Storie pese
C'era una volta un tipo che diceva ad un altro che ciaveva delle storie, delle storie pese.
L'altro gli rispondeva chiedendogli se ciaveva delle sbarbe a mano, lui ribadiva, "No!Ciò delle storie pese!".
Era il 1978, in città si stava scrivendo la storia del rock, io ciavevo 3 anni e gli autobus giravano!
Ne ho di chilometri sotto il culo, e una bella storia è sempre una bella storia, se poi parliamo di abusivi e controllori è sempre una bella storiella da raccontare ai lettori di questo blog, ma ci sono tante cose che non vi racconto ed è meglio cosi.
Il motivo non lo so, ma la fuori se ne sentono tante, e a volte non sai più dove finisce la storiella e incomincia il dramma, certo che 40 euro sono soldi per tutti, ma al controllore dei tuoi problemi non frega nulla, lui ha i suoi e per abitudine tende a lasciarli a casa, purtroppo molti abusivi, invece, se li portano sull'autobus.
Per la stragrande maggioranza i tormentoni sono due, "Sono senza soldi!" e "Sono malato!", nel senso non avevo i soldi per il biglietto ma ho un gratta e vinci in tasca o non sono cosi in salute da permettermi di raggiungere l'obliteratrice per timbrare il biglietto ma se aprivi le porte un attimo prima riuscivo a scappare!
Nella variante della mancanza di denaro esiste il grande classico del "Sono senza lavoro!" mischiato anche al "Sono studente!" per poi finire sul "Ho moglie e figli!", mentre invece dal punta di vista sanitario i malanni si concentrano preferibilmente sugli arti inferiori, tra protesi, legamenti e acciacchi vari.
A volte capitano i casi umani, con problemi in famiglia, problemi con la legge e problemi con la fidanzata, questi sono pesi davvero, per evitarsi una multa raccontano cose che io non racconterei al prete in confessionale, figuriamoci ad uno sconosciuto, con tutto il rispetto ma la mia vita privata, i miei problemi, valgono un pelo di più di 40 euro, e di sicuro non li racconto ad uno scemo di controllore.
Esistono poi le situazioni imbarazzanti, l'amante e il capo ufficio, il tipo senza documenti che va all'appuntamento al buio e si fa pagare la multa da una tipa che non conosce per evitare i Carabinieri, quelli che in quel momento non dovrebbero essere su un autobus, genitori non molto tolleranti nei confronti dei figli abusivi e tante altre storie pese.
Adesso io dico, ma avete mai sentito un controllore menarvela con i suoi problemi personali per evitare una giornata di lavoro?
Io di storie ne racconto, ma la vita privata è un altra cosa, si è vero a volte su questo blog mi sono sfogato un attimo, del resto è mio e ci scrivo quello che mi pare, almeno è gratis e potete scegliere se leggerlo o meno, ma a me degli abusivi e dei loro problemi non è che mi interessi molto, figuriamoci poi al controllore, lui non è pagato per ascoltare i vostri problemi, lui si limita a cverificare i biglietti!
Poi gli potete raccontare qualsiasi cosa, e vi posso assicurare che di minchiate ne ha sentite, ma se siete senza biglietto, vi prendete la multa anche se state andando al funerale di vostra madre, perché con tutto il rispetto, se qualcuno dei miei famigliari muore, di sicuro non ci vado in autobus, e se tu ci stai andando, la multa te la meriti anche se hai il biglietto!
Qualcuno devo essere sincero è anche credibile, ma oggi ti ha detto male, oggi sarà l'ennesima sfiga da raccontare agli amici, oggi prendi la multa e segni sul conto della vita!
Lo so, sto diventando cinico, l'altro giorno parlando con un autista che non farebbe mai il controllore ho sentito anche la parola "disumano", poi gli ho detto che lo scemo che guida la domenica, le feste e quando la morosa al mare è lui, e a me con tutto il rispetto sapere che dietro c'è qualcuno che non ha neanche la decenza di pagare il biglietto in segno di rispetto per il mio sbattimento, un po' girano le palle, e quando mi girano le palle non sto molto a guardare il lato umano delle cose, ma io non guido più, per adesso, e forse non lo noto molto!
Insomma di storie strane, di storie pese, se ne sentono molte in giro, ma è una questione di scelte e di biglietto, e se hai scelto di salire su un autobus ne paghi le conseguenze, ci sono delle regole, giuste o sbagliate che siano le devi accettare, e se metti un piede dentro le hai accettate, se sei senza biglietto paghi.
L'importante è non perdere la dignità, ripeto, per me vale molto di più di 40 euro, per molti invece non vale neanche un euro di biglietto. Comunque va bene cosi, in questi giorni di storie carine che valgono la pena di essere raccontate non c'è ne sono tante, le storie pese le lasciamo agli abusivi, i controllori controllano aspettando le ferie, noi intanto facciamoci questo slego...