venerdì 29 febbraio 2008

Tensione


C'è tensione nell'aria, non so cosa sta succedendo, ma c'è qualcosa che non funziona! Si sta mettendo in discussione il ruolo dell'abusivo, non si riesce più a capire se l'abusivo è un problema oppure una risorsa!
I più maligni potrebbero pensare che gli abusivi sono una risorsa per il controllore, quindi finché ci saranno gli abusivi il loro stipendio sarà salvo.
"Tanto non la pago!", il controllore non può neanche sapere se quella multa verrà poi pagata o meno, quale risorsa può essere un abusivo per il controllore? Che interesse può avere il controllore a sapere se la paghi o meno?
Certo, ci dimentichiamo di quel 2% sulla multa che incassa un controllore se la sanzione viene pagata, ma se la matematica non è una opinione, il 2% di 40 euro sono 80 centesimi, se la vogliamo chiamare risorsa facciamolo, magari un caffè al giorno ci scappa e se sei fortunato una pizza e birra a fine mese non te la leva nessuno, ma se pensi che forse per una pizza e una birra non ne valga la pena di prendere insulti e schiaffoni, allora potremmo ripensarci al concetto di "risorsa"!
Ma allora perché c'è tensione, gli abusivi nelle giuste dosi vanno bene, il controllore va bene ma non troppo, l'abbonato va benissimo e se c'è ne sono tanti è meglio, ma l'abbonato odia l'abusivo, e l'abbonato se per troppo tempo non vede il controllore potrebbe tornare avidamente al multi corsa e successivamente al corsa semplice, e si sa dalla corsa semplice all'abusivo il passo è molto breve, ci vogliono i controllori, ma il controllore ha bisogno dell'abusivo per esistere e l'azienda ha bisogno di vendere abbonamenti per mettere la benzina nei serbatoi!
Equilibrio, ci vuole equilibrio, senza dimenticarci che l'importante è il servizio, forse non lo ve lo ricordate, ma stiamo parlando di autobus, l'importante è riuscire a spostare persone da qui a li, tutto questo bisogna farlo, comunque, perché è un servizio pubblico, ricordando che pubblico non vuol dire gratis, ma vuol dire di tutti e tutti devono pagare, e se qualcuno non paga una soluzione si trova sempre, ma gli autobus devono girare per forza!
Però continuo a non capire, forse la tensione viene da fuori, da quel mondo che esiste fuori dall'autobus, giorno dopo giorno, sali e scendi, un pochino di quella tensione rimane a bordo, facendo saltare tutto quanto, a volte si scarica sul controllore, a volte si scarica sull'abusivo e a volte ci rimette l'abbonato!
Non so se esista una soluzione a tutto questo, ma come diceva un gruppo che mi piaceva tanto "Ad ogni sfiga ci sta sempre un rimedio!", speriamo, perché a dire la verità un po' sta scendendo la catena e la pedalata si fa sempre più pesante, per fortuna che quando voglio posso legare la bicicletta al palo della fermata e prendere l'autobus, tanto per me qui in città è gratis, lo è sempre stato e se forse un giorno non lo sarà più, fa lo stesso, farò il biglietto, sempre meglio che pedalare con la catena lenta!

martedì 19 febbraio 2008

Quello bravo


Chi è quello bravo? Se lo chiedi ad un controllore ti risponderà che "quello bravo" è quello che riesce a confondersi con gli abbonati. Molti abusivi non lo capiscono, ma loro sono abusivi, "quello bravo" è diverso, non è un vero e proprio abusivo, è uno che ha capito come funziona la vita sul quel micromondo che tutti quanti chiamiamo autobus!
A quello bravo, non interessa il controllore, non interessa il biglietto, non interessa la multa, non ha il biglietto, lo sa ed è consapevole delle conseguenze, sembra quasi un abbonato, quando hai un annuale in tasca non ti interessa nulla dei controllori, sei tranquillo, quello bravo è sempre tranquillo!
Quello bravo, non lo noti, è quello che aspetta con calma, è quello che riesce a fare la faccia da "abbonato che non vede l'ora di mostrare il suo tesserino" , è quello che non guarda mai la porta ma sa dov'è, insomma "quello bravo" non prende multe!
Lui, quello bravo, si avvicina alla porta di discesa con disinvoltura, sciolto, zero problemi, non suona il campanello, aspetta che qualcuno lo suoni, sa che il controllore con la coda dell'occhio vede sempre chi suona, quello bravo sa chi sono gli abusivi, sa come si muoveranno, conosce i suoi polli, sa che prima o poi qualcuno scatterà e occuperà l'attenzione del controllore!
Quello bravo, se prende la multa, la paga subito, cash alla mano, 40 euro, non la banconota da 50 euro, due da 20, veloce, non da il tempo al controllore di memorizzare la faccia, se scende e riesce a farla franca, sparisce in un attimo, non si volta a guardare il controllore sull'autobus come fanno gli abusivi, quello bravo è bravo perché nessuno lo vede!
Tutti gli abusivi pensano di essere quello bravo, quello che non si farà mai beccare, ci sono diversi stadi dell'essere abusivo, in molti non ce la faranno mai ad arrivare al livello di quello bravo, pochi si rassegneranno e si faranno l'abbonamento, altri diventeranno dei borderline, la maggior parte continuerà sostenere la tesi del "Sono appena salito!" e "Lo faccio sempre!", qualcuno va giù di testa e passa al lato oscuro della falsificazione, ma per essere bravo non basta pensarlo, non basta farlo, bisogna esserlo, ed essere bravi non è cosi semplice come fregare un controllore!

venerdì 15 febbraio 2008

Una più del diavolo

Siamo ad una fermata dell'autobus, una di quelle fermate oltre la periferia, extraurbano, dove gli abusivi sono addestrati a riconoscere il controllore da un chilometro, e c'è qualcosa di anomalo!
L'uomo seduto potrebbe essere un passeggero che aspetta regolarmente la corriera, abusivo o abbonato, è difficile distinguerli lontani dal loro habitat naturale, oppure potrebbe essere il guardiano dei panni, magari inizia a piovere e ci vuole qualcuno che prontamente metta lo stendino al riparo sotto la pensilina!
E se fosse un controllore? Loro sono abili a nascondersi dietro le curve per non far riconoscere la macchina aziendale, non farsi vedere dall'abusivo seduto a bordo della corriere è fondamentale, tutto ruota un quei ultimi 500 metri, quei secondi che occorrono all'abusivo per raggiungere la macchinetta e fiondarsi a timbrare il titolo di viaggio. Quello che la gente non sa è che mentre un controllore ferma l'autobus, gli altri controllano i movimenti a bordo, il primo che si muove è il primo che verrà controllato, i controllore un attimo sono a terra e un attimo dopo sono a bordo, rapidi, veloci, precisi e a colpo sicuro! Per questo diventa fondamentale il camuffamento, c'è da dire che basterebbe dare l'ordine all'autista di spegnere le macchinette, ma l'abusivo sa che può farcela, e si alzerà, una volta in piedi con il biglietto in mano e il controllore di fronte a te, non hai più scuse e sarà più facile farsi dare un documento, ti hanno visto tutti, e tutti vogliono vedere il controllore fare una multa, sei spacciato! L'abusivo che rimane seduto invece, riesce ad organizzarsi meglio, si può preparare la scusa e se ha culo potrebbe essere che i controllori siano costretti a scendere con l'abusivo molesto e la fai franca.
Una differenza fra l'abusivo di città e l'abusivo extra urbano e che il primo si fionda alla porta di discesa, il secondo all'obliteratrice, c'è anche il terzo caso un po' più raro, il più patetico, di quello che si fionda con la banconota da 50 euro a chiedere all'autista se può vendergli un biglietto, assurdo, ma il mio preferito rimane sempre l'abusivo "Sono appena salito!", un folle, sei in extra urbano, una fermata ogni 2 chilometri e più, tra una fermata e l'altra si ha il tempo di scrivere le proprie memorie figuriamoci timbrare un biglietto, e il fatto che eri seduto in fondo ti esclude anche dal "Lo stavo facendo!", non sei credibile!
I controllori sono diabolici, non si sa mai cosa si inventeranno per beccare l'abusivo extra urbano, e forse nascondersi dietro i panni da asciugare potrebbe essere un buon trucco, come si dice in questi casi, l'abusivo ne sa una più del diavolo, ma i controllori ne sanno sempre una più degli abusivi!

mercoledì 13 febbraio 2008

Perdersi è un attimo

Ci può stare, non tutti hanno una certa predisposizione all'autobus, posso anche capire che leggere una tabella oraria possa essere non facile subito, e che magari consultare una mappa dei percorsi possa sembrare una caccia al tesoro, aggiungici pure un autista poco propenso al dialogo, e un attimo ti sei perso, ci può stare!
Però quando ti perdi, puoi non riconoscere una strada, una piazza, il bar sotto casa, ma c'è una cosa che è certa, sicura, sei su un autobus e ci vuole il biglietto!
In genere l'abusivo smarrito sosta accanto all'autista, alla richiesta di un titolo di viaggio risponde "Un attimo, adesso lo faccio, stavo cercando di capire dove devo scendere!".
Secondo il suo modo di concepire l'autobus, si sale su uno a caso, si chiede all'autista dove va, ci si mette vicino al posto guida e si aspetta di riconoscere la propria fermata, una volta riconosciuta si marca il biglietto e si scende, per questo motivo alla richiesta risultava sprovvisto di titolo di viaggio, non era ancora arrivato alla sua fermata!
Certo il controllore non mette in dubbio la buona fede dell'abusivo, lui è sicuro che l'avrebbe fatto il biglietto, ma il regolamento parla chiaro, "All'inizio del viaggio il cliente deve essere in regola con le norme di utilizzo del titolo di viaggio", non importa dove finisce il tuo percorso, l'importante e che lo paghi quando lo incominci, buona fede o no, sei senza biglietto!
L'abusivo non molla, a voglia a spiegarli il concetto del "si fa quando si sale", lui continua a ribattere, non cede di un passo, poi arriva la sospirata fermata, e allora gli animi si calmano, l'abusivo cede e tira fuori un documento, si scende e si compila il verbale!
Sorvolo sullo scambio di opinioni tra il controllore e l'abusivo, e l'ormai rituale della minaccia via fax/telefonata/lettera, ma il regolamento parla chiaro, c'è sempre qualcuno che non lo capisce , per spiegarlo in breve, se paghi quando entri, l'ingresso costa un euro e la consumazione del viaggio e gratis per un ora, se paghi quando esci l'ingresso è gratis, ma la consumazione del viaggio costa 40 euro e non si accettano lamentele sul servizio, decidi tu cosa conviene!

venerdì 8 febbraio 2008

Il pollo


Fondamentalmente il motivo per cui prendi una multa sull'autobus è perché non hai fatto il biglietto, poi se non lo volevi fare, se eri appena salito, se lo fai sempre e se non hai avuto il tempo, non importa, alla richiesta di un titolo di viaggio risultavi sprovvisto, semplice!
Poi, forse, un altro motivo è perché sei un pollo, e allora non centra niente se avevi il biglietto o meno, sei un pollo e basta!
Dalla tana dei controllore arriva l'ordine di convergere in un punto della città, furgone che impedisce il passaggio dell'autobus, bisogna deviare le linee per evitare che si imbuchino tutti nella stessa strada bloccata!
Via i tesserini, blocchetti dei verbali nella bisaccia, si prende il primo autobus che passa per raggiungere l'incrocio, si sale e si fa il passeggero, ma sei comunque un controllore e tutto può succedere!
Il controllore chiacchiera con l'autista, lo so non si potrebbe fare, ma la fuori nella giungla una faccia amica fa sempre piacere, quando ad un certo punto, con la coda dell'occhio, vede la classica vedetta con il biglietto in mano che aspetta vicino alla macchinetta in fondo all'autobus!
Cerchiamo di capirci, sei su autobus, hai il biglietto in mano, lo hai già comprato, lo hai, vedi i controllori, non stanno controllando, ma sono a bordo...timbra sto cavolo di biglietto, timbra, cosa aspetti, fino a che punto il gioco vale la candela!
Il controllore si gira di spalle, gli sguardi si incrociano, controllore-abusivo, come nel cimitero di Sad Hill, poi si rimette a parlare con l'autista, passa una fermata e non si sente il rumore della macchinetta e si gira di nuovo, il collega dice di lasciar perdere hanno un altro impegno, non possono perdere tempo a controllare l'autobus, cede e lascia perdere!
La macchinetta rimane muta per altre due fermate, dallo specchietto retrovisore si vede chiaramente l'abusivo con il biglietto in mano e il controllore non resiste, "Spegni le macchinette!", l'autista esegue, il collega ricorda l'impegno, "Ci metto un minuto!", si gira e fa un passo, l'abusivo infila il biglietto, inutile, il controllore si avvicina lentamente, se la vive tutta! In questi casi non c'è bisogno di dire nulla, non ci sono scuse, dovrebbe essere un verbale facile facile, ma qualcosa si complica, i controllori si fanno cenno e raggiungono entrambi l'abusivo, colpo di scena, sono tre!
Ricapitoliamo, sali sull'autobus, con te c'è tua sorella e il suo ragazzo, tu hai in mano un multicorsa, vedi i controllori, loro vedono te, aspetti 4 fermate e vivevi nella speranza di fare tre timbri su un biglietto nel tempo di un passo del controllore sapendo che poteva spegnere le macchinette quando voleva, non sei un abusivo, sei un pollo, e sicuramente non vorrei essere nei tuoi panni per spiegare a tua sorella e al suo moroso che dovranno pagare 80 euro per colpa della tua sboronaggine! Insomma una sfida al'O.K Coral costata in tutto 120 euro, come sempre mi chiedo se ne valeva la pena, i controllori non avrebbero neanche dovuto controllarlo quell'autobus, erano in trasferimento, ma ci si dimentica sempre che il tempo per un verbale si trova sempre, in questo caso essendo tre si è dovuto faticare un attimo a compilare la multa, ma non puoi sfidare in un gioco assurdo il controllore, per lui non è un gioco, è un lavoro, e il lavoro nobilita l'uomo, non il pollo!