venerdì 29 gennaio 2010

Esportazione di abusivi

In questa settimana è venuto a farmi visita un vecchio amico. Negli ultimi 2 anni ha vissuto a Barcellona, Spagna, ma per 12 anni ha vissuto in città, un carissimo amico, ma purtroppo un abusivo da competizione.
Nei suoi lunghi anni di permanenza all'università aveva collezionato una serie di verbali, tutti pagati s'intende, ma il suo non era un vizio, era semplicemente calcolo delle probabilità e risparmio effettivo.
In poche parole, lui diceva che un abbonamento annuale per studenti dal costo di 192 euro moltiplicato per 12 anni avrebbe prodotto una spesa di circa 2300 euro, e che se alla fine dividiamo per 40 euro, in costo di una multa, se riusciva a prendere meno di 57 multe, comunque ci stava guadagnando.
Prendere 57 multe in 12 anni, circa 5 all'anno, è quasi impossibile, anche se non improbabile, se un controllore ti fa la posta ne prendi tre al mese, ma alla fine diciamo che con le sue 3/4 multe all'anno è andato via dalla città soddisfatto per aver in qualche modo fregato il sistema!
Certo negli ultimi anni che ci frequentavamo l'ho assillato parecchio, l'avevo anche convinto a fare il biglietto e c'ero quasi riuscito, poi l'ultima mazzata gliel'ha data un controllore una mattina.
Per mantenersi agli studi ogni tanto faceva il guardiano notturno in un parcheggio e una mattina di ritorno dal lavoro dopo aver incassato i suoi 50 euro per 10 ore di lavoro gli ha consegnati nelle mani del controllore, lasciandolo senza soldi per parecchi giorni!
Alla fine va bene il calcolo tra possibilità di incontrare il controllore e il costo di un abbonamento, ma se lo becco nel giorno sbagliato stare tre giorni senza mangiare non so fino a che punto ne valga la pena!
Ma torniamo a noi...
Davanti ad un buon bicchiere di vino conversiamo, sono due anni che non lo vedo e di cose da raccontarci ne abbiamo parecchie, musica, politica e donne, poi apre il portafogli per mostrarmi una foto e noto un biglietto del bus.
"Ahh! Allora in Spagna l'hanno trovato il modo per farti pagare, altrimenti mi sa che vai piedi!"
Ma un abusivo non si smentisce mai e mi spiega che quello che ha in tasca è un multi corse per over 65.
In pratica a Barcellona se non hai il biglietto non sali, ma infondo basta infilare un biglietto dentro la macchinetta e alla fine entri.
A questo punto del racconto mi meraviglio, possibile che un sistema con tanto sbattimento per evitare che la gente giri a scrocco e poi si fanno fregare dal primo cazzone di italiano?
Domando...
"Ma quando sale in controllore e ti trova con un biglietto per anziani non si incazzano?"
"Se salgono i controllori e meglio che non glielo fai vedere niente e gli dici che sei senza biglietto!"
"Perché?"
"Perché in Spagna i controllori ti aprono il culo e se scoprono che provi a fregarli sono cazzi!"
In effetti se vado a leggere il regolamento dell'azienda di trasporti spagnola leggo con piacere la seguente dicitura "...una percepción de 40 euros, sin perjuicio que se pueda formular la denuncia oportuna.", se poi la si paga subito si può ridurre del 50%, poi parlando dei controllori dicono "...están autorizados a vigilar e inspeccionar el cumplimiento de las señaladas obligaciones y deberán dar cuenta de las infracciones detectadas formulando la correspondiente denuncia...", io non capisco molto bene lo spagnolo ma le parole vigilar e inspeccionar non lasciano molto dubbi su quanto ti possono aprire il di dietro nel caso tu provi a fregarli.
Ma c'è una cosa che apprezzo tantissimo nel regolamento di quest'azienda "El incumplimiento por los usuarios de las obligaciones mencionadas en el artículo 4 y de las prohibiciones señaladas en el artículo 5 de este Reglamento será considerado falta leve", ripeto la mia totale mancanza di familiarità con la lingua iberica ma "falta leve" viene tradotto da Google con la parola "negligenza"!
Per capirci, non esiste "Non capivo!", "Non sapevo!", "Non è colpa mia!", qui mettono nero su bianco che se non rispetti queste regole sei un idiota e come tale ti tratteremo, e se pensi che loro considerano infrangere le regole "...todo comportamiento que implique peligro para la propia integridad física o la de los otros usuarios o que se pueda considerar molesto u ofensivo para éstos o para los agentes y personal de las empresas explotadoras...", mi sento di dire liberamente che se ti comporti da idiota, oppure la tua presenza a bordo risulta molesto u ofensivo per i controllori o gli altri passeggeri...bhe non capisco bene lo spagnolo, ma il concetto di "...ti aprono il culo!" che citava il mio amico abusivo mi è più chiaro!
Finisco la serata con il mio amico verso le tre di notte, io vado a casa mia e lui si dirige da altri amici di cui è ospite, mi chiede se l'indomani mattina per andare in centro deve fare il biglietto, io lo guardo con l'occhio effetto-lambrusco e gli sorrido...
"Jason, non siamo mica in Spagna, qui è a piacere tuo, vedi tu quello che devi fare!"
Poi mi allontano e lo vedo ciondolare via, tra pochi giorni tornerà a Barcellona, rimarrà in città giusto il tempo di fare qualche viaggio a scrocco, tanto tra probabilità, casistica e il fatto che qui il culo non te lo apre nessuno per un biglietto chi te lo fa fare di pagare un euro!
Oggi l'ho rivisto, abbiamo parlato di quanto la città è cambiata e mi mostra il suo bel multi corsa comprato apposta per i giorni che rimane in città, sono rimasto meravigliato.
Il mio amico è cambiato, forse, tutto sommato, una "apertina" di culo ogni tanto non fa male. Forse dovremmo prendere tutti i nostri abusivi ed esportarli un po' all'estero per poi farli tornare ligi al dovere, oppure, se proprio vogliamo evitare tutto questo sbattimento, dovremmo provare anche noi ad aprire la nostra mente o qualcosa di altro, tutto alla fine dipende da come ragioni, se con la testa o con il culo...un consiglio, ragioniamo con la testa, che il culo fa male, ma se proprio dobbiamo....

martedì 26 gennaio 2010

Perchè l'autista non controlla il biglietto?

Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abusivo di turno che si lamenta del fatto che se l'autista avesse la possibilità di fare il biglietto lui lo avrebbe fatto.
Ogni tanto, ciclicamente oserei dire, salta sempre fuori l'abbonato di turno che dice che se l'autista controllasse i biglietti tutti lo farebbero.
All'abusivo risponderei volentieri che gli autobus, essendo un servizio pubblico, girano comunque anche senza passeggeri o siete ancora convinti che tutti il servizio venga pagato con la vendita dei titoli di viaggio?
Dal momento che l'azienda di trasporti ci mette l'autista, il mezzo e la benza per camminare, il minimo che puoi fare tu se vuoi girare in autobus è quello di sbatterti per procurarti un biglietto!
2500 rivendite tra città e provincia, 29 emettritrici automatiche nelle fermate di maggior interesse, 5 punti informazione ubicati nei punti strategici della città (stazione, aeroporto, autostazione e centro città) senza contare le immancabili Ducati sui mezzi urbani e la possibilità di acquistare il biglietto su mezzi extraurbani a prezzo maggiorato con un taglio massimo di 5 euro, e tu stai ancora li a raccontarmi che non sei riuscito a trovare un biglietto?
"Si ma se ero in un posto isolato e non c'era niente di tutto ciò?"
Domanda uno, come ci sei andato a buco di culo? Prima di andarci non ti potevi preoccupare di come fare a tornare?
Oppure volete farmi credere che un alieno vi ha rapito contro la vostra volontà lasciandovi come unica possibilità per tornare a casa il mezzo pubblico?
Balle...volere è potere, se non hai il biglietto è perchè non lo volevi fare, oppure, cosa ancora peggiore, sei salito con la consapevolezza di essere senza biglietto e hai tentato la sorte, t'ha detto male e invece di considerarti un pirla preferisci incazzarti con l'azienda che non ti ha messo a disposizione un bigliettaio personale, qualora tu ti ritrovassi sperduto nella nebbia in qualche angolo remoto della città!
Parliamo di cose serie, che per adesso il motore del futuro non va avanti a cazzate, la benza costa, il bigliettaio costa e i furbi continueranno a girare senza biglietto comunque, la legge lo permette e chi siamo noi per metterci al di sopra della legge?
La domanda rimane e per molte persone risulta una domanda a cui nessuno vuole mai rispondere, oggi voglio darvi la mia personale interpretazione da autista di autobus!
L'autista non controlla i biglietti e non li vende perchè non ne ha voglia un cazzo, ma non perchè è fatica o sbattimento, perchè non ne vale la pena, non siamo ancora pronti a dare all'autista il potere di decidere chi deve e chi non deve prendere l'autobus!
Due episodi mi hanno colpito particolarmente in questi mesi, il caso di Treviso e quello di Padova.
Tralascio tutto il discorso sul razzismo, una bella parola di cui tutti si sciacquano la bocca, a me mi chiamano razzista almeno cinque o sei volte al giorno e io razzista non sono, certo alcune culture mi stanno sulle balle piuttosto che altre, ma di sicuro non mi stanno sulle balle perchè penso di far parte di una razza superiore, questione di abitudini e modi di fare.
Se uno stronzo parcheggia in seconda fila e lo mando a cagare, non vedo perchè per il semplice motivo che abbia la pelle di un colore diverso dal mio lo debba tollerare oppure debba sentirmi chiamare razzista se gli rifaccio la fiancata, per me rimane semplicemente uno stronzo perchè ha l'abitudine di parcheggiare in seconda fila, indipendentemente dal Dio in cui crede, dal colore della sua pelle o dalla lingua che parla!
In sintesi, se parcheggi correttamente e non dai fastidio alla circolazione stradale, molto probabilmente non mi preoccuperei neanche di chiamarti stronzo, forse non ti cagherei neanche, ma soprattutto non me ne farei un problema di coscienza se non riesci a trovare parcheggio quando con un solo euro, se vuoi, puoi prendere per un ora tutti i mezzi pubblici che vuoi e risolvere cosi tutti i problemi di parcheggio ...non so se mi sono spiegato!
Ma torniamo ai due casi veneti.
Nel primo caso un autista-controllore non carica due passeggere minorenni perchè non hanno i soldi per comprare il biglietto. Adesso non entro nella discussione di cosa avrei fatto io, ma personalmente avrei agito in modo da punire i genitori che lasciano girare due ragazzine di 9 e 14 anni senza soldi e senza documenti.
Perché in tutta questa storia dove si è accusato e condannato l'autista di ogni sorta di colpa, nessuno si è chiesto la responsabilità dei genitori in tutto questo. Troppo facile prendersela con l'autista che non le ha fatte salire, ma alla fine se chiediamo al conducente di controllare e vendere i biglietti, la possibilità di lasciare a piedi chi non paga o chi è senza titolo direi che è sacrosanta, se poi gli dobbiamo lasciare la responsabilità di scegliere chi può o chi non può essere un abusivo, allora scusatemi, ma alla domanda iniziale rispondo con un secco "Col cazzo!", questa responsibilità al 27 del mese non me la riconoscono. Mesi, anni, della mia passati tra avvocati, tribunali e infamie varie non valgono il viaggio a scrocco di due ragazzine di 9 e 14 anni, una responsabilità che non si sono presi neanche i genitori me la devo prendere io che guido un autobus? Me la devo prendere io che il mio compito e solo quello di fare avanti e indietro su un percorso prestabilito?
Ribadisco "Col cazzo!"
Passiamo al secondo caso, stessa regione, 60 chilometri a sud-ovest...
Forse l'autista di Padova, quando si è visto salire tre ragazzine minorenni deve aver pensato al collega di Treviso e forse, dico forse deve aver pensato che per evitare problemi dello stesso tipo di non controllarle, gliene fate una colpa?
Magari se gli chiedeva il biglietto e non le faceva salire forse avrebbe fatto la fine del collega, denunciato e sospeso dal lavoro, ha preferito andare avanti, a testa bassa come ogni buon tranviere che vuole soltanto arrivare al capolinea e rientrare con grazia di Dio a casa sua.
Ma si sa, il razzismo è sempre dietro l'angolo e la dove due ragazzine senegalesi sono state lasciate a piedi scatenando le ire dei buon samaritani, nella cultura dell'occhio per occhio e dente per dente non c'è posto per la cultura del perdono, anche le minorenni padovane dovevano essere lasciate a piedi.
Al povero autista, che di razzismo, abusivi e scontri di civiltà non frega un marone non è rimasto che fermare l'autobus ed aspettare 15 minuti, 15 costosissimi minuti, per fare in modo che le tre abusive reperissero i soldi per un biglietto.
Naturalmente anche lui si è preso una bella accusa di razzismo, del resto anche gli abbonati hanno razze, se l'autista caucasico lascia a piedi la razza nera è razzista, se l'autista caucasico non rispetta l'abbonato di razza nera è razzista comunque!
Capite che in questo stato delle cose, comunque vada, di qualsiasi razza stiamo parlando, nel culo, la prende sempre il controllore, per questo l'autista non ne ha voglia un cazzo!
Del resto ci sono i controllori che fanno verifiche a campione e loro sono abituati a prenderla nel culo, perchè mai un autista deve essere disposto a mettersi a 90° tutte le volte che qualcuno sale sull'autobus?
Non siamo ancora pronti ad una società dove un pirla con una divisa e un volante in mano possa decidere chi deve e chi non deve salire su un autobus, e come i due fatti dimostrano, non possiamo semplicemente dire "Se non hai il biglietto, vai a piedi!", aggiungendo, senza distinzione di età, sesso, religione e lingua, la nostra costituzione garantisce diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili (Art. 2, Art. 3), la domanda è un altra, che diritti ha chi non fa il proprio dovere?
Io non lo so, io nasco come tranviere, figlio di tranviere, non sono un costituzionalista, queste cose le lascio a voi, ma sopratutto non chiedete a quel povero cristo che guida un autobus di mettersi questo problema, non è un suo dovere ed è un suo diritto non farlo!
Poi detto fra noi, oltre a queste storie, esisto altri problemi, legati alla sicurezza, allo stipendio e alla inciviltà dei cittadini di questo paese!
Tempo fa un autista è stato rinchiuso dentro al bagno del capolinea per fare in modo che i complici potessero scassinare in tranquillità l'emettritrice a bordo, l'autista dal bagno ha chiamato i Carabinieri, ma avevano tutte le volanti impegnate e sono arrivate sul posto 40 minuti dopo, immaginate cosa potrebbe succedere se si viene a sapere che su ogni autobus c'è una cassa piena di soldi a disposizione di tutti, puntare un coltello alla gola del conducente e rapinarlo nel buio di un capolinea diventerebbe facile come prelevare soldi ad un bancomat.
Oppure immaginate un autobus fermo 15 minuti ad ogni fermata per consentire a tutti di fare il biglietto o reperire i soldi spicci, qualcuno di voi mi chiederà come mai allora in altri paesi questo è possibile!
In un altro paese le due ragazzine sarebbero rimaste a piedi e il primo che rompe i coglioni all'autista finisce in una camionetta intervenuta nel giro di pochi secondi, e sicuramente non avrebbero riempito le pagine dei giornali con la parola "Razzista". Noi non siamo ancora pronti, quindi, muovete il culo e andate a comprarvi un biglietto, mettetelo nel portafoglio, che nella vita serve sempre, ma sopratutto non rompete le palle al conducente perchè lui ha cose più importanti da fare, lui sta guidando!

venerdì 15 gennaio 2010

La mandria


Ultimamente c'è una nuova tecnica di sopravvivenza per i controllori.
Non serve a fare più multe, non serve a migliorare il servizio e non serve ad incantonare l'abusivo, serve a portare il culo a casa!
Questa tecnica, adottata per lo più da controllori la cui dignità è stata abbandonata sui gradini di un piccolo comune di provincia, ma non vuol dire che in futuro non venga standardizzata come procedura obbligatoria per evitare di finire in ospedale o in qualche aula di tribunale con le solite accuse assurde.
La tecnica si sviluppa in 5 fasi:osservazione, valutazione, salita a bordo, osservazione, valutazione.
Se tutte queste fasi danno un esito positivo si può iniziare il controllo, altrimenti la cosa migliore da fare è ripiegare mestamente verso la porta di uscita, nei casi peggiori non si abbandona la panchina della fermata e si rimane con lo sguardo verso il vuoto, cercando il più possibile di non sembrare dei controllori impauriti!
Spieghiamo le varie fasi punto per punto.
Osservazione
Prima di tutto si valuta chi è alla fermata, cercando in qualche modo di far capire anche ai sassi che i controllori saliranno sul prossimo autobus, alcuni passeggeri potenziali abusivi gliela danno su, altri rimescolano nelle tasche le proprie monetine nella speranza di raccimolare quel merdosissimo euro che quei bastardi dei controllori pretendono per usufruire del servizio pubblico.
Poi l'autobus arriva e si cerca approssimativamente, vista l'esperienza dei controllori, di capire quanti verbali che camminano ci sono a bordo, quanti giraffoni dal collo lungo si vedono e quanti si fiondano a prenotare la fermata.
Valutazione
Tra i controllori non esiste il senso della maggioranza, ad esempio, in una squadra da tre, se due controllori vogliono salire e uno non se la sente, non si sale. Per poter superare questa fase bisogna che tutti i controllori decidano di salire a bordo.
Alla fermata potrebbe esserci il cagacazzo di turno, quello che sai già che non farà il biglietto, quello che sai già che ti romperà i coglioni, quello che sai già ti costringerà a fermare l'autobus per far intervenire la polizia e dal momento che non si può impedire a nessuno di salire su un autobus, la cosa migliore da fare è che il controllore non salga.
Brutto da dire, patetico da vedere ma è la realtà.
Salita a bordo
Diciamo che le prime due fasi sono andate bene, che non c'è nessuno di molesto alla fermata, che a prima vista l'autobus in arrivo sembri tranquillo e che tutti i controllori siano disponibili a questa roulette russa degli infortuni.
A questo punto si sale e ci si posiziona.
Osservazione
Ci si guarda intorno, si controlla se tutte le obliteratrici funzionino e ci si mette nei punti chiave, la fossa dei leoni situata nel retro dell'autobus, la via di fuga sulla porta centrale, di vedetta accanto all'autista e se poi c'è anche il quarto uomo di solito si posiziona nei pressi dell'emettritrice di biglietti.
Chiaro che a questo punto tutti sanno che a bordo ci sono i controllori, non è più come una volta che si infiltravano in silenzio tra i passeggeri e poi mostravo i tesserini quando meno te lo aspetti. Bei tempi lo so, ma i tempi son cambiati e a questo punto i polli son scappati, ma c'è sempre quello che non se ne accorge o quello che pensa di essere in regola.
Il paradosso è che l'abusivo non sa che i controllori sono a bordo, ma loro sanno che tu sei senza biglietto, sanno già se hai un documento in tasca, sanno già se diventerai molesto, sanno già se cagherai il cazzo, sanno già tutto e tu, porca puttana, sei ancora a bordo!
Valutazione
In genere è uno scambio di sguardi tra controllori, le squadre più affiatate hanno gesti convenzionali, se poi l'autobus è affollato il controllore nella fossa dei leoni si porta nella parte anteriore per fare rapporto a quello che in gergo viene chiamato il "capocedola", quello che compila il rapporto della giornata, quello che da il via alle operazioni di controllo!
"Situazione?"
"Studenti molesti sui sedili posteriori, ualla ualla su porta centrale e un paio di gold medals!"
Il capocedola si gira e rivolge lo sguardo verso il collega sulla porta centrale per un parere e come un catcher fa alcuni cenni con le mani ad indicare la strategia.
Si può iniziare subito, su può aspettare una fermata oppure un cenno di negazione con la testa per indicare che forse non è il caso, forse lui ha visto qualcosa che è sfuggito ai colleghi.
Questi momenti sono fondamentali, un errore di valutazione, un cenno interpretato male e tutta la situazione precipita.
Può capitare che l'uomo nella fossa capisca male e inizi il controllo lasciando scoperto il resto dell'autobus, la mandria degli abusivi si sposta compatta, chi verso la porta d'uscita chi verso l'obliteratrice.
Il controllore sulla porta centrale viene travolto, voi non potete immaginare cosa si provi quando hai davanti a te una mandria selvaggia di pecoroni pronti a tutto pur di evitare una multa, per non parlare di quello che si trova vicino alla macchinetta, può tentare una sortita, ma viene anche lui travolto dai "Sono appena salito!", "Mi deve dare il tempo di trovare le monete!", "Ho il biglietto in mano!", "Chi è lei per impedirmi di timbrare!".
Il caos, il rapporto di equilibrio viene a mancare, sono troppi per due o tre controllori, ne puoi intercettare uno, due ma gli altri sono andati.
Naturalmente ti ritrovi con il solito pollo che ti dice "Ma lei sta multando me ma tutti gli altri sono scesi o hanno fatto il biglietto!", in un altro pianeta a questa gente piacerebbe rispondere che se sono cosi coglioni da non essersi accorti prima della presenza dei controllori stare in silenzio è la cosa migliore da fare per non confermarlo, di essere un coglione,ma in genere si risponde "Adesso controllo lei, dopo quando ho finito con lei controllo gli altri, se lei avesse avuto il biglietto, adesso sarei a multare quello che è sceso". Più sadicamente e rimanendo nel politicamente corretto si può rispondere "Cosa ne sa lei che quelli che sono scesi erano senza biglietto, per adesso ho accertato lei, come si permette di accusare un altro!".
Lo so, è da figli di puttana, ma il mondo funziona cosi, e comunque la multa te la meriti senza se e senza ma, al concetto "Mal comune, mezzo gaudio" non ci crede nessuno, non è che se sullo stesso autobus siete in tre a prendere una multa cambia qualcosa, sempre 40 euro sono!
Ma diciamo che va tutto bene, ecco solo a quel punto può iniziare il controllo, dopo un attenta osservazione e la giusta valutazione tutto scorre, chiaro c'è sempre il pollo che si alza dopo la puzza, dopo che anche i sassi sapevano dei controllori e ormai i buoi erano scappati, i famosi "Mi deve dare il tempo...", ma loro non lo sanno. Il controllore ti aveva già puntato a 20 metri dalla fermata, sanno dove sei salito, sanno dove devi scendere e sanno che sei senza biglietto, alla fine gli abusivi sono come una mandria che si sposta imbizzarrita, ma un buon mandriano conosce le sue bestie e sa che c'è una certa meticolosità negli spostamenti.
Dopo anni di azienda e una vita passata sui mezzi pubblici sarei in grado di dirvi vita, morte e miracoli di ogni singolo passeggero, si comportano tutti allo stesso modo e si muovono in branco, me la puoi raccontare la storia che sei appena salito e che stavi cercando le monetine o cercando il biglietto nella borsa, ma il controllore non ci crede, semplicemente perchè tu non sei credibile, ma sopratutto perchè chi vuol fare il biglietto lo fa e basta, tutti gli altri sono abusivi!
Il problema ad oggi è che la mandria è aumentata, il tipo di bestie sono cambiate, non è più come una volta che bastava buttare un po di sementi nel recinto e i polli venivano a mangiare, adesso la questione è più complicata, ma come in un rodeo se metti a terra il bestione più grosso, la folla si alza ad applaudire, ma non siamo in Texas e i controllori non sono mandriani, tutto sommato si sopravvive anche con un paio di polli al giorno, l'importate è tornare a casa con tutti i denti per poterli mangiare!

mercoledì 13 gennaio 2010

Thank you Sara

Oggi in bacheca nella Tana dei Controllori c'era affissa un mail!
Molte volte quando i controllori ricevono segnalazioni da parte di passeggeri che non apprezzano il loro operato, vengono chiamati in privato nell'ufficio del capoccione aziendale di turno per dare le dovute spiegazioni.
In quell'ufficio ci sono stato parecchie volte, ho sentito parole come "maleducato", "arrogante", "razzista" e "ingiusto", tutto questi discorsi molte volte finivano con "So di aver sbagliato e pagherò la multa, ma vorrei che voi prendiate provvedimenti nei confronti di....".
A volte credi di pensare che se l'abusivo che sbaglia paga, anche il controllore che sbaglia deve pagare, tutto sta nel vedere dove si sbaglia.
Per quello che riguarda l'abusivo non ci sono dubbi, lui era senza biglietto, ma stabilire dove ha sbagliato il controllore diventa molte volte difficile!
Dove avrà sbagliato?
Nel fare la multa?
Nell'alzare la voce all'ennesimo rifiuto di esibire un documento?
Nell'incantonare in un angolo l'abusivo con la gambetta pronta alla fuga?
Nel reagire ad una offesa?
Nel non accettare un "Non capisco!" o un "Non parlo italiano!" come un buon motivo per non avere un biglietto?
Il controllore sbaglia in tante cose, per qualcuno ha già sbagliato a priori nello scegliere quel mestiere, ma se partiamo dal presupposto che non sarebbe successo niente se fossi stato in regola con il titolo di viaggio, oppure nella peggiore delle ipotesi a farti multare in grazia di Dio con un documento pronto e senza fiatare, diciamo che forse oltre al "Grazie...Buonasera..." avresti avuto più dialogo con un distributore automatico di sigarette piuttosto che con un controllore, infame che sia!
La gente è strana si sa, non parliamo poi degli abusivi, loro non si sa per quale motivo pensano sempre di aver ragione. Certo pagheranno la multa, ma un motivo per cui quella multa sia ingiusta e chi te l'ha fatta sia uno stronzo, c'è sempre!
Poi un bel giorno spunta Sara, che scrive una mail dopo aver visto i controllori in azione e le parole che mi colpiscono di più sono "... a calci nel culo dato che la maggior parte di queste persone pretendono pure di avere ragione...", dove naturalmente queste persone sono gli abusivi, e conclude sempre la sua lettera con un "Grazie...spero di vederli più spesso questi controllori...".
Adesso apro una piccola parentesi, immagino che Sara abbia usato un eufemismo, non è che se uno non vuol pagare la multa lo si caccia giù dall'autobus a calci nel culo, piacerebbe lo so, ma l'ideale sarebbe che la multa la paghi, poi oltre ai 40 euro viene sempre aggiunto l'eurino del titolo evaso, quindi perchè a quel punto non gli si lascia proseguire anche la corsa?
Poi se questa certezza non l'abbiamo, la certezza che quella multa prima o poi qualcuno la paghi, possiamo parlarne, ma ai controllori interessa solamente che quella multa venga fatta con tutti i criteri necessari, identificando con precisione l'identità dell'abusivo, poi ci penserà qualcun altro a tirare dei calci nel culo se prorpio c'è ne bisogno!
Comunque vada, ringrazio Sara, a volte basterebbe fare un reply automatico a questa mail con destinatario tutte quelle persone, abusivi per lo più, che scrivono mail con richiesta di giustizia sommaria nel confronti del controllore che gli ha appioppato una multa da 40 euro...che si hai sbagliato, ma se pensi che bastino 40 euro per pulirti la coscienza e buttare merda sul prossimo, la tua permanenza nella Settima Bolgia sarà molto lunga e non penso li che diano la possibilità di inviare lettere di lamentele!
A parte gli scherzi, anche i controllori sbagliano e in alcuni casi non ci sono scuse per certi atteggiamenti, in una cosa però non sbagliano mai, se ti hanno fatto una multa è perchè te la meritavi, stop!
Ma se proprio questa cosa non l'accetti, allora prendi per buono che l'hanno fatto per Sara, perchè ha pagato un biglietto e tu no. Poi se sei appena salito, lo fai sempre e sei una persona onesta, non importa, Sara ha pagato e tu no, lei ha diritto a tornare a casa in tranquillità...tu invece?.. lo sai cosa succede alle persone che "...pretendono pure di avere ragione"?
Stai in campana che il King vigila sempre, ma se becchi un'abbonata sono calci nel culo, altro che 40 euro!

lunedì 4 gennaio 2010

Sei pronto ad affrontare il controllore?

L'altro giorno passeggiavo nei pressi della stazione centrale, quando il mio sguardo curioso punta sul marciapiede un biglietto usato. Lo raccolgo. Lo leggo.
Inizialmente non ci volevo credere, cerco di capire, rileggo...
Molte volte capita di ascoltare persone che nei loro discorsi si vantano di aver affrontato un controllore e di averla fatta franca. C'è chi scappa, chi da i dati falsi, chi tanto non paga e chi trucca il biglietto, infondo fregare un controllore non è cosi difficile, ma la domanda rimane sempre quella, ce l'hai le palle per affrontarlo?
Ne ho visti crollare tanti, tutta gente che si credeva più furba, ma alla fine tutti crollano e tutti prima o poi pagheranno!
Ma infondo fregare un controllore rimane una cosa semplice e le quote sono tutte a favore degli abusivi, quindi se anche qualche pollo cede è comunque una battaglia persa...il sistema lo permette, il controllore lo freghi quando vuoi...chi me lo fa fare di regolarizzarmi con l'utilizzo del titolo di viaggio?
Vorrei proporre, se mi è concesso, un altra frase da scrivere sui biglietti...Sei pronto ad affrontare gli altri passeggeri?
In città c'è un po' di rivoluzione, sta cambiando il sistema tariffario, inutile entrare nei particolari, tanto per chi è abituato a fare il biglietto la cosa non sarà molto complicata, ma per chi non è abituato?
Tra bande magnetiche, microchip e onde radio, tutti e dico tutti, dai corsa semplice agli abbonati, chiunque salga sul mezzo pubblico dovrà validare il suo titolo, ma sopratutto dovrà farlo davanti a tutti!
In poche parole, chi non fa fare beeep alla macchinetta è un abusivo e tutto lo sanno!
Infondo è troppo facile fregare il controllore, con lui qualcosa ti inventi sempre e alla fine evitare 40 euro di multa non è cosi difficile, ma lo sguardo dei passeggeri paganti li sai evitare?
Ce l'hai le palle per affrontarlo?
Cari abusivi, avete vissuto sempre nell'ombra, avete sempre avuto la minkiata giusta da raccontare, adesso avete guadagnato il vostro posto al sole!
Sarete identificati, non da un pirlone di controllore, ma dagli altri passeggeri, il vostro compagno di banco, il collega d'ufficio o l'uomo che divide il tornio con voi...avete il coraggio di fargli sapere che lui è il pirla che paga 270 euro d'abbonamento e voi siete "quel furbo dell'abusivo"?
Insomma, chiunque è capace ad affrontare il controllore, lui esiste perchè ci deve essere.
Si chiama libero arbitrio, libertà di scegliere...ti do delle regole, se le rispetti bene se non le rispetti è comunque una libera scelta, il controllore esiste a garanzia della tua libertà, se tolgo il controllore, per far rispettare le regole sono costretto a toglierti la libertà di non rispettarle...
Lo so è un concetto troppo complicato e io, purtroppo, non ho neanche quel background culturale per potermi permettere di parlare con disinvoltura di filosofia e diritto, ma conosco molto bene gli abbonati e tutti quelli che si lamentano di questo e quello che non fanno il biglietto, a loro tutte quelle menate intellettuali non gliele racconti, loro hanno pagato e tu no!
Ora ve li consegnano su un piatto d'argento, eccoli, sono gli abusivi, sono quelli che quando passano davanti alla macchinetta non fanno beeep!
Niente più racconti di controllori che non fanno multe o che lasciano scappare la gente, adesso, se ti stanno sulle palle gli abusivi, hai la possibilità di guardarli negli occhi!
Siete pronti?
Le avete le palle per guardarli negli occhi senza abbassare lo sguardo?
Siete pronti ad affrontarli?
Non so cosa dirvi, ma a me leggendo questo biglietto m'è venuta voglia di farmi un giro a scrocco, un beeep in qualche modo lo riesco sempre a produrre.
Vedrete che gli abusivi troveranno un sistema per fregare il prossimo, bisognerà solo vedere se avranno il coraggio di farlo alla luce del sole e quale scusa s'inventeranno...troppo facile affrontare un controllore...troppo facile!