domenica 28 settembre 2008

La suora


Siamo proprio sicuri di sapere chi fa il biglietto e chi no?
Esistono leggende metropolitane che parlano di extracomunitari e studenti fuori sede, altri che pensano che l'abusivo abbia già una faccia e un nome.
Non sempre vero, non sempre sicuro.
Quando sali su un autobus puoi intuire, ma finché non controlli non puoi mai sapere a chi farai la multa!
Sali su un autobus, ci sono 4 persone, due sono suore, inizi a controllare i biglietti, un signore distinto tira fuori un abbonamento annuale, un ragazzo dietro di lui un corsa semplice!
Poi vai nella parte anteriore dell'autobus dove ci sono le suore, una delle due tira fuori un multi corse, il controllore lo prende in mano e inizia ad osservarlo.
L'altra suora non fa nulla, aspetta con gaudio sorriso mentre il controllore nota che sul city pass c'è solo una timbratura, il suo primo pensiero è quello di controllare bene, è impensabile che una suora non faccia il biglietto, sicuramente la timbratura sarà nascosta da qualche parte. Gira e rigira ma la timbratura non viene fuori!
Il controllore riflette, prima di contestare qualcosa vuole essere sicuro che davanti a lui ci sia un abusivo, e allora chiede alla seconda suora sorridente il suo titolo di viaggio, lei sempre con gioia e fede dice che il suo biglietto il controllore ce l'ha in mano.
Momento! Il controllore sarà stronzo ma non è scemo, non vuole esporsi, ma bisogna che in qualche modo introduciamo il discorso al fatto che qui manca un biglietto, allora con faccia da cherubino e voce pacata ammette di notare solo un timbratura, insomma, manca qualcosa, ma mi posso sbagliare io!
No!No! Caro controllore, non ti stai sbagliando, la suora abusiva ammette di aver timbrato regolarmente nell'obliteratrice, una sola volta, giustamente un biglietto, una timbratura, perché mai avrebbe dovuto farne due!
"Signore, purtroppo funziona che due persone necessitano di due timbrature!", "Ah! Ma va! Non lo sapevamo, pensavamo che un timbro bastasse!".
Che fare? Multare? Chiedere un documento ad una suora?
Momento di attesa, l'abbonato seduto infondo sorride, ha seguito tutta la scena, del resto se ci fossero state due persone qualunque il controllore non avrebbe esitato, ma che fare davanti a due povere suorine anziane, io capisco il miracolo dei pani e dei pesci, ma penso che per la moltiplicazione dei titoli di viaggio nessun dio si scomodi, e il controllore non è un dio, però sull'autobus è la cosa che ci si avvicina di più! Lui può, può allungare la mano con fare da abusivo, infilare il multi corse nell'obliteratrice e moltiplicare le timbrature, con lo sguardo gonfio di fede, le suore, neanche avessero visto San Cristoforo, ringraziano!
Molte volte su questo blog ho affrontato il discorso della buona fede, di quanto non centri con il fatto di avere o non avere il biglietto, ma quando davanti hai un passeggero di grande fede, bisogna credergli. Naturalmente non fingere, quando una volta una suora ha passato un santino al controllore nella speranza che si tramutasse in un abbonamento annuale, li non era più una questione di fede, ma in questo caso tutto era diverso, forse sull'autobus abbiamo assistito ad un vero e proprio miracolo, il controllore camminerà nel viale dei giusti!
Insomma, in conclusione, l'abito non fa il monaco e la suora ci ha provato, ma alla fine li ha detto bene, oggi il controllore era in vena di assoluzioni e l'abbonato a bordo poteva essere un timorato di Dio perché con un gesto di condivisione ha dato la sua benedizione, ma non si può mai sapere, nel dubbio, se siete servi del Signore, fate comunque il biglietto, il controllore potrebbe chiudere un occhio, e se anche Dio perdona, l'abbonato no, lui, vede e provvede!

lunedì 22 settembre 2008

Gesti


Pagare 40 euro una multa scoccia a tutti, è chiaro, ma del resto nessuno ti ha costretto a prendere un autobus e nessuno ti ha impedito di fare il biglietto. Certo potevi non avere un euro, potevi non aver trovato una rivendita, potevi, ma potevi anche sbatterti un attimino, del resto lo sai, ci vuole il biglietto se vuoi prendere un autobus oppure puoi rischiare, magari ti va bene, magari ti va male!
Potresti avere anche una buona scusa, e una buona scusa va raccontata bene, ma se sei sordo e muto, allora devi essere molto convincente e bravo con le mani!
Fermiamoci un attimo, stiamo entrando nel campo dell'handicap , e quando si parla di questo è molto facile, come si dice, pestare una merda!
Io non vorrei pestare merde, però penso che se sei un sordo muto non sei stupido, potremmo avere difficoltà a comunicare, ma non sei stupido, del resto anche il controllore potrebbe avere qualche difficoltà nel comunicare, ma anche lui non è stupido.
Infatti quando ha chiesto un biglietto e si è visto fare un gesto di negazione in posizione dell'orecchio ha pensato subito ad un cliente straniero rivolgendosi con un classico "Ticket, please!", solo dopo ha capito al fatto che davanti aveva un sordomuto con la sua compagna anche lei sordomuta!
Prontamente il controllore allora, capita la situazione, mima il classico gesto del biglietto che si inserisce nell'obliteratrice, l'abusivo silenzioso ne mima l'assenza, il controllore mima l'estrazione di un documento e con la penna finge di scrivere sul blocchetto per mimare la multa!
La compagna mima al controllore di stare calmo, il controllore non aveva ancora detto una parola, o meglio accompagnava con la voce i gesti, e ricambia, mimando che anche lui che era meglio che ci calmavamo tutti, visto che la situazione era abbastanza chiara, sei senza biglietto e non c'è nulla da dire o sentire!
Poi la scusa, un classico, avevano cinque euro e non avevano trovato da cambiare, mimata la banconota e indicata la cifra "cinque" era tutto piuttosto chiaro, ma litigare a gesti stava diventando inopportuno agli occhi degli altri passeggeri, il controllore cattivo che le la prende con due poveri handicappati, Dio me ne scampi!
Non so cosa sia scattato nel cervello del controllore, ha cominciato a trattarli come due abusivi qualunque non offendendo la loro intelligenza credendo ad una scusa banale!
Adesso però non si mima più! Il controllore parla, se vuoi da cambiare cinque euro lo trovi, entri in un bar, prendi una bottiglia d'acqua, e ti ritrovi con quattro simpatiche monete da inserire nell'emettritrice per fare i biglietti, non puoi pensare che basti avere 5 euro in tasca e ti sei fatto l'abbonamento a vita!
Ma non voglio andare oltre, comunque sono scesi dall'autobus e in un attimo si sono ritrovati con 80 euro di multa, certo il controllore ne poteva fare una sola vista la situazione, ma il ragazzo era agile e svelto con le mani e certe parole si intuiscono molto facilmente.
Vi ho raccontato una storia e non vorrei aver pestato una merda, qualcuno potrebbe pensarla male e parlare di discriminazione, il fatto che erano anche un po' stonzetti li collocava nello standard di abusivo medio, quindi era giusto trattarli come due persone normodotate, ma prive di regolare titolo di viaggio!
Ma io non sono custode della verità, io racconto storie è questa è una storia divertente, litigare a gesti non capita tutti i giorni, ma in città succede anche questo, un gesto può significare tutto e a volte farne di meno potrebbe farti risparmiare qualcosa, farne troppi, invece, fa diventare sordo il controllore quasi come un urlo!

mercoledì 17 settembre 2008

Io sono uno Skianto

Alla fine che c'è di male, venerdì sera c'è un concerto, perché non dirlo, perché non rendere partecipi altre persone di questo evento, indipendentemente se si tratti di abusivo, abbonato, controllore, e perché no, anche chi degli autobus non gli frega nulla!
Venerdì sera suonano gli Skiantos, il mio gruppo rock preferito, avevo 15 anni la prima volta che gli visti, il mio primo concerto, l'inizio di tante prime cose fatte!
Insomma se venerdì sera non avete proprio nulla da fare, investite un euro, comprate un biglietto, magari anche quello per il ritorno che poi non mi uscite con la storia "...era tutto chiuso e non sapevo dove comprarlo!!!", prendete l'autobus e venite al Parco Nord!
Se poi non avete proprio nulla da fare e avete voglia di uscire un po' prima per evitare il traffico, altrimenti ve ne venite fuori con la storia "...gli autobus sono sempre in ritardo!!", cercate di arrivare per le 21 e 30 cosi vi vedete anche il gruppo spalla, Le Mosche da Bar, un simpatico gruppetto che suona quel rock che piace tanto a quelli come me!
Insomma, per una sera puoi tornare un attimo dall'altra parte della barricata, infilati un giubbotto di pelle, fatti un paio di birre, fregatene del biglietto e vieni ad ascoltare un po' di rock fatto con i contro cazzi, vi aspetto!


lunedì 15 settembre 2008

La Tana dei Controllori


In molti se lo chiedono, in tanti lo sospettano, altri dicono di esserci stati, ma nessuno lo sa, nessuno sa dove si trovi la Tana dei Controllori.
Una sera un losco figuro si aggirava intorno al luogo presunto, diceva che un controllore aveva fatto la multa alla sua ragazza, nessuno ne seppe più niente. Le malelingue dicono che qualcuno gli abbia fatto capire che era meglio che la sua ragazza pagasse la multa e magari la prossima volta, invece che spendere benzina per arrivare in quel non-luogo, investire i soldi in un multi corse non sarebbe stato male!
Cosa succede realmente nella Tana nessuno lo sa, in molti pensano che i controllori preparino sacrifici umani e riti pagani di prosperità, in realtà nulla di tutto questo è vero, è semplicemente un ufficio, imbucano nei piani bassi dell'edificio principale, ma niente che possa assomigliare ad una Bat-Caverna!
In questi giorni c'è fermento nella Tana, i capoccioni aziendali hanno deciso che è arrivato il momento di rinnovare, serve carne fresca, qualcuno sospetta che il dittatore per evitare un colpo di stato decide che è meglio decapitare i generali.
Ma ormai è troppo tardi, i giovani controllori, che ormai non sono più tanto giovani hanno capito da molto tempo come funzionano le cose, quindi nel dubbio è meglio cambiare tutto l'esercito.
La verginità, quando fai il controllore la perdi il primo giorno di lavoro, dopo circa due anni e mezzo anni qualcosa è cambiato, le dinamiche cambiano e la voglia di cambiare il mondo si trasforma lentamente nel bisogno di riportare il culo a casa e guadagnarsi onestamente lo stipendio!
I capoccioni hanno paura, qualcuno direbbe che squadra che vince non si cambia, se i biglietti si vendono e gli autobus girano vuol dire che va tutto bene, ma non è cosi, certo bisogna fare i conti con gli abusivi, ma quelli non sono importanti, quelli se vuoi eliminarli basta un attimo e nel gioco perverso del trasporto pubblico, gli abusivi servono.
Sono i controllori che non servono a niente, carne da macello da buttare in pasto all'abbonato, per questo è meglio cambiarli prima che acquistino coscienza di se stessi, ed è per questo che prima di buttarli in strada ti spiegano la follia del sistema tariffario, per illuderli, ma poi alla fine il problema non è se uno ha pagato di più o di meno, se ha sbagliato titolo o se sta viaggiando in area urbana o in extraurbana, il problema è se il biglietto non c'è!
Figurasi che nel regolamento questo non è neanche contemplato "...in caso di irregolarità sull'utilizzo dei titoli di viaggio...", non si valuta neanche la possibilità che qualcuno del titolo di viaggio se ne possa altamente fregare, Dio benedica il politicamente corretto, ma la fuori non ci sono persone corrette, la fuori ci sono abusivi, e quando sei un abusivo sei disposto a tutto per evitarti una sacrosanta multa.
C'è fermento, questo genera panico, naturalmente nessuno rimane con il sedere a terra, male che vada torni a fare quello che facevi prima, l'autista di autobus, è chiaro che non sarà più lo stesso, l'idea di passare il giorno di Natale al lavoro per caricare gente che non merita niente aumenta la frustrazione, e se sei uno che di solito non fa il biglietto, non chiederti come mai l'autista "sbadato" si è dimenticato di caricarti, potrebbe essere che qualche mese prima ti ha fatto una multa, allora in quel momento si è voltato per vedere lo specchietto retrovisore e in un momento di distrazione si è dimenticato di caricarti, quella stessa distrazione che capita a molti che si dimenticano di timbrare.
Oppure potrebbe non passare, sai come succede, il traffico ti impedisce di arrivare in orario e allora tanto vale saltare qualche fermata per rimettersi in orario, un po' come quando non fai il biglietto perché l'autobus è troppo affollato, poi scendi e non timbri perché ormai è troppo tardi, insomma se certe scuse ridicole valgono per gli abusivi, non vedo perché non debbano valere anche per gli autisti!
Comunque finché rimani nella Tana sei al sicuro, una battuta, una storiella divertente da raccontare o qualche abusivo della "Black List" catturato e la giornata inizia nel migliore dei modi. Ci si prepara, ci si organizza, resetti il sitema, una sigaretta, un caffe e sei pronto per la giungla, questi potrebbero essere gli ultimi mesi, non si sa, i capoccioni aziendali fanno in modo di non dirti niente, per loro è un'ordine di servizio, una statistica, se si pensa che le stime ufficiali sono del 6,8%, fa capire di quale gioco stiamo parlando e di quande grasse risate si fanno gli abusivi, ma va bene cosi, del resto nessuno avava detto che era per sempre, il controllore ha firmato per 24 mesi, il doppio della naja, e io la naja me la sono fatta, compresi 10 giorni in più perchè una notte "abusivamente" ho deciso di non rientrare!
Vi lascio con una dritta, in città cercano nuovi controllori, basta una anno di guida, sapere quello che c'è da sapere e sei dentro, non è un brutto lavoro, basta saperlo fare, basta sapere una cosa, chi vuole fare il biglietto lo fa, gli altri sono abusivi da multare, e nonostante quello che si dica, io la notte dormo tranquillo!

domenica 14 settembre 2008

Dove scappi

Va bene, quando salgono i controllori la gente scappa, o meglio gli abusivi scappano.
C'è anche qualcuno che dice che i controllori godono a fare le multe, fidatevi, non c'è niente di più divertente che vedere un autobus svuotarsi appena ci sali sopra, vedere la gente impazzita come una pallina del flipper rimbalzare da una parte all'altra in cerca di una via di fuga o di un buco dove infilare il biglietto.
Ho visto persone in preda la panico piegare una banconota da 5 euro e inserirla nell'emettritrice che accetta solo monete, altri correre all'impazzata verso la parte anteriore dell'autobus, 18 metri di autobus, senza sapere che dall'altra parte c'è un altro controllore pronto a riceverti. Ci sono anche gli scattisti, con la gambetta pronta fuori dal sedile appena vedono un controllore fermo alla pensilina, basta appoggiare un piede sull'autobus per vederli filare come saette, qualcuno si incespica e cade rovinosamente nell'ilarità dell'abbonato.
Leggende narrano di persone che si sono buttate dal finestrino, altri rompono il sigillo di sicurezza per aprire la porta, peccato che non conoscano le dinamiche del sistema idraulico delle porte, se gli dai aria si aprono in fretta, se rompi il sigillo tolgono l'aria, le porte non si aprono con la stessa velocità, insomma ci mettono il tempo che ci vuole ad un controllore per bloccarti e appiopparti una multa da 258 euro fino ad un massimo di € 1549 ( infrazioni previste dall'art. 2 punto 12 relative ai dispositivi di emergenza) , e tre milioni delle vecchie lire per non avere fatto il biglietto sono una bella botta!
I più furbi stanno fermi, aspettano, magari la fanno franca, altri con indifferenza raggiungono la porta di discesa, loro non lo sanno, ma che non hai il biglietto lo hanno già notato tutti, se sei bravo però riesci anche a scendere con disinvoltura, l'importante è non girarsi indietro, i colpevoli si girano sempre, vogliono vedere la tua faccia, perché non si accontentano di averla fatta franca vogliono avere la soddisfazione di fartelo notare. Meglio dico io, cosi sull'autobus successivo mi ricordo la tua faccia, perché il pollo nonostante l'abbia fatta in camuffa una volta, non sta capito e risale sull'autobus successivo nuovamente senza biglietto, e il prossimo autobus verrà controllato a porte chiuse!
In certe situazioni invece, quando i controllori non hanno molta fretta, si bracca l'abusivo, si riesce meglio in area extraurbana, passa solo un autobus e quello devi prendere se vuoi tornare a casa, quindi i controllori salgono e tu scappi, tu non lo sai, ma i controllori torneranno indietro alla fermata precedente e ti aspetteranno a bordo, tu non sali, e oggi è un buon giorno per andare a piedi.
Ho visto persone camminare per chilometri sotto al sole, un eterna sfida, la cosa patetica è che nonostante siano passati davanti ad una rivendita, non c'è stato verso di comprare un biglietto, perché loro sono furbi, piuttosto camminano per ore, ma la soddisfazione al controllore non la daranno mai, contenti loro, contenti tutti!
Comunque ci siamo, da lunedì ricominciano le scuole, i lavoratori sono tornati allo sgobbo e i fuori sede sono carichi più che mai, ci sono le nuove generazioni di Charles Bronson sempre più cattive, insomma sono tornati, all'improvviso, ma li aspettavamo, gli abusivi sono tornati, in massa e con le stesse scuse ridicole, ma fa parte del gioco, infondo fare il controllore è come lavorare in catena di montaggio, raramente ti capita il pezzo da 90 che ti sorprende, per il resto non è cambiato nulla.
Mi dispiace solo per questo blog, non vorrei essere ripetitivo e raccontare sempre le stesse storielle, stavo anche pensando di cambiare e iniziare a parlare più di controllori e degli intrighi nella Tana dei Controllori, valuterò, nel frattempo continuate a leggere, forse sarò meno frequente nella pubblicazione dei post, ma qualcosa saprò tirare fuori, infondo la città è grande e finchè gli autobus girano, qualcosa su cui sparlare c'è sempre!

domenica 7 settembre 2008

Spiaggie deserte, autobus affollati

Come si dice in questi casi! Gli ombrelloni si chiudono, non si sentono bambini strillare, il vento freddo accompagna il tramonto, insomma, le vacanze sono finite e il controllore torna al lavoro!
Devo essere sincero da tre giorni sono in città e non ho ancora preso un autobus, ma i giornali mi hanno dato modo di aggiornarmi, onesto, mi sarebbe molto piaciuto assistere alla scena del sardo che si fingeva cittadino di Budapest, ma me la sono persa, i giornali non parlavano d'altro, qualcuno faceva anche i complimenti ai controllori che hanno scoperto l'abusivo, altri la mettevano tra le notizie "curiose", la morale è che bisogna sempre vigilare, i controllori vigilano sempre e un ungherese con un forte accento sardo non si incontra tutti i giorni!
Come sempre sui giornali, dopo ogni vacanza c'è la solita lettera del cittadino indignato di ritorno dalle vacanze culturali in Europa, che non manca mai di scrivere di come mai all'estero l'autista fa il biglietto mentre in Italia non ci abbiano ancora pensato, eppure è cosi semplice.
Non rispondo, non ci casco nella polemica estiva, che si trasforma in un tornello fantasma verso metà ottobre e si conclude con un nulla di fatto perché i tranvieri scioperano sotto le feste di Natale, che tanto poi in primavera si gira in motorino e l'autobus non lo prendo quasi mai, e si arriva al caldo, quello insopportabile che ti spinge a non pensare ad altro che non sia un buon Mojito nella frescura della brezza marina.
Insomma, un altro giro intorno al sole, un altro abbonamento annuale, si ricomincia da capo, e forse non sono ancora pronto, mi manca qualcosa, non è proprio nostalgia delle vacanze, non è neanche poca voglia di lavorare, e che forse dopo un po' anche il lavoro del controllore diventa routine, ma ho speranza, qualche bella storiella la si trova sempre, e finché c'è quella non sei ancora fregato!
Vabbo!!! Non voglio tediarvi ancora con la tristezza da rientro al lavoro, vi allego gli articoli dei giornali a conferma di quello che dico, magari qualcuno inizia a pensare che mi invento le cose e sto diventando pazzo, continuerò a scrivere, almeno fino al momento che riuscirò a guardare il mondo dall'altra parte della obliteratrice.
In questi giorni sono stato latitante ma concedetemelo, anche i controllori staccano la spina ogni tanto e fanno il biglietto quando sono in vacanza, adesso però è tutto finito, riattiviamo il sistema e tutti in carrozza che avanti c'è posto!

Me & my Ticket