato quella frase per il semplice motivo che sull'autobus precedente a quello un gruppo di persone si erano lamentate appunto dal forte odore emanato da alcuni "passeggeri", pensava di fare un favore, purtroppo l'ha detto alla persona sbagliata, poi se tutti lo pensano ma preferiamo vivere nel politicamente corretto, questo è un altro problema!
Poi se sei leggermente sovrappeso e qualcuno mentre lavori ti chiama "Ciccione di merda", forse, e dico forse, un po' t'incazzi, anche se sei un pubblico ufficiale, e se poi ci aggiungi una certa strafottenza con frasi "Chiama chi cazzo ti pare tanto non mi fanno niente!" pronunciando altre parole offensive davanti a passeggeri paganti, stanchi di vedere le solite persone che fanno qual cazzo che vogliono sull'autobus, che tra l'altro la sig. Serra non menziona, si vede che gli altri passeggeri non hanno notato tutte queste colpe da parte dei controllori, forse e dico forse, era una vita che aspettavano i controllori su quella linea, forse e dico forse i controllori potevano anche essere stati mandati li dopo le continue lamentele di altri passeggeri, e molto probabilmente il controllore ha sbagliato, ma non è tutto bianco o nero!

Io molto probabilmente mi sarei comportato in una altra maniera, gli avrei chiesto i documenti e se non erano in regola avrei chiamato una volante dopo aver fermato l'autobus e senza scendere, forse avrei fatto felice la sig. Serra per l'ottimo lavoro civile e democratico ma lei ha preferito allontanarsi perché prima si lancia il sasso e poi si nasconde la mano, ma mi sarei dovuto subire l'incazzo dei passeggeri paganti costretti ad aspetta 20 minuti per l'autobus successivo, gente che magari avrebbe perso un treno, gente che magari avrebbe fatto tardi al lavoro o a scuola.
Insomma avrei creato un disagio ai passeggeri paganti per non concludere niente, un autobus fermo e un altro a coprire la corsa tutto a spese dei contribuenti, le multe tanto non le pagano e domani sono ancora qui che girano.
Perché è quel senso di impotenza che ti affligge, essere tra un un datore di lavoro che ti dice di andare a controllare un autobus senza gli strumenti necessari, senza tutela legale e passeggeri con il coltello fra i denti stanchi di essere sempre e solo gli unici a pagare!

Insomma quando ti trovi in una situazione simile devi scegliere se passare per razzista o mostrare tutta l'impotenza del sistema, un anno fa mi successe una cosa simile al contrario, 4 zingare su un autobus più due bambini, quella con il bambino in braccio tenta di scappare insieme ad un altra, io fingo un tentativo di fermarle per salvare la faccia ma in realtà le ho praticamente fatte scendere, per evitare appunto accuse di razzismo o violenza privata, per evitare una situazione simile a quella del collega, appena scese iniziano ad offendermi con parole irripetibili. Una signora si avvicina e mi mangia la faccia perché le ho fatte scappare e mi chiede la matricola.
Due giorni dopo mi ritrovo nell'ufficio del mio responsabile a subire un richiamo perché una passeggera abbonata lamentava il fatto che io avevo permesso alle due "signore" di scendere, un richiamo ufficiale dove la signora pretendeva anche le mie scuse per avergli risposto "Signora, ma con quale potere le fermo, non lo vede che hanno un bambino in braccio, potevo rischiare di fargli male!", insomma io avevo avuto un atteggiamento non professionale e poco rispettoso nei confronti degli altri passeggeri paganti!

Adesso secondo te io come mi devo comportare la prossima volta, perché come dici tu sono un dipendente di un servizio pubblico allora chiedo a voi, che siete il pubblico pagante, come si deve comportare il controllore la prossima volta, fare come il collega sospeso provocando reazioni indignate, aspettare una volante e creare solo disagio ad altri passeggeri o far finta di niente e se vedo degli zingari su un autobus girarmi dall'altra parte per poi salire su altro autobus per sentirmi dire che i controllori agli extracomunitari non fanno multe?

Anonimo ha detto...

Caro Kingfreak, mi piacerebbe leggere una risposta a questo tuo commento da parte della Sig. Serra.
Chissà se conosce il tuo blog.

autistaxcaso ha detto...

Penso che in un lavoro a contatto con il pubblico, qualunque sia il modo in cui ci si pone, si avranno sempre pareri discordanti:
Qualcuno sarà d'accordo, qualcun'altro no, ognuno ha una testa pensante e la vede a modo proprio (giusto così del resto).
Consapevole di questo poniti secondo coscienza;
sarebbe bello cambiare il mondo, non sempre ci si riesce, provare a farlo è già una nota di merito.
La verità è che se tutti pagassero il biglietto i verificatori non esisterebbero e svolgerebbero un'altra mansione ma fino a quel giorno avranno un ruolo essenziale.

P.S.
ho letto che la Sig.ra Serra ha un blog, qualcuno sa come si chiama ?

KingFreak ha detto...

http://lindaserra.wordpress.com/2008/10/21/kapo-in-fuga-dal-3%C2%B0-reich-si-rifugia-in-atc/


E tre giorni che tempesto di messaggi il suo blog,ma purtroppo è una "boccia persa!

Unknown ha detto...

King ti ha risposto fino a mo.
Io lo spaevo che il colelga aveva risposto ad una provocazione, ne ero certo.
Questo non lo giustifica, ma certo lo posso comprendere.
Io, che sto in quella inghilterra cosi civile, fuori dall'orario di lavoro, ho ricevuto una mail che mi invita a presentarmi domattina dal mio capo percheun cliente non è stato contento di me, ma non lamentandosi molto è, solo il mio survey è di 5.86/10.
Credimi, se io, pur provocato, minaccio di morte un cliente o semplicemente lo insulto, come il tuo collega, oper quando esasperato e umanamente comprensible ha amesso di avere fatto, da domani stai pur certo, non lavoro piu da NESSUNA parte in UK.
Ripeto, lo posso comprendere e giustificare dallato umano, ma la sua posizione è francamente indifendibile.

Anonimo ha detto...

La pessima sig.ra Serra intitola il post sul controllore sospeso (a cui va la mia più assoluta solidarietà) "Kapò in fuga dal 3o Reich si rifugia in ATC".

Ci sono tutti gli estremi per una querela.

Ora capisco che il diretto interessato abbia altro per la testa, ma possibile che non ci sia nessuno (sindacato, associazioni di categoria...) che possa offrirgli gratuito patrocinio per tutelare la sua immagine?

E' ora di iniziare a ripagare certi benpensanti ipocriti con la loro stessa moneta!

Federico Distefano ha detto...

Ok.
Mi sono andato a leggere, sul blog di quella signora, tutto il vostro botta e risposta.
Ora ho le idee un po' più chiare circa questa vicenda (anche nell'azienda dove lavoro io se ne parla, basandosi solo sugli articoli di giornale, però. Senza avere il quadro completo).

Devo dire che mancano molti tasselli a quest'episodio, e non è possibile rendersi conto, senza essere stati presenti, di come possano effettivamente essere andate le cose
(non è saltato fuori nessun passeggero che potesse testimoniare a favore?).
Quello che mi è molto chiaro, invece, dopo aver letto il vostro scambio di pensieri è che, effettivamente, la signora in questione vive in un'altra dimensione. Non capisco se voglia semplicemente sfuggire la realtà perchè la percepisce come troppo brutta o se non riesca proprio a comprenderla.
In entrambi i casi, ti invito ad avere compassione per il suo caso pietoso che farebbe solamente ridere, se non fosse invece tanto dannoso.
La testa di certa gente non è modificabile, purtroppo, e quando si rendono conto (semprechè accada) di quello che accade intorno a loro è, solitamente, troppo tardi.

Mi dispiace molto per il collega sospeso. Se si è comportato in quella maniera non è giustificabile, ma sposo in pieno quanto detto da "cavallo fumoso" quando la corda è troppo tesa rischia di rompersi e noi che lavoriamo in questo settore, sappiamo fin troppo bene quanto sia semplice arrivare al punto di rottura. Delle volte basta molto poco. In fondo siamo esseri umani, anche se indossiamo una divisa, e lo sbaglio è sempre dietro l'angolo.
Disgraziatamente, la logica "aziendale" non ha mai molto di umano.
Spero che la sua situazione si possa risolvere.
Un saluto e buonanotte!

P.S.= Onestamente, farei analizzare bene, da un buon professionista, quell'altro signore che suggeriva di dare il posto di controllore al rom.
Quello sì che ha dei problemi gravi...

Anonimo ha detto...

Hai chiesto a Linda Serra perchè, se era così sicura dei fatti e così convinta delle sue idee, non abbia chiamato la Polizia sul bus o denunciato subito il fatto alla Polfer intervenuta a identificare i Rom.

La risposta è semplice: perchè la paladina dei diritti umani si nasconde dietro belle parole quali diritti, rispetto, violenza... ma in realtà quello che le interessa è solo la pubblicità mediatica che deriva da un articolo di giornale che la vede protagonista.

Evidentemente il blog non le bastava più, e aveva bisogno per il suo narcisismo di una platea più ampia. Per soddisfare il suo misero egocentrismo, non si è fatta scrupolo di rovinare la vita di una persona.

Il fatto che non abbia risposto alla tua domanda, e abbia censurato un mio intervento in cui le dicevo personalmente queste cose, conferma le mie ragioni.

MR. BIT

KingFreak ha detto...

@Andycapp
Mi ha risposto, ma purtroppo parla suolo dei suoi diritti ma non di quelli che la pensano in maniera diversa da lei!

@Rabbiapopolare
Il collega si difenderà da solo, purtroppo, e ne vedremo delle belle, primo perché le cose non sono andate come dice lei, secondo perché secondo me c'è tutta un altra storia dietro ancora più squallida, ma per adesso preferisco non parlarne!

@MR. BIT
Io per farmi pubblicare il mio commento l'ho dovuto spedire 3 volte, e ci mancava che pure dovessi lasciargli il codice fiscale, perché lo riteneva volgare e offensivo in culo alla libertà di pensiero che lei proclama!

Vorrei però ricominciare dall'inizio per spiegare la cosa che di tutta questa storia mi fa veramente incazzare!

A differenza di Andycapp i controllori non hanno clienti da servire, non sono nel libero mercato, sono parte di un servizio pubblico, non vendono un servizio, lo garantiscono, se però vogliamo ragionare in termini commerciali, un cliente è colui che paga, dubito che nelle aziende inglesi se uno non paga, se uno ruba, gli si venga concesso il lusso di lasciare un feedback negativo, e aggiungo che colui che difende il ladro suppongo venga messo sullo stesso piano!

Garantire un servizio vuol dire molte cose, se devono garantire che il servizio sia sicuro, efficiente e funzionale, una volta che l'hanno fatto loro sono in pace con il mondo, e se alla fine hanno ottenuto questo risultato usando metodi poco ortodossi nei confronti di chi non permette al servizio di essere efficiente e sicuro, l'importante è soddisfare le aspettative delle persone che questo servizio lo pagano perché è un dovere pagarlo. Queste persone, essendo obbligate a pagare, e non potendo scegliere un'alternativa, visto che non esistono altre aziende pubbliche che offrono lo stesso servizio nella stessa zona, pretendono, e ripeto pretendono, che questo servizio sia sicuro ed efficiente!
A questo punto vuoi direte che anche la signora Linda è un cliente che quella corsa l'ha pagata, e contesta lo spettacolo indecente a cui ha assistito, ma siamo sicuri che abbia sempre pagato? Siamo sicuri che non abbia dei conti in sospeso, siamo sicuri che quella era la prima volta che la sig. Linda aveva a che fare con il collega in questione?
Questo non lo sappiamo, ma sarebbe spiacevole scoprire altre storie di controllori e abusivi come piacciono ai lettori di questo blog relative ai due personaggi in questione!
Su quell'autobus, a parte la sclerata della sig. Linda nessun altro passeggero sembrava dispiaciuto, e sui motivi reali per cui ha deciso di scrivere al giornale, secondo me, sono ben altri, visto che il finale della lettera faceva riferimenti a "l’odio che la demagogia di questo governo ci sta insegnando" e da qualche sospetto che da un paio di giorni mi sta aleggiando per la testa, ma per adesso preferirei fermarmi qui!

Parliamo del collega, e ve lo dico molto chiaramente, per certi versi è indifendibile, è un collega con cui sul lavoro non sempre sono d'accordo con il suo modo di lavorare.
E' un collega che non ha scelto di fare il controllore, è un collega che è stato messo li perché essendo inidoneo temporaneo alla guida per motivi medici, l'azienda piuttosto che riqualificarlo ad un altra mansione lo ha sbattuto nei piani bassi in attesa di guarigione, gli ha messo in mano un libretto, una penna e gli hanno detto vai con Dio. A mio avviso la colpa non è della pistola, non è di chi preme il grilletto, ma è di chi quella pistola te l'ha messa in mano senza insegnarti ad usarla, e qui mi fermo nuovamente, ma la velocità con cui è stato sospeso, potrebbe dare da pensare che forse c'è chi preferisce nascondere le proprie responsabilità cancellando le prove della propria inefficienza nel gestire il personale!

Insomma volete sapere perché sono incazzato?
Io non sto difendendo il collega, lui avrà modo di difendersi da solo e se le cose stanno come dice lui, e dice di averne le prove, la sig. Linda sarà costretta a lavorare molto per ripagare i danni che il collega sta subendo, danni morali ed economici!

Sono incazzato perché tutto il sistema fa acqua da tutte le parti e la prossima volta potrebbe capitare anche a me, e a me se succedesse una cosa simile sarei veramente nella merda, ma veramente nella merda!
Qualcuno potrebbe dirmi, "basta che non ti comporti come il tuo collega", certo, mi sembra più che giusto!
Infatti da quando è successo questo episodio ho imparato molte cose, adesso so veramente come mi devo comportare, al primo passeggero che si lamenterà di "persone indesiderabili a bordo" gli passero il link del blog dell'amica Linda, e se la sfiga vuole che le "persone indesiderabili" si trovino già a bordo, bhe, provate ad immaginare come si comporterà il controllore sapendo cosa rischia se Linda o chi per lei si trova a bordo, sarà costretto a girarsi e far finta di niente, perché il culo è il suo e la sera lo vuole riportare a casa possibilmente con lo stipendio, e se c'è una cosa che mi fa incazzare è quando il controllore non fa il proprio dovere per paura di fare un brutta fine!

Brazov ha detto...

Caro Kingfreak,

capisco molto il tuo disappunto per il senso di impunità di certa gente. Penso che io al tuo posto non reggerei, sinceramente.

andycapp dice:

Credimi, se io, pur provocato, minaccio di morte un cliente o semplicemente lo insulto, come il tuo collega, oper quando esasperato e umanamente comprensible ha amesso di avere fatto, da domani stai pur certo, non lavoro piu da NESSUNA parte in UK.

Ci credo, cavolo. Ma credo anche che in UK ti farebbero passare la voglia di adoperare un mezzo pubblico come un campo nomadi.

Arrivo anche a capire che uno possa raggiungere lo scopo di un maggior ordine con metodi poco ortodossi (hai presente nei polizieschi quando entrano in casa senza mandato?).

Ma il punto è che il tuo collega non ha raggiunto nessuno scopo! Non ha fatto la multa, non ha fatto pagare il biglietto. Ha solo fatto un gran casino e si è sfogato. Ecco, questo dico io: non sei pagato per sfogarti. Non sei pagato per far sapere alla clientela le tue opinioni più o meno razziste sugli zingari, sugli extracomunitari o chessoio sugli omosessuali.

Per farmi capire meglio, ti racconto un episodio capitatomi a Dublino. L'abusivo (italiano e nel mio gruppo, ahimé) ha provato a mostrare con noncuranza un abbonamento scaduto. Il controllore ha detto solo una parola: "Out!" e lo ha "accompagnato" col braccio fuori dal bus. Ecco un esempio di comportamento eterodosso che però raggiunge lo scopo.

Anonimo ha detto...

king, già ti rispettavo prima, ora ti rispetto ancora di più.

Anonimo ha detto...

Sai Brazov quale è il problema? Che se al controllore irlandese che ha detto "Out!", il tuo amico avesse risposto "Fuck you!", avrebbe passato la notte in galera. E se avesse spinto, o alzato le mani, ci sarebbe rimasto per qualche mese... o sbaglio?

Non si può chiedere professionalità senza dare un minimo di tutela legale a persone, lavoratori, che si trovano davanti da un lato tutta la feccia del mondo, venuta in Italia perchè qui non si va mai in galera, e dall'altro la prospettiva che basta una lettera dal dubbio contenuto di verità per farti sbattere fuori, solo perchè in nome del politically correct e dell'immagine occorre fare bella figura con i giornali prima di accertare i fatti.

Brazov ha detto...

Non si può chiedere professionalità senza

E' proprio lì il problema.

Non puoi chiedere a King di fare l'eroe e affrontare degli energumeni, per di più impuniti per legge.

Non puoi chiedere a King, o ai suoi colleghi, di rischiare più di tanto violando i mille cavilli di leggi farraginose che regolano il fermo, il comportamento nei confronti dei minorenni ecc. ecc. Tanto più in cambio del suo stipendio, che non è esattamente quello degli ex AD di Alitalia.

Ma puoi chiedergli di essere professionale e di tenere un comportamento consono. Anzi, le aziende pubbliche DEVONO richiedere professionalità, anche in Italia. Anche se per le condizioni sfavorevoli in cui ci troviamo, da noi la professionalità rende meno, in termini di stipendio per i dipendenti e in termini di efficacia di servizio reso agli utenti.

Cavallo Fumoso ha detto...

Ho letto l'articolo e i relativi commenti sul blog della signora Linda Serra, lasciandone anche uno mio.
La mia idea è che questa signora abbia una visione del mondo reale alquanto distorta, dalle mie parti si dice "avere le fette di salame sugli occhi".
Altra mia ipotesi, sottolineo ipotesi, non voglio offendere nessuno, è che possa avere dei conti in sospeso con l'azienda o con i controllori della stessa. Non capirei se no tutto l'astio che lascia trapelare nei suoi interventi.
Auguro al controllore sospeso di essere reintegrato presto in servizio, a mio avviso ha già pagato abbastanza. In Italia una seconda occasione si concede a ladri e assassini, spero anche ai controllori ATC.

Anonimo ha detto...

La Vox Populi mormora che potrebbe essere che Linda sia stata multata in precedenza, e che questo suo afflato di impegno civile sia la più squallida delle vendette.

Oppure può darsi, come le ho chiesto, ma ovviamente non mi ha risposto nè pubblicato, che dato che a primavera a Bologna ci sono le elezioni, il suo nome ce lo ritroveremo in lista, preferibilmente sotto una bella falce-e-martello (compagno tu lavora, che noi magnamo...) o uno dei tanti Arcobaleni. Basta leggere certi post su Cofferati...

In pratica rovinare una famiglia è stata una utile boutade per acquistare quella notorietà rivoluzionaria necessaria per guadagnarsi un posto in lista.

Cosa vuoi che sia un padre di famiglia in mezzo alla strada davanti alla prospettiva di sedersi al banchetto dei parassiti della Casta.

Magari sono io che sono malfidato (ma una smentita sul blog non costa nulla, perchè allora latita?), tuttavia ci ho scommesso una pizza con i colleghi qui in ufficio.

Giacomo Brunoro ha detto...

il punto è che è sacrosanto punire il controllore che sbaglia, ma licenziare in tronco una persona per un errore, anche se gravissimo, è fuori da ogni grazia di dio. soprattutto visti i casi di impunità a livello globale a cui assistiamo in Italia.
ma come al solito ci si accanisce con i più deboli, è normale.
per il resto penso che king abbia dato una bella lezione di civiltà e di intelligenza alla signorina in questione che, parliamoci chiaro, vive fuori dal mondo reale.
e il dramma è che è proprio per colpa di persone del genere che razzismo e pregiudizio trovano terreno fertile in chi è costretto a vivere sulla sua pelle tutti i disagi e problemi di questo tipo.

Unknown ha detto...

Ragazzi ma stiamo sbalinando o cosa?
Voglio dire, vi meravigliate che uno (SE) ha fatto una roba cosi venga sospeso ?
Provate ben in ufficio a dire ad un cliente moroso (cosi abbiamo anche noi il nostro abusivo) quelle robe li e vedete cosa fa il vostro capufficio...
Epoi una domanda...se a voi, a vostro figlio, a vostro padre, un controllorefa un uscita cosi (se l'ha fatta) voi cosa fate? State zitti e buoni perche è un padre di famiglia?
O andate dal vostro avvocato e lo rovinate?
Io non mi vergogno, se a me (o a mi padre o a mio figlio) solo perche non ho il biglietto (a voi dir, non ho mica amazzato nessuno) uno mi fa una tiritera cosi io dalla tanta deicontrollori lo vado a tirar fuori per i peli del culo e gli do tanti scopaccioni finche non diventa biondo :)
Seriamente, lavorare lavoriamo tutti, stressati siam stressati tutti, ma se sei esaurito vai ben a Villa Baruziana che è meglio.
Secondo me qui di un sassolino (uno che per mille ragioni, magari condivisibili è andato fuori di testa) se ne sta facendo una montagna.
Pero dargli ragione mi pare una cosa davvero fuori di bollo, e anche dire che l'hanno rovinato...si è rovinato da solo, siamo onesti su...

Anonimo ha detto...

Andycapp, intanto tu stesso dici ben tre volte "se". Appunto, saranno state davvero dette tutte quelle bestialità, o la realtà magari è molto più soft e figlia di una reazione (sbagliata, sono d'accordo) a precedenti minacce e insulti dei "discriminati"? Quanto c'è di vero e quanto invece è frutto del ricamo della sig.ra Serra? Quella lettera è stata spontanea o scritta sotto dettatura?

In questi casi non c'è la "moviola" che ci può dire se era rigore o meno, l'unico metro di giudizio è valutare la credibilità di chi ha lanciato le accuse.

Io non dico che il controllore sia un santo, sicuramente ha sbagliato nell'atteggiamento, però avanzo molti ma molti più dubbi sull'operato della signora.

L'unica a farsi avanti in un autobus pieno di gente. D'accordo, siamo tutti egoisti, menefreghisti e un po' razzisti, ma a meno che quella non fosse una corsa riservata del Ku Klux Klan, mi sorprende che siano stati tutti zitti davanti a tanto clamore.

Se tu vedi una persona aggredita per strada, che fai? Io chiamo subito il 112/113. Mi meraviglia che la sig.ra Serra, così convinta dei suoi superiori principi etici, non lo abbia fatto, ma dopo la piazzata sull'autobus sia scesa alla sua fermata come se niente fosse successo.

Se sul momento era intimidita, e ci può stare, perchè quando si è calmata non è andata subito in Questura, ma ha scritto a un giornale, e credo neanche nell'immediatezza dei fatti, ma qualche giorno dopo?

Ci sono voci che girano su suoi precedenti attriti con Atc e forse proprio con quel controllore, magari per una multa.

C'è il fatto che l'ha messa subito in politica (la lettera si conclude con l'accusa a Berlusconi di essere il "mandante morale" del comportamento del controllore), se guardi il suo blog è pieno di politica di un certo colore, se cerchi con Google scoprirai che è impelagata con un noto centro sociale comunista di Bologna, e caso strano del destino a Bologna si vota a primavera.

Tutte domande a cui la signora si guarda bene dal rispondere, e che regolarmente censura (le ho mandato 3 messaggi con queste domande, nessuno pubblicato, mentre chi la elogia come il tizio di Napoli, ha tutto lo spazio che vuole)

C'è la lettera che il controllore ha inviato a Repubblica, con una versione del tutto diversa dei fatti, e che a quanto pare si sono rifiutati di pubblicare.

Quindi ti chiedo: il controllore si è rovinato da solo, o è finito in un gioco politico più grande di lui, e di cui è solo una pedina, mossa per interesse privato e opportunismo?

RABBIAPOPOLARE NON LOGGATO

Unknown ha detto...

@Rabbia: Infatti apposta io scrivo "SE" ;)
Purtroppo io non ero li, quindi faccio solo ipotesi.
Ne tu ne io eravamo li, eppero mi sambra di aver capito che il signore in questione abbia confermato in ATC il suo comportamento.
Le mie (e scrivo SE dall'inizio a posta) sono ipotesi, ma il succo rimane quello.
Fascista comunista leghista papista o juventino, SE ha fatto quelle cose non ha nessuna giustificazione.
SE non le ha fatte, come ovvio. è un altro paio di maniche.

Ti posso rifare la domanda?
SE a te avessero detto cosi (via a chi non è mai capitato di essere senza biglietto, anche per semplice distrazione) tu come avresti reagito?
Sii sincero...

Anonimo ha detto...

Se fossi stato senza biglietto, avessi dato subito i documenti con educazione e senza fare il furbo, e fosse partita la tiritera, senza dubbio sarei andato dritto dall'avvocato.

Se avessi iniziato io per primo a insultare il controllore, gli avessi detto che lo andavo a cercare a casa, gli avessi riso in faccia "tanto non mi fanno niente e domani torno qui"... bhè, qualunque cosa mi avesse risposto, avrei potuto solo ringraziare di trovarmi nell'Italia Bengodi per gli sbandati di mezzo mondo, che lascia me libero e se la prende con lui.

Piuttosto riflettiamo su quello che dice King: la sig.ra Linda un obiettivo lo ha raggiunto. "Mi giro dall'altra parte, perchè a me interessa il 27 del mese". Con rabbia e rassegnazione, ma non me la sento di dargli torto. Anche io in quelle condizioni farei altrettanto. Gli ideali non si mangiano.

Gli zingari e i balordi da oggi grazie a Linda saranno un po' più arroganti, si sentiranno un po' più forti e domani invece che salire solo senza biglietto, magari inizieranno a molestare qualche ragazza.

L'anarchia, il far west... quello che i buonisti come Linda hanno scientificamente creato in nome dell'antirazzismo.

Benzina sul fuoco dell'intolleranza che dicono di combattere. Ma loro sono troppo persi nei loro ridicoli mondi ideali e nelle ancor più misere manovrette di bassa lega per capirlo.

Resta solo la speranza, ammetto malevola, che a questi novelli dott. Frankestein un giorno capiti l'unica cosa in grado di aprire loro gli occhi.

Trovarsi da soli faccia a faccia con i mostri che hanno creato. Mentre il controllore scende per non avere rogne.

RABBIAPOPOLARE NON LOGGATO

Unknown ha detto...

L'anarchia, il far west... quello che i buonisti come Linda hanno scientificamente creato in nome dell'antirazzismo.
Socmel che paroloni, e dire che sei a Bologna eh...se stessi a Londra o a New York cosa fai ? Ti spari ?
Dai ragazzi, prendete ben la vita più in ridere, che vi fa bene...

KingFreak ha detto...

@Brazov
Ma il punto è che il tuo collega non ha raggiunto nessuno scopo! Non ha fatto la multa, non ha fatto pagare il biglietto. Ha solo fatto un gran casino e si è sfogato

Sbagliato, sbagliatissimo!
Una volta arrivati in stazione è intervenuta la Polizia Ferroviaria, i passeggeri, 4 maggiorenni sono stati identificati tramite documenti che prima si erano rifiutati di esibire al controllore, i due minori presenti sono stati identificati anche loro, e sono stati fatti tutti i verbali!
Poi la polizia ha fatto il suo dovere, perché sembrerebbe che uno di loro avesse anche precedenti, ma non confermo!
Quindi a mio avviso il collega ha fato, solo e unicamente il suo dovere fino in fondo, certo non nego che siano volate le offese, ma a detta dei testimoni c'è stato uno scambio reciproco, chi abbia iniziato per prima non lo so, o meglio io lo so, ma detto da me non ha valore!
Quindo parliamoci chiaramente, quello che è successo al collega è un episodio di normale amministrazione quando fai il controllore, soprattutto quando hai a che fare con certe categorie persone, o veramente qualcuno di vuoi pensa veramente che 4 zingari con precedenti penali si facciano multare tanto facilmente?
Questo è il mondo reale, non è il fantastico mondo di Linda!

Vorrei rispondere ad Andycapp riguardo al trattamento dei clienti, perdonami, ma non possiamo paragonare le due cose, mi dispiace ma non lo puoi fare, io ho fatto l'ascensorista per otto anni, negli ultimi anni della mia carriera gestivo 300 condomini, rapporti col la clientela, preventivi e servizio di assistenza, e parliamoci chiaramente, non sono la stessa cosa, un cliente che ti offende perché il suo ascensore è sempre fermo è leggermente diverso che avere a che fare con uno che ti minaccia di tagliarti la gola se ti incontra per strada, che offende la tua dignità personale o ti mette le mani addosso, non so se ci siamo capiti!
Poi è chiaro, tutti i discorsi"...se facesse questo a tuo figlio?", ma è anche vero che se mia nonna avesse le ruote sarebbe un camion a rimorchio!

A proposito di Linda, ho delle news, ma me le sto tenendo per un post succulento che scriverò a breve, posso solo dirvi che il controllore e la buona samaritana non era la prima volta che si incontravano, stessa linea, stesso posto, stessa ora, e come conferma lei quell'autobus lo prende tutte le mattine, ma questa è un altra storia, ma se per caso passasse da questo blog gli vorrei ricordare che dopo 60 giorni la multa diventa 150 volte il titolo evaso!

Di persone come Linda la fuori c'è ne sono tante, sono quelle che parlano di diritti e doveri, ma poi sono gli stessi che venderebbero la madre per due lire, o per 40 euro che ancora qualcuno spera di incassare, quelli che parlano di libertà di espressione e poi mettono un filtro nei loro blog dicendo che è solo per evitare lo spamming!
Sono quelli che parlano di rivoluzione e qui come diceva Juan in Giù la testa di Segio Leone Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: "Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto" [...] Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: "Qui ci vuole un cambiamento!" e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Quindi per favore, non parlarmi più di rivoluzione... E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente... tutto torna come prima!, io ho terza media, e quelli come me non la fanno la rivoluzione, quelli come me a testa bassa tirano a portare il culo a casa la sera, la rivoluzione fatela voi che sapete leggere e scrivere, io devo solo ricopiare i dati del documento su un verbale, e quello se ti sbatti un attimo, lo imparano a fare anche le scimmie, quindi anche a me se mi parlate di rivoluzione un po' girano i coglioni!


Un ultima cosa, stamattina mi ha chiamato il controllore sospeso, anche lui ha provato a scrivere sul blog di Linda, ma come molti di voi hanno testato penso sia più facile fare un murales sul colonnato di San Pietro che lasciare un commento sul suo blog, poi ha provato a scrivere sul mio, ma dice di non essere riuscito a "loggarsi" e mi ha mandato tramite email la sua versione dei fatti inviata all'azienda, io ve la giro, giudicate voi!

PS: Ho omesso cognomi e riferimenti aziendali per i motivi che tutti voi potete immaginare, nessuna censura, come mi è arrivata, cosi l'ho incollata!

Il sottoscritto Andrea [cognome], dipendente di [nome azienda]. in qualifica di Operatore d’Esercizio con matricola 09043, a seguito contestazione disciplinare con sospensione dal servizio e dalla retribuzione dichiaro quanto segue:
non c’è stato nessun atto di razzismo nei confronti di queste persone, solo una risposta esasperata alle ripetute offese nella mia dignità e decoro personale, visto che queste persone altre volte da me controllate, trovate senza titolo di viaggio e senza aver avuto da loro alcun documento in, tenevano gli stessi comportamenti offensivi sia verso di me sia verso gli altri miei colleghi disprezzando così anche il servizio pubblico.
A seguito dell’articolo pubblicato su La Repubblica il 21 ottobre u.s., posso rispondere alla signora che ha fatto tale segnalazione al quotidiano qui indicato quanto segue:
ha omesso la verità, menzionando solo quello che ha voluto vedere e sentire, senza dichiarare che la frase che ho detto, tra l’altro riportata in modo errato e non completo, è solo una risposta a offese fatte da queste persone ritenute da me molto gravi e lesive nel decoro personale,e nello specifico:
1.Nessuno ha mai urlato sull’autobus per chiedere i biglietti.
2.Le persone in oggetto erano 4 adulti – e non 3 come dice la signora - e 2 minori, come risulta dai  verbali compilati in presenza della Polizia Ferroviaria;
3.Invece di dire “ora vi liberiamo da un po’ di puzza”,io ho detto solamente: “cos’è questa puzza?”
4.Contesto fortemente la frase riportata “tu sacco di pulci o cacci il biglietto o vieni in questura”, in quanto, dopo essere stato apostrofato con gesti volgari da uno dei rom rivolgendosi a me con la frase “oh ma come cazzo sei messo”, io gli ho risposto “come un sacco di pulci, ora mi fai vedere il biglietto o mi dai un documento se no andiamo in questura  così vediamo chi sei”; quindi la signora dell’articolo sul giornale ha travisato totalmente il senso della frase detta, riportando stranamente solo quello che avrei detto io, non facendo menzione alcuna di quanto detto dai rom; non mi sembra che il mio comportamento sia in alcun modo offensivo per nessuno, in quanto le regole sono uguali per tutti, chi non ha regolare titolo di viaggio sull’autobus, al controllo deve esibire i documenti, se non li ha o non li vuole dare, deve fornire i dati almeno alle forze dell’ordine. In questo frangente, dopo aver loro riferito che avremmo chiamato la polizia, l’uomo del gruppo si dimostrava menefreghista di ciò, dicendo esattamente queste frasi:”che cazzo me ne frega a me, tanto non fanno niente e non possono farmi niente, e se vuoi il documento ti do il mio che deve valere per tutto il mio gruppo”. Io ho risposto al signore con un tono forse un po’ alto, che non era possibile accettare ciò che aveva detto, in quanto non è possibile e regolare scrivere 5 verbali con lo stesso nome e che quindi erano necessari i documenti di tutti e 4 gli adulti.
5.La frase riferita sul giornale dalla signora “ma stai zitta tu e vai a farti una doccia” non è esattamente questa: è una risposta alla signora rom che mi aveva detto “ma stai zitto tu che sei uno zingaro”; quindi io di riflesso rispondevo “ma stai zitta,almeno io mi faccio una doccia prima di parlare” – sottintendendo il mio sentirmi gravemente offeso nel sentirmi chiamare zingaro, in quanto io sono una persona pulita, onesto lavoratore e rispettabile. Parte dei signori rom davanti ai controlli della Polfer sono risultati pregiudicati, cosa non riferita dalla signora del giornale, in quanto è andata via prima dell’arrivo della polizia. Aggiungo inoltre che la signora dell’articolo era seduta in autobus in una posizione che non poteva vedere e sentire esattamente quanto stava succedendo.
6.La frase”vieni, vieni, adesso ti dico anche dove abito, così quando vieni ti punto la doppietta che ho nel cassetto, vieni coi tuoi amici che ho i cani che hanno fame” non è esattamente questa: risulta parzialmente una risposta ad un gesto – sicuramente non notato dalla signora del giornale – che l’uomo faceva segno con la mano verso di me col pollice e indice alzati a guisa di pistola; io l’ho intesa come minaccia personale, come è capitato svariate volte durante il servizio di controlleria, e quindi io istintivamente, pur non avendo né porto d’armi né tantomeno una doppietta, gli rispondevo, rivolgendomi solo all’uomo “se vuoi ti dico dove abito, ti farò vedere che posso anch’io avere nel cassetto una doppietta”, facendogli così capire che con il suo gesto non mi aveva intimorito. Non è assolutamente vera la frase minacciosa riferita dalla signora del giornale “ti punto una doppietta e vieni con i tuoi amici”;frase che contesto fortemente, dato che è di pura invenzione della signora;tra l’altro sono a conoscenza che tale frase è passibile di denuncia per minacce, quindi sarei stato sciocco a dire questo, in quanto ho famiglia, e ho tanto da perdere….Inoltre, non capisco dove sia l’offesa nel riferire che sono in possesso di 2 cani, che vivono nel mio cortile, per la sicurezza personale mia e della mia famiglia.
7.La frase detta “adesso andiamo in questura poi vediamo che ti succede, te la faccio passare io la voglia di venire in Italia” è totalmente falsa, in quanto io ho detto solo “adesso andiamo in questura e vediamo cosa succede”,limitandomi a questo e basta – in effetti i documenti dei signori sono saltati fuori solo in presenza della Polfer - il secondo pezzo della frase è anch’esso di pura invenzione, ovviamente per rendere l’articolo più interessante e scabroso!
8.Per quanto riguarda il bambino di 6 anni che su indicazione della mamma di nascosto andava a timbrare il city-pass dopo aver avuto contestazione di sanzione e richiesta documenti, ritengo che dire a un bimbo “oh, ciccio” non è un’offesa, a Bologna è un’eufemismo comune per sgridare o riprendere un comportamento sbagliato, tant’è che lo dico anche a mio figlio di 2 anni…Tra l’altro il city pass è stato ritirato momentaneamente, per evitare ulteriori contestazioni di timbratura.
9.Per quanto dichiarato sull’articolo di quello che i rom hanno fatto e detto, io ho loro contestato la mancanza del biglietto e il loro menefreghismo nei confronti dei titoli di viaggio e delle forze dell’ordine e il loro non esibire un documento valido per redigere un verbale a loro carico, mentre la signora del giornale contesta evidentemente quello che è il lavoro del verificatore titoli di viaggio, dando così modo a tali  trasgressori di potersene approfittare e quindi denigrare e rendere vano l’operato e la controlleria di [nome azienda]..
10.La signora del giornale mi apostrofa come Kapò - vorrei sapere perché; ritengo tale aggettivo un’offesa grave – lei stessa riferisce poi nell’articolo che io ho detto:”no, tu rispondi delle offese che ci hai fatto, tu ci hai offeso” che è la pura verità, riassunto di quanto ho descritto in precedenza; quindi dichiarato e scritto anche dalla signora stessa, che omette però di specificare tutte le offese che ho ricevuto.
11.Tale signora, che scrive di essersi arrabbiata, non si è mai rivolta a me per chiedere motivi e spiegazioni di tali comportamenti, iniziando un discorso prettamente politico e quindi fuori luogo da quel contesto. Vorrei sapere esattamente dove sono stato razzista, altro aggettivo che mi offende particolarmente, in quanto nel mio lavoro spesso vengo insultato e denigrato solo perché faccio il mio dovere; però gli elogi che ci vengono fatti da altri cittadini nei confronti di noi controllori ovviamente non vengono mai riportati nei quotidiani…..
Spero con questa lettere di aver chiarito la mia posizione, che ho nel frattempo segnalato al mio legale di fiducia, in quanto ritengo che la sanzione elevata a mio carico sia ingiusta in quanto verificata in modo assolutamente superficiale e frettoloso, non tenendo conto della tendenziosità dell’articolo sul giornale, che intendeva soprattutto colpire [nome azienda] in maniera politica.

Anonimo ha detto...

@ King

Io ho postato, ovviamente non ho alcuna speranza, la lettera nel blog di Linda.

Come le ho preannunciato, domani sera quando esco dall'ufficio, se non l'ha pubblicata, apro un blog, dove metto le due versioni a confronto, e poi provvedo a postare i links in tutti i siti di social networking e di social information.

Con opportuni stratagemmi web, si può portare in testa ai motori di ricerca in poche ore. Sai che ridere quando qualcuno che cerca informazioni su di lei (a quanto ho capito lavora nel web marketing) digita su google il suo nome e esce fuori 'sta storia!

Il bello della rete è che è democratica, e non segue nè le lungaggini della giustizia, nè le linee editorial-politiche di certi giornali progressisti e politically correct.

Perchè lo faccio? Sia chiaro, non per apologia di razzismo. Io condanno la discriminazione. Ma mi fa ancora più schifo chi si erge a paladina morale senza averne neanche i titoli. E' ora di finirla con 'sto buonismo ipocrita.

Tutto questo casino, giocare con la vita di una persona per non pagare una multa, che vergogna. Io mi chiuderei nel cesso a vita.

PS

Se scriverai quel post, sarò ben lieto di ospitarlo e farlo arrivare ai 4 angoli del mondo.

RABBIA POPOLARE

KingFreak ha detto...

Ti ringrazio, ma mi accontenterei se Linda facesse un passo indietro e venisse in azienda a chiedere il reintegro del collega sospeso!

Una stretta di mano e scuse reciproche tra azienda, passeggeri e controllori, penso possa essere la giusta conclusione di questa brutta vicenda, nella speranza che quello che è successo possa essere una buona spinta per cambiare veramente le cose nella direzione di un mondo migliore!

Anonimo ha detto...

Ma infatti anche io mi auguro la conclusione che dici. Non pensavo certo a una vendetta mediatica. Se il precedente commento avesse la funzione di "convincere" chi ha la capa tosta a farsi un esamino di coscienza, sarei soddisfatto.

Non chiedo altro che aprire il blog di Linda e trovare in home la lettera di Andrea e qualche sua considerazione un po' meno "utopistica".

In realtà pensavo a una raccolta delle testimonianze apparse qui, sul suo blog (queenfreak, i tuoi...), su Autista per Caso, tanto per far capire a chi vive in qualche torre d'avorio come funziona la vita nel mondo reale.

Riferimenti diretti alla vicenda del vostro collega, sarebbero ovviamente posti solo se autorizzati e solo nel caso li riteniate compatibili con le vostre iniziative di difesa.

Se la sig.ra Linda invece perpetuasse il suo silenzio...

RABBIA POPOLARE

Brazov ha detto...

@Kingfreak

a detta dei testimoni c'è stato uno scambio reciproco, chi abbia iniziato per prima non lo so, o meglio io lo so

Ovviamente la questione non è essenziale da un punto di vista formale/legale, ma è molto importante da un punto di vista sostanziale/morale: fa la differenza tra un poveraccio esasperato che esplode e uno pseudosceriffo nell'autobus-saloon.

Però mi stupisce un po' la cosa, perché se il tuo collega è stato sospeso, ci saranno state testimonianze convergenti, forse degli stessi altri colleghi...ma non vorrei metterti in imbarazzo.

Unknown ha detto...

“ma stai zitta,almeno io mi faccio una doccia prima di parlare” – sottintendendo il mio sentirmi gravemente offeso nel sentirmi chiamare zingaro, in quanto io sono una persona pulita, onesto lavoratore e rispettabile.

Modo brillante di difendersi dalle accuse di razzismo ;)

Bon, francamente non credevo alla versione accusatoria, non del tutto almeno, ma dopo aver letto la "difesa" del signor Andrea ho il fondato sospetto che la verità, come spesso accade, stia nel mezzo.
Mi piacerebbe che sta cosa finisse per quello che è, uno scambio sgarbato di "opinioni" tra due persone un po "su di giri".

Unknown ha detto...

Al di la di tutto...gli zingari dimostrano di essere attaccabrighe per natura e anche poco furbi...perchè se sei certo della tua impunità, che tanto la multa non te la faranno mai pagare...stai ben buono e dai il tuo bel documento con serenità. Ti fai dare il verbale e lo usi poi come concime per i fiori. Siamo tutti tranquilli e sereni e non credo proprio che in quel caso nessun controllore inizierebbe ad apostrofarli. Perchè una cosa è certa, al di la di come sono andate davvero le cose (e sicuramente, come sempre, la verità starà nel mezzo tra le due verisoni) il controllore non ha certo insultato per il fatto di non avere il biglietto, ma per offese o strafottenze ricevute e facilmente evitabili. Ma a forza di andar avanti così si accorgeranno presto che una multa si può non pagare e non ti fa niente nessuno...ma ad attaccare briga e far casino prima o poi si tornerà al nazismo vero, non a queste parodie...

Unknown ha detto...

Tanto per buttare li un po di legalese, uno dei principi giuridici su cui si base il nostro ordinamento è che ogni singolo reato viene considerato un caso a se.
Il fatto che la persona in questione abbia in passato subito una sanzione amministrativa nel caso direi sia del tutto irrelevante. (sia nella vicenda principale, dove per altro e solo persona informata dei fatti sia in una eventuale causa per diffamazione, che francamente mi pare difficilmente sostenibile, ma questo lo giudicherà meglio il suo legale)
Meno irrelevante, ahime, è rilasciare pubbliche dichiarazioni tipo "rispondevo “ma stai zitta,almeno io mi faccio una doccia prima di parlare” – sottintendendo il mio sentirmi gravemente offeso nel sentirmi chiamare zingaro, in quanto io sono una persona pulita, onesto lavoratore e rispettabile." dove si ammette in pratica di avere un forte preconcetto razziale ed in buona sostanza di pensare che uno zingaro si a prescindere sporco disonesto non lavoratore e non rispettabile.
Suppongo che il legale di Andrea (dopo aver sbattuto la testa nel muro e maledetto il giorno in cui si è dato alla pratica forense) suggirirà al suo assistito ti ritrattare questa dichiarazione...
Giusto per dire, le aule di giustizia sono posti assia delicati, duggerirei una grande attenzione prima di parlarne pubblicamente (o meglio suggerirei di NON parlarne affatto prima di allora)
In bocca al lupo a tutti

PS ma davvero non ci si può fare il piercing ai capezzoli ?? :o

Anonimo ha detto...

Guarda kingfreak che è DAVVERO semplice. Se hai il vizio di dare del negro di merda a qualcuno ogni tanto sei semplicemente inadatto a fare un lavoro a contatto con il pubblico. E se non capisci perchè sei talmente stupido che non vale la pena di spiegartelo.

mazzetta ha detto...

caro te

devo dire che mi affascina sempre la mistica con la quale rivesti un lavoro che tu stesso sai essere inutile

si spende più di controllori di quanto non si incassi con i biglietti, lo hai ammesso anche tu altrove, che eliminando il tuo servizio ci sarebbe un guadagno secco per l'azienda dei trasporti

ma non è per questo che la guerra per difendere il collega che ha fatto la cazzata, te la puoi risparmiare

l'autobus non è un mondo a parte e chi rivesta la qualifica di pubblico ufficiale deve essere esempio di educazione e rispetto per le persone, per i regolamenti e per le leggi e deve farlo per primo

altrimenti può sempre cercare un altro lavoro, no?

i lavori a contatto con il pubblico sono sempre stressanti e il rischio di scontri è sempre vivo, ma evitarli è la prima cosa che si chiede alle persone preposte a mansioni a contatto con il pubblico, ancora di più quando vestano i panni di una qualsiasi autorità

pensare che chi è chiamato far rispettare le regole le possa eludere per perseguire un fine "giusto" non è solamente sbagliato, è eversivo, perchè mina alla radice i presupposti stessi della convenzione legale democratica, per la quale non esiste nessuno al di sopra delle leggi, ancora meno tra chi è chiamato a farle rispettare

imho il lavoro è stressante e chi segue la tua linea di commento appare parecchio stressato

gli abusivi meritano -tutto- il tuo rispetto come tutti gli altri esseri umani, che non si distinguono in virtù del possesso di un titolo di viaggio o di altro titolo, probabilmente dovresti approfondire anche questo lato della questione, che ti sembra sfuggire immerso come sei nella tua personalissima sfida agli abusivi

da quel che ti conosco non sei esattamente un fanatico, ma sembra proprio che tu abbia una leggera fissazione provocata dal lavoro, quando si arriva agli abusivi perdi il lume della ragione

pensa te che cosa dovrebbe/dire fare un poliziotto allora, che deve aver a che fare con i delinquenti veri

hai mai pensato a quanto sarebbe bello essere sbranato da un pooliziotto perchè hai superato il limite di velocità e incidentalmente appartieni a una tipologia che lui intende come complessivamente criminale?

ti piacerebbe che mentre gli porgi patente e libretto per aver fatto i 100 dove c'era il limite ai 90 questo cominciasse ad insultare te e i tuoi parenti?
lo comprenderesti?

KingFreak ha detto...

si spende più di controllori di quanto non si incassi con i biglietti, lo hai ammesso anche tu altrove, che eliminando il tuo servizio ci sarebbe un guadagno secco per l'azienda dei trasporti

Caro mazzetta non mi attribuire parole che non ho mai detto, più verosimilmente posso affermare che si spende più per i controllori di quello che si incassa per le multe, ma questo è un altro discorso!

Seconda cosa, penso che si potrebbero eliminare i controllori se avessi la certezza che chiunque salga a bordo sia in regola con il titolo di viaggio, nel senso che se non ti puoi permettere l'autobus vai a piedi, non sali.
Penso che il mio lavoro sia inutile quando nel mio modo di vedere le cose nessuno si dovrebbe permette di rubare, prendere una cosa senza pagarla, indipendentemente da razza, cultura o estrazione sociale!

Purtroppo non è cosi, e allora ben vengano i controllori, loro sono una conseguenza di un cattivo utilizzo del mezzo pubblico!
Quando forse la gente imparerà a stare al mondo, allora forse io perderò il lavoro, ma almeno vivrò in un mondo migliore, e questo mi renderebbe già felice, un prezzo che sono sempre pronto a pagare!