All'inizio del viaggio (per chi ancora non l'avesse capito)
Se vi dico "Prima di entrare in casa pulitevi le scarpe" voi cosa capite?
Non è difficile da capire, immagino che nessuno di voi entrerebbe senza pulirsi le scarpe, a meno che voi non siate abusivi, allora , a questo punto potrebbero subentrare diverse varianti!
Un classico della mamma con bambini è "Stavo sistemando i bambini e sarei andata a fare il biglietto!", succede, non dico di no, ma cosa ti costava salire dalla porta giusta e una volta trovata davanti all'obliteratrice marcare il proprio titolo e successivamente sistemare i bambini?
Troppo difficile immagino, io non ho figli e di sicuro non posso capire, ma se entri in casa mia con le scarpe merde e preferisci prima piazzarmi i "cinni" sul divano e poi tornare a spazzolarti i piedi sullo zerbino, perdonami, ma io m'incazzo!
Un altra gettonatissima nei pressi dei grandi centri commerciali è "Stavo sistemando il pacco ( la spesa n.d.r) e poi sarei andato a fare il biglietto!", un po' come trovarti a caricare la spesa nella macchina parcheggiata nel garage e dire alla guardia giurata che una volta assettato il carico sul mezzo saresti tornato a pagare alla cassa, io tendo a non crederci, ma ho visto addetti alla sicurezza infilare clienti "morosi" nei cofani delle macchine per molto meno!
A parte che le regole del viaggio non permettono di trasportare bagagli che superano le dimensioni di cm 40x60x80, quindi se a causa di un ingombro superiore al consentito non sei riuscito a timbrare non solo ti prendi 40 euro di multa perché non hai il biglietto te, ma sono anche sette euro per la valigia!
Poi viene un altra grande scusa, sono quelli che io chiamo "Abusivi come al cinema!", sono quelli che salgono, trovano il posto migliore e quando sono sicuri che nessuno glielo fregherà, solo in quel momento sarebbero andati a fare il biglietto!
Quindi tu sali, ti siedi e appena vedi il controllore gli racconti che stavi tenendo il posto per te stesso e magari hai anche la pretesa che lui non ti faccia la multa. Inutile ricordare che prima che inizi il film, ovvero all'inizio del film, hai già comprato il biglietto, fatto vedere alla maschera e solo in quel momento hai diritto al posto migliore. Non riesco a capire come la semplicità di questa sequenza di azione non venga mai usata sull'autobus, compri il biglietto, appena sali lo marchi nell'obliteratrice subito accanto alla porta di salita e solo a quel punto puoi sederti comodamente e iniziare il viaggio, se non lo fai sei un abusivo, non è difficile!
Con l'avvento poi delle emettritrici a bordo si è sviluppata un altra tecnica evasiva, il controllore sale, trova il passeggero sprovvisto di titolo di viaggio, ma lui non è che è senza biglietto, bisogna solo dargli il tempo di trovare le monetine!
Purtroppo non funziona cosi, i soldi li devi preparare prima, alla fermata mentre aspetti, quelli che mi fan morire sono poi quelli che non hanno i soldi spicci, a loro dovresti dare anche il tempo di cambiarli i soldi per il biglietto, adesso ditemi voi se uno che sale con una banconota se non c'erano i controllori a bordo si sarebbe mai sbattuto a cercare di cambiare i soldi?
A detta di molti abusivi si, il controllore dovrebbe dare anche quel tempo, per loro il viaggio inizia dopo aver chiesto a mezzo a autobus se qualcuno aveva da scambiare 10 euro in monete, e magari dopo aver fatto 5 fermate hanno anche la pretesa di scendere, quando poi gli contesti la multa ti accusano anche di sequestro di persona, perché loro i soldi li avevano e volevano anche scendere a comprare un biglietto, è stato il controllore che non glielo ha permesso!
Insomma un po' come entrare in un negozio, rubare qualcosa e quando il commesso ti ferma, mostrargli la carta di credito e dirgli che non stavi rubando, i soldi tu gli avevi ma la colpa era sua che non accettava la MASTERCARD, e siccome tu avevi un estrema urgenza di quell'oggetto era un tuo diritto prenderlo!
Purtroppo non funziona cosi, tu devi prendere un autobus, tu ti devi sbattere per essere in regola all'inizio del viaggio, se non lo sei, non c'è scusa che tenga, quindi negozi chiusi, fermate isolate e pugnette varie non contano nulla, se non hai trovato un biglietto non sali, se sali ti prendi la multa, stop, finito, difficile da capire?
C'è un ultima categoria che vorrei menzionare con questa carrellata, sono gli stanchi, sono quelli che "...mi stavo riposando un attimo e poi sarei andato a timbrare!", esiste poi la variante di quelli che sono stanchi perché hanno corso per prendere un autobus con l'aggravante di averlo preso al volo. Signori, perdonatemi la scurrilità delle mie parole, ma gli autobus sono come le fighe, se ne perdi una basta aspettare un attimo e ne arriva subito un altra, tutto sommato 40 euro per una pippa mi sembrano eccessivi anche per la bionda di Porta Lame, ma si sa, gli abusivi sono dei pippaioli e per una buona pippa si può anche rischiare!
Si ma allora...quando cazzo comincia il viaggio? Quanto tempo ho per fare il biglietto?
Innanzitutto voglio dirvi una cosa certa, sicura, non trattabile, chiunque vi dica che il biglietto bisogna farlo entro la fermata successiva a quella di salita, vi sta dicendo un grandissima cazzata, non esiste, se sostieni questa teoria sei il re dei cazzoni e verrai multato con un certo gusto dal controllore di turno!
Quindi?
Molto semplice, tu sali e la prima cosa che devi fare è fare il biglietto, se non hai fatto questo può essere passato anche un attimo da quando sei salito, ma sei in multa!
Non ci sono scuse e tempi stabiliti, ma se sono 20 anni che fai il muratore sai se un muro e dritto o meno solo a guardarlo, dopo aver passato 34 anni della tua vita su un autobus, 23 da passeggero, 7 da autista e 3 da controllore, la differenza tra uno che lo voleva fare e un abusivo la si nota subito, poi spiegarvelo a parole è difficile ma ci sono centinaia di micro azioni che denotato questa abissale differenza!
Un altra cosa, giusto per rimanere in tema, la scusa "...era troppo affollato e non sono riuscito a timbrare!" non funziona, il controllore sale, timbra un fac-simile e se è riuscito a timbrarlo lui che è appena salito, non vedo come non ci sia riuscito tu che eri già a bordo, e se gli dici che sei salito dalla porta centrale perché da quella di salita cera troppa gente e non sei riuscito a timbrare, cazzi tuoi, ti prendi anche 7 euro di multa per aver usato la porta sbagliata!
Spero di essere stato chiaro e di aver soddisfatto tutti i vostri dubbi al rigurdo, comuque sono sempre pronto a darvi altre spiegazioni se lo riterrete oppurtuno, capisco che il concetto di "All'inizio del viaggio il passeggero deve essere in regola con le norme di utilizzo del titolo di viaggio..." sia complicatissimo da capire e che permetta diverse interpretazioni, l'importante è che sappiate che "Sono appena salito!" è una scusa che non serve e che fa imbestialire il controllore, e che se entrate in casa mia con le scarpe merde di sicuro non mi accontenterò di 40 euro, io vi caccio direttamente giù dalla finestra!
24 commenti:
Stavolta pero' una piccola pecca c'e': in alcuni dei modelli di autobus snodati, salendo dalla porta posteriore non si trova l'obliteratrice ma una simpatica placchetta di acciaio che sarebbe servita a installare l'obliteratrice. L'obliteratrice, invece, l'hanno "sapientemente" posizionata in prossimita' delle porte centrali di discesa.
E ti assicuro che salire con il passeggino e doversi avventurare per mezzo autobus e' una cosa che fa incazzare assai...
Art. 4. - Trasporto bambini
2. Sugli autobus opportunamente attrezzati e riconoscibili da apposita segnaletica è possibile salire con bambini su carrozzine e passeggini rispettando le indicazioni esposte.
Sugli autobus non attrezzati, carrozzine e passeggini devono essere ripiegati.
Da ricordare che non chiudere il carrozzino e il passeggino comporta una sanzione di sette euro!
@Mario
forse stai confondendo l'emettritrice (quella che emette biglietti) con l'obliteratrice (quella che marca biglietti)
Le OB sono sempre poste in prossimità delle porte di salita, mentre su alcuni modelli di 18 metri in effetti l'EM sono poste sullo snodo, abbiamo già segnalato questo problema e stanno provvedendo in alcuni modelli a montarne due sempre in prossimità delle porte di salita, ciò non toglie che visto che conosci il problema, se devi comprare un biglietto e sei con il carrozzino e meglio comprarlo nelle 2500 rivendite sparse per la città e poi timbrarlo appena sali con il carrozzino chiuso, purtroppo se non fai cosi...sai già cosa succede!
Mi riferisco proprio al modello che dici tu, con l'obliteratrice prima dello snodo.
Quanto allo spazio per carrozine/passeggini, pure quello e' difficilmente raggiungibile dalle porte di entrata su quasi tutti i modelli di autobus che ne sono provvisti.
e' difficilmente raggiungibile dalle porte di entrata
Negli autobus predisposti al trasporto di carrozzine si può entrare dalla porta centrale, si avvisa l'autista che aprirà la porta centrale e aspetterà che il passeggero metta in sicurezza, se qualche passeggero occupa lo spazio riservato gli si chiede gentilmente di liberare quello spazio ed una volta messo il carrozzino in sicurezza si timbra il biglietto!
La distanza tra lo spazio per le carrozzine e le OB e di circa 2 metri, quanto tempo ci vuole per percorrere 2 metri e timbrare il biglietto? Forse lo stesso tempo che ci mette l'autobus ad uscire dalla fermata dove sei salito, di sicuro non il tempo per arrivare alla fermata successiva!
Mi riferisco proprio al modello che dici tu, con l'obliteratrice prima dello snodo.
Forse ti confondi con l'emettritrice, le OB sono sempre poste sulle porte di salita!
ci si può sistemare il pacco (inteso come maroni,) salendo?
la possibilità di timbrare entro la fermata successiva (possibilità che tu neghi prendo atto) l'ho vista applicata anni fa da un tuo collega, a quanto pare "re dei cazzoni": io stavo già sull'autobus, col controllore già presente. Ad una fermata sale una bella gnocca, di Pistoia ho appreso dopo: il controllore attende la sistematina di rito, ma di più, si manifesta come tale solo dopo la fermata successiva. Quando la ragazza si giustifica dicendo "stavo proprio accingendomi a timbrare" lui ha risposto: no, ormai è tardi, le ho dato il tempo fino alla fermata successiva e Lei non ha timbrato. E giù la multa.... coma la mettiamo?
le emettitrici o devono essere onnipresenti o onniassenti; il misto che c'è ora crea solo confusione secondo me. Diverso il discorso sugli extraurbani, dove ci può essere qualche esigenza di farlo a bordo per chi sale al paese quando la tabaccaia è chiusa
A lazià, certo che te ne capitano di tutti i colori a te sul bus...ci passi la vita? Hai + aneddoti tu da raccontare di uno che torna dal viet nam... :-)
MAO
Mi sono sempre chiesto come mai non ci sono più i controllori stabilemnte sui mezzi pubblici .
In città da me ci sono stati per 70 anni e se li hanno tenuti così tanto voleva dire che lo sptipendio se lo ripagavano.
Quando la ragazza si giustifica dicendo "stavo proprio accingendomi a timbrare" lui ha risposto: no, ormai è tardi, le ho dato il tempo fino alla fermata successiva e Lei non ha timbrato. E giù la multa.... coma la mettiamo?
Un uomo cammina lungo il fiume, ad un certo punto vede un vecchio seduto sul pontile!
L'anziano ha le braccia tese davanti a se con i pugni stretti uno sopra l'altro.
L'uomo incuriosito si avvicina e chiede "Cosa sta facendo?", il vecchio si gira e risponde "Sto pescando!" e l'uomo sempre più interessato alla cosa chiede "E abboccano?", "Certo, con lei oggi fanno cinque!".
Io lo so che sei un abusivo, lo so da quando ti vedo in faccia, lo so, come dicevo nel post, da tanti piccoli atteggiamenti!
Purtroppo il controllore non ti può saltare addosso e farti una multa, deve creare le condizioni inequivocabili per poter agire, le condizioni per poter evitare ogni ragionevole dubbio!
...le ho dato il tempo fino alla fermata successiva e Lei non ha timbrato., non vuol dire che hai il tempo di una fermata per fare il biglietto, vuol dire che ha creato le condizioni per poter farti abboccare, ha creato la condizione per poter contestare senza tanti dubbi, ma il controllore sapeva già che eri un abusivo, lo ha capito appena ti ha visto svoltare e salire sul pontile!
Ci sono i controllori sadici, quelli che aspettano che tu suoni il campanello per scendere dopo due o tre fermate, e ti posso garantire che anche in questo caso ci sono abusivi che anche un attimo prima di scendere hanno il coraggio di dirti ""stavo proprio accingendomi a timbrare", purtroppo da quando hanno messo le emettritrici a bordo, chiunque ha più di un euro in tasca di qualsiasi taglio si sente autorizzato a dirti che lo stava andando a fare.
Una volta era diverso, prima se non avevi neanche un biglietto da timbrare non avevi scuse, adesso è diventata la prima cosa che ti dicono almeno l'80% degli abusivi!
Insomma non hai una fermata per fare il biglietto, la fermata è il tempo che si prende i controllore per contestarti il fatto che sei un abusivo, è solo il tempo che serve per farti abboccare....mi sono spiegato!
"All'inizio del viaggio il passeggero deve essere in regola con le norme di utilizzo del titolo di viaggio..."
Ok! E se io ho un biglietto orario timbrato alle 17:00, prendo l'autobus alle 17:55 e scendo alla mia fermata alle 18:05 sono in regola??
In teoria "All'inizio del viaggio" lo sono...
@Marco
Siamo in pieno paradosso temporale, ma se ti prendi una multa per un biglietto scaduto da 5 minuti, vuol dire che hai fatto girare parecchio i maroni al controllore!
@ Marco
mbè se circoli quando il ticket è scaduto da cinque minuti, vuol dire che è finita l'ora di tempo della durata del ticket, anche se sei salito al 55mo minuto. Un controllore te la fa secondo me la multa in quei casi, te la fa.... in quei casi uno deve avere un altro ticket in tasca e timbrarlo alla scadenza dei 60 minuti. Kingfreak approverà questa raccomandazione...
E se per caso ti salta il ghiribizzo di fare opposizione alla multa chene nascerebbe, ti capiterà una di queste due cose:
1) l'azienda non ti risponde entro i 60 giorni utili per pagare la sanzione ridotta, che è 50 euro (nonostante si impegni a farlo nei suoi moduli la legge non la obbliga a risponderti entro tale termine, per cui quell'impegno è carta straccia. e se tu fai notare la discrepanza non gliene fregherà niente a nessuno); quindi ti manda a casa, una volta passati i 60 giorni dalla multa, direttamente ordinanza ingiuntiva dove ti chiede il pagamento del triplo della multa, cioè 150 euro; a te a questo punto toccherebbe per forza rivolgerti al giudice di pace, nel caso tu abbia l'ardire di pretendere ancora una risposta qualunque alla tua opposizione
2) l'azienda si degna di risponderti entro il 60mo giorno e ti dirà che oggettivamente tu viaggiavi con biglietto a tempo scaduto, e che sta alla diligenza del passeggero controllare il rispetto del'orario e mettersi in regola di conseguenza. A quel punto forse sarà ancora il 59mo giorno dalla multa e tu avrai ancora il tempo per pagare 50 euro invece di 150 che scatterebbero dal giorno dopo. così vanno le cose, quindi quando stai sul bus è meglio controllare che l'obliteratrice ti timbri il ticket all'orario giusto, e al posto giusto, se hai un city pass. Il malfunzionamento della macchinetta obliteratrice è sempre in agguato, e dovrai essere tu ad accorgertene e a segnalarlo subito all'autista: è sempre la diligenza del passeggero che ti deve guidare. L'utente non può ignorare, non può distrarsi mai...
...mi stavo riposando un attimo e poi sarei andato a timbrare!
ROTFL!
Ma quando l'ha detta, riusciva a fare la faccia seria?
Si! Purtroppo si, quando lo dicono ci credono anche!
OKOK! la mia era una provocazione non mi è mai successo!
:>
King ma ti è mai capitato di fare quei fantomatici sette euro di multa per una sanzione non collegabile alla mancanza del titolo di viaggio? Tipo passeggini aperti, porte usate nella maniera sbagliata...
Io più passano i giorni, più mi rendo conto di come le regole, in autobus, valgono sempre meno, la gente si sente autorizzata a salire e scendere dove vogliono, tutti i giorni c'è la scena della persona che per salire si dirige verso la porta d'uscita (quando tu hai già aperto da tempo quelle d'entrate), che però resta chiusa (visto che non deve scendere nessuno!) e quando si accorge che l'autista la tiene chiusa ed è costretta a salire da un'altra porta, ti manda anche a quel paese...a me capita tutti i giorni!
E i passeggini? Oggi a una fermata sono salite due ragazze con DUE passeggini, io avevo un autobus non attrezzato, gliel'ho fatto notare, il passeggino deve essere chiuso, ma loro dicevano che erano assieme, che dovevano salire tutte e due e non potevano chiudere il passeggino...lì altro che sette euro, vedi che se per un passeggino aperto o per una salita dalla porta di discesa anzichè fargli sette euro, di multa gliene fai un po' di più (ne basterebbero anche una ventina!!), la volta dopo vedi che il passeggino lo chiudono e salgono dalla porta giusta...
Ciao King!!
Ciao, da due giorni ho scoperto il tuo blog, sono un piccolo falsario di biglietti, da quelli del tram autubus treni e scontrini per il parcheggio. L'ho faccio solo per uso personale e non faccio come alcuni idioti che si vantano perche' per una volta sono riusciti a ingannare le autorita' e per una volta l'hanna fatta franca perche' da come li senti parlare sai gia' che verranno presi , beccatti e allora non ci avranno guadagnato niente.
Mi ha molto colpito il tuo punto di vista , se devo essere sincero non mi ero mai messo nei panni di un controllore e anche per la mia ignoranza non conoscevo bene le regole dell'autobus, so solo che bisogna tibrare i biglietto e aspettare che il controllore becchi uno senza biglietti cosi' ti fai due risate sulle molteplici scuse che usa.
Devo dire che sei una persona per bene, e anche se ti sembrera' incredibile non mi dispiacerebbe una multa da te, tu lo fai perche' e' giusto perche' e' il tuo lavoro e non peche' hai i coglioni girati o perche' sei una testa di c...o e vuoi per forza far vedere agl'altri il tuo potere; non so se lo sai ma molti dei tuoi colleghi si divertono a far vedere il loro potere alla gente, si divertono a fare multe e gli leggi la loro espressione che dice: " io lo posso fare e tu non puoi farci niente.." , si sentono superiori a te si sentono Dio solo perche' hanno un cartellino con scritto il loro nome e una divisa che puoi comprare in qualsiasi negozio, NO DA LORO MAI.
Se mai un giorno ci incontrassimo o magari ci siamo gia incontrati, ti offrirei una birra , naturalmente dopo il servizio e poi ci sono tanti aneddoti che vorrei raccontarti.
ciao
Kingfreak qui è Mattia: innanzitutto non sono uno sborone che gira senza biglietto ma solo uno che fa delle ipotesi e si immedesima.
Hai ragione sul fatto che bisogna avere il biglietto e pagare se non lo si ha, ma a me non frega nulla di evitare le manie del controllore, se ha manie sono fatti suoi. Sto solo dicendo che tu non sei addestrato al contatto fisico e non hai il potere di farlo. Perché mai l’abusivo nel tuo racconto torna indietro quando c’è un controllore sulla porta? Perché voleva tentare la fuga? La fuga da che, la fuga da chi, se non mi potete nemmeno sfiorare? Caro amico non c’è nessuna fuga da tentare, nessun controllore da fuggire, c’è solo da scendere ed andarsene piano a passi lenti, e tu trattenere non puoi farlo, non puoi far niente perché non è il tuo lavoro, né di nulla ti deve fregare se non di chiamare la polizia e riferire l’accaduto. Voi e il contatto fisico, voi e il trattenere a forza, per legge siete distanti come la Terra dalla Luna, siete due opposti. Questo ti volevo dire. Se va come ipotizzi che vada tu io la multa la pago, certo, 40 euro e forse un extra per il rifiuto di dare le generalità, ma per quello che sulla porta mi ha impedito di scendere sono cazzi da codice penale; era, come ho detto, meglio se si fosse limitato a fare il suo lavoro (chiedere i documenti e chiamare la polizia se quello risponde picche) e a non sfogare le sue repressioni in manie da giustiziere. A me non frega nulla se un controllore mi sequestra o ha delle manie, se le ha sono fatti suoi, di evitarle a me non frega nulla, il gentiluomo sta svolgendo un pubblico servizio e le manie personali devono essere annullate; se le ha e le sfoga, sono affari suoi e non mi frega nulla di evitarle; semmai, se sono manie che vanno oltre i suoi poteri, ne pagherà da bravo maggiorenne le conseguenze. È che spesso voi volete fare i bulli e dare importanza personale a voi e alle vostre fisime quando siete solo degli impiegati. Ma andiamo con ordine.
“appena vedi un porco di controllore dagli in mano subito i 40 euro e vaffanculo, fidati che nessuno di sequestrerà”, “nessuno ti sequestra se a testa bassa ammetti il tuo errore e dai un documento al controllore”: io non do il documento o 40 euro per paura del sequestro; se Johnny-boy mi sequestra a me non frega nulla; a me non frega niente di essere sequestrato, sono cavoli (amari) suoi non miei! Lo faccia se vuole, è libero, a me non frega nulla di quello che nella sua vita decide di Kingfreak qui è Mattia: innanzitutto non sono uno sborone che gira senza biglietto ma solo uno che fa delle ipotesi e si immedesima.
Hai ragione sul fatto che bisogna avere il biglietto e pagare se non lo si ha, ma a me non frega nulla di evitare le manie del controllore, se ha manie sono fatti suoi. Sto solo dicendo che tu non sei addestrato al contatto fisico e non hai il potere di farlo. Perché mai l’abusivo nel tuo racconto torna indietro quando c’è un controllore sulla porta? Perché voleva tentare la fuga? La fuga da che, la fuga da chi, se non mi potete nemmeno sfiorare? Caro amico non c’è nessuna fuga da tentare, nessun controllore da fuggire, c’è solo da scendere ed andarsene piano a passi lenti, e tu trattenere non puoi farlo, non puoi far niente perché non è il tuo lavoro, né di nulla ti deve fregare se non di chiamare la polizia e riferire l’accaduto. Voi e il contatto fisico, voi e il trattenere a forza, per legge siete distanti come la Terra dalla Luna, siete due opposti. Questo ti volevo dire. Se va come ipotizzi che vada tu io la multa la pago, certo, 40 euro e forse un extra per il rifiuto di dare le generalità, ma per quello che sulla porta mi ha impedito di scendere sono cazzi da codice penale; era, come ho detto, meglio se si fosse limitato a fare il suo lavoro (chiedere i documenti e chiamare la polizia se quello risponde picche) e a non sfogare le sue repressioni in manie da giustiziere. A me non frega nulla se un controllore mi sequestra o ha delle manie, se le ha
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sono fatti suoi, di evitarle a me non frega nulla, il gentiluomo sta svolgendo un pubblico servizio e le manie personali devono essere annullate; se le ha e le sfoga, sono affari suoi e non mi frega nulla di evitarle; semmai, se sono manie che vanno oltre i suoi poteri, ne pagherà da bravo maggiorenne le conseguenze. È che spesso voi volete fare i bulli e dare importanza personale a voi e alle vostre fisime quando siete solo degli impiegati. Ma andiamo con ordine.
“appena vedi un porco di controllore dagli in mano subito i 40 euro e vaffanculo, fidati che nessuno di sequestrerà”, “nessuno ti sequestra se a testa bassa ammetti il tuo errore e dai un documento al controllore”: io non do il documento o 40 euro per paura del sequestro; se Johnny-boy mi sequestra a me non frega nulla; a me non frega niente di essere sequestrato, sono cavoli (amari) suoi non miei! Lo faccia se vuole, è libero, a me non frega nulla di quello che nella sua vita decide di fare o meno! È responsabile lui delle sue azioni, non io! Mangi cosa gli pare, scopi chi gli pare, sequestri chi gli pare, uccida chi gli pare! Come tutti quanti, però, deve saper controllare la sua libertà, non andare oltre la legge! Ma a questo ci bada lui, non io, a me di questo non importa nulla! Se fa cazzate le paga lui, non io. Perché sequestrare una persona, non so se lo sai, è molto più grave di 40 euro per mancanza di biglietto su bus. Oltre all’esser senza biglietto esistono anche altri reati, amor mio, e non posso essere soltanto io a pagare il mio qualunque cosa abbiano fatto gli altri. Ma andiamo di nuovo con ordine.
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Sequestrare una persona un controllore non può farlo! Non fa parte degli sbirri e non ha avuto alcun addestramento sull’effettuazione di un blocco fisico in sicurezza di una persona! Se il controllore mi blocca fisicamente io pago (come dici tu, quello senza biglietto continuo ad essere io), mentre il controllore la paga in tribunale. QUESTA è LA LEGGE e nessuno mi può logicamente contraddire! Non sei il capo solo per la tua divisa, non puoi acchiapparmi a forza, prendermi i soldi e continuare a vivere tranquillo e pretendere che io faccia altrimenti. Se lo fai, i fuorilegge da uno (quello senza biglietto continuo sempre ed inesorabilmente ad essere io con tutte le conseguenze del caso) diventano però due (al senza biglietto si somma un sequestratore fisico e impeditore di libero movimento)! Non sono più io il solo ad essere imputabile di un reato: da uno si diventa due! Il violare la legge non consiste solo nell’esser senza biglietto! Non è l’unico reato esistente
sulla terra. I fuorilegge ora sono due, e io sono il meno grave dei due, questo ti volevo dire. Insomma amico, trattenere non è il tuo lavoro, nessuno te lo fa fare e se lo fai a te non viene in tasca nulla se non guai, questo intendevo. Le persone non sono larve sottomesse a voi; l’orgoglio e la giustizia sono più importanti per una persona di una vita da ratto sottomessa ai prepotenti in divisa. In altri termini: non puoi sequestrarmi e pretendere che io paghi la sanzione per mancanza di biglietto e tu continuare a vivere sereno e impunito nonostante la violazione alla legge che hai fatto tu. Non esiste solo il non essere senza biglietto, ma esistono anche cose più gravi. I soldi me li guadagno e tu non puoi averli con un abuso violento e startene sereno e io zitto e alleggerito solo perché hai una divisa e un berretto a visiera. Ho una personalità che va oltre le paure delle divise, che se ne frega di tutto questo, se ne frega della gerarchia, delle divise, delle paure della gente per le divise, di queste regole non scritte; che va oltre le usuali abitudini pavide che ha la gente di lasciare andare i propri soldi guadagnati ai “potenti” in divisa, così, come niente fosse e in qualunque occasione, per evitare complicazioni e per paura di mancare la riverenza o per paura di accuse assurde (certi pensano che il solo rinfacciare ad un ufficiale che non sta facendo bene il suo lavoro è un oltraggio, e quindi via subito in ogni caso ad alleggerirsi dei propri soldi sudati per lui), e non fare nemmeno un lamento se si ha subito abusi. No, io ho la mia persona, e tutto il resto non esiste, nn conta nulla; ho la mia persona e il forte concetto che i soldi me li guadagno, e che nessuno mai potrà prendere un centesimo da me tramite abuso e
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poi sia io che lui continuare a vivere tranquilli. La mia personalità ragiona in modo matematico, in modo LEGALE; esige soddisfazione secondo legge degli abusi subiti, fregandosene se chi li ha fatti ha o no la divisa, fregandosene delle personalità e delle riverenze, spersonalizzandosi, uscendo dalle norme usuali non scritte di questo mondo, e arrivando alla morte se non ottiene giustizia secondo legge. Quindi poniamo il caso che io non ti voglio dare i documenti e me ne voglio andare. La porta è aperta. Io me ne vado. Quindi se non mi acchiappi e mi costringi a darteli, i documenti non potrai mai averli. Se ora quindi tu la vai sul personale (perché questo non è più il tuo lavoro ma è uno sfogo personale, poiché non hai addestramenti né permessi per il contato fisico) e per convincermi a farlo mi blocchi fisicamente, la tua ditta prende i soldi della mia multa (anche molti, per le accuse di rifiuto a pubblico ufficiale ecc ecc) mentre tu ci vai di mezzo penalmente; l’essere senza biglietto non è l’unico reato esistente al mondo; questa è la logica impossibile da contraddire; non potrai mai acchiapparmi a forza, prendermi i soldi e continuare a vivere impunito; la vita da sottomesso ai “potenti” e all’ingiustizia non la potrò mai vivere, non sono uno di quei borghesucci che gli sputi in faccia e ti pagano qualunque cosa dicendoti grazie per poi continuare la routine e lasciarla continuare normalmente anche a te, io piuttosto muoio su queste cose ma con te dovrò avere giustizia, dovrò fartela pagare se mai hai osato mettere, tu impiegato, una mano su di me. In questi casi non c’è la divisa o la riverenza o i magheggi o regole non scritte, ma la matematica. Non negherò mai le mie colpe, e secondo giustizia pagherò, ma anche le tue, ben più gravi delle mie, te le farò pagare amarissimamente. Per questo ti ripeto: non andare MAI oltre il tuo lavoro. L’unica cosa che puoi fare in questi casi è chiamare la polizia: se l’abusivo se ne va, devi dire: in più se n’è anche tranquillamente andato. Mai usare le mani, mai andare oltre a quello per cui siamo pagati. La stessa cosa vale per le ronde di privati cittadini che la Lega Nord ha voluto, la stessa cosa è valsa per me quando un ladro tentò senza riuscirci di introdursi in casa mia. Se si ha problemi o si vede un illecito si può solo parlare al telefono con la polizia e
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dire ai poliziotti “se n’è andato”; tanto per quanto riguarda voi, se il cattivo lo prendono oppure no, non cambia né viene in tasca nulla. Noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto, per il resto sono fatti loro, per il resto la cosa passa a loro, per questo loro esistono. Ma come ti permetti, malato, di mettermi anche solo uno dei tuoi sporchi polpastrelli addosso alla mia persona, alla mia individualità? Tu, fuorilegge rozzo ed inaddestrato? Tu devi solo constatare ed essere burocratico, tu devi solo lavorare. Ok Rambo? Tu le mani non le puoi mettere da nessuna parte, non sei un poliziotto e in queste cose pur essendo ufficiale in divisa sei come tutti i privati cittadini: inabilitati (ed inaddestrati) a qualunque azione costrittiva o violenta. Per questo se hai problemi devi chiamare i poliziotti. Essi sono gli unici addestrati e abilitati a far rispettare una legge con la forza, mentre gli altri (siano essi vigilanti o privati cittadini) lo possono fare esclusivamente attraverso la conciliazione, altrimenti commettono reato. Le fisime (spinte, ostruzioni, trattenute e altri bambineschi giochetti di sfogo dell’alienazione quotidiana di cui ti vanti sempre) tienile da parte, tesoro mio, perché non hanno ragion d’essere. Sei un ufficiale, un vigilatore, un controllore, un burocrate, non un uomo con un lavoro d’azione. Per questi casi c’è solo la polizia. Sfiorando una persona, oltre a fare una cosa che non puoi fare e quindi a commettere un reato, rischi anche di provocarle danni seri: non hai infatti l’addestramento per poterlo fare in sicurezza. Cambia mestiere, fai del judo, diventa sbirro se hai le manie del corpo a corpo. Ok galletto? La vita è altro, non è un film. Non è una lotta coi cattivi. La vita è piatta, è burocrazia, il lavoro non è emozione. Ricordati che sei un impiegato che svolge professionalmente un lavoro per conto di un’azienda, e non un aguzzino che cerca un pollo su cui sfogare i propri fattacci e rendere la cosa una questione personale. Tu dici “pollo”: ma siamo impazziti? Ma come ti permetti? Non sei in un film. Tu fai solo servizio per i clienti della tua azienda, per che ti dà il pane. I lettori ne converranno che non sono io che mi devo cercare una donna. Non andare oltre il tuo lavoro, non oltre il formale, mai far affiorare il personale, mai considerare la cosa come una lotta personale con tu come lo sceriffo e gli altri come i banditi da acciuffare. Quindi niente parole all’orecchio, sillogismi o compromessi da sbirro da film, ma solo un puro dialogo formale. E per ogni problema, per ogni devianza dagli schemi del giusto formalismo c’è la polizia.
un abbraccio dal tuo Mattia, e auguri sinceri di buon lavoro
FINE
@Mattia
Sei pesissimo!
Può darsi che nel tuo delirio ci sia anche qualcosa di sensato, ma la maggior parte sono una marea di cazzate!
Poi fai quello vuoi, come dici tu a decidere sarà un giudice chi ha ragione o torto, e io confido molto sulla giustizia, il fatto che nessun controllore che io conosco è mai stato condannato per i reati che dici tu dovrebbe darmi alcune certezze!
Nel frattempo fai il biglietto e smettila di farti delle seghe mentali!
Si trova della roba buonissima a Bologna in agosto...
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