Ultimamente la carta stampata si sta dando un gran da fare, il nemico pubblico numero uno per la cittadinanza indignata è diventato il controllore, c'è chi li vuole più qualificati, c'è chi li vuole con più buon senso, c'è chi li vuole più cortesi e c'è chi non li vuole proprio, l'unica consolazione è che chi si lamenta è sempre l'abusivo. In molti pensano di non essere abusivi, pensano che gli abusivi siano diversi da loro, ma come ho sempre detto e scritto, se non hai il biglietto sei un abusivo, poi se il tuo motivo per la mancanza è più o meno valido, non importa, nessuno ti giudica, devi solo tirare fuori un documento e farti fare la multa, il controllore non deve dire una parola, tu neanche. Se parli, se ti inventi una scusa, valida che sia, non ti puoi lamentare se anche il controllore apre la bocca, lui dovrebbe limitarsi a copiare i dati del tuo documento stando in silenzio, se lo costringi a professare parola nei tuoi confronti, la colpa è solo tua, non dello scarso buon senso del controllore, non hai il biglietto, non hai rispettato del regole del viaggio, paghi la multa, semplice!
Partiamo dal signor Angelo, dipendente della regione, come se il fatto che lavora per un ente pubblico ti mettesse al di sopra dell'operaio, dello studente o dell'extracomunitario, se non sei in grado di mostrare un titolo di viaggio valido, sei un abusivo come tutti gli altri. Un classico quando si fanno controlli in zona stazione è quella "Ho fretta che mi parte il treno!", allora facciamo in fretta, tira subito fuori un documento, scendiamo dall'autobus, il controllore compila in tutta fretta il verbale e poi vai a prendere il treno, non perdere tempo in scuse inutili, in caso contrario non ti puoi allontanare del pubblico ufficiale, il controllore, i passeggeri paganti non possono perdere tempo per le tue "lagne", l'autobus deve proseguire la sua corsa, se sei lesto bene, altrimenti scendi appena il controllore ti ha identificato, lo prevede la legge, non esiste il sequestro di persona. Immaginate di essere in macchina e un vigile vi ferma, un pubblico ufficiale, vi contesta il mancato rispetto di una legge, tipo siete passati con il rosso, infrazione che prevede una sanzione amministrativa, nel caso del biglietto degli autobus le regole sono dettate dalla Legge Regionale n.30 del 2/10/98 che prevede una sanzione amministrativa in caso di irregolarità nell'utilizzo del titolo di viaggio, secondo voi se provate ad allontanarvi con la macchina cosa succede? Se il vigile vi trattiene fermi è sequestro di persona? Ecco provate per un attimo a immaginarvi la situazione del vigile e provate a raccontargli che dovete prendere un treno, ditegli anche che siete un dipendente regionale, ingranate la prima e allontanatevi pensando di denunciare la cosa sul giornale della città, chiedete al vigile di usare il buon senso e vedete cosa succede. Il mio parere personale...caro signor Angelo, hai visto proprio un bel mondo, i dipendenti regionali hanno abbonamenti annuali scontati, molto scontati, e si vede che chi non paga si permette anche il lusso di parlare, se fosse per me il buon senso lo utilizzerei per toglierle il suo abbonamento annuale scontato visto che non lo merita, provare a pagare il prezzo pieno come tutti e rispettare le regole come tutti gli altri, nessun privilegio, questo a mio avviso sarebbe buon senso!
Passiamo alla seconda lettera della signora Cristina, analizziamola bene, cercando di valutare i fatti e lasciando da parte le opinioni personali. Situazione, la signora Angela si trova il via Felsina alle 16 e 25 del pomeriggio di un giorno feriale, sono in due e decidono di prendere l'autobus.
Certo potrebbero guardarsi intorno e scoprire che in quella zona tra centri commerciali, bar tabacchi ed edicole un posto dove comprare un titolo di viaggio c'è, ma sarebbe troppo sbattimento per lei e sua figlia, e l'azienda non vuole che i suoi passeggeri si sbattano troppo, mette sugli autobus delle emettritrici automatiche. Naturalmente ogni apparecchiatura automatica ha un suo corretto utilizzo, le istruzioni sono affisse ad ogni fermata dell'autobus, siccome noi siamo persone che hanno interesse a utilizzare al meglio i mezzi pubblici dedichiamo alcuni secondi a leggerle insieme:
Innanzitutto partiamo con "PER ESSERE SEMPRE IN REGOLA SUL BUS: ATTENZIONE AL CARTELLO", cioè per stare dalla parte dei bottoni, l'azienda mette un cartello dove ti dice che devi stare attento al cartello, siamo a livelli di paranoia, ma questo serve perché in molti tendono a fregarsene dei cartelli "Ma secondo lei ho il tempo di leggere i cartelli?!?", un cane che si mangia la coda, magari leggere i cartelli potrebbe essere un ottimo passatempo mentre si aspetta l'autobus, magari, purtroppo mi dimentico sempre che ci consideriamo cosi intelligenti da non aver bisogno di leggere i cartelli, per poi trovare una marea di Albert Einstein senza biglietto sull'autobus.
Perseguiamo con la lettura, e si parte con la regola generale, la madre di tutte le regole "OCCORRE PREMUNIRSI DI TITOLO DI VIAGGIO PRIMA DI SALIRE", se non sei stupido capisci subito che l'ideale sarebbe andare alla rivendita più vicina e comprare un biglietto casomai a bordo del mezzo, per un qualche motivo non dipendente dall'autista, dal controllore o dall'azienda, l'emettritrice fosse guasta, magari intuendo che forse una macchina si può rompere, finire la carta, riempire la cassa, e lungo il percorso sostituirla in linea costituirebbe un disservizio per i passeggeri che aspettano alla fermata, non vorremmo mica creare un disservizio solo perché qualcuno non si sbatte a procurarsi un biglietto?
Insomma l'emettritrice serve a compensare il fatto che forse dopo esserti sbattuto a cercare una rivendita, se ti trovi in un quartiere isolato, se l'ora tarda o il giorno festivo ti fa trovare ogni esercizio commerciale chiuso, hai anche, e ripeto anche, la possibilità di comprare il titolo a bordo!
A questo punto dopo un estenuante ricerca del titolo, e solo a quel punto, si potrebbe decidere di farlo a bordo, ma attenzione, un cartello verde o rosso, grande circa 30x100 cm, in prossimità delle porte di salita ti avvisa se a bordo l'emettritrice funziona. Poi c'è da valutare un altra cosa, l'autobus non è una agenzia di cambio, se vuoi il biglietto con la macchinetta devi avere monete da 10, 20, 50 centesimi e un euro. Tutte queste informazioni sono indicate sul cartello alla fermata, sul cartello alla porta di salita e sull'emettritrice, ma questo alla signora Cristina deve essere sfuggito, visto che, sue parole "Accostatami alla dispensatrice di biglietti con 2 monete da 2 euro constatavo che era fuori servizio", certo il problema era la macchinetta fuori servizio, non che comunque non sarebbe riuscita a fare i biglietti visto che non aveva le monete giuste per farlo, ciò non toglie che la macchinetta fuori servizio era già segnalato da un cartello ben visibile da terra. Adesso io mi chiedo, se la "dispensatrice" andava come avrebbe fatto a fare i biglietti con una moneta da due euro? Avrebbe chiesto ad un altro passeggero di cambiarli o si sarebbe seduta tranquillamente perché all'estero gli autisti vendono i biglietti e quindi non è un problema suo se lei non è riuscita a farli in Italia? Io di fisica quantistica non me ne intendo, però qualcuno prima o poi mi deve spiegare la teoria che un battito d'ali di farfalla in Cina fa scatenare un uragano in America, e se all'estero gli autisti fanno il biglietto in Italia la gente gira a gratis sull'autobus, è una teoria che non capisco, vi prego spiegatemela!
Ma la signora Cristina, non è convinta, a bordo ci sono i controllori, che di fisica quantistica non ci capiscono un marone, nella loro misera logica binaria esiste solo zero e uno, hai il biglietto e non hai il biglietto, e in questo caso ci sono due passeggeri privi di biglietto, che avrebbero potuto comprarli a terra, che avrebbero potuto scegliere di non salire visto che era segnalato, ma se ne sono fregati, sono sicuro che se ne sono fregati in maniera cortese, ma il controllore cosa vuoi che ti risponda, sei senza biglietto e se vuoi ti faccio una multa, non capisco dove sia la scortesia.
Adesso io sono malizioso e in più ho sentito direttamente il controllore "scortese", che nella sua scortesia non ha fatto i due verbali sacrosanti e ha invitato le due signore a scendere e prendere l'autobus successivo, che sarebbe passato dopo 7 minuti, quei sette minuti che potevi dedicare alla ricerca del titolo prima di salire sul mezzo o al massimo per cercare di cambiare i soldi, visto che comunque con 2 euro il biglietto a bordo non si fa, ma la situazione secondo me si è svolta in un altra maniera, le due donne sono salite, si sono accorte dei controllori e a quel punto si sono poste il problema del biglietto, dando poi la colpa al disservizio e alla poca professionalità dei controllori.
Il mio parere personale...cara signora Cristina anche lei ha visto un bel mondo, gli autisti che all'estero fanno i biglietti guadagnano il triplo che in Italia, accettano solo soldi contati e non danno resto, quindi lei e i suoi bei due euro all'estero non sareste neanche saliti su un autobus, all'estero i controllori in maniera cortese le avrebbero fatto una multa, nel suo caso 2, da noi invece a persone come lei gli si da anche la possibilità di sputare sopra al lavoro di gente che tutto il giorno si fa un mazzo grande come una casa per gestire in Italia un servizio di trasporto pubblico, e non all'estero dove esistono passeggeri un po' più educati che leggono le istruzioni per l'uso prima di prendere un autobus, a mio avviso si deve soltanto vergognare e provare anche lei ad aumentare il suo livello di cortesia, che i controllori e gli autisti nel suo caso sono stati fin troppo cortesi!