giovedì 31 maggio 2007

Ex Abusivi



Se sei un medico, la soddisfazione nel tuo lavoro è quella di salvare vite, quando un cliente esce soddisfatto dal tuo negozio hai la percezione di aver fatto bene il tuo lavoro! C'è chi pensa che per un controllore la soddisfazione sia quella di fare una multa, è un concetto sbagliato, anche se a dire la verità quando uno la multa se la merita, però il controllore dalla multa non ci guadagna nulla se non un misero 2%, che va bene cosi, quindi fare il controllore non è un lavoro che da molte soddisfazioni e a parte lo stipendio a fine mese non ci sono molte cose per cui vale la pena fare questo mestiere!
Stare in strada tutti i giorni, litigare, subire umiliazioni, non sempre vengono ripagate dallo stipendio e tre giorni fa al passaggio della macchina aziendale con a bordo i controllori una signora distinta ha urlato in mezzo alla strada "Bastardi!", non sono belle cose, al controllore sarebbe piaciuto scendere dalla macchina e chiedere perché, ma non ne vale la pena, a questo punto quali sono le cose per cui vale la pena fare questo lavoro?
Oggi alla fermata ho rivisto un ragazzo Marocchino, una vecchia conoscenza, abita fuori città e prende sempre la stessa corriera, ha collezionato una serie imprecisata di verbali, mi sono avvicinato e gli ho chiesto se almeno per questa corsa avrebbe fatto il biglietto, ha risposto di no, gli ho detto che ci sarebbero stati i controllori e non valeva la pena prendere un altra multa, lui orgoglioso apre il portafoglio e tira fuori un abbonamento mensile, "Hai visto adesso sono un passeggero in regola!", oggi il controllore ha avuto una soddisfazione sul lavoro, non ha fatto multe su quella corsa, per questo i controllori fanno il lavoro che fanno, per salire su un autobus e scendere senza avere tirato fuori il libretto dei verbali ed essere soddisfatti di vivere in un mondo di persone oneste.

mercoledì 30 maggio 2007

God save the Queen

Visto il post di due giorni fa, non vorrei che qualcuno iniziasse a pensare che questo sia un blog campanilista, anche se effettivamente ho un eccessivo e fazioso attaccamento al luogo di nascita, ma riesco a prendere, quando posso, il meglio di ogni cultura!
Non sono mai stato a Londra, non nella city, ho passato un paio di ore nella tangenziale, ma non ho mai preso uno di quei famosi autobus a due piani, chi ci è stato racconta però di severità inaudite da parte dei controllori nei confronti degli abusivi, addirittura c'è chi racconta di notti passate in gabbia per un biglietto, cosi come per i francesi mi sono messo a cercare il regolamento dell'azienda di trasporti di Londra, è ho trovato questa interessante dicitura: "
If you do not have a valid ticket, you may be liable to pay a Penalty Fare or may face prosecution." tradotto a grandi linee dovrebbe recitare cosi: "Se non avete un biglietto valido, potete essere responsabili di pagare una multa o potete affrontare un processo.", fatemi capire, da noi multa, 60 giorni per pagare, invio a casa della notifica "Scusa, per favore, potresti pagare la multa", passaggio al comune di residenza, ingiunzione di pagamento "Scusa, per favore, potresti pagare la multa" dopo di che confisca dei beni o cessione del quinto dello stipendio, sempre se ti hanno trovato o hai qualcosa da farti pignorare, nel frattempo sono passati anni e migliaia di euro spesi per rintracciarti aggiunti alla multa, che se non ti trovano però sono soldi buttati! In Inghilterra funziona in maniera diversa o paghi subito 20 sterline (30 euro) oppure dopo 20 giorni vai in tribunale come un ladro qualunque, come una persona che ha preso una cosa senza pagarla, e se al momento della verifica non hai un documento ti trattengono fino a che non sanno chi sei, per questo puoi anche essere messo in gabbia! Tutto questo, però, al controllore nostrano non interessa lui fa multe, non gli interessa se le persone paghino o meno, ma adesso capisce perché quando mesi fa i genitori di un giovane abusivo inglese, in visita alla città, si sono fatti prendere dal panico, eppure il figlio gli aveva assicurato che tanto le multe non le pagano, ma erano sprovvisti di biglietto, hanno preferito pagare subito non potevano sopportare la possibilità di entrare nella complicatissima burocrazia italiana, meglio a Londra, dove le cose le risolvono subito, nel bene o nel male!

lunedì 28 maggio 2007

Vive la France


In città è da un paio di giorni che si vedono giovani Francesi, effettivamente dopo l'effetto mondiale, forse anche noi siamo diventati meta di interesse, regolarmente poi il giovane una volta in Italia, svanito l'effetto interesse, capisce che può tranquillamente diventare un abusivo tanto le multe non le paga!
Devo essere sincero, parto prevenuto, non vado molto d'accordo con i Francesi, hanno sempre la puzza sotto il naso è sono sempre pronti a criticare, per questo sono felice quando vedo il controllore fare delle multe hai cugini d'oltralpe, se poi ci aggiungi anche studenti Erasmus, la soddisfazione è maggiore!
Ma oggi i Francesi hanno guadagnato dei punti, stavo facendo delle ricerche sul sito dell'azienda di trasporti di Parigi, per vedere cosa fanno agli abusi dalle loro parti, e nel regolamento ho letto questo nella parte che riguarda il verbale d'infrazione: "Celui-ci est établi sur la base des faits constatés, indépendamment du fait que vous soyez de bonne ou de mauvaise foi." , non conosco il francese ma dovrebbe più o meno dire questo: "Quest'ultimo è stabilito sulla base dei fatti constatati, indipendentemente dal fatto che siate di buona o in mala fede.", capite, nel loro regolamento mettono nero su bianco che non gliene importa niente dei motivi dell'abusivo, è un fatto constatato, sei senza biglietto, stop, NO SONO-APPENA-SALITO, NO LO-FACCIO-SEMPRE, NO PAGO-LE-TASSE, i francesi sono un passo avanti, non gli importa della buona fede, constatano che sei senza biglietto, e ti fanno la multa!
Per questo il controllore constatando l'assenza della carta di soggiorno, dove è scritta la residenza in città, fa constatare che in caso di dubbi sull'identità si deve chiamare la Polizia, cosi l'abusivo francese constata la possibilità di pagare la multa subito, constatando che anche lui paga le multe!

sabato 26 maggio 2007

SMS Short Message Service


In città è nato un nuovo servizio di informazione tramite SMS, è gratuito ed è utile se sei un abusivo. Se viaggi su linee extraurbane di solito ti accorgi che i passeggeri sono sempre gli stessi, partono tutti dallo stesso paese per andare in città, ormai si conoscono, chi sale prima chi sale dopo ma alla fine ci si trova tutti insieme sull'autobus, una piccola famiglia di pendolari! A differenza dell'abusivo di città, solitario e ribelle, in extraurbano si formano delle piccole cooperative di abusivi perciò il primo che vede un controllore manda un messaggio di gruppo a tutti gli altri abusivi! Se il controllore è a terra che aspetta la corriera nota subito le persone alla fermata tirare fuori i cellulari e tramite SMS avvisare gli abusivi a bordo della presenza dei controllori, nel giro di pochi secondi tutti vengono avvisati e corrono alla macchinetta a fare il biglietto, perché l'abusivo extraurbano ha sempre un biglietto "vergine" in tasca! Questo servizio già collaudato su parecchie linee aiuta un po' tutti, l'abusivo e il controllore, il controllore sale e trova tutti con il biglietto, l'abusivo fa il biglietto e si evita una multa, e vissero tutti felici e contenti!
Naturalmente il controllore sa di questo servizio, puntando sul fattore sorpresa, si piazza in fermate senza passeggeri a terra, oppure sale a controllare dove sa che tutti sono ormai a bordo e nessuno può avvisare nessuno, ma queste sono altre storie e ogni tanto fa piacere avere l'illusione che tutti facciano il biglietto!

venerdì 25 maggio 2007

Mississippi Burning

Lottare per i propri diritti civili è un dovere, nessuno dovrebbe subire discriminazioni, siamo tutti uguali su un autobus, i tempi di Rosa Parks sono finiti, però alla fine, a furia di dire che gli extracomunitari non hanno il biglietto gli extracomunitari abbonati s'incazzano e va a finire che un semplice controllo sull'autobus diventa una marcia per i diritti civili con il controllore nel ruolo di Grande Mago del Ku Klux Klan! Allora la storia che gli extracomunitari non fanno il biglietto è una leggenda metropolita, l'abusivo non ha razza colore o religione, non sono importanti, è sempre e solo una questione di biglietto: o c'è l'hai o non c'è l'hai! Stop!
Però giustamente l'abbonato extracomunitario se la prende a male, ma non è il controllore che pensa che nero voglia dire abusivo, sono gli abusivi non-neri che li usano come scusa per non prendere una multa, allora l'abbonato nero fa finta, fa finta di essere un abusivo nero, e parte con la scena del "povero nero sull'autobus" facendo di tutto per far innervosire il controllore per poi all'apice della discussione, quando un altro abbonato nero consiglia al controllore di chiamare la polizia, perché "..non e giusto che non faccia il biglietto e faccia tutto quel casino..." , tirare fuori un abbonamento e denunciare il comportamento aggressivo dei controllori! Che dire, oggi il controllore si è trovato in mezzo ad una battaglia per i diritti civili, il problema è che si combattono battaglie per i diritti ma nessuno parla di doveri, per questo alla fine se mentre si lotta per i diritti qualcuno ti fa notare che ci sono anche dei doveri, automaticamente diventa un controllore razzista!

giovedì 24 maggio 2007

Lo sboroncello


A scuola ci siamo andati tutti, si sa è obbligatorio, quindi se incontri un ragazzino in giro sull'autobus in orario da scuola, c'è qualcosa che non quadra! Ogni città ha il suo modo di chiamarlo marinare, fughino, bigiare, fatto sta che oggi non sei andato a scuola e da buon falsario hai imparato a copiare la firma della mamma sul libretto delle giustificazioni, ci sono anche posti in città che si riempono di studenti la mattina, ma non per studiare, per imboscarsi in modo da non farsi beccare dei genitori, chi non lo ha fatto scagli la prima pietra, per questo il controllore sa che se un minore è in giro la mattina sull'autobus ha qualcosa da nascondere, se poi non fa il biglietto e prende una multa quella multa non verrà mai fatta vedere al genitore, è la prova che quel giorno non eri a scuola, quindi e meglio che non fai arrabbiare il controllore altrimenti ti fa saltare la copertura!
Invece no, sarà l'età oppure la sfacciataggine data dall'impunibilità, l'abusivo "sboroncello" si permette anche il lusso di prendere in giro il controllore, male, molto male, una telefonata all'ufficio multe, e si scopre che il giovane ha già sei multe sul groppone, e in caso di problemi di identificazione, e visto che il minore non ha documenti con se si è costretti a chiamare i vigili che di solito prendono in consegna il minore e lo portano a casa, oppure per evitare questo..."Scusa potresti chiamare un genitore per confermare la tua identità, altrimenti dobbiamo chiamare i vigili!"... e l'abusivo sboroncello chiama la mamma, immaginate la sorpresa di sapere che tuo figlio non è a scuola e in più ha circa 300 euro di multe da pagare, non fa più l'arrogante il ragazzino, al telefono con la madre è diventato piccolo piccolo, il controllore "bastardo" ha punito di nuovo, quindi se decidi di fare fuga da scuola procurati il biglietto e fai meno lo sborone!

lunedì 21 maggio 2007

Periferia

Succede che se dici di abitare in periferia, qualcuno potrebbe pensare che non sei della città, ma te la cavi dicendo "... con 10 minuti di autobus sono in centro!", e allora sei della città!
La periferia è collegata alla città dall'autobus, e sull'autobus si fa il biglietto, ma in periferia funziona in maniera diversa, i controllori non si vedono mai, e difficile vedere un controllore in periferia, per questo l'abusivo di periferia e diverso dall'abusivo di città, in città la legge sono i controllori ma in periferia l'abusivo diventa passeggero!
Capita spesso però che i passeggeri che lavorano in città e vivono in periferia, i clienti, quelli che fanno il biglietto per capirci, si lamentino dei passeggeri che stanno in periferia a "non lavorare", e non fanno il biglietto, e la dove c'è un abusivo il controllore viene mandato, altrimenti finiscono in qualche lettera di denuncia sul giornale, e questo l'azienda non se lo può permettere!
In periferia, il controllore deve stare attento, molto, il rapporto clienti abusivi è sproporzionato a vantaggio dei secondi, ogni autobus potrebbe essere una bomba ad orologeria per qualche rivolta sociale, devi andarci "soft" come si dice nello slang dei controllori, farti vedere, fare contenti i clienti e riportare il sedere a casa!
E dura la vita in periferia, è il controllore lo sa, ma sentirsi meno in periferia costa poco, un euro, 10 minuti di autobus e ti senti in città, oppure puoi scegliere di sentirti in periferia, niente biglietto, una fermata, controllore, 40 euro di multa!

sabato 19 maggio 2007

Carta stampata 2



Ecco ci risiamo, la cittadinanza tutta indignata davanti ad un altro caso di ingiustizia da parte di un controllore. Inizialmente ad essere onesti, pensavo di scrivere la classica requisitoria di difesa, poi alcune cose di questo articolo sono saltate agli occhi! Più volte si è parlato di cosa succede sull'autobus quando i controllori sono alle fermate, quando vedi l'abusivo con l'atteggiamento "come se si fosse accorto all'ultimo della fermata" che naturalmente non è un atteggiamento voluto, "Non lo fa apposta" ne è sicuro sicuro l'autore della lettera con l'ausilio del "anziano vicino di seggiolino", non solo, un altra cosa che mi stupisce è il fatto che ha voluto precisare che il ragazzo era "mansueto", so che il signore e abituato a vedere i ragazzi di colore che suonano i bonghi sull'autobus, evidentemente c'è un velo di politically correct, e questo la dice lunga sul caro Orione, ma la cosa che poi alla fine mi fa veramente sorridere è l'impeto che usa quando scrive "Io l'affronto: 'Perché non si dà una calmata lei, crede di essere in un ring? Questo è un mezzo pubblico lo sa?'". E lo dici a me che questo è un mezzo pubblico, il controllore di 40/45 anni ci ha passato una vita sul mezzo pubblico, prima come autista e dopo come controllore, vuole che non lo sappia lui dove si trova e cosa succede a bordo di un autobus, di sicuro lo sa meglio del' "anziano vicino di seggiolino", e forse, dico forse, ha intuito l'azione del' "impaurito ragazzo di colore" in maniera diversa da un semplice errore di valutazione della fermata di discesa, e forse un intuizione di un controllore vale molto di più della "sicurezza" di una persona che la prima volta che ha sentito usare la parola "mansueto" è stata su Discovery Channel! Volevo fare una requisitoria, ricordando che attualmente ci sono 5 controllori in mutua perchè qualcuno era "come se si fosse accorto all'ultimo della fermata", ma preferisco usare il consiglio degli altri controllori "lascio perdere, tanto non ne vale la pena", perché la gente non capisce che il controllore è come un qualsiasi altro lavoro, è fatto da gente che conosce il proprio lavoro e sa come deve farlo è soprattutto conosce le persone, come l'abusivo scappato dall'autobus appena ha visto il controllore, una vecchia conoscenza, molto probabilmente domani, su un altro autobus, con un altro controllore, su un altro giornale qualcuno scriverà di lui perché il controllore se lo è fatto scappare facendo invece la multa ad un povero "anziano vicino di seggiolino"!

venerdì 18 maggio 2007

Politicamente corretto


L'espressione "politicamente corretto", indica quel linguaggio che, diplomaticamente, è privo di termini che possano essere considerati discriminatori (dio benedica Wikipedia ), del resto se sei un controllore oltre a imparare tutto quello che c'è da sapere sulle tecniche usate dagli abusivi, devi anche saper parlare con l'abusivo, si perché adesso i passeggeri sono clienti e devi avere un certo riguardo, quindi citando il regolamento "...in caso di irregolarità sull'utilizzo dei titoli di viaggio..." il politicamente corretto impone che non sei uno che gira a scrocco ma sei un cliente che utilizza in maniera irregolare il titolo di viaggio, non la prendiamo neanche in considerazione la possibilità che qualcuno osi mai salire a bordo senza biglietto! Capite che essere politicamente corretto diventa duro quando hai davanti una persona che ha preso qualcosa senza pagarla ed essere costretto a trattarlo come uno che fa un uso irregolare del titolo di viaggio, il controllore è pure costretto a tirarlo fuori dall'imbarazzo del momento, usando parole tipo "Mi dispiace!", "Purtroppo è il mio lavoro" oppure spostare il problema, non è un passeggero senza biglietto, è un biglietto che purtroppo non è voluto salire sull'autobus, quindi concludi con l'apoteosi del politicamente corretto "...del resto il regolamento non prevede un utilizzo irregolare...", "Ha!Bhe! Allora se lo dice il regolamento mi sento più tranquillo!" cioè non è l'abusivo, opss, non è il cliente senza biglietto, è il regolamento che prevede che lo debba avere, si sposta il problema, e sposta sposta, il controllore riesce ad uscirne politicamente corretto!
A volte capita che l'abusivo non recepisce il concetto di politicamente corretto, semplicemente perché il "cliente" non aveva voglia di fare il biglietto e pensava di farla franca, per questo a volte i controllori non spostano il problema, lo eliminano e basta, parlando politicamente corretto, s'intende!

mercoledì 16 maggio 2007

Lo scontrino del Bar


Stop! Fermiamoci un attimo, vi siete mai chiesti cosa arrivereste ad inventare pur di evitare una multa? Cioè, qualcosa di credibile, s'intende, diciamo che non vuoi tirare fuori nulla sulle dinamiche di salita e discesa, e che hai già superato il fatto che sei senza biglietto, adesso devi inventare un valido motivo per giustificare la mancanza, non puoi dire che sei senza soldi, con una ventiquattrore e un completo firmato non attacca, non puoi neanche passare per un capitalista e dire che non hai spiccioli, il controllore operaio potrebbe prendersela, potresti giocare la carta del "Non lo sapevo!" ma intellettualmente parlando non te lo puoi permettere, ammettere l'ignoranza sarebbe molto umiliante, dire davanti a tutti che sei un abusivo potrebbe far crollare le tue azioni, che fare? Che dire? Come uscire da questa situazione?
"Sono andato al bar a prendere il caffè e ho lasciato il biglietto sul bancone, se non ci crede le faccio vedere lo scontrino!", bella, geniale, cazzo ti meravigli di te stesso, non potevi raccontare di meglio, può essere credibile e hai anche le prove...
Peccato, non ci credi neanche tu, il tuo sguardo di credibilità svanisce dopo due secondi che l'hai sparata, non hai aspettato neanche la reazione del controllore, ti sei reso conto subito della stupidata che hai detto, e con lo sguardo basso tiri fuori il documento dal portafoglio e lo consegni nelle mani del controllore! Ci hai provato, ti ha detto male, però un dubbio ti rimane e per questo ricordati di conservare sempre gli scontrini, prima o poi potrebbero servirti!

martedì 15 maggio 2007

Attento al tipo losco


In città i controllori girano in borghese, sono tra noi ma non lo sappiamo, chiunque al tuo fianco potrebbe essere un controllore, gli abusivi esperti ormai li conoscono, ma si dice che dalla tana dei controllori stia uscendo una nuova generazione di verificatori titoli di viaggio!
E' ormai leggenda per chi arriva in città, che adesso i controllori siano dei tipi loschi, vestiti come "fricchettoni" con capelli lunghi e orecchini, non sei più al sicuro, si dice che siano furbi, li hanno presi dalla strada, e dalla strada hanno imparato i trucchi degli abusivi più esperti, sanno tutto e non credono a nulla, stai attento, il controllore ti ascolta! Pensi di conversare allegramente sul fatto che non ti frega niente del biglietto, bang, il controllore è li, il tempo di mettersi il tesserino e chiederti un documento, hai i piedi sul sedile? Il controllore è seduto accanto a te, 103 euro di multa, un attimo e il tipo losco seduto accanto a te diventa il tuo peggiore incubo! Ti hanno avvisato che in città i controllori sono loschi, stai attento e dubita di chiunque, oppure, se non reggi alla tensione, rilassati, e fai il biglietto!

lunedì 14 maggio 2007

Il 18° verbale


Vorrei scrivere qualcosa alla Lucarelli, lui si che è un bravo scrittore, riesce a trasformare un fatto di cronaca in un racconto noir, dandogli quell'interesse che altrimenti non salta fuori nei titoli del TG5, facendoti vivere il racconto in prima persona con quella suspense da tenerti incollato al libro...
Prendete un verbale, il diciottesimo, viene prima del 19° e dopo il 17°, ma lasciamolo dentro il blocchetto, non ci ci pensiamo, siamo in periferia, un autobus corre sulla strada e scandisce le fermate come un vecchio marinaio scandisce l'entrata in porto di una nave, ma non ci pensiamo adesso, c'è un controllore, ha la fronte rovinata dal sudore, e non lo sa che farà parte di questa incredibile storia, ha un verbale in tasca, il diciottesimo, vi ricordate, quello dell'inizio, ma lasciamolo ancora li, adesso non è importante, l'autobus si ferma, il controllore sale, sopra c'è un uomo, ci sono molte persone, ma non sono importanti, ma ci sono, chi è quest'uomo? Non sappiamo nulla di lui, è un passeggero come tutti gli altri, oppure no, non ha il biglietto, ma non si scompone, estrae qualcosa dalla tasca, un documento, cosa sarà mai? Una carta di identità, strano, l'uomo non dice nulla, è silenzioso, cosa nasconde quell'uomo? Vi ricordate il verbale dell'inizio, è lo stesso che firma l'uomo sull'autobus, cosa accomuna un uomo silenzioso, un verbale e un controllore a bordo di un autobus....
So che il mio è un vago tentativo di essere noir alla Lucarelli, ma oggi in città mi sono fatto delle domande a cui non riesco a rispondere, come è possibile che una persona prenda 18 multe e continui a girare tranquillamente, ho fatto la stessa domanda al controllore è mi ha risposto che lui fa multe, a incassarle ci pensa qualcun'altro, per questo rimane un mistero per me, e da buon mistero ho provato a raccontarlo in modo da attrarre l'attenzione del lettore, ma non ci sono riuscito, non interessa a nessuno, per questo forse domani qualcuno vi racconterà del 19° verbale mentre quell'uomo silenzioso continuerà a girare gratis sull'autobus!

sabato 12 maggio 2007

Tornello


In città non si parla d'altro, tutti i giornali lo scrivono e le massaie son preoccupate! Dopo gli stadi anche gli autobus verranno dotati di un tornello, quindi niente più scuse, adesso il biglietto o c'è l'hai o non c'è lai, teoricamente doveva essere cosi da sempre, ma adesso niente più "Sono appena salito!", finita con i "Giuro lo faccio sempre" adesso dentro o fuori!
Vedremo passeggeri in fila alle fermate salire uno ad uno aspettando il proprio turno nessuno si lamenterà del tempo che ci vuole a far salire tutti, ed ad uno ad uno li vedremo sfilare con il biglietto in mano, belle cose, bei momenti, al povero abusivo non resta che rassegnarsi all'idea di fare il biglietto!
Cosa ne sarà dei controllori?
Non vi preoccupate nascerà una nuova generazione di abusivi, pensate veramente che ci si fermi davanti ad un semplice tornello, i controllori lo sanno è il loro lavoro non è in pericolo anzi nuovi stimoli si prospettano all'orizzonte, solo che adesso non si hanno più scuse se oltrepassi quella linea non puoi più raccontare nulla!
Mi piacerebbe dire come in una fiaba "...e vissero felice è contenti!" ma questa non è una fiaba nella vita reale funziona in maniera diversa, l'abusivo non resterà con le mano in mano, qualcosa si inventerà, tornello o non tornello, ma ci sarà sempre un controllore, qualcuno che vigila, abbiamo sempre bisogno di qualcuno che vigila, non ci possiamo rassegnare all'idea di essere liberi di comportarci in maniera civile, dobbiamo sempre avere qualcosa o qualcuno che c'è lo imponga, di essere civili!

venerdì 11 maggio 2007

DefCon



DefCon è un acronimo statunitense che letteralmente significa stato di difesa (Defense Condition) e indica lo stato di pace o la dichiarazione di guerra o lo stato di guerra degli Stati Uniti nei confronti di un’altra Nazione. Qui se vogliamo ridurlo a una questione abusivo-controllore , ci sono diversi stati di allerta, inizialmente hai la convinzione che tanto il controllore non passa mai, quindi sei ad uno stato di DefCon 4, sei tranquillo, ma purtroppo ti accorgi del controllore troppo tardi, dopo la prima multa si passa a Defcon 3, sto in campana, inizi a capire che sull'autobus ogni tanto puoi beccare il controllore, e quindi vigili le fermate, casomai salgono scendo al volo, male, controllo a porte chiuse, vie di fughe escluse, multa! Si passa a DefCon 2, sto in campana ma mi procuro un euro casomai salgono punto alle emettitrici e mi metto in allerta, peccato che non li conosci ed ormai è troppo tardi per fare il biglietto, il controllore è quello seduto accanto a te e ti ha visto con l'euro in mano e non vedeva l'ora di vederti scattare alla macchinetta per chiederti il biglietto!
DefCon 1, inizi a studiare fisionomie, abitudini e abbigliamento, c'è addirittura, detto da un abusivo esperto, che riconosci il controllore anziano perché sale sempre con gli occhiali da vista appesi al collo oppure visto che il deposito, la tana dei controllori, è in piena CinaTown tutti hanno lo stesso gilet da pescatore multitasce per contenere i blocchetti delle multe, abito comprato a poco prezzo, ma per il lavoro va bene! Quando sei a DefCon 1, ormai è guerra, la vita seconde me diventa dura, non riesci ad affrontare il viaggio, ogni fermata è un rischio, non si può vivere cosi, anche perché tu conosci il controllore ma lui conosce te, o conosce gli atteggiamenti degli abusivi al massimo stato di allerta, a volte il controllore sale sull'autobus e con una rapida occhiata sa già chi ha il biglietto e chi no, e sei fregato! A questo punto puoi solo tornare a DefCon 5, tranquillità assoluta perché finalmente ti sei comprato un abbonamento oppure perché hai già preso cosi tante multe che ormai il controllore non ha più bisogno di chiederti un documento per compilare il verbale, sei entrato nella leggenda, sei un abusivo professionista, e si parlerà di tè per anni e anni nei racconti di vecchi controllori in pensione che prendono il caffè allo spaccio aziendale per ricordare i bei tempi che furono!

martedì 8 maggio 2007

L'elettricista

Una città che lavora, se ogni tanto ci fermiamo, ci guardiamo intorno, vediamo che in città ci sono persone che si muovono, corrono, camminano, sempre in movimento, una città fatta di persone che si muovono per lavoro! Da qui l'esigenza delle città che vogliono produrre lavoro, creare un sistema di mobilità, più la gente si muove più si produce, ma la gente per muoversi deve essere pagata e per muoversi deve pagare, trovare il giusto compromesso, e hai dato un costo del tuo viaggio! Nel caso si scegliesse l'autobus il costo è di un euro per un ora, nel caso di un elettricista sono 28 euro all'ora più 26 euro di chiamata, totale 54 euro, quindi se l'elettricista risparmia sul furgone, la benzina e il parcheggio e prende l'autobus ha un guadagno netto di 53 euro!
Oggi un elettricista è salito sull'autobus con la sua valigetta degli attrezzi e si è seduto comodamente, un uomo che lavora, dopo alcune fermate ecco per magia sbucare i controllori...."Biglietto signore?"..."Scusi ma per due fermate!"..."Le si fa pagare per una lampadina?".."Certo, ma io lavoro!"...certo un uomo che lavora ha diritto di fare due fermate a scrocco, l'uomo che guida l'autobus lo fa per hobby e non ha diritto ad essere pagato, ma c'è la crisi e il povero elettricista che lavora ha voluto risparmiare anche sull'euro, ma oggi il viaggio gli è costato caro, quindi 54-40= 14 euro, oppure per recuperare della multa ha tirato su il prezzo dell'intervento, facendo spendere più del dovuto alla povera massaia con la lampadina bruciata, che in tempo di crisi prenderà poi l'autobus senza biglietto, per risparmiare, e prenderà una multa lamentandosi con il controllore per il costo della vita, che ha sua volta si lamenta per il costo degli elettricisti e cosi via fino all'infinito...per favore se vi muovete in autobus per lavoro, fate il biglietto, fermiamo l'aumento dei prezzi, fermiamo le discussioni inutili sul costo della vita!

sabato 5 maggio 2007

Program Error

Quante volte sarà capitato sul vostro PC che qualcosa si "impalli", e l'apparire di una finestrella con il tipico suono di errore di windows, un pianista schizzato che colpisce i tasti del piano, poco male se ti sei preoccupato di salvare il lavoro, ALT+CTRL+CANC appare l'amico Task Manager riavvii il Pc e il gioco è fatto! Quando sei un controllore non è cosi facile, a fine turno il processore è caldo, la ram ha già immagazzinato troppi dati e l'hard disk inizia a fare quei rumorini tipo macina caffè, ma non puoi riavviare il sistema, quando sei un controllore non lo puoi fare!
Un errore di sistema quando sei su un autobus e devi decidere se fare una multa o no non te lo puoi permettere, tutto è molto più difficile, il programma ABBONATO ver1.0 va in conflitto con la tua scheda audio che deve anche sopportare il plug-in SONOAPPENASALITO ver7.1.0.32 del programma ABUSIVOCONLEUROINMANO ver4.2, il tutto coordinato dal software AUTOBUSNELLEOREDIPUNTA ver27.B che purtroppo nella ultima versione è pieno di bug dovute da una programmazione sbagliata, ma del resto la casa madre non ha interesse a migliorare questo sistema e quindi la perdita di dati dovuta alla fuga tramite le porte COM anteriori e posteriori vengono considerate tollerabili, ma al controllore questo crea problemi e il multitasking va a farsi fottere, quindi è costretto a far partire il software di emergenza PUBBLICOUFFICIALE ver2.0 rischiando pero di mandare in conflitto i driver della scheda video, la nuova SGUARDOINKAZZATO rilasciato dalla casa VENAGONFIA INC, famosa software house per controllori rampanti, che pero è in concorrenza con la MENEFOTTO installata sulle macchine degli abusivi, molto più potente dal punto di vista nella gestione della periferica SGUARDODELPASSEGGERO, quindi da un punto di vista visivo la macchina dell'abusivo rende di più! A quel punto il Task Manager del controllore non funziona, anzi non è stato proprio installato, e l'impossibilità di riavviare il sistema provoca parecchi errori rovinando cosi tutta la gestione dei dati alla CPU mandando a puttane il lavoro di una giornata, l'unica soluzione è quella di staccare la spina e ripartire in modalità provvisoria, ricollegarti alla rete e sperare in una nuova sessione di lavoro più tranquilla!

venerdì 4 maggio 2007

L'Egiziano


Prima o poi doveva succedere, dovevo parlare dei fantomatici extracomunitari che non pagano il biglietto, tante volte la gente si rivolge al controllore lamentando il fatto che non fanno le multe ai cittadini non comunitari, qualche abusivo a volte li usa pure come scusa, quindi questo è un tema molto caldo, si può cadere facilmente nel razzismo o al contrario nell'eccessivo buonismo, quindi raccontare di civiltà con quasi 5000 anni di storia che si riassumono in un egiziano sprovvisto di titolo di viaggio che fa il finto gnorri per evitare una multa, potrebbe essere rischioso, o accennare al fatto che nonostante non capisse bene la lingua e fosse spaesato, sapeva benissimo dove infilare l'euro appena sono saliti i controllori, potrebbe creare un clima di tensione razziale su questo blog, anche se poi alla fine queste cose le ho scritte per altre situazioni senza accennare mai alla nazionalità dell'abusivo! Perché allora oggi mi sento di dare una nazionalità all'abusivo? Perché oggi mi sono accorto che per un attimo al controllore gli sono saltati i nervi, ma non perché l'abusivo era egiziano, ma perché oggi mentre faceva la multa all'extracomunitario, l'abbonato si lamentava perché il controllore teneva fermo l'autobus!
Mi viene da pensare che alla fine si ha la percezione che le multe agli extracomunitari non si fanno perché i controllori sono costretti farle velocemente altrimenti rischiano di far crollare delle leggende metropolitane, ed è meglio far pensare all'abbonato che il problema sono gli extracomunitari, altrimenti poi si accorgono che il servizio funziona male per altri motivi!
Succede cosi, le persone devono sempre dare la colpa a qualcuno per i problemi della società e l'extracomunitario calza a pennello, quando poi vedono che le multe le prendono tutti e tutti siamo uguali, hanno due scelte, risolvere i loro problemi oppure lamentarsi con il controllore per il ritardo!

martedì 1 maggio 2007

Caro lavoratore ti facciamo la festa


Oggi primo maggio, festa dei lavoratori, un TV non si parla d'altro e in città le manifestazioni aggiungono colore al grigiore quotidiano con concerti e rappresentazioni dei sindacati uniti in piazza! Belle cose, per un giorno è la festa di chi lavora mentre per il resto dell'anno al lavoratore "gli fanno la festa" ma non è di questo che oggi voglio parlare! Stamattina mentre mi facevo una cultura su internet mi imbatto su un articolo sul sito de IL GIORNALE scritto dal giornalista Pierangelo Maurizio che commentava l'episodio di violenza accaduto in questi giorni nella metropolitana di Roma, vi lascio leggere l'artico, ma in sintesi, oltre a un commento para-politico che a me non interessa, da precise responsabilità all'azienda di trasporti con riferimenti ad un fantomatico dirigente che si "... è trincerato dietro il più ottuso burocratismo...", aggiunge dicendo che "Non ho incontrato un solo controllore, un agente in borghese." e conclude dicendo che lui, da vero sborone, ha beccato durante un servizio televisivo tutti i borseggiatori con semplicità!
Caro Maurizio, se vuoi ti posso dire in che bar della città si ritrovano i borseggiatori, a che ora fanno il briefing prima di iniziare a lavorare e dove buttano i portafogli quando "lavorano" in fiera, potrei indicarteli uno ad uno, quindi caro Maurizio sei custode di una verità che vale pochissimo, però di sicuro non gli vado a rompere le palle, l'ultimo controllore che l'ho ha fato ci ha rimediato una bottigliata in faccia, senza neanche il ringraziamento della persona derubata e il resto dell'autobus che si lamentava per il ritardo, ci vorrebbe la polizia, ma più che altro ci vorrebbero delle leggi e non ci vorrebbero avvocati che leggono "IL GIORNALE" pronti a difenderli, perché se la polizia li arresta 2 ore dopo sono su un altro autobus a recuperare il tempo perduto! Del resto il controllore può solo chiedere il biglietto, che loro chiaramente hanno sempre, e poi non puoi fare altro che avvisare i passeggeri, con molta discrezione, dicendo di fare attenzione, poi basta il compito del controllore è finito!
Mi chiedo se tu, caro Maurizio, ti sia permesso di dire qualcosa mentre giravi il servizio, se hai avvisato qualche passeggero o se da persona con forte senso civico hai trattenuto qualche borseggiatore fino all'arrivo delle forze dell'ordine oppure ti sei limitato a fare il tuo lavoro e a portare il culo a casa come un controllore qualsiasi!