martedì 26 gennaio 2010

Perchè l'autista non controlla il biglietto?

Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abusivo di turno che si lamenta del fatto che se l'autista avesse la possibilità di fare il biglietto lui lo avrebbe fatto.
Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abbonato di turno che dice che se l'autista controllasse i biglietti tutti lo farebbero.
All'abusivo risponderei volentieri che gli autobus, essendo un servizio pubblico, girano comunque anche senza passeggeri o siete ancora convinti che tutti il servizio venga pagato con la vendita dei titoli di viaggio?
Dal momento che l'azienda di trasporti ci mette l'autista, il mezzo e la benza per camminare, il minimo che puoi fare tu se vuoi girare in autobus è quello di sbatterti per procurarti un biglietto!
2500 rivendite tra città e provincia, 29 emettritrici automatiche nelle fermate di maggior interesse, 5 punti informazione ubicati nei punti strategici della città (stazione, aeroporto, autostazione e centro città) senza contare le immancabili Ducati sui mezzi urbani e la possibilità di acquistare il biglietto su mezzi extraurbani a prezzo maggiorato con un taglio massimo di 5 euro, e tu stai ancora li a raccontarmi che non sei riuscito a trovare un biglietto?
"Si ma se ero in un posto isolato e non c'era niente di tutto ciò?"
Domanda uno, come ci sei andato a buco di culo? Prima di andarci non ti potevi preoccupare di come fare a tornare?
Oppure volete farmi credere che un alieno vi ha rapito contro la vostra volontà lasciandovi come unica possibilità per tornare a casa il mezzo pubblico?
Balle...volere è potere, se non hai il biglietto è perchè non lo volevi fare, oppure, cosa ancora peggiore, sei salito con la consapevolezza di essere senza biglietto e hai tentato la sorte, t'ha detto male e invece di considerarti un pirla preferisci incazzarti con l'azienda che non ti ha messo a disposizione un bigliettaio personale, qualora tu ti ritrovassi sperduto nella nebbia in qualche angolo remoto della città!
Parliamo di cose serie, che per adesso il motore del futuro non va avanti a cazzate, la benza costa, il bigliettaio costa e i furbi continueranno a girare senza biglietto comunque, la legge lo permette e chi siamo noi per metterci al di sopra della legge?
La domanda rimane e per molte persone risulta una domanda a cui nessuno vuole mai rispondere, oggi voglio darvi la mia personale interpretazione da autista di autobus!
L'autista non controlla i biglietti e non li vende perchè non ne ha voglia un cazzo, ma non perchè è fatica o sbattimento, perchè non ne vale la pena, non siamo ancora pronti a dare all'autista il potere di decidere chi deve e chi non deve prendere l'autobus!
Due episodi mi hanno colpito particolarmente in questi mesi, il caso di Treviso e quello di Padova.
Tralascio tutto il discorso sul razzismo, una bella parola di cui tutti si sciacquano la bocca, a me mi chiamano razzista almeno cinque o sei volte al giorno e io razzista non sono, certo alcune culture mi stanno sulle balle piuttosto che altre, ma di sicuro non mi stanno sulle balle perchè penso di far parte di una razza superiore, questione di abitudini e modi di fare.
Se uno stronzo parcheggia in seconda fila e lo mando a cagare, non vedo perchè per il semplice motivo che abbia la pelle di un colore diverso dal mio lo debba tollerare oppure debba sentirmi chiamare razzista se gli rifaccio la fiancata, per me rimane semplicemente uno stronzo perchè ha l'abitudine di parcheggiare in seconda fila, indipendentemente dal Dio in cui crede, dal colore della sua pelle o dalla lingua che parla!
In sintesi, se parcheggi correttamente e non dai fastidio alla circolazione stradale, molto probabilmente non mi preoccuperei neanche di chiamarti stronzo, forse non ti cagherei neanche, ma soprattutto non me ne farei un problema di coscienza se non riesci a trovare parcheggio quando con un solo euro, se vuoi, puoi prendere per un ora tutti i mezzi pubblici che vuoi e risolvere cosi tutti i problemi di parcheggio ...non so se mi sono spiegato!
Ma torniamo ai due casi veneti.
Nel primo caso un autista-controllore non carica due passeggere minorenni perchè non hanno i soldi per comprare il biglietto. Adesso non entro nella discussione di cosa avrei fatto io, ma personalmente avrei agito in modo da punire i genitori che lasciano girare due ragazzine di 9 e 14 anni senza soldi e senza documenti.
Perché in tutta questa storia dove si è accusato e condannato l'autista di ogni sorta di colpa, nessuno si è chiesto la responsabilità dei genitori in tutto questo. Troppo facile prendersela con l'autista che non le ha fatte salire, ma alla fine se chiediamo al conducente di controllare e vendere i biglietti, la possibilità di lasciare a piedi chi non paga o chi è senza titolo direi che è sacrosanta, se poi gli dobbiamo lasciare la responsabilità di scegliere chi può o chi non può essere un abusivo, allora scusatemi, ma alla domanda iniziale rispondo con un secco "Col cazzo!", questa responsibilità al 27 del mese non me la riconoscono. Mesi, anni, della mia passati tra avvocati, tribunali e infamie varie non valgono il viaggio a scrocco di due ragazzine di 9 e 14 anni, una responsabilità che non si sono presi neanche i genitori me la devo prendere io che guido un autobus? Me la devo prendere io che il mio compito e solo quello di fare avanti e indietro su un percorso prestabilito?
Ribadisco "Col cazzo!"
Passiamo al secondo caso, stessa regione, 60 chilometri a sud-ovest...
Forse l'autista di Padova, quando si è visto salire tre ragazzine minorenni deve aver pensato al collega di Treviso e forse, dico forse deve aver pensato che per evitare problemi dello stesso tipo di non controllarle, gliene fate una colpa?
Magari se gli chiedeva il biglietto e non le faceva salire forse avrebbe fatto la fine del collega, denunciato e sospeso dal lavoro, ha preferito andare avanti, a testa bassa come ogni buon tranviere che vuole soltanto arrivare al capolinea e rientrare con grazia di Dio a casa sua.
Ma si sa, il razzismo è sempre dietro l'angolo e la dove due ragazzine senegalesi sono state lasciate a piedi scatenando le ire dei buon samaritani, nella cultura dell'occhio per occhio e dente per dente non c'è posto per la cultura del perdono, anche le minorenni padovane dovevano essere lasciate a piedi.
Al povero autista, che di razzismo, abusivi e scontri di civiltà non frega un marone non è rimasto che fermare l'autobus ed aspettare 15 minuti, 15 costosissimi minuti, per fare in modo che le tre abusive reperissero i soldi per un biglietto.
Naturalmente anche lui si è preso una bella accusa di razzismo, del resto anche gli abbonati hanno razze, se l'autista caucasico lascia a piedi la razza nera è razzista, se l'autista caucasico non rispetta l'abbonato di razza nera è razzista comunque!
Capite che in questo stato delle cose, comunque vada, di qualsiasi razza stiamo parlando, nel culo, la prende sempre il controllore, per questo l'autista non ne ha voglia un cazzo!
Del resto ci sono i controllori che fanno verifiche a campione e loro sono abituati a prenderla nel culo, perchè mai un autista deve essere disposto a mettersi a 90° tutte le volte che qualcuno sale sull'autobus?
Non siamo ancora pronti ad una società dove un pirla con una divisa e un volante in mano possa decidere chi deve e chi non deve salire su un autobus, e come i due fatti dimostrano, non possiamo semplicemente dire "Se non hai il biglietto, vai a piedi!", aggiungendo, senza distinzione di età, sesso, religione e lingua, la nostra costituzione garantisce diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili (Art. 2, Art. 3), la domanda è un altra, che diritti ha chi non fa il proprio dovere?
Io non lo so, io nasco come tranviere, figlio di tranviere, non sono un costituzionalista, queste cose le lascio a voi, ma sopratutto non chiedete a quel povero cristo che guida un autobus di mettersi questo problema, non è un suo dovere ed è un suo diritto non farlo!
Poi detto fra noi, oltre a queste storie, esisto altri problemi, legati alla sicurezza, allo stipendio e alla inciviltà dei cittadini di questo paese!
Tempo fa un autista è stato rinchiuso dentro al bagno del capolinea per fare in modo che i complici potessero scassinare in tranquillità l'emettritrice a bordo, l'autista dal bagno ha chiamato i Carabinieri, ma avevano tutte le volanti impegnate e sono arrivate sul posto 40 minuti dopo, immaginate cosa potrebbe succedere se si viene a sapere che su ogni autobus c'è una cassa piena di soldi a disposizione di tutti, puntare un coltello alla gola del conducente e rapinarlo nel buio di un capolinea diventerebbe facile come prelevare soldi ad un bancomat.
Oppure immaginate un autobus fermo 15 minuti ad ogni fermata per consentire a tutti di fare il biglietto o reperire i soldi spicci, qualcuno di voi mi chiederà come mai allora in altri paesi questo è possibile!
In un altro paese le due ragazzine sarebbero rimaste a piedi e il primo che rompe i coglioni all'autista finisce in una camionetta intervenuta nel giro di pochi secondi, e sicuramente non avrebbero riempito le pagine dei giornali con la parola "Razzista". Noi non siamo ancora pronti, quindi, muovete il culo e andate a comprarvi un biglietto, mettetelo nel portafoglio, che nella vita serve sempre, ma sopratutto non rompete le palle al conducente perchè lui ha cose più importanti da fare, lui sta guidando!

15 commenti:

DByte ha detto...

Ti do pienamente ragione: negli altri paesi succede come hai detto semplicemente perchè sono meno "bambini" di noi, vantano meno diritti e hanno maggior senso del dovere di noi italiani. In parole povere, noi vogliamo sempre aver ragione anche quando non l'abbiamo.
In Italia purtroppo vige la cultura del "deve pensarci qualcun altro" e noi non facciamo niente. E questo si riflette nel marasma di gente che si sente in diritto di non rispettare regole elementari.
Per esperienza personale, questo che ho detto lo vedo anche nei ragazzini che vengono al cinema: ce ne fosse uno che riesca a lasciare pulito dove era seduto! E se vado li a fargli notare che hanno sporcato, prima non se ne accorgono neanche, e poi ognuno del gruppo mi dice "Non sono stato io!/Io non ho comprato questo!". Sono maleducati, e la colpa è unicamente dei genitori che perdonano tutto, e non insegnano loro il vero valore di ciò che hanno. E a causa di questo, chi interviene a correggere questa cosa fa la figura del "cattivo" agli occhi degli altri, che così facendo dimostrano di essere "bambini" anche loro.
Per la serie mal comune mezzo gaudio, ho saputo che non solo nella mia sala sono dei zozzoni maleducati, ma anche in altre della zona...

autistaxcaso ha detto...

Mi viene da pensare all'immancabile individuo che vorrebbe salire cmq anche senza biglietto, li poi cosa si farebbe ?
si interromperebbe la corsa aspettando l'arrivo della polizia ?
lo si caccerebbe a pedate ?
lo si lascerebbe viaggiare a gratis ?
Qualunque decisione si dovesse prendere, qualcuno sarebbe insoddisfatto e si lamenterebbe ...
Hai ragione te King, non siamo pronti per certe cose e secondo me non lo saremo mai.
Troppi diritti, troppe tutele, troppi cavilli sempre pronti ad essere usati ...
Poco rigore e poco senso civico ...
all'estero là dove l'autista emette i biglietti in vettura, la persona sa che a viaggiare senza titolo di viaggio, si finisce nei guai.
Qui da noi dopo tutto cosa si rischia ?

Unknown ha detto...

Domanda: quanco c'era il bigliettaio a bordo, e qualcuno non voleva fare il biglietto (l'immancabile come dice l'autostaxcaso) cosa succedeva ?

Marco Poli ha detto...

1) Le macchinette (emettitrici di titoli) Ducati fanno cagare, spesso non funzionano e discriminano tra la moneta tedesca da 1 euro e le altre : pessime.
E sto zitto sullo SPRECO DI DENARO PUBBLICO per l'acquisto delle nuove macchinette obliteratrici : ce n'era DAVVERO bisogno ?

2) "Una volta", un alieno mi ha rapito contro la mia volontà, lasciandomi alla Longara, e come unica possibilità per tornare a casa il mezzo pubblico ... però c'era l'edicola dei giornali.
Gli abusivi - e i furbi in genere - mi stanno sul cazzo, fin da quando ero piccolo.

3) Ti do ragione al 101% su 'sta menata del razzismo, che poi diventa il cosiddetto "razzismo di ritorno" (i minoritari diventano i privilegiati) :

hanno

rotto

il

cazzo.

Vedi anche il caso del giocatore dell'Inter Balotelli :

ha

rotto

il

cazzo

anche

lui.

(che poi, di calcio me ne sbatte 'na sega, però 'sto tizio che fregna sempre te lo sbattono in faccia, prima o poi, e allora mi sono rotto).

Locomotiva ha detto...

Io sono un po' un feticista dei mezzi pubblici: ovunque sono andato ho preso almeno la metro, o un autobus.
Da Los Angeles a Londra, da Dusseldorf a Parigi.

E ho visto pagare (o non pagare) il biglietto in mille modi, dal cancello a ghigliottina all'SMS (Praga: chiami, ti prelevano 26 corone (1 euro) dal telefono. Mostri l'SMS con codice per eventuali controlli)

A New York, per salire sull'autobus, si guarda in faccia il conducente mentre si mette la tesserina o gli spicci contati nella macchinetta a fianco del volante. La macchina fa Bip.
I rari casi in cui la macchinetta ha fatto booop, la tessera non va, l'utente si fermava e con aria colpevole riprovava fino al bip.

Non ho idea di cosa faccia il conducente se uno tenta di salire senza infilare la tessera.

Ma immagino in Italia, davanti alla macchinetta che non fa bip e allo sguardo del conducente, il bravo cittadino che sibila "è la macchina che non va, cazzo guardi?".

E le ATM italiane non passano i giubbotti antiproiettile come la MTA newyorchese...

Il pigro ha detto...

A proposito di bip e boop, si sono già palesate le nuove scuse degli abusivi in merito ai nuovi titoli di viaggio? "Non so come si usa/ non me lo ha preso /non ha timbrato ma io ci ho provato, sarà difettosa" ?

@Bufalo, ti quoto al 100%

@Locomotiva, sarebbe un sogno un'Italia dove chi non rispetta i diritti di tutti (pagare un servizio pubblico), dal milanese che c'ha fretta e non ha tempo per ste cagate, al napoletano che vabbuò, è solo una corsa a sbafo, sia allontanato dai mezzi e nessuno osi dire nulla all'autista/controllore o chi per loro.
Il problema sta in questo garantismo che rende intoccabile chi è nel torto!

KingFreak ha detto...

@AndyCapp

Io non so cosa succedeva quando c'era il bigliettaio a bordo, ma ricordo che quando facevamo casino sulla corriera che ci portava a casa da scuola, l'autista ci scaricava in mezzo alla campagna e ce ne tornavamo a casa a piedi, senza raccontare nulla ai genitori altrimenti erano ceffoni, quindi non oso pensare cosa facessero 10 anni prima a quelli senza biglietto!

@L'Ezio

Diciamo che l'ordine ufficioso è quello di "volare basso", nel senso che si dovrebbe dare un po' di tolleranza nei confronti dei passeggeri che utilizzano "male" i nuovi titolo!
Naturalmente i vecchi abusivi hanno già trovato il modo di fregare, in più se ne stanno creando nuovi. Presto sugli autobus ci sarà l'anarchia, ma noi voliamo basso...più o meno ad altezza merda!

Brazov ha detto...

I bidelli non scodellano. I custodi di museo non staccano i biglietti. Gli uscieri degli uffici pubblici non portano un foglio da una stanza all'altra. Gli autisti non controllano i biglietti. Benvenuti in Italia!

KingFreak ha detto...

@Brazov

Forse non hai capito il discorso...il senso del post è che gli autisti non controllano il biglietto non perchè non he hanno voglia, ma perchè controllare i biglietti comporta anche lasciare a piedi chi non lo fa e purtroppo non tutti sono disposti a sopportarlo!

Brazov ha detto...

Invece ho capito benissimo e volevo proprio lanciare quell'infame sospetto!

Locomotiva ha detto...

Brazov: il signor Jacques De la Palise non era un tranviere della metro parigina (RATP), e neanche dei trasporti urbani di Pavia.

Secondo google era "De la Palise", una s, anche se l'aggettivo "lapalissiano" ne ha due.
Ed esiste sia un Palise che un Palisse in Francia, ambedue paeselli troppo piccoli per avere un servizio urbano.

Brazov ha detto...

@Locomotiva

Lapalissiano ciò che dico? Uhm. Ma la cultura del "non mi compete" è disastrosa. Vai a in un'azienda privata, magari piccola, e prova a vedere se i subalterni si attengono strettamente a un qualsiasi mansionario.

autistaxcaso ha detto...

io non ho alcun preconcetto e i biglietti li farei anche domattina ...
Però voglio depositare in sicurezza i soldi incassati:
Dove ? boh, che qualcuno ci pensi sennò poi sai quante rapine ...
(e io oltre all'ansia del guidare non ne voglio altre)
E andranno aggiornati i tempi di percorrenza (che già me lo immagino ... l'euro singolo non lo avrebbe nessuno ... per cui ogni volta ticket, resto ... e i minuti volano, soprattutto perchè, vedendo il bus in fermata, arriverebbero sempre nuovi avventori correndo ... e non si ripartirebbe mai).
Inoltre qualcuno dovrebbe sempre farmi capire che fare se arrivasse quello che il biglietto non lo vuole proprio fare ...

Se risolviamo il problema dell'incasso, accettiamo un considerevole aumento dei tempi di percorrenza e stabiliamo la procedura da adottare per gli abusivi recidivi, per quel che mi riguarda possiamo partire anche domattina con la bigliettazione fatta dall'autista ...
Che, lo sottolineo, deve comunque restare il conducente (e non trasformarsi in cassiere, vigilantes, probabile vittima di rapine, ecc, ecc)

Locomotiva ha detto...

Quando la barriera antitaccheggio di un supermercato fa "bip", il malfattore raramente aggredisce una cassiera, scrive al giornale o mette in mezzo gli avvocati.
Ne si mette sulla forca la cassiera perché blocca il taccheggiatore bambino o extracomunitario.
l'utente del supermercato accetta che "Quella roba non l'hai pagata, la lasci li".

Sull'autobus, è parecchio diverso.

Certo, è deleterio che in Italia a nessuno competa niente: ma non si risolve mollando la grana all'ultimo in ordine gerarchico.
E lasciando il povero pirla col cerino acceso in mano quando fa il suo lavoro.

Harry Bosch ha detto...

ti quoto paola per parola, queato post andrebbe fatto studiare a scuola