giovedì 10 dicembre 2009

Il compagno di banco


Mesi fa su una corriera i controllori compilavano i soliti verbali, niente di strano, poi un abusivo appena multato, tramite il collega che lo multava, richiama l'attenzione del controllore.
"Ma tu sei Mirko?"
"Si!"
"Ti ricordi di me?"
Quando sei un controllore lo metti sempre in conto che prima o poi ti capiterà di multare qualcuno che conosci, l'ex morosa, il vicino di casa oppure un amico, non fa differenza, ma sull'autobus purtroppo non si possono fare preferenze, tu sei un controllore e loro sono senza biglietti!
Certo multare una vecchia fiamma che ti ha lasciato quando eri uno sbarbo può essere imbarazzante, qualcuno potrebbe anche pensare che un po' ci ha goduto, multare un tuo omonimo col dubbio di aver multato un cugino di terzo grado potrebbe creare imbarazzo ai raduni famigliari, ma ribeccare un vecchio compagno di classe che non vedi da 20 anni e fargli 40 euro di multa ti elimina ogni possibilità di ricordare i vecchi tempi quando si faceva incazzare la professoressa di italiano!
Per fortuna che questo giro l'ha multato un collega, l'imbarazzo è stato eliminato e due chiacchiere si possono fare.
"Sei venuto ad abitare da queste parti?"
"No! Sto andando a trovare un amico!"
"Mi dispiace per la multa!"
"Non ti preoccupare, ho lasciato il portafoglio a casa...macchina rotta...no monete...succede!"
Se fosse stato un altro abusivo non avresti creduto ad una simile scusa, ma trattandosi di un vecchio amico compagno di mille avventure credi nella sua buona fede, non puoi far niente per cancellare il verbale, ma almeno il dispiacere è reale!
Si prosegue la chiacchierata con le solite cose, che lavoro fai, come mai fai il controllore eccetera eccetera, poi finito il controllo ci si saluta e ci si augura di incontrarci in un altra situazione e magari continuare il discorso davanti ad un buon caffè.
Passano le settimane e i controllori vengono mandati a controllare la stessa tratta, si fermano ad un fermata tattica e aspettano l'arrivo della corriera.
Pochi minuti dopo alla fermata, sceso dal treno in coincidenza con la corriera, si rivede il vecchio compagno di banco...
"Che ci fai da queste parti?"
Chiaramente la domanda fatta del controllore è inutile, ci si ricorda della chiacchierata fatta settimane prima, dove l'abusivo dichiarava di essere li per caso, ma visto che ci si trovava lontano dalla città e prossimi al classico paesello a buco di culo, si inizia ad intuire che forse una certa casualità non c'era più, ma ci trovavamo davanti al classico pendolare...
"Sto andando a casa di amici!"
Un classico, gli abusivi stranamente non ricordano mai le facce dei controllori che li hanno multati e tendono a raccontare sempre la stessa scusa, e se pensate che non ci credono la prima volta che gliela racconti, figurati se gliela ripeti sulla stessa corriera settimane dopo!
Chiaro, ci si può trovare davanti ad un classico caso di super sfiga, se si pensa che la possibilità di beccare il controllore è circa dell'uno per cento, l'idea di trovarlo due volte nelle uniche due volte che vai a trovare gli amici che abitano a buco di culo vuol dire che forse qualcuno ti ha mandato il malocchio!
Ma il controllore conosce i suoi polli e trattandosi di un "amico" si avvicina a lui e gli chiede, senza farsi sentire dai colleghi..."Ce l'hai il biglietto?"
"Emh...no...ho lasciato il portafoglio a casa, ma puoi farmi la multa, non me la prendo!"
Cosa fai, lo fai salire senza biglietto o gli fai il verbale?
"Alessà (nome di fantasia n.d.r) ti devo fare la multa, dammi il documento cosi ti evito l'imbarazzo sull'autobus!"
"Eh...ho lasciato il portafoglio a casa e sono senza documenti!"
Che fai? Fai un verbale carta-straccia con i dati a voce?
Sconforto, amarezza e tanta voglia di portare il vecchio amico a foto segnalare, perchè alla fine amici amici, amici un cazzo, il controllore sta lavorando, non sono più i tempi in cui si faceva casino in classe e gli paravi il culo!
Ma è pur sempre un vecchio amico...
Il controllore fruga nelle tasche del borsello, recupera un paio di spiccioli e glieli da in mano.
"Alessà, quando arriva la corriera vai dall'autista e fa il biglietto, la prossima volta che ci vediamo avanza un caffè!"
Arriva l'autobus, si sale, Alessandro fa il biglietto e inizia il controllo, poi si scende...
"Alessà ci becchiamo in centro per un caffè!"
Passano i mesi, e prima o poi ci si doveva tornare a controllare quella corriera.
Indovinate chi c'era su quella corriera?
Alessandro, sempre diretto a casa di amici, con corriera presa al volo e sempre con il portafoglio dimenticato a casa!
Non vado avanti con il racconto, ma quando, per evitare l'ennesimo imbarazzo il controllore manda avanti il collega a fare la multa al vecchio compagno di banco, qualcosa ti dice che forse questa è una brutta storia e che forse è meglio che questa vecchia amicizia ritrovata finisca li.
Purtroppo non siamo in un romanzo di Fred Uhlmann, siamo su un autobus, da una parte un controllore e dall'altra un abusivo, di quelli recidivi, di quelli un po' furbi e a mio avviso anche un po' stronzi. Certo in entrambi i casi c'è sempre di mezzo un amico ritrovato, ma il controllore è un povero ignorante, l'umana pietà e la comprensione non sa neanche dove stanno di casa, rimane sempre dell'idea che con gli abusivi non bisogna aver nessun rimorso.
Però sto giro un rimorso c'è, non centra niente con il grande classico tedesco, sto giro il controllore ci ha rimesso un caffè offerto alla persona sbagliata...poco male, la prossima volta la multa gliela farà lui, almeno con il 3% della sanzione incassata recupererà la cifra esatta per qual caffè, e vi posso garantire che sarà dolcissimo!

18 commenti:

Marco Poli ha detto...

Amico 'sto cazzo.

Marco Poli ha detto...

A proposito, Kf ... ma quel caffè che dovevamo bere in centro ?

:-) .

Anonimo ha detto...

In testa, il banco gli si doveva dare, magari gli entrava dentro un po' di buonsenso. Quando si andava a scuola era il tempo di fare i cazzoni ma da adulti si deve diventare responsabili.

DByte ha detto...

Amici o no, il proprio lavoro deve essere fatto; io per esempio ho buttato fuori dalla sala uno che conoscevo perché il film non lo interessava e continuava a disturbare... L'ho avvertito più volte, ma alla fine mi ha fatto girare troppo le storie, l'ho preso e trascinato fuori. Sembrerò cattivo, ma se non si fa così l'ordine non si rispetta.

Brazov ha detto...

Premesso che uno che non vedi da vent'anni mica lo puoi considerare un amico, effettivamente è un bell'imbarazzo... io quando faccio l'esame a figli di amici o colleghi li spedisco sempre dall'ignaro assistente :))

Anonimo ha detto...

SPETTACOLO!!!!

Mao

Anonimo ha detto...

Ciao, che intendi per 3% della sanzione?

KingFreak ha detto...

...che intendi per 3% della sanzione?

Dalle mie parti i controllori prendono una indennità del 3% sul verbale incassato, non per quelli fatti!

Sono poco più di un euro, giusto il costo di un caffè!

KingFreak ha detto...

@DByte

Beate te che puoi trascinare fuori dal tuo luogo di lavoro le persone che disturbano...

Marco Poli ha detto...

Sarebbe mica male : un paio di buttafuori in divisa sadomaso, su ogni mezzo Atc ...

lazialefracico ha detto...

i compagni delle medie sono sempre i più teste di cazzo, spesso anche dopo a quanto pare

Giacomo Brunoro ha detto...

Mamma mia che coglione, io gli avrei fatto la multa anche la seconda volta!

Anonimo ha detto...

pit sei sempre er peggio... però è bellissimo vedere quanta gente ti supporta. con tutto quello che ti capita immagino che questo affetto dia una bella spinta... continua x loro (e anche x qualche tuo collega... ;-)

ww

(mi ero creata un account google ma non ricordo la pw!!)

JYog ha detto...

Segnalo al king questo articolo:

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=25011&sez=HOME_INITALIA&npl=N&desc_sez=

credo di sapere come la pensi; come vedi, però, certe proteste ai giornali non sono solamente tipiche di Bologna...

KingFreak ha detto...

Ho letto l'articolo...cosa penso...penso che ad esser buoni la si prende sempre nel culo!

Io avrei agito a norma di legge...avrei chiesto un documento alle due passeggere per la compilazione del verbale!
Se non avevano un documento avrei fermato l'autobus in attesa delle forze dell'ordine per effettuare l'identificazione delle passeggere, naturalmente il buon samaritano di turno avrebbe aspettato, insieme agli altri passeggeri paganti, al freddo al gelo la corsa successiva se voleva andare a casa!
Naturalmente in presenza di due cittadine extracomunitarie sprovviste di documenti la polizia non può fare altro che portarle a foto segnalare e successivamente accompagnarle al centro minori più vicino in attesa dei genitori, sperando che loro almeno abbiano un documento per farsi identificare!
Molto probabilmente avrebbero passato la notte in questura con relativa denuncia nei confronti dei genitori per mancata custodia dei loro figli, ma il controllore per evitargli tutto questo le ha fatto scendere, coglione lui, furbi loro!

Io questo articolo lo farei leggere a tutte quelle persone che chiedono come mai in Italia l'autista non faccia il biglietto!
Secondo voi se ci trovavamo a Londra, a Barcellona o chissà dove, in uno di quei posti dove se non hai i soldi per il biglietto rimani a piedi, mi chiedevo se si sarebbero tanto scandalizzato o addirittura sarebbe partita una denuncia nei confronti del dipendente dell'azienda pubblica che ha lasciato a piedi le due minori!

Ve lo dico io....viviamo proprio in un bel mondo, dove due ragazzine han capito fin da subito che possono fare quello che vogliono, perchè tanto lo stronzo che la prende nel di dietro è sempre il controllore!

JYog ha detto...

Hai ragione caro king, in questo caso specifico la penso esattamente come te.

Leggevo anche un'altra versione, più completa, sul Corriere del Veneto, in cui sono riportate due versioni: quella della famiglia e quella dell'autista-controllore (è stato l'autista a farle scendere a quanto pare, dopo aver chiesto il biglietto e sentitosi dire "lei ha diritto al viaggio gratis: non ha più di tre anni!" [la bambina ne ha 9]). Direi che sono esattamente opposte. Il buon samaritano in questo caso è un(') insegnante (toh! un(a) "collega"!) della stessa scuola frequentata dalle bambine...

Sai, quello che più non capisco di queste storie è come tutti si sentano in obbligo di parlare di un lavoro che non è il proprio, di giudicare, di pontificare. Commenti sull'operato dell'autista, commenti sulle leggi in vigore, commenti sull'abbandono di minori, commenti sulla discriminazione, commenti sull'azienda di trasporti, commenti sulla liceità della richiesta del documento, commenti sul costo dei mezzi, sentenze di condanna dell'autista senza neppure sapere come si sono svolti realmente i fatti, ... .

Io sono dell'idea che l'autista abbia agito in modo da evitare complicazioni per tutti e nello stesso tempo far rispettare il regolamento. Certo, se le ha apostrofate in quel modo ha sicuramente sbagliato, ma ho come il sospetto che si voglia ritrovare a tutti i costi una matrice razzista in una storia che, probabilmente, si è svolta in modo molto diverso. Neppure il "buon samaritano" ha confermato la versione della "discriminazione" data dalla famiglia!

Diciamo che l'autista ha agito in buona fede, ingenuamente, sperando di evitare grane ulteriori sia alle bambine che ai passeggeri. Questo è il risultato...

(E nella scuola avvengono un sacco di fatti simili, ovviamente in contesti diversi. Ecco perché poi gli insegnanti a un certo punto si stancano e fanno il minimo sindacale tirando alla pensione! Perché a cercare di far del bene questi sono i risultati!)

DByte ha detto...

Kingfreak, anche se posso buttare fuori le persone che disturbano, cerco sempre di evitarlo, perchè quando lo faccio sento letteralmente il cuore esplodermi dalla rabbia... Lo faccio dopo che il tizio continua a disturbare nonostante i miei richiami. Per prevenire il reiterarsi della cosa, faccio giri d'ispezione periodici della sala, così mi vedono passare e "magicamente" smorzano la voce... Che bella cosa il terrore ;-)

Anonimo ha detto...

@ DByte
Ma la "maschera" quindi esiste ancora! Tu vai a controllare in sala solo se qualcuno ti chiama xchè c'è gente che disturba o è previsto dalle tue mansioni?
Lavori in un multisala o in una cinema "vecchio stile"?
Scusa le domande, ma essendo un patito di film mi incazzo a bestia se c'è gente che fa casino in sala e mi son sempre chiesto perchè il gestore non si fa un giro ogni tanto x tener buoni i ragazzini scagazzoni (come ero anch'io in gioventù...)

MAO